IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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50.
SEDUTA DI MERCOLEDI’ 24 OTTOBRE
2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h. 17,40
Fine lavori h. 19,39
INDICE
CICONTE Vincenzo Antonio (Progetto
Democratico)
LOIERO Agazio (Autonomia e
Diritti)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico, assessore al personale
AIELLO Ferdinando (Progetto
Democratico)
AIELLO Ferdinando (Progetto
Democratico)
CALIGIURI Mario, assessore alla
cultura ed ai beni culturali
NUCERA Giovanni, Segretario
questore
SALERNO Nazzareno, relatore,*,*
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
Sulla convocazione della prossima seduta
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Riferisce che è stata manifestata la necessità di approvare alcune modifiche a due leggi regionali per le quali si paventa il rischio di impugnativa costituzionale da parte del Governo, una riguardante la legge regionale numero 39 del 2012 (Istituzione della struttura Tecnica di Valutazione (VAS- VIA – AIA–VI); l’altra riguardante la valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria. Pone, quindi, ai voti il loro inserimento al primo e secondo punto all’ordine del giorno che è approvato.
Sottolinea che la modifica si rende necessaria perché potrebbero prefigurarsi delle eccezioni di incostituzionalità in merito alla struttura tecnica circa i compensi, chiede, pertanto, che venga approvata la modifica.
Pone in votazione l’articolo unico della proposta di legge che modifica il comma 4 dell’articolo 1 della legge numero 39/2012, che viene approvato.
Evidenzia che le modifiche alla legge sulla valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria, si rendono necessarie per fare chiarezza sulle relative attività di formazione professionale.
Pone in votazione la modifica alla proposta di legge che è approvata.
Comunica all’Aula che la Conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare anche per la seduta odierna la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata a cui, assicura, sarà dato ampio spazio nella seduta già prevista per il 29 di ottobre.
Prende atto con rammarico della decisione comunicata dal Presidente di rinviare il punto inerente le interrogazioni a risposta immediata alla prossima seduta di Consiglio, nonostante il gruppo di Italia dei Valori avesse chiesto di non rinviarne la trattazione, atteso che si tratta di argomenti importanti per la Calabria. Chiede, comunque, l’impegno che nella prossima seduta il Consiglio dedichi tutto il tempo possibile alle interrogazioni, sottolineando la rilevanza che le risposte offerte hanno innanzitutto per i cittadini.
Comunicato che la decisione è stata presa in Conferenza dei capigruppo all’unanimità, assicura che nella seduta prevista per il 29 ottobre saranno trattate tutte le interrogazioni a risposta immediata.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno, a firma di numerosi consiglieri di minoranza, attinente gli emolumenti arretrati spettanti ai lavoratori Arssa, Afor e forestali, atteso il disagio da essi vissuto e che li ha portati a manifestare nella giornata odierna bloccando la strada statale numero 107. Altresì, specifica che l’ordine del giorno chiede alla Giunta di impegnare, con i mezzi che le sono consentiti, i commissari degli enti strumentali affinché procedano con anticipazioni bancarie al pagamento degli arretrati.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.
Riferito che la Conferenza dei capigruppo ha acquisito la delibera della Provincia di Crotone, al pari del parere congiunto espresso dalla Provincia di Catanzaro e dal Comune di Catanzaro, e che ha proceduto ad audire alcuni dei soggetti coinvolti dal riordino, evidenzia come la Conferenza abbia responsabilmente discusso e si sia confrontata per addivenire ad una soluzione che fosse ampiamente condivisa. Indi, dà lettura del testo dell’ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei capigruppo relativo al riordino delle Province che, sottolineando la manifesta incostituzionalità delle norme contenute nel Decreto Legge numero 95 del 2012 convertito in Legge il 7 agosto del 2012: auspica che il Governo proceda ad un riassetto organico istituzionale del Paese; approva e sostiene la scelta della Giunta regionale di opporsi alla manifesta incostituzionalità delle norme de quo; indica quale priorità assoluta al Governo nazionale l’attuale assetto organizzativo regionale, con il mantenimento delle quattro province e della città metropolitana di Reggio Calabria.
A nome dell’intera maggioranza, evidenzia come il Consiglio regionale abbia espletato il compito preciso conferitogli dalla Conferenza dei capigruppo impugnando la legge innanzi alla Corte costituzionale. Precisato, quindi, come non sia ammissibile intervenire in materia costituzionale con decreti legge e considerato come siano tante le Province che hanno richiesto delle deroghe, sottolinea i caratteri sociali ed economici che caratterizzano la Calabria e la necessità che non vengano a mancare i presidi territoriali di legalità, quali le Questure e le Prefetture. Indi, ritiene che la decisione assunta dal Consiglio regionale sia rispettosa anche di quella del Consiglio delle Autonomie locali e che, nonostante il dialogo serrato tenuto in Conferenza dei Capigruppo, il Consiglio regionale abbia preso la decisione istituzionale più consona e congrua.
Auspicando che il ritardo nell’avvio dei lavori non sia enfatizzato dalla stampa nazionale, attesa la presenza in Aula di giornalisti di note testate, sottolinea come tutta l’opposizione abbia deciso di convergere su un documento unitario, prevedendo di richiedere una deroga al pari di altre Province che vivono, tuttavia, condizioni economiche di favore rispetto a quelle calabresi.
Riferito, quindi, lo sforzo compiuto dalle opposizioni a ritrovarsi in un documento congiunto, in considerazione delle evidenti differenze politiche dei diversi Gruppi, ricorda il trauma già vissuto nel 1970 a seguito della decisione di dividere Giunta regionale e Consiglio, al pari dello strappo causato nel 1992 con la tripartizione della provincia di Catanzaro. Evidenziato come l’immagine della Calabria sia devastata e compromessa, rileva come la maggior parte dei calabresi si limiti a subire la violenza della criminalità sia alla luce della contiguità nella quale è costretta a vivere sia per la propria immagine compromessa ed il pregiudizio, inevitabile, cui è soggetta.
Ringraziati i consiglieri intervenuti per il contributo offerto al dibattito, ritiene che la votazione odierna, con un coinvolgimento unanime, sia la dimostrazione ulteriore della capacità di ricercare e trovare soluzioni concrete alle problematiche regionali, con una conseguente rinuncia ad aspirazioni legittime di taluni territori. Riferito che sia evidente che sul territorio si sono aperte dispute che, a suo dire, non aiutano la sua crescita ma, di contro, rischiano di sgretolare la società, sottolinea la sensibilità riscontrata nei consigli provinciali che hanno espresso un loro coinvolgimento.
Ricordato, inoltre, che alcune Regioni hanno deciso di non pronunciarsi con un parere, ma si sono limitate ad impugnare il provvedimento innanzi la Corte Costituzionale, sottolinea come vi sia stata una fondamentale presa di posizione circa un assetto organizzativo del territorio definitivo e preciso, laddove l’eliminazione totale dell’ente intermedio Provincia avrebbe avuto un significato istituzionale differente e per il quale il Consiglio regionale, nella sua maggioranza, sarebbe stato favorevole.
Invitando al coraggio delle scelte, paventa il rischio di far apparire la soluzione trovata dal Consiglio regionale quale frutto di interessi campanilistici e o di parte. Nonostante, quindi, il rispetto delle tradizioni e delle differenze culturali e geografiche non sottace, anzi enfatizza, il ruolo fondamentale in un territorio come quello calabrese svolto dai presidi di legalità territoriali, questure e prefetture. Giudica, quindi, che vi sarebbe un ulteriore indebolimento dello Stato sul territorio regionale calabrese; indebolimento sul quale il Consiglio regionale non può concordare, atteso il rischio di sgretolare maggiormente il tessuto sociale calabrese.
Evidenziato come sia obiettivo di tutti quello di superare le logiche di campanile, con le difficoltà connesse, dichiara la contrarietà della Regione Calabria al riordino delle province, così come imposto dalla spending review e, a fronte delle emergenze che quotidianamente si manifestano in Calabria, difende la scelta oggi operata dal Consiglio regionale che è chiamato ad essere unito e garante di un percorso caratterizzato da buona amministrazione e tutela degli interessi dei cittadini.
Giudicata netta la posizione attuale della Regione Calabria, evidenzia come sia impensabile, nel caso in cui dovessero rigettare il ricorso innanzi la Corte Costituzionale, che sia il Governo ad imporre il riordino, così come trapelato a mezzo stampa, ma che dovrà essere, poi, il Consiglio regionale ad esprimersi nella direzione più naturale per tutti i territori.
Sottolinea che l’inizio tardivo della seduta consiliare è stato causato dalla necessità di giungere ad una decisione unanime riguardo ad una problematica delicata come quella inerente al riordino delle Province calabresi.
Evidenziato che il documento prodotto dal Consiglio delle Autonomie locali avrebbe dovuto essere considerato irricevibile, atteso che lo stesso, a suo dire, ha messo in discussione l’istituzione delle dieci città metropolitane che, invece, giudica l’unica positività del provvedimento governativo, ritiene che nell’attuale momento storico sarebbe stato opportuno avere coraggio, senza strategie difensive ma attraverso la predisposizione di proposte concrete capaci di mettere a sistema le città sul territorio. Esprime, quindi, il suo voto contrario al provvedimento, non concordando sulla richiesta di deroga in esso contenuta.
Precisa che l’ordine del giorno è stato firmato anche dal capogruppo di Italia dei valori.
Precisa di aver espresso la sua posizione personale e non del gruppo a cui appartiene.
TALLINI Domenico, assessore al personale
Espresso il suo voto favorevole al provvedimento per senso di responsabilità e per evidenziare la coesione politica che lo ha prodotto, ritiene comunque superato il documento da lui sottoscritto e non ancora ritirato, atteso che le dichiarazioni del Presidente Scopelliti hanno dato rassicurazioni in merito all’accorpamento delle province in riordino con la Provincia di Catanzaro nel caso in cui il Governo dovesse respingere la richiesta di deroga.
Esprime il voto favorevole del gruppo Progetto Democratico all’ordine del giorno.
Pone ai voti l’ordine del giorno per come proposto che è approvato con il voto contrario del consigliere Giordano.
Propone di rinviare la proposta di legge in discussione per assenza del relatore. Pone ai voti il rinvio della proposta di legge numero 151/9^ che è rinviata.
Illustra il provvedimento asserendo che lo stesso focalizza l’attenzione sulla sicurezza e sulla tutela dei lavoratori mettendo a disposizione delle ASP, che svolgono il servizio di promozione e tutela dei lavoratori, maggiori risorse e migliori attrezzature informatiche al fine di potenziare le attività di prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro.
Giudica importante la proposta che, imponendo l’obbligo di controllo del rispetto della sicurezza, garantisce i lavoratori non solo redditualmente ma anche dal punto di vista della sicurezza.
Precisa che la proposta di legge è il frutto di più proposte di legge unificate che esplicitavano la volontà unanime di tutelare i lavoratori attraverso maggiori controlli sui luoghi di lavoro.
Precisa che agli atti della Commissione non vi erano più proposte di legge e che non si tratta di un progetto di legge unificato.
Affermato che il testo colma vuoti pesanti in un ambito molto delicato come quello della sicurezza del lavoro, esprime il proprio voto favorevole circa l’approvazione del progetto di legge in discussione.
Evidenziato che la proposta di legge è stata approvata all’unanimità in Commissione, afferma che l’attività del Consiglio regionale è stata caratterizzata dall’approvazione di norme a sostegno delle famiglie sfortunate che hanno subito la perdita di un loro congiunto per incidente sul luogo di lavoro. Sottolinea, inoltre, come la proposta in discussione cerchi di porsi in maniera più attenta verso la prevenzione sui luoghi di lavoro nonché di dare una spinta in più alle ASP nell’attuare maggiori controlli e creare le condizioni per eliminare le situazioni dei rischio sui luoghi di lavoro.
Pone in votazione l’articolo 1 (Finalità) che è approvato, indi comunica che all’articolo 2 vi è un emendamento, protocollo numero 45858, a firma del consigliere Parente, lo pone in votazione è approvato. Pone quindi in votazione gli articoli 2 (Iscrizione proventi), come emendato; 3 (Istituzione appositi capitoli di bilancio); 4 (Ripartizione tra le ASP); 5 (Destinazione proventi); 6 (Finalità dei proventi); 7 (Modalità attuative); 8 (Clausola di invarianza degli oneri) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità, come emendata.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo richiedente al Parlamento una legge per il riconoscimento dell’istituzione di una giornata regionale in memoria di Aloysius Lilius da Cirò.
Precisa che il Partito Democratico conferma il voto contrario alla proposta, così come già fatto in Commissione competente, in considerazione anche delle ristrettezze economiche in cui versa la Regione.
Precisa che in terza Commissione la proposta è stata approvata all’unanimità
Preannuncia il suo voto favorevole.
Dichiara di aver votato a favore della proposta in terza Commissione perché persuaso del valore storico e culturale, oltretutto senza aggravi economici. Preannuncia, quindi, la conferma del suo voto a favore.
Sottolinea che all’articolo 1 è specificato che non vi sono oneri finanziari e considera inutile tale polemica.
Specifica che sulla proposta di provvedimento amministrativo numero 131/9^ non gravano oneri finanziari a carico della Regione e che la proposta di legge numero 196/9^ prevede uno stanziamento di 10.000 euro per il finanziamento di un programma di iniziative per valorizzare patrimonio culturale della Calabria
Condivisa l’impostazione della proposta senza oneri finanziari, preannuncia il suo voto favorevole.
Considerato l’argomento di grandissimo spessore e capace di riaffermare la Calabria come una terra ricca di cultura da diffondere, enfatizza la figura di quello che definisce un grande intellettuale, creatore del calendario gregoriano.
Si dichiara poco convinto del presupposto e ricorda all’Aula che il Presidente Scopelliti ha fatto riferimento a difficoltà nel corrispondere gli emolumenti agli operai, cosa che, a suo avviso, rende un contributo, anche minimo, inopportuno. Preannuncia, quindi, il suo voto contrario e chiede la verifica del numero legale.
Chiede al segretario questore di procedere
all’appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della chiama: presenti 28 ed
assenti 22, indi, verificata la sussistenza del numero legale, dispone che si
proceda alla votazione della proposta di provvedimento amministrativo numero 131/9^. Pone in votazione l’articolo 1
e la legge nel suo complesso che sono approvati.
Comunicato che vi è una proposta emendativa all’articolo 1 comma 1 che elimina le parole “senza oneri di spesa” la pone in votazione ed è approvata, quindi pone in votazione gli articoli 1 (Istituzione della giornata regionale in memoria di Aloysius Lilius da Cirò), come emendato, e 2 (Norma finanziaria) e la proposta di legge nel suo complesso che sono approvati.
Illustra la proposta di
provvedimento amministrativo che è
stata approvata a maggioranza nella seduta della Commissione consiliare del 6
settembre 2012, con le raccomandazioni e le prescrizioni formulate dal Collegio
dei Revisori dei Conti, dal Dipartimento bilancio e dalla Giunta regionale.
Comunicato che il Collegio dei Revisori dei Conti ha raccomandato all’Azienda di non utilizzare la quota disponibile dell’avanzo di amministrazione fino all’approvazione del rendiconto consuntivo, peraltro, già avvenuta, con riferimento alle misure di contenimento della spesa, riferisce che il Commissario di Azienda Calabria Lavoro ha comunicato la riduzione delle somme per spese di rappresentanza e convegni ed ha, altresì, attestato l’inesistenza di debiti fuori bilancio.
Precisa, inoltre, che il
Dipartimento bilancio e il
Dipartimento Lavoro hanno espresso parere favorevole e che il Dipartimento
Bilancio ha verificato la rispondenza dei residui attivi e passivi al 31
dicembre, evidenziando che il
risultato gestionale dell’avanzo di amministrazione è pari ad euro
1.727.611,14.
Pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata con il voto contrario della minoranza.
Ringraziato il consigliere Imbalzano, proponente della proposta di legge in discussione, riferisce che la stessa, che prevede l’abbassamento del limite demografico da 2500 a 2000 abitanti per i comuni ricadenti nei territori montani, è stata approvata all’unanimità in Commissione.
Sottolinea che la proposta di legge nasce dalle istanze manifestate dai sindaci di molti comuni calabresi, collinari e montani, nonché dalla necessità di favorire il processo aggregativo dei comuni montani, attraverso la riduzione del limite demografico.
Pone in votazione l’articolo unico che è approvato.
Comunica che i due ordini del giorno, di contenuto analogo, saranno unificati in un unico testo in fase di coordinamento formale.
Illustra l’ordine del giorno, firmato anche dal consigliere Bruni, con il quale si chiede alla Giunta regionale di porre fine alla situazione di disagio dei lavoratori di Arssa e Afor, rendendo immediatamente disponibili le risorse necessarie alla copertura degli stipendi pregressi fino al 31 dicembre 2012 e di autorizzare i Commissari liquidatori a procedere alla richiesta di un’anticipazione bancaria delle somme poste in bilancio destinate ad Arssa e Afor per garantire le retribuzioni mensili.
Pone in votazione gli ordini del giorno che sono approvati, con autorizzazione al coordinamento formale.
Comunicato che la prossima seduta è convocata per il 29 ottobre alle ore 11, toglie la seduta.
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)