IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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54.
SEDUTA DI VENERDI’ 07 DICEMBRE 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h. 16,35
Fine lavori h. 18,30
INDICE
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Progetto democratico)
PARENTE Claudio (Scopelliti
Presidente)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Regione Calabria
Sulla convocazione della prossima
seduta
Legge il verbale della seduta precedente.
Legge le comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno relativo alla soppressione delle corse ferroviarie
nella tratta Lamezia Terme – Catanzaro.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
che è approvata.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno inerente il taglio della tratta ferroviaria Sibari –
Metaponto, a seguito della riformulazione dell’orario invernale.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
che è approvata.
Riferito che la terza Commissione
consiliare competente ha licenziato la proposta in esame e che i firmatari
hanno presentato un emendamento interamente sostitutivo che modifica in maniera
parziale il provvedimento stesso, evidenzia come il tema inerente la Fondazione
Campanella sia di massima rilevanza per la regione, in considerazione anche e
soprattutto della prossima programmazione competente alla Regione medesima.
Ricordate, poi, le diverse posizioni assunte
sull’argomento nel tempo dalle forze politiche presenti in Consiglio regionale,
sottolinea come sia necessario innanzitutto salvaguardare il diritto alla
salute dei pazienti che usufruiscono degli importanti servizi erogati dalla
Fondazione.
Altresì, ricordato come sia stata
ampiamente discussa e spesso criticata la forma giuridica scelta per la
Fondazione, ricorda come la stessa non solo garantisca servizi oncologici di
eccellenza ma come abbia 300 unità di personale
alle proprie dipendenze. In tal senso, evidenziato il dovere di intervenire che
grava sull’Assemblea per quanto di competenza, riferisce che la proposta di
legge conferma la Fondazione quale Ente di diritto privato con le finalità sino
ad oggi perseguite nonché preveda l’accreditamento definitivo della Fondazione
in sostituzione di quello sino ad oggi provvisorio.
In riferimento, poi, alle Unità operative
di derivazione universitaria che non hanno carattere oncologico, evidenzia che
la proposta di legge prevede che siano trasferite all’Azienda universitaria
Mater Domini, attesa l’incompatibilità di tali Unità con la natura giuridica della fondazione
medesima. Riferisce, poi, che la proposta prevede sia che, entro 30 giorni
dall’approvazione della legge, la Fondazione modifichi il proprio statuto
adeguandolo alle disposizioni de quo
ed alla normativa vigente sia l’abrogazione dell’articolo 5 della legge 11 del
2009 che imponeva alla Regione di recedere dalla Fondazione, consentendole così
di continuare ad operare, benché sussistano ulteriori oneri in capo alla Giunta
regionale ed in particolare al dipartimento salute.
Specifica, poi, che il subemendamento
presentato agli atti, relativo alla soppressione del comma 4 dell’articolo 2,
si è reso necessario per evitare problemi interpretativi, precisando che la
Fondazione verrà finanziata con appositi capitoli di bilancio regionale.
Ricordato che la proposta è necessaria per
garantire la funzionalità della Fondazione, sottolinea che avendo rilevato
difficoltà per il finanziamento dell’IRCCS, è stato presentato un subemendamento, di cui è firmatario, che
accantona il sistema di finanziamento precedentemente previsto, puntando
nell’imminenza a dare massimo riguardo al Polo oncologico e senza rinunciare,
però, nel futuro prossimo, a far diventare la Fondazione Campanella IRCCS.
Evidenzia, quindi, come la previsione di una Fondazione di diritto privato sia
la soluzione maggiormente idonea a perseguire gli scopi prefissi, in
particolare garantire i trattamenti in materia oncologica nonché nella
diagnosi, ricerca e cura della malattia, anche al fine di ridurre l’emigrazione
sanitaria, offrendo la possibilità a tutti i calabresi e non solo di usufruire
di un servizio di eccellenza.
Giudicata la proposta coerente con l’intero Piano di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, puntualizza alcune delle specificità delle Fondazione e quali andrebbero a ricadere invece sulle strutture regionali. Ritenuto, infine, rilevante l’aspetto attinente all’accreditamento definitivo, atteso che la Fondazione, al momento, gode di un accreditamento provvisorio, giudica positivamente la differenza operata dalla proposta tra Unità operative oncologiche e non, con la previsione che queste ultime siano trasferite al Mater Domini. In riferimento, poi, alla copertura finanziaria, sottolinea come sia necessario un finanziamento extra budget attraverso gli strumenti consentiti, auspicando che già nel prossimo bilancio di previsione regionale siano previsti capitoli ad hoc. Infine, ritiene fondamentale che al più presto il Presidente della Giunta regionale, in qualità di Commissario per l’attuazione del Piano di rientro, si attivi per la convocazione del Tavolo Massicci a cui trasmettere la volontà univoca ed unanime della politica calabrese in riferimento alla Fondazione Campanella.
Giudicando
la proposta in esame dominata dall’alto senso di responsabilità dell’intera
Assise che – ritiene – voglia, in tal modo, rendere un servizio indispensabile alla
comunità dei calabresi e del quale non si possa fare a meno. Ricordata, poi, la
nascita della “Fondazione Campanella” e le vicende che ne hanno caratterizzato
la crescita, evidenzia che l’approvazione della proposta consentirà di produrre
effetti positivi sull’intera Calabria, riconoscendo e ribadendo come il senso
di responsabilità abbia prevalso sulle eventuali singole posizioni.
Sostenendo, quindi, come il dibattito odierno sia capace di
rappresentare un forte segnale per
Ringraziati i consiglieri proponenti che, con caparbietà, hanno perseguito l’obiettivo, confrontandosi anche con gli
interlocutori competenti del Governo, osserva come, grazie al contributo
offerto da giovani professionisti calabresi, attraverso la ricerca e lo studio,
la Calabria oggi possa far assurgere la Fondazione a fiore all’occhiello in
materia oncologica, invitando a sostenerne funzioni ed obiettivi con caparbietà
e coraggio.
Sottolineato, poi, che la modifica della norma
finanziaria si è resa necessaria, in considerazione dell’attuale periodo di
crisi economica, giudica determinante individuare il corretto percorso da
intraprendere, attraverso un processo di responsabilizzazione generale che
possa concludersi nel rispetto della natura propria dell’istituto e della sua
autonomia.
Sottolineata l’importanza dell’argomento, sia per il settore di cui tratta sia per la particolare patologia di cui si occupa, afferma di condividere quanto già evidenziato dal consigliere Scalzo. Asserito, poi, che sulla prima bozza di proposta di legge ha avuto qualche perplessità, soprattutto in merito alla sua operatività, auspica che la Fondazione – che ricorda essere ministeriale – possa ottenere il riconoscimento tanto ambito. Fatto notare che il Tavolo Massicci ha evidenziato delle criticità sulla problematica, a suo avviso, rimane, adesso, da sciogliere il nodo più importante che riguarda il procedimento di liquidazione già avviato dal commissario.
Condiviso l’emendamento presentato che consente di mantenere in vita l’istituto, a suo avviso necessario per dare risposte concrete ai malati oncologici, la cui patologia incide moltissimo sulla spesa sanitaria, attesa l’ingente emigrazione sanitaria che si registra in proposito, sottolinea l’opportunità di eliminare le incertezze e, di contro, la necessità di capire quali siano le prestazioni in capo alla Fondazione e quali siano, invece, quelle trasferite al Mater Domini.
Affermato di non voler ribadire tutto ciò che è stato detto e, quindi, tutta l’azione meritoria posta in essere dalla Fondazione Campanella attraverso la sua attività, sottolinea, invece, alcuni aspetti di tipo strettamente medico-sanitario e cioè l’attività di ricerca svolta dalla Fondazione che risulta essere altamente qualificante, con ricerche strettamente legate alle prognosi e all’applicazione nel campo dei singoli tipi di tumore.
Evidenzia , inoltre, come la ricerca tecnologicamente innovativa, mirata agli strumenti del futuro, sia valida per fare una diagnosi precoce e reputata fuori luogo le definizione di mostro giuridico data alla Fondazione, ancora non trasformata in istituto di ricerca a carattere scientifico, evidenzia come la stessa non possa essere cancellata al pari dell’attività svolta da tutti coloro che lavorando hanno dato risposte concrete ai malati calabresi.
Evidenziato che la posizione espressa dal gruppo di Italia dei Valori riguardo alla Fondazione Campanella è nota a tutta la Calabria, ricorda che la vicenda ha subito ripetutamente la bocciatura di tutti gli organi preposti che hanno vagliato le varie proposte giuridiche e sottolinea come, da un punto di vista formale, si stia esaminando una proposta interamente sostitutiva di quella approvata in Commissione che, paradossalmente, conteneva una soluzione diametralmente opposta.
Giudicata non convincente la soluzione presentata, evidenziando l’affanno della sanità calabrese nel campo delle malattie oncologiche, ritiene che la problematica vada affrontata al di là degli inevitabili condizionamenti, a suo dire, derivanti dal perenne stato di emergenza sanitaria; altresì, non reputa esaustivo quanto previsto al comma 4 dell’articolo 1 in cui si prevede il trasferimento all’Azienda Ospedaliera Mater Domini di alcune Unità operative e di alcune competenze senza una loro precipua specificazione. Tanto premesso, esprime il suo voto contrario al provvedimento.
Ritenuta coerente la linea tenuta dal suo gruppo politico rispetto alla problematica della Fondazione Campanella, reputa che lo sforzo profuso e la convergenza trovata nel difendere un istituto oncologico sia significativa di maturità e della voglia di iniziare una stagione nuova, volta a migliorare le sorti della Calabria e della sanità calabrese.
Dichiarato che il gruppo di Italia dei Valori non condivide la proposta non solo per le modalità con cui è stata presentata per l’approvazione ma anche per la sostanza del provvedimento posto in essere, evidenzia come la storia della Fondazione Campanella sia molto contraddittoria: presenta sprechi, abusi, violazioni di legge, ma anche buoni risultati. A suo avviso è lecito chiedersi se l’efficienza di una struttura sanitaria non possa coniugarsi con il rispetto del rigore dei conti e della legalità, ponendo in essere una operazione verità sui novanta milioni di euro transitati dalla Regione verso la struttura, come evidenziato dalla Corte dei Conti e dalla Commissione per il disavanzo sanitario.
Ritiene, quindi, che ci siano elementi critici su cui riflettere prima di effettuare scelte affrettate come quella odierna e sottolinea come il tavolo Massicci abbia chiesto, senza esiti del tutto positivi ed esaustivi, la risoluzione di determinate problematiche riguardanti la Fondazione. A tal proposito, ritiene che sarebbe opportuna ed efficace una riorganizzazione sanitaria della Regione, giudicando l’acquisizione di un pezzo di sanità privata in contrasto con il mandato dato al Commissario di ridurre i costi nella sanità. Chiede, quindi, al Presidente della Commissione sanità come sia compatibile l’operazione prospettata con la razionalizzazione dei costi e soprattutto perché non si voglia coniugare l’efficienza con il rispetto della rigidità dei conti e, soprattutto, cosa sarà fatto con il personale della Fondazione Campanella che non è citato nell’emendamento sostitutivo.
Conclude affermando che alle domande poste non riesce a trovare risposte ma che, invece, coglie, nelle pieghe del provvedimento in discussione, la fretta di dare una risposta politica ad problema che sarà, comunque, nel prossimo futuro oggetto di una nuova seduta consiliare.
Sentendosi chiamato in causa dalle osservazioni dei consiglieri, chiede se nella situazione odierna, contraddistinta da una elevata mobilità passiva per malattie oncologiche, si voglia mantenere una attività che si è distinta per qualità del lavoro fatto, che punta a risolvere un problema serio in Calabria. Informa, quindi, che maggiori approfondimenti hanno condotto ad escludere la possibilità di un percorso di riconoscimento della Fondazione Campanella come IRCSS a causa della grave situazione economica e che, di conseguenza, si è arrivati alla determinazione di presentare un sub emendamento per dare la possibilità di garantire le prestazioni oncologiche. Conclude specificando che l’accreditamento della Fondazione non intacca quello di altre strutture in attesa, poiché la stessa è già accreditata.
Riscontrata la disponibilità di alcuni consiglieri di minoranza all’approvazione del provvedimento, ricorda che la Fondazione Campanella nasce come polo oncologico con una visione legata ad un problema reale che non aveva grande risposta in Calabria. Constata, però, che oggi questa realtà, che svolge i suoi compiti con grande dedizione, nel tempo ha perso il significato della sua mission, erogare prestazioni in campo oncologico, e presta gran parte della sua attività, il 65 per cento circa, ad attività non oncologiche. Rammentato che la migrazione sanitaria passiva in Calabria è in gran parte inerente le patologie oncologiche, rende noto che si è profuso un notevole impegno per individuare percorsi per salvaguardare funzione e ruolo strategico di questa realtà, attraverso la restituzione agli istituti di competenza delle funzioni che la Fondazione non può svolgere. Riferisce, quindi, di aver approfondito la tematica affrontando i numerosi problemi con l’approccio di una classe dirigente che si sacrifica e lavora affinché si possano cambiare le cose, cercando di salvaguardare la grande ricchezza costituita dalle professionalità, dalle competenze e garantendo la qualità del servizio al malato. Informa di aver lavorato per salvaguardare la funzione della Fondazione, tralasciando le soluzioni tampone, attraverso un percorso complicato e l’esclusione di diverse soluzioni, fino a trovare quella che porti fuori da situazione di stallo. Definisce quella in esame una legge ponte che consentirà di dare risposte, per poter poi approdare alla fase successiva e concordare con l’Università, socia al 50 per cento, le strategie necessarie per consentire alla Fondazione Campanella di fornire le prestazioni sanitarie. Riconosciuto che questa realtà produce perdite consistenti che graveranno su Regione ed Università, ritiene di fondamentale importanza un percorso stabile e duraturo che valorizzi le risorse lavorative a vantaggio del territorio. Conclude assicurando un impegno corale per una comprensione del testo proposto che consenta di arrivare alle fasi successive e produrre risultati.
Precisato che l’emendamento interamente sostitutivo, protocollo numero 53479, a firma dei consiglieri Salerno, Chiappetta, Principe, Scalzo, Gallo, Serra, Parente, Aiello, Ciconte e Vilasi, è composto da tre articoli, pone in votazione l’articolo 1 (Ridefinizione dell’assetto giuridico della Fondazione Campanella) che è approvato a maggioranza, indi pone in votazione il subemendamento, protocollo numero 53696, con il quale si propone di sopprimere il comma 4 dell’articolo 2, che è approvato. Posto in votazione l’articolo 2 (Norma finanziaria) che viene approvato, come emendato, pone in votazione l’articolo 3 (Entrata in vigore) che viene approvato e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata.
Comunicato che i due ordini del giorno, aventi contenuto pressoché analogo, possono essere unificati, li pone in votazione e sono approvati con autorizzazione al coordinamento formale.
Comunicato che la prossima seduta del Consiglio regionale sarà convocata a domicilio il 14 dicembre 2012, toglie la seduta.
La dirigente
del Servizio
(dott.ssa
Ester Latella)