IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
53.
SEDUTA DI LUNEDI’ 26 NOVEMBRE 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEI
VICEPRESIDENTI ALESSANDRO NICOLO’ E PIETRO AMATO
Inizio lavori h. 14,54
Fine lavori h. 19,23
INDICE
NUCERA Giovanni, Segretario Questore
In memoria delle vittime dell’incidente ferroviario
avvenuto a Rossano
CALIGIURI Mario, assessore alla cultura ed ai beni culturali
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
GENTILE Giuseppe, assessore alle infrastrutture ed
ai lavori pubblici
GENTILE Giuseppe, assessore alle infrastrutture ed
ai lavori pubblici
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
CALIGIURI Mario, assessore alla cultura ed ai beni culturali
SoRiCal (Società Risorse Idriche Calabria) – Dibattito.
GENTILE Giuseppe, assessore alle infrastrutture ed ai lavori
pubblici, *
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)
LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)
“Ferrovie della Calabria” – Dibattito
TRIPODI Pasquale Maria, (Gruppo misto)
Proposta
di legge numero 110/9^ di iniziativa del consigliere G. Chiappetta recante:
“Istituzione di eco musei in Calabria”.
CALIGIURI Mario, assessore alla cultura ed ai beni culturali, *
TRIPODI Pasquale Maria, (Gruppo misto), *
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione
e fondi europei
PARENTE Claudio (Scopelliti Presidente)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
Legge il verbale della seduta precedente.
Legge le comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione relativa alle
problematiche del personale ex LSU e LPU della Regione Calabria.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine dei lavori della mozione che
è inserita.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno relativo
alle problematiche dei lavoratori precari
delle ASP di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno finalizzato
alla definitiva risoluzione della problematica inerente la qualificazione
giuridica della “Fondazione Campanella” e, precisamente, la sua trasformazione
in Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di diritto privato (I.R.C.C.S.) conformemente, peraltro, a quanto affermato dal
Tavolo Massicci, nonché a sollecitare il Presidente Scopelliti, nella sua
qualità di commissario, ad attivare le procedure necessarie ad attuare la
predetta trasformazione.
Sottolineata l’importanza rivestita dalla “Fondazione Campanella”,
centro oncologico di eccellenza nella regione, evidenzia, altresì, la necessità
di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, delle strumentazioni e
delle professionalità presenti nella struttura.
Sottolineato che l’ordine del giorno presentato è condiviso anche da
esponenti di maggioranza e ricordato che le forze politiche di maggioranza hanno
più volte ribadito la volontà di mantenimento dell’Istituto, ritenuto
fondamentale per la tutela della salute dei cittadini calabresi, evidenzia la
necessità di attuare il percorso giuridico amministrativo finalizzato al
riconoscimento in I.R.C.C.S. al fine di evitare ulteriori
impugnative e distorsioni.
Ricordato che la problematica della “Fondazione Campanella” è stata più
volte affrontata anche nella terza Commissione consiliare che ha approvato una
proposta di legge che auspica possa essere presentata in Aula nella prossima
seduta, evidenzia la necessità di mantenere tale Istituto, centro di eccellenza
della Sanità calabrese.
Ribadito che l’ordine del giorno è condiviso anche da esponenti della
maggioranza, ritiene che si possa pervenire alla trasformazione dell’Istituto in
I.R.C.C.S. senza incorrere in ulteriori impugnative.
Riferito che da alcuni mesi il Dipartimento, a seguito della sentenza della
Corte Costituzionale, non eroga alla Fondazione i corrispettivi dovuti e precisato
che
Ritenuto che la presentazione nella seduta odierna dell’ordine del
giorno rappresenti una ulteriore conferma del percorso tortuoso che ha
interessato la “Fondazione Campanella”, caratterizzato, a suo dire, anche da macroscopici
errori, a suo tempo, denunciati, ritiene opportuno che la problematica sia
affrontata nella Commissione consiliare competente che, peraltro, ha già approvato
una proposta di legge al riguardo.
Pur comprendendo la necessità di addivenire ad una rapida risoluzione
della problematica e ribadendo la posizione del gruppo di Italia dei Valori, già
ampiamente espressa in altre occasioni, auspica che ci sia un confronto in Aula
sulla proposta di legge approvata in Commissione, preannunciando, in caso
contrario, il voto contrario del suo gruppo.
(Il Presidente, i consiglieri
e tutti i presenti si levano in piedi ed osservano un minuto di silenzio)
Illustra l’interrogazione finalizzata ad
affrontare le problematiche dei precari della scuola in Calabria, soprattutto
in seguito al piano di dimensionamento scolastico ed ai forti tagli operati dal
Governo nazionale che hanno rappresentato una grave battuta d’arresto per il
sistema scolastico calabrese con la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Riferito che nel corso degli anni precedenti sono
stati approvati alcuni progetti finalizzati ad alleviare la situazione dei precari
calabresi, chiede quali siano le iniziative che
Precisato che in Calabria, a partire dal 2009, sono
stati attivati diversi progetti finalizzati all’utilizzo del personale precario
della scuola, che hanno consentito l’impiego di 1000 unità nel 2010 e 1500 nel
2011, con il progetto “Scuola per la legalità”, aumentando il tempo scuola
soprattutto nelle aree ad alta densità criminale, riferisce che al momento non
è stata ancora definita dal Ministero alcuna norma precisa per i lavoratori
precari precisando, tuttavia, che sono in corso contatti con il sottosegretario
per l’adozione di bandi finalizzati a risolvere la problematica in discussione.
Preso atto delle interlocuzioni in corso con il
Ministero, chiede che
Raccomanda il rispetto dei limiti temporali previsti dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Comunica che la presente interrogazione è da considerare superata.
Stante l’assenza dell’assessore Stillitani, rinvia la trattazione relativa alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Stante l’assenza dell’assessore Stillitani, rinvia la trattazione alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Illustra l’interrogazione volta a conoscere lo stato di attuazione del registro tumori della popolazione della regione Calabria e, ricordato il diffondersi delle patologie tumorali, evidenzia l’importanza del registro, riconosciuto a livello scientifico e mondiale, chiedendo quale sia lo stato dell’arte con riferimento alla realizzazione dello stesso e quali i passaggi previsti per l’attuazione.
Informando che per le città di
Cosenza e Catanzaro il registro tumori è già una realtà, riferisce che per
quanto riguarda il completamento dell’iniziativa saranno necessarie delle
certificazioni, prima delle quali si renderà necessaria una raccolta di dati.
Evidenziando, tuttavia, che la procedura prevista volge, oramai, alla fase
conclusiva, ritiene che, nel giro di 6 mesi, le Aziende sanitarie provinciali
(ASP) riusciranno a completare l’iter
previsto. Rammenta, infine, che l’unica città ad essere in ritardo rispetto
alla procedura prevista è proprio la città di Reggio Calabria.
Ritenendosi parzialmente soddisfatto, considera che sarebbe auspicabile una maggiore attenzione sull’argomento ed un più accentuato rigore nel completare la procedura richiesta.
Stante l’assenza dell’assessore
Stillitani, rinvia la trattazione alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Evidenziando l’importanza del
latte materno come alimento completo per il neonato, soprattutto nei primi mesi
di vita, ricorda le indicazioni attuali e gli orientamenti dell’Organizzazione
mondiale della sanità che ne esalta le grandi proprietà nutritive, non solo con
riferimento alla qualità di vita dell’infante, ma anche per la prevenzione di
malattie future, ricordando, a tal riguardo, il beneficio di tutti gli anticorpi
forniti dallo stesso. Ricordando, pertanto, che negli ospedali di Cosenza e
Crotone vi è già nel reparto di neonatologia una Banca del latte materno per
aiutare i neonati, sottolinea l’importanza di avviare un processo in questa
direzione ed un percorso di formazione per i medici sulle bontà nutritive di
questo alimento e di realizzare Centri specializzati per la raccolta del latte
materno, considerando che, a suo parere, tutta l’iniziativa non implicherà un
aggravio di lavoro, favorendo il diffondersi di un servizio quasi a costo zero.
Ritenuta apprezzabile
l’interrogazione del consigliere Nucera, evidenzia la necessità di una
valutazione dell’impatto economico e di una consequenziale relazione costi/benefici
in merito all’iniziativa da porre in essere, riferendo, conseguentemente, di
essere in attesa di una dettagliata relazione economica per potere decidere in
merito in tutte le altre Asp della regione e sottoporre la decisione al Tavolo
Massicci, essendo
Ritenendosi ampiamente soddisfatto, auspica possano istituirsi al più presto le Banche di raccolta del latte materno.
Dichiara decaduta l’interrogazione per l’assenza del consigliere Aiello.
Ricordando che
Evidenziando che il motivo
principale del ritardo è stato determinato dalle controversie pendenti,
considera, tuttavia, che si è riusciti a determinare un crono-programma, grazie
al quale i lavori sono stati ripresi e andranno avanti senza interruzione non
solo per Diamante, ma anche per le zone limitrofe, ricordando, inoltre, che
sono stati reperiti fondi per il completamento di determinati lavori,.
Ritenendosi soddisfatto, avverte che, nel frattempo, continuerà
l’attività di vigilanza sull’avanzamento dei lavori.
Stante l’assenza
dell’assessore Stillitani, rinvia la trattazione dell’interrogazione alla
prossima seduta di Consiglio regionale.
Illustra l’interrogazione, evidenziando la grave situazione nella zona
di Caulonia determinata dalla presenza di acqua
contaminata e, ricordando che con il cambio dell’amministrazione comunale sono
state inoltrate delle richieste precise alla Sorical,
evidenzia come la stessa non abbia mai adempiuto agli obblighi previsti, e
chiede, pertanto, un intervento per una soluzione di carattere finanziario e
tecnico.
Specificando trattasi di un fenomeno che, pur verificandosi anche in
altri comuni, riguarda soprattutto la zona della cittadina di Caulonia, in cui sono state rinvenute quantità di arsenico
nell’acqua, evidenzia che, pur in presenza di una soluzione tecnica,
Ritenutosi soddisfatto e apprezzando l’intervento dell’assessore e
della Giunta regionale sulla problematica in oggetto, chiede di uno sforzo
maggiore con la società Sorical per il raggiungimento degli obiettivi
previsti.
Dichiara rinviata l’interrogazione per assenza dell’assessore
competente.
Dichiara rinviata alla prossima seduta l’interrogazione per l’assenza
dell’assessore Stillitani, competente in materia.
Chiede che l’interrogazione sia trattata, ritenendo che alla stessa
debba rispondere, per competenza, l’assessore al Bilancio, Giacomo Mancini.
Dispone si passi prioritariamente all’interrogazione successiva per
valutare la possibilità che all’interrogazione numero 306/9^ risponda
l’assessore Mancini.
Illustra l’interrogazione con cui chiede di sapere, anche a causa
dell’esame dei dati in suo possesso che hanno rappresentato un’impennata dei
prezzi in contrasto con gli indirizzi offerti dall’accordo Stato - Regioni del
16 dicembre 2010, se tutti i centri trasfusionali ospedalieri siano dotati
degli strumenti necessari, quali siano le azioni poste in essere e programmate
per raggiungere gli obiettivi, quali siano le verifiche poste in essere dal Dipartimento
e se siano previsti contributi finanziari per i centri di raccolta gestiti
dalle Onlus, in particolare dai centri Avis.
Ricordato che con Decreto del Presidente della Giunta regionale è stato
istituito un Comitato regionale per la raccolta del sangue che prevede la
presenza di medici, tecnici e dei rappresentanti delle maggiori associazioni
del settore, al pari dei direttori dei Sit delle 5 province, precisa che il
gruppo dei tecnici, accreditati al SSN, sta procedendo alle verifiche
necessarie da concludersi entro dicembre 2013, atteso che entro il 2014 i
centri dovranno possedere i requisiti necessari all’accreditamento e che, di
conseguenza, le Asp dovranno organizzare i propri acquisti in base a quanto
definito dalla normativa nazionale. Indi, specifica che si è in attesa della
relazione finale del Comitato citato.
Alla luce delle direttive comunitarie e dell’accordo Stato - Regioni ritiene
che la Regione abbia il dovere di porre in essere tutte le azioni che
consentano di ottemperare agli obblighi derivanti in anticipo rispetto ai
termini previsti, indi si dichiara insoddisfatto dalla risposta ricevuta,
atteso che non ritiene siano tutelate sia la salute pubblica sia le casse
regionali. Infine, auspica che
Registrati ritardi nelle celebrazioni del IV centenario della nascita
dell’artista Mattia Preti e ricordato che nella gestione di dette celebrazioni
è stata coinvolta “Sensi contemporanei” e si è proceduto alla creazione di un
Comitato scientifico, censura che quest’ultimo sia presieduto dal prof.
Vittorio Sgarbi già condannato per truffa aggravata e continuata e falso ai
danni dello Stato.
Evidenzia che la presidenza del Comitato
scientifico è stata affidata al prof Vittorio Sgarbi, atteso che lo stesso ha
una esperienza in materia artistica riconosciuta nel mondo; altresì, precisa
come siano in corso collaborazioni ed attività con altri Enti e come siano in
procinto di essere inaugurate diverse mostre, una delle quali a Taverna, città
natale dell’artista.
Precisa che il coinvolgimento di “Sensi
contemporanei” è motivato dal coinvolgimento nella sua costituzione di diversi
Ministeri e ribadisce che la presenza del prof. Sgarbi, a titolo totalmente
gratuito, qualifica l’iniziativa della Giunta regionale.
Preso atto dell’inizio ufficiale delle
celebrazioni per il quarto centenario della nascita del maestro Mattia Preti,
precisa che l’interrogazione era tesa a sapere se fosse opportuno che il prof. Sgarbi
presiedesse il comitato scientifico all’uopo costituito, attese le condanne
passate in giudicato cui lo stesso è stato sottoposto.
Concede la parola all’assessore Gentile perché riferisca sullo stato
dell’arte della Sorical Spa.
Ricordato che
Sottolinea, quindi, che il socio privato avrebbe dovuto rappresentare
l’elemento capace di avviare una società di servizi moderna e capace di far
fronte alle richieste provenienti dai Comuni, dalla Regione e dagli stessi
cittadini. Evidenzia, quindi, come l’attuale Esecutivo stia gestendo una
società abnorme, incapace di rispondere alle richieste dei cittadini e degli
enti locali, i cui debiti nei confronti di Sorical
spa ammontano a circa 202 milioni di euro. Riferisce, anche, che
Riferito, quindi, come la maggior parte dei debiti di Sorical riguardi rapporti con Enel, sottolinea lo
sproporzionato numero di personale, sovradimensionato, pari a 130 unità, delle
quali si disconoscono incarichi e competenze. Riferisce, inoltre, come siano
100 le imprese che collaborano con Sorical per un
ammontare complessivo di spesa di 12 milioni di euro circa l’anno.
Evidenziate, poi, le difficoltà a reperire dati certi, precisa come il
totale dei fondi, tra pubblico e privato, dovesse ammontare a circa 147 milioni
di euro, di cui
Inoltre, comunica che quasi tutti i dirigenti di Sorical
provengono da fuori regione e sono stati scelti e nominati dal socio privato
per una spesa di 200 mila euro cadauno l’anno.
Riferisce, inoltre, come l’attuale Esecutivo sia riuscito a dimezzare i
costi, sciogliendo il Consiglio e non procedendo alle nomine di consulenti
esterni. Precisa, anche, come le tariffe siano in regola con i dettami della
Corte dei Conti ed attribuisce, infine, a Sorical la
responsabilità della mancata conclusione delle opere inerenti l’acquedotto
della diga del Menta, annunciata già negli anni precedenti; a tal proposito,
riferisce che
Condivise molte delle preoccupazioni manifestate dal consigliere Maiolo, ritiene però che non sia opportuna la creazione di
una Commissione d’inchiesta, giudicando necessario, di contro, una
diversificata metodologia di intervento, in particolare con riguardo agli
Ambiti territoriali Ottimali da unificare in un unico organismo, capace di
ottimizzare le proprie funzioni.
Annuncia, quindi, come si stia ipotizzando la creazione di una società,
attraverso bando pubblico, capace di fare gli interessi della Regione e di
tutti i cittadini calabresi, auspicando in tal senso la collaborazione di tutte
le componenti politiche.
Dichiara aperto il dibattito sulla Sorical.
Ritenuto che la relazione resa dall’assessore Gentile in merito alla problematica Sorical evidenzi una serie di contraddizioni, sottolinea la fortissima resistenza registrata, nei mesi passati, di fronte alla richiesta, da parte dell’opposizione, di affrontare detta problematica in Consiglio, per cui la minoranza si è trovata “costretta”a ricorrere alla predisposizione di una proposta di legge avente ad oggetto l’istituzione della Commissione d’inchiesta.
Considerato che, dall’ascolto dalla relazione, si evince, a suo avviso, l’estrema gravità della situazione, che va oltre la percezione avuta, invita tutti i consiglieri a prenderne atto, in considerazione della forte responsabilità politica che ne deriva per il Consiglio nella sua interezza.
Ritiene, inoltre, che la legge regionale numero 10 del 1997 abbia messo in piedi un meccanismo devastante, che rompe il ciclo integrato delle acque scaricandolo sugli Ato, oggi falliti e che, di conseguenza, sia necessario capire come modificare e riscrivere l’indirizzo della legge, evidenziando che eventuali deficienze dei controlli sono addebitabili agli organi preposti.
Rileva, poi, che la negazione all’assessore competente dei dati concernenti il personale da parte del responsabile dovrebbe comportare la rimozione di quest’ultimo dall’incarico e, sottolineato che la società, allo stato attuale, è in liquidazione, ritiene, attesa la gravità della situazione presentata in Aula dall’assessore, che occorra costruire un percorso virtuoso finalizzato a far sì che, i servizi siano, definitivamente, gestiti da soggetti capaci di riscuotere.
Afferma, infine, che la Regione debba prendere atto del fallimento della legge regionale numero 10 del 1997 e ritiene necessario affrontare la problematica facendo chiarezza, esclusivamente nel caso in cui vi fosse la disponibilità di tutti i consiglieri.
Premesso che sulla Sorical vada fatta una discussione approfondita ed
evidenziato che il servizio idrico integrato è stato regolato dalla legge
regionale numero 10 del 1997 recependo la legge numero 36 del 1994 (Legge Galli),
sottolinea che a distanza di sette anni dall’avvio delle attività di Sorical nessuna delle grandi opere è stata ultimata ed in
alcuni casi è in stato di degrado: l’acquedotto nella diga del Menta; la diga
sull’Alaco; la diga sull’Esaro
e il complesso acquedottistico. Evidenzia, quindi,
che, nonostante tutto e contro tutte le valutazioni e considerazioni della
Corte dei Conti,
Ritiene, quindi, necessario dare certezze per il futuro eliminando le discrasie del passato, giudicando doveroso unire le forze di maggioranza e minoranza per fare chiarezza su tutta la problematica, apportando le dovute correzioni. Evidenziato, inoltre, come la Regione rischi di subire un danno, a suo avviso da evitare, di circa 385 milioni di euro che graverebbe sui cittadini calabresi, ritiene necessario verificare i dati e lo stato dell’arte dei lavori eseguiti ad oggi.
Sostenuto che la questione Sorical, come già rappresentato dalla relazione dell’assessore, debba essere trattata alla stregua di tutte le altre riforme fino ad ora attuate, sottolinea come in Calabria il problema dell’acqua sia serio e riguardi non solo la Sorical ma anche i Comuni calabresi che, a riguardo, presentano in bilancio poste debitorie elevatissime; afferma, quindi, che la gara per l’inserimento di un nuovo socio risulta essere necessaria, per conseguire liquidità che potrebbe ottenersi, alternativamente, utilizzando l’acqua per produrre l’energia elettrica occorrente per soddisfare le esigenze della Sorical, alleviandola così di un costo di bilancio ingente.
Riferisce che la Giunta regionale ha già deliberato quanto auspicato dal consigliere Dattolo e come si stia predisponendo un protocollo d’intesa con il Ministero competente
Ribadito che attraverso la produzione di energia elettrica la Sorical eliminerebbe una delle poste passive più alte del suo bilancio, evidenzia come sia, poi, necessario predisporre un Piano con i Comuni calabresi per riequilibrare il costo del servizio idrico che, nei bilanci comunali, ha raggiunto poste elevate.
Affermato che il tema della Sorical risulti essere uno tra i più delicati affrontati da questa Amministrazione regionale, avrebbe auspicato di comprendere, attraverso gli interventi dei componenti della minoranza, la strategia e la visione del precedente Esecutivo regionale su detta società, considerato che, a suo avviso, in passato mai nessuno si è preoccupato di intervenire su alcuni comparti come quello oggetto dell’odierno dibattito.
Asserito, quindi, che la Sorical, analogamente a tutti gli altri enti sub-regionali, si è trasformata in un carrozzone, riferisce che, nell’anno 2012, presentava un organico di circa duecentosessanta unità e, quindi, una struttura “ingolfata” incapace di produrre risultati, che, piuttosto che investire, come pattuito, circa 95 milioni di euro, ne ha investiti negli anni soltanto 62 senza alcuna contestazione da parte del Governo regionale.
Sottolineato che, già nel 2007, alcuni consiglieri regionali di centro destra avevano chiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta, evidenzia come oggi sia necessaria una inversione di tendenza per garantire la sopravvivenza della comunità calabrese, individuando il modo per disporre di un bilancio puntuale nel quale tutte le voci di spesa abbiano una copertura finanziaria e creando, così, le condizioni per migliorare la vivibilità e realizzare lo sviluppo del territorio calabrese.
Sottolineato, poi, che le risorse erogate per la diga sul Menta sono risultate insufficienti considerato che la Sorical ha speso diversamente tali somme e non ha partecipato con la sua quota parte, ritiene inopportuno, in questo momento, istituire una Commissione d’inchiesta che potrebbe, a suo dire, delegittimare i Commissari liquidatori che, di contro, devono fornire elementi validi per comprendere la situazione della Sorical; reputa, altresì, opportuno imprimere una accelerazione alle attività sin qui svolte, per meglio capire la situazione e cercare di risolvere il problema in tempi rapidi. Sottolinea come sia importante che l’istituenda società sia capace di fornire adeguati servizi ai cittadini e di espletare in modo efficiente ed efficace tutti i servizi di sua competenza.
Conclude auspicando che il problema sia affrontato e risolto con la più ampia condivisione politica possibile dimostrando, così, che la politica calabrese è coesa nell’affrontare e risolvere problematiche rilevanti.
Dichiara concluso il dibattito.
Giudicato il dibattito appena conclusosi e strettamente collegato alla proposta di legge in discussione, a suo dire, condizionato dalla decisione comunicata dal Presidente Scopelliti di proseguire nel percorso individuato dalla maggioranza, riferisce come la proposta di legge di sua iniziativa fosse animata da un intento diverso al pari dell’atteggiamento delle forze politiche di opposizione.
Ritenuto che il Presidente Scopelliti prosegua nell’attribuzione di responsabilità alle gestioni del passato, alzando steccati, ritiene che le criticità del sistema idrico integrato in Calabria possano farsi risalire alla erronea impalcatura contenuta nella legge regionale numero 10 del 2007, giudicata non conforme all’indirizzo nazionale ed approvata quando l’onorevole Scopelliti era Presidente del Consiglio regionale.
Affermato che gli organi amministrativi sono stati confermati dalla attuale maggioranza che, a suo dire, ha proceduto ad effettuare ulteriori nomine, ribadisce che la proposta di legge in discussione non è finalizzata ad intralciare il lavoro dei commissari liquidatori della SoRiCal, ma, piuttosto, è volta a comprenderne lo stato dell’arte e consentire al Consiglio regionale l’adozione di una proposta di svolta reale nell’impostazione del sistema, che potrà essere o meno condivisa.
Giudicate esaustive le relazioni dell’assessore Gentile e del
Presidente Scopelliti che, riassumendo la storia della So.Ri.Cal,
hanno tracciato, a suo dire, in maniera inequivocabile, il percorso che la
maggioranza ritiene opportuno seguire, sottolinea la necessità, peraltro emersa
in Conferenza dei capigruppo, di una ulteriore riflessione sulla problematica
in discussione e su altre emergenze regionali, nella consapevolezza della
inderogabilità della risoluzione di tali problematiche per garantire la
vivibilità ai cittadini calabresi.
Ritenuto “strano” eufemisticamente il comportamento della opposizione
che oggi chiede l’istituzione della Commissione d’inchiesta che avrebbe potuto
istituire quando era al governo della Regione, reputa necessario esser chiari e
mettere al bando atteggiamenti strumentali e demagogici che,a suo dire, hanno allontanato i cittadini dalla
politica.
Ribadisce, quindi, la richiesta di collaborazione alle forze politiche
di opposizione responsabili per ridisegnare una Calabria diversa attraverso
l’attuazione di riforme condivise.
Considerato di grande crisi il periodo attuale, reputa che le polemiche
non possano fornire un contributo positivo alla Regione, sottolineando,
altresì, che chi governa è chiamato inevitabilmente ad abbandonare la
propaganda e ad adottare scelte difficili.
Ricordato che la So.Ri.Cal è stata istituita
nel 2004 dal governo di centrodestra con l’adozione di uno statuto “blindato”
sul quale – afferma - non è stato possibile intervenire, precisa di non aver
effettuato alcuna pressione per l’assunzione di lavoratori.
Riferita, altresì, la situazione drammatica di molti comuni che si
trovano in stato di insolvenza, ritiene che, attesa la crisi attuale, si
dovrebbe deliberare in una assemblea aperta con il contributo di tutti i
soggetti coinvolti, considerando encomiabile l’iniziativa di voler procedere ad
una riforma complessiva degli enti subregionali che,
a suo avviso, non può essere fatta esclusivamente dalla maggioranza.
Pur comprendendo le difficoltà di addivenire ad una risoluzione della
problematica in discussione alquanto complessa, ribadisce la disponibilità a
fornire un contributo non alla maggioranza, ma alla Regione nell’interesse di
tutti i cittadini calabresi.
PRESIDENTE
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono respinti e la
legge nel suo complesso che è respinta.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno
relativo alla tragedia che ha colpito la comunità rumena di Rossano con la
morte di sei lavoratori durante l’attraversamento di un passaggio a livello.
Ricordato che in apertura di seduta è stato osservato un minuto di
silenzio per testimoniare vicinanza alle famiglie delle vittime, sottolinea che
sulla dorsale jonica numerosi passaggi a livello,
dati in gestione ai privati, dovrebbero essere messi in sicurezza, lamentando
la disattenzione delle Ferrovie dello Stato ed auspicando un confronto anche
duro attraverso l’istituzione di un tavolo al quale invitare anche il sindaco
di Rossano.
Evidenziate discrasie ed anomalie ritenute non più accettabili, auspica
che ci sia attivi al più presto per discutere un, ormai improcrastinabile,
piano di interventi, non potendo ulteriormente avallare la disattenzione delle
Ferrovie dello Stato al riguardo.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno ed è inserito.
Riscontrato che nessuno fra i consiglieri si è iscritto a parlare al punto previsto all’ordine del giorno, ricorda, a tal fine, che la relazione è stata già esposta dall’assessore Fedele durante la precedente seduta di Consiglio regionale, passando, pertanto, al successivo punto all’ordine del giorno.
Evidenziato che la Regione Calabria è una delle poche Regioni ad avere
recepito ciò che stabilisce il Decreto legislativo numero 231 del 2001, in
ordine alla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
giuridica, a norma dell'articolo 11 della Legge numero 300 del 29 settembre
2000, ricorda come la disciplina in questione introduca modelli di gestione e controlli degli enti, con misure tese a
garantire il rispetto della legge; sottolinea, quindi, che la normativa obbliga
gli enti pubblici economici dipendenti dalla Regione o convenzionati con essa
ad uniformare l’attività lavorativa a quanto stabilito dal legislatore,
prevedendo specifici controlli tesi a prevenire reati. Precisa, infine, che
entro il termine di 6 mesi dall’entrata in vigore della suddetta proposta di
legge gli enti saranno obbligati a conformare l’attività a quanto previsto ed
ad eliminare potenziali situazioni di rischio, stabilendo, in caso contrario,
la sospensione di qualsivoglia beneficio di carattere economico.
Pone in votazione gli articoli 1 (Principi
e finalità), 2 (Soggetti) e 3 (Adozione dei modelli di organizzazione, di
gestione e controllo) che sono approvati; indi, pone in votazione la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta tesa a prevedere strumenti normativi per sostenere giovani professionisti e lo svolgimento dell’attività professionale, sottolineando che sono previsti una serie di interventi incentivanti con prestiti per gli iscritti all’Ordine professionali di età inferiore ai 35 anni, per coloro che non hanno una anzianità superiore a 5 anni e per gli Ordini professionali stessi che intendono innovare i propri servizi. Evidenzia, infine, che sarà istituito un fondo di rotazione che garantirà il finanziamento delle attività e che per il progetto di legge sono state stanziate risorse pari a 100.000 euro.
Soffermandosi su annotazioni relative alla norma finanziaria e
ricordando la necessità di una copertura certa, così come stabilito dalla
normativa nazionale, giudica che sarebbe opportuno, onde evitare una eventuale
impugnativa da parte del Governo centrale, rivedere la suddetta proposta di
legge, chiedendo la predisposizione di una norma fiannziaria
certa, almeno per i 2 anni successivi.
Esprimendo apprezzamento per la proposta di legge in oggetto, ritiene
che la legiferazione su argomenti di stringente attualità sia fondamentale e,approfittando,
tra l’altro, di quanto rilevato dal consigliere Tripodi, evidenzia come si siacostretti a convivere, al momento, con la
indisponibilità finanziaria. A tal proposito, ritiene che molto dipenderà,
anche e soprattutto, da una sollecitazione ulteriore all’assessore Mancini per
tutto quello che sarà necessario porre in essere per la operatività necessaria
della proposta di legge in discussione.
Pone in votazione gli articoli 1 (Finalità
e oggetto della legge), 2 (Programmazione
degli interventi), 3 (Interventi
finanziari), 4 (Fondo di rotazione),
5 (Norma finanziaria) e 6 (Norma transitoria) che sono approvati;
indi, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge tesa a prevedere l’istituzione degli eco-musei
e finalizzata alla valorizzazione del territorio sia dal punto di vista
culturale sia dal punto di vista storico. Precisato che la Giunta regionale
procederà al riconoscimento degli eco-musei e che è prevista anche la
istituzione di un gruppo di lavoro e di un Regolamento che sarà realizzato
entro 90 giorni dall’entrata in vigore, evidenzia che per la realizzazione del
progetto è previsto uno stanziamento di
50 mila euro, che giudica esiguo.
Condivise le finalità della proposta di legge nel suo complesso,
manifesta, tuttavia, perplessità riguardo alcuni punti, in particolare sul
finanziamento e la costituzione del gruppo di esperti, richiamando, a tal
proposito, quanto previsto dalla Legge numero 15 che, a suo dire, non fa
riferimento a emolumenti ma a procedure per la nomina. Sottolinea, pertanto,
l’esistenza di alcune disfunzioni e pretesa certezza per evitare false
illusioni ed inutili aspettative, chiede di conoscere lo stato attuale relativo
ai fondi disponibili previsti che ritiene importante siano liberi e disponibili
anche per gli anni successivi.
Precisato che con la suddetta proposta gli ecomusei rappresentano una felice sintesi di cultura e natura, ricorda che la regione Calabria ha un grande patrimonio ambientale, costituito da aree protette e tante realtà locali dove sono state realizzati eco-musei su iniziative comunali. Giudica, pertanto, la varietà delle situazioni evidenziate come occasioni significative e, rivolgendosi al consigliere Tripodi, precisa che la scheda finanziaria prodotta è allegata al progetto di legge in esame e che, compatibilmente con le norme di bilancio, si fornirà di una adeguata copertura finanziaria anche per gli anni a seguire.
Legge testualmente quanto statuito dalla norma finanziaria, chiedendo,
pertanto una rimodulazione della proposta di legge in discussione.
Assicura che il Piano sarà adeguatamente modificato solo dopo l’approvazione da parte dell’Aula.
Pone in votazione gli articoli 1 (Definizione
e finalità), 2 (Istituzione e
riconoscimento degli Ecomusei), 3 (Istituzione
del Gruppo di lavoro Ecomusei), 4 (Regolamento
di attuazione), 5 (Denominazione e
marchio), 6 (Contributi regionali)
e 7 (Norma finanziaria) che sono
approvati; indi, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata.
Illustra il provvedimento finalizzato a recepire il Piano di Azione e
Coesione, così come concordato dal Governo, e prendere atto di alcune modifiche
apportate dal Comitato di Sorveglianza che non incidono, a suo dire, sulla
strategia complessiva del programma.
Giudicato il provvedimento in discussione di rilevanza per la
programmazione regionale, ritiene ingiustificato che lo stesso non sia stato
posto all’esame della competente Commissione consiliare. Benché comprenda le
difficoltà attuali della Giunta regionale e la scelta di adeguarsi alle
indicazioni del Governo nazionale ed alle modifiche del Comitato di
Sorveglianza, ritiene opportuno che la Commissione consiliare Affari Comunitari
esamini il provvedimento. A riguardo, evidenzia che lo stesso inciderà sul
Programma dal punto di vista finanziario, nonostante non vi incida sostanzialmente,
spostando risorse da settori ed azioni in ritardo, benché avviate, su altro
ambito di azioni. Paventa, quindi, che il provvedimento non risolva i problemi
di funzionamento del Programma ma incida sostanzialmente sulla voce inerente le
città e le aree urbane e sul rapporto convenzionale tra i Comuni e la Regione
Calabria, così come annunciato dall’Anci, indi
ribadisce la richiesta che la proposta di provvedimento sia inviata all’esame
della Commissione affinché provveda anche all’audizione degli enti locali
interessati.
Evidenziato il particolare momento istituzionale di riassetto delle
Commissioni consiliari, ad oggi decadute ed impossibilitate a riunirsi, non
discute la rilevanza nel merito delle osservazioni del consigliere Maiolo e ritiene che non vi siano responsabilità
particolari da attribuire per l’iter del provvedimento.
In riferimento alle obiezioni poste dal consigliere Maiolo,
condivide le osservazioni del consigliere Pacenza,
altresì riferisce come il Por Fesr non abbia nessuna
difficoltà nella sua realizzazione e nel
suo stato di avanzamento, richiamando in tal senso le dichiarazioni del
ministro Barca.
Evidenzia, dunque, come il provvedimento segua le indicazioni delle
disposizioni comunitarie e dei regolamenti, confacendosi anche alla
legislazione regionale e nazionale, attraverso un percorso legittimo e lineare;
inoltre, ricorda che le modifiche in essere sono frutto dell’applicazione del
Piano di azione e coesione nel rispetto delle priorità indicate dallo stesso.
Riferisce, anche, che le modifiche tengono conto di quanto deciso dal
Comitato di Sorveglianza, con una lineare e trasparente presa d’atto, scevra da
interessi occulti, che si allinea a quanto stabilito da altre Regioni italiane.
Ricorda, quindi, come la nettizzazione degli
investimenti regionali per l’utilizzo dei fondi comunitari sia necessaria per
non bloccare gli investimenti a causa dell’inevitabile sforamento del Patto di
stabilità interno, auspicando che l’intera Regione sia concorde nel significare
al Governo nazionale la necessità di detta nettizzazione
rispetto al plafond imposto per il rispetto dei target di spesa, ad oggi
mantenuti, contrariamente alle aspettative del centro sinistra.
Per dichiarazione di voto, attesa l’impossibilità di un confronto nella
Commissione consiliare competente, annuncia il suo voto contrario, anche in
considerazione dell’imminente ricostituzione delle Commissioni, ribadendo la
necessità di avviare un contraddittorio con le realtà locali.
Condivise le considerazioni finali dell’assessore, rispetto alle
difficoltà oggettive per rispettare il Patto di stabilità, ritiene però
indispensabile confrontarsi con gli enti locali ed evitare di esporre i
consiglieri al biasimo degli amministratori locali.
Osservato come il governo regionale abbia assunto un atteggiamento
differente nei confronti delle opposizioni e dichiarata la sua contrarietà
all’attuale Esecutivo, evidenzia come il Partito democratico non si sottragga
mai al confronto, giustificando l’abbandono dei lavori in occasione della
discussione sulla riforma di Arssa e Afor quale forma di protesta rispetto ad
un atto di forza della maggioranza. Stigmatizza, quindi, la chiusura della
maggioranza innanzi a qualunque critica sollevata dalle opposizioni, quasi vi
fosse una sorta di autoreferenzialità della stessa che, a suo avviso, rifugge
il confronto istituzionale non solo con la minoranza ma anche, in modo più
grave a suo dire, con il sistema delle autonomie locali, in particolare in
materia sanitaria.
Auspica, quindi, che la decisione odierna non avvenga con l’esclusione
delle autonomie locali, considerato che già nella giornata di domani le
Commissioni consiliari saranno regolarmente costituite e potranno esprimere i
dovuti pareri. In conclusione, auspica che la Giunta sia disponibile ad inviare
alla Commissione consiliare competente il provvedimento ed a confrontarsi con
le opposizioni, in caso contrario annuncia il voto contrario del Partito
Democratico.,
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
PRESIDENTE
Dà lettura di un seguito di comunicazioni.
Annuncia che la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito di inserire
all’ordine del giorno una proposta di modifica al Regolamento che prevede la
nuova distribuzione delle competenze delle Commissioni consiliari, in
particolare attribuendo le competenze in materia di Affari europei alla
Commissione bilancio e quelle relative al Corecoco
alla Commissione speciale di vigilanza, indi pone ai voti l’inserimento della
proposta all’ordine del giorno che è approvata.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
Chiede che sia discussa la mozione a sua firma relativa alla nota
vicenda che riguarda il paventato divieto di utilizzo dell’essenza di
bergamotto dai profumi in commercio. Riferisce come le rassicurazioni ricevute
da qualche parlamentare europeo non convincano al riguardo e per tali ragioni
chiede l’inserimento della mozione all’ordine del giorno.
Chiede sia discussa la mozione a sua firma di eguale contenuto e, giudicato
un delitto nei confronti delle positività della Calabria una decisone che
limiti l’utilizzo dell’essenza del bergamotto, evidenzia come le peculiarità
del terreno e delle condizioni climatiche ne consentano la produzione
esclusivamente in un tratto limitato del territorio calabrese. Sottolinea,
quindi, che la sua mozione tende a creare un tavolo permanente con il Ministero
dell’agricoltura che si faccia portavoce presso la Comunità europea e che la
Regione Calabria si costituisca in giudizio contro tutti coloro che screditano
le peculiarità positive del bergamotto in favore di derivati chimici.
Pone ai voti l’inserimento delle mozioni che sono inserite e per le
quali si provvederà a redigere un testo unificato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Evidenzia che l’ordine del giorno è teso a sollecitare l’erogazione
degli emolumenti dovuti ai precari e la creazione di un tavolo di
stabilizzazione con il Ministero del lavoro, in attesa della quale si preveda
la proroga delle convenzioni per tutto il 2013, considerato l’allarmismo
creatosi tra i precari.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Rifacendosi all’illustrazione dell’ordine del giorno così come svolta
nella richiesta di inserimento, propone una lieve modifica tecnico formale del
testo che consegna alla presidenza. Ribadisce, anche, la richiesta per cui una
copia dell’ordine del giorno sia trasmessa al Dipartimento salute.
In riferimento alla copertura finanziaria evidenzia la necessità che
non siano messe a rischio le forniture dei prodotti oncologici e ritiene che il
Consiglio debba ribadire che le competenze in merito alla risoluzione della
problematica ricadano sul Dipartimento salute, considerato che le forniture
sono a rischio imminente, indi, si rifà totalmente all’intervento iniziale
sull’ordine del giorno.
Giudicata necessaria e di massima rilevanza la discussione sulla
Fondazione Campanella, considerata di eccellenza nel suo campo, anche per
limitare l’emigrazione sanitaria in materia oncologica, ritiene che il
Consiglio regionale debba fare il massimo sforzo possibile per renderla
efficace ed efficiente e punto di riferimento per tutti i calabresi e non solo.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato con autorizzazione al
coordinamento formale.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)