IX^ LEGISLATURA

 

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

48.

 

SEDUTA DI MARTEDI’ 9 OTTOBRE 2012

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

 

 

Inizio lavori h. 14,20

Fine lavori h. 19,00

 

INDICE


PRESIDENTE   4,*

Comunicazioni 4

PRESIDENTE   4,*

Sull’ordine dei lavori 4

PRESIDENTE   4,*,*,*,*,*

CENSORE Bruno (PD) 11

GALLO Gianluca (UDC) 11

GIORDANO Giuseppe (IDV) 4,*

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente) 11

MAGNO Mario (Popolo della libertà) 11

MAIOLO Mario (PD) 10

Comunicazioni del Presidente  4

PRESIDENTE   4

Proposta di legge Statutaria numero 10 del 9 ottobre 2012 recante: “Riduzione del numero dei componenti del Consiglio regionale e dei componenti della Giunta regionale. Modifiche alla legge regionale numero 25 del 19 ottobre 2004 – Statuto della Regione Calabria”. 5

PRESIDENTE   10

ADAMO Nicola (Gruppo Misto) 8

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto) 5

CAPUTO Giuseppe (PDL) 6

CICONTE Vincenzo (Gruppo Misto) 9

DATTOLO Alfonso (UDC) 7

DE MASI Emilio (IDV) 5

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti) 7

ORSOMARSO Fausto (PDL) 5

PRINCIPE Sandro (PD) 6

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale  9

SERRA Giulio (Insieme per la Calabria) 6

Esame abbinato  Proposta di legge 9/9 di iniziativa del Consigliere G. Nucera recante: Tutela e valorizzazione del patrimonio e dell'economia forestale  Proposta di legge 353/9 di iniziativa della Giunta regionale recante: Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale  12

PRESIDENTE   13,*,*,*,*

DATTOLO Alfonso, relatore  12,*,*,*

MAIOLO Mario (PD) 13,*,*

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto) 13

NUCERA Giovanni (PDL) 13

PRINCIPE Sandro (PD) 14

SCALZO Antonio (PD) 12

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione  12,*,*,*,*

Proposta di legge numero 369/9^ di iniziativa del consigliere A. Dattolo recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 16 ottobre 2009 n. 35"recante: “Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e la pianificazione territoriale antisismica”  15

PRESIDENTE   15,*

DATTOLO Alfonso, relatore  15

Proposta di legge numero 171/9^ di iniziativa del consigliere G. Giordano recante: “Interventi a favore dei soggetti celiaci”  15

PRESIDENTE   15,*

GALLO Gianluca (UDC) 15

MAGNO Mario (PDL) 15

PACENZA Salvatore (PDL) 15

SALERNO Nazzareno, relatore  15

SCALZO Antonio (PD) 16

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Guccione, Talarico D, Aiello e Mirabelli in ordine alla mancata erogazione all’Amministrazione provinciale di Cosenza delle risorse relative al personale trasferito ai sensi della legge numero 34 del 2002  16

PRESIDENTE   16

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Maiolo sulla riduzione degli sportelli di Banca Carime sul territorio calabrese  16

PRESIDENTE   16

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Magno finalizzato a favorire la trasmissione di servizi di informazione tradotti in lingua dei segni (LIS) 16

PRESIDENTE   16

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Guccione, Talarico D, Aiello inerente la soluzione della vertenza ASP relativa ai lavoratori di “Obiettivo Lavoro”  16

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo sul mancato rinnovo del contratto ai lavoratori Asp di Cosenza  17

PRESIDENTE   17

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo “sulle indennità dovute ai malati da sangue infetto”  17

PRESIDENTE   17

Mozione numero 72/9^ di iniziativa del consigliere Imbalzano in ordine alla richiesta di proroga dei contratti del personale medico e paramedico precario in Calabria. 17

PRESIDENTE   17

Mozione numero 73/9^ di iniziativa del consigliere Nucera “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”  17

Mozione numero 75/9^ di iniziativa del consigliere Imbalzano “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”  17

Mozione numero 77/9^ di iniziativa del consigliere Giordano “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”  17

PRESIDENTE   17

Mozione numero 76/9^ di iniziativa del consigliere Nucera G. “in ordine alla chiusura dello sportello Monte dei Paschi di Siena di Marina di Gioiosa Jonica. 17

PRESIDENTE   17

Mozione numero 74/9^ a firma del consigliere Nucera G. “in ordine alla patologia <<endometriosi>>, diagnosi e terapie”  17

PRESIDENTE   17

Sulla convocazione della prossima seduta  17

PRESIDENTE   17

 


 

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 14,20

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che gli interventi riguardanti l’inserimento di eventuali ordini del giorno saranno rinviati a dopo la discussione sulla riduzione dei costi della politica.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Riferisce di aver preparato una mozione sulla questione relativa alla chiusura dell’istituto penitenziario di Laureana.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE

Comunica che in Conferenza di Capigruppo si è discusso riguardo alla riduzione dei costi della politica decidendo di apportare due modifiche allo Statuto regionale e precisamente all’articolo 15, in cui è previsto il numero dei Consiglieri regionali, che passeranno da cinquanta a quaranta ed all’articolo 35 relativo al numero dei componenti la Giunta, che sarà ridotta ad otto assessori compreso il vicepresidente. Dopo aver sottolineato come questa decisione ridurrà notevolmente la spesa della Regione Calabria, che con i tagli già effettuati si colloca tra le più virtuose con un risparmio, fino ad ora, del 15 per cento, riferisce inoltre che i competenti uffici del Consiglio e della Giunta sono stati delegati a provvedere ad ulteriori tagli al fine di ridurre, ancora di più, la spesa della pubblica amministrazione. Continua affermando che, lavorando nella direzione della razionalizzazione della spesa, salvaguardando l’autonomia delle Regioni, si potranno operare ulteriori tagli che porteranno la Calabria ad essere maggiormente concorrenziale e a far emergere le proprie potenzialità. Ribadita la necessità di continuare a realizzare economie di spesa, difendendo, tuttavia, le prerogative che la legge attribuisce alle Regioni, rende noto che ci sarà un confronto di merito con gli altri Presidenti delle Regioni ed aggiunge che  la Calabria è l’unica Regione ad avere la sede della Giunta a Catanzaro e quella del Consiglio a Reggio Calabria con un aumento dei costi.

Proposta di legge Statutaria numero 10 del 9 ottobre 2012 recante: “Riduzione del numero dei componenti del Consiglio regionale e dei componenti della Giunta regionale. Modifiche alla legge regionale numero 25 del 19 ottobre 2004 – Statuto della Regione Calabria”.

DE MASI Emilio (IDV)

Affermato che rispetto alla questione del contenimento dei costi della politica si debba riflettere ispirandosi alla più grande onestà politica al fine di porre ordine in queste questioni, sottolinea come il Presidente abbia ben riassunto gli elementi con i quali la Calabria ha dimostrato di essere virtuosa attuando, già da tempo, provvedimenti di riduzione di costi. Evidenziato come il gruppo di Italia dei Valori abbia contribuito costruttivamente a questo percorso, sostiene che si commetterebbe un errore se, assecondando la “famelicità” secondo la quale ogni risparmio risulta insufficiente, si danneggiasse il valore della democrazia che ha bisogno anche di apporti economici. Fatto rilevare che le Regioni sono nell’occhio del ciclone mediatico , sottolinea come non sia possibile fare di tutta l’erba un fascio e che un processo sommario come quello oggi in atto mette in discussione la rivoluzione istituzionale fatta negli anni 70 con l’avvento delle Regioni. Asserisce che lo Stato centralistico rappresenta una involuzione storica e che non possono essere messi in discussione articolazioni istituzionali come le Regioni che, attesa la loro vicinanza territoriale, danno ai cittadini la percezione di essere più garantiti; indi , conclude asserendo che non bisogna “buttare il bambino con l’acqua sporca”, ma porre in essere tutte le misure possibili di contenimento della spesa senza alterare il concetto di democrazia.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Evidenziato come nella discussione in atto l’Aula abbia assunto un atteggiamento responsabile, evidenzia come la classe dirigente oggi impegnata in questa legislatura abbia ottenuto grandi risultati in termini di razionalizzazione della spesa portando la Calabria ad essere considerata la Regione più virtuosa con un risparmio del quindici per cento rispetto agli anni precedenti. Afferma, quindi, che i giovani non sognano di diventare consigliere regionale o parlamentare, ma di costruire un futuro migliore per la Calabria, censurando che nessuna trasmissione televisiva evidenzierà quanto di positivo si è fatto in Calabria, ad esempio eliminando il vitalizio per i consiglieri regionali e riducendo il numero delle Commissioni e sottolineando che nessuno restituirà alla classe dirigente calabrese la sua credibilità. Conclude asserendo che diventa indispensabile rivendicare uno spazio di informazione che renda merito all’attività di risparmio posta in essere dalla classe dirigente calabrese per non rendere banali momenti fondamentali dell’attività politico amministrativa calabrese.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Ricordato di aver ricoperto l’incarico di consigliere regionale quando il numero dei consiglieri era 40, evidenzia che nonostante ci sia stato, negli anni, il passaggio da 40 a 50 consiglieri e i dipendenti del Consiglio regionale siano raddoppiati, non c’è stato aumento di spesa in bilancio. Ritenuta decorosa e giusta la decisione di diminuire il numero dei consiglieri regionali, seppur non in grado di risolvere il problema di fondo della crisi in cui versa il Paese, ritiene che le problematiche siano di tale dimensione che dovrebbero essere affrontate dal Parlamento o addirittura da un’Assemblea Costituente, sottolineando che, per quanto riguarda i principi, la Costituzione italiana non ha niente da invidiare agli altri Paesi. Continua chiedendo se, a parer dei presenti, con la diminuzione dei Comuni, delle Province e le varie modifiche che si vogliono approvare, si possano risolvere, effettivamente, i problemi in cui versa il Paese e, cosa altrettanto importante, occorre domandarsi qual sia il futuro della regione e la prospettiva di un territorio che, al momento, è un “deserto senza cattedrali”.

A suo avviso, fino a quando in maniera passiva si amplificheranno i problemi in maniera positiva, non si risolverà niente, e ritiene che si debba lavorare pensando al futuro, tenendo presente che il “migliore potere centrale è il peggiore di quello periferico”. In merito alla questione delle due sedi istituzionali, sottolinea che la decisione risale al 1970 quando appunto si è stabilito che la sede della Giunta sarebbe stata a Catanzaro mentre quella del Consiglio a Reggio Calabria, decisione presa non certo da poche persone, quindi reputa giusto e doveroso tagliare i costi, ritenendo, tuttavia, che chi vede in queste misure la fuoriuscita dalla crisi non guarda la realtà. Condivise pienamente le modifiche che si intendono apportare alla Statuto, conclude sottolineando che la prospettiva futura è quella di far parte di un progetto più grande delle piccole realtà territoriali.

SERRA Giulio (Insieme per la Calabria)

Sottolineato l’impegno corale sul problema dei costi della politica che è stato al centro della riunione della Conferenza dei capigruppo, ricorda che il Consiglio regionale della Calabria già nella precedente legislatura è intervenuto sulla tematica che oggi sta portando avanti riducendo ulteriormente i costi della macchina amministrativa con il taglio degli stipendi ai consiglieri, la riduzione del 10% del finanziamento ai gruppi, la riduzione del numero delle Commissioni. In merito, poi, alla riduzione del numero dei consiglieri da 50 a 40, osserva che la previsione di una rappresentanza più ampia ha consentito ad un maggior numero di territori calabresi di essere rappresentati in Consiglio regionale e di poter fare sentire la propria voce su tematiche fondamentali per la vita della regione. Auspica, quindi, che tale riduzione sia accompagnata da una legge che consenta una rappresentanza più completa del territorio. Conclude augurandosi un confronto sereno che dia risposte forti per la crescita della regione Calabria.

CAPUTO Giuseppe (PDL)

Premette di aver sentito il dovere di intervenire in questo momento particolare per protestare contro il clima di antipolitica che si sta diffondendo e che, a suo avviso, deve trovare risposte adeguate. Affermato con forza che la politica è al servizio della collettività, ritiene necessario ribellarsi quando si colpiscono tutti per gli errori di qualcuno. Asserito, inoltre, che il Governo nazionale non ha titolo per esprimersi sui Consigli regionali, definisce il Consiglio regionale della Calabria virtuoso, aggiungendo di ritenere necessario un sussulto di dignità che respinga alcune imposizioni di un Governo di tecnici che non si è mai misurato con l’elettorato. Considera, altresì, paradossale che tali imposizioni vengano da un Parlamento che non si è autoriformato, mantenendo lo stesso numero di deputati e di senatori.

Sostenuto, quindi, che il Consiglio regionale della Calabria ha la capacità di determinarsi autonomamente, compiendo le giuste scelte in direzione di una diminuzione dei costi della politica e combattendo battaglie per i problemi veri della Calabria, conclude sollecitando l’opposizione a portare avanti insieme le battaglie politiche, decidendo autonomamente senza piegare la testa ad un decreto che definisce incostituzionale.

Presidenza del vicepresidente Alessandro Nicolò

PRINCIPE Sandro (PD)

Rimarca il carattere istituzionale della discussione in atto e di non volere entrare in problematiche di governo della regione, facendo una riflessione di più ampio respiro sull’architettura delle istituzioni. Individuato, quindi, nell’equilibrio tra Stato e autonomie locali il nodo fondamentale, ritiene che non si debba rinunciare al valore del regionalismo, ma che esso vada difeso esaltandone l’efficacia, la ragione di esistere, l’utilità per la collettività delle Regioni. Pur non negando il comportamento da Stato patrigno del Governo centrale su varie problematiche regionali (viabilità, Porto di Gioia Tauro), ritiene, tuttavia, che anche le Regioni abbiano avuto le proprie pecche nel ritardo prodotto (sanità, tutela dell’ambiente, fondi europei). Ipotizza, quindi, che si possa salvare il regionalismo adottando due strategie: la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni regionali (con gare pubbliche, riduzione dei costi degli enti sub regionali, ecc) e la riconduzione delle Regioni ai compiti stabiliti dalla Costituzione, tornando ad una Regione leggera in grado di gestire esclusivamente le materie di propria competenza. Prosegue osservando che tali strategie sarebbero strumenti inadeguati se l’architettura dello Stato rimanesse quella che è, con due Camere pletoriche che svolgono le stesse funzioni. Ritiene, a tal proposito, che bisognerebbe ridurre il numero dei parlamentari ed attribuire funzioni diverse alle Camere, facendo chiarezza sui compiti legislativi, in considerazione anche della grande confusione generata dalla legislazione concorrente e restituendo la gestione delle risorse alle Regioni per ridurre i costi di funzionamento. In merito, infine, alla Conferenza Stato - Regioni, si dichiara contrario alle macro regioni, ritenendo di importanza fondamentale trovare un luogo istituzionale d’incontro in cui le regioni meridionali possano unirsi per portare avanti battaglie comuni.

 

Presidenza del Vice Presidente Alessandro Nicolò

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

Ricordato che la problematica di riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali era stata affrontata nella Conferenza dei capigruppo fin dall’agosto 2010 quando non erano ancora accaduti i fatti recenti che hanno scosso l’opinione pubblica, concorda con la decisione assunta nella riunione odierna, ritenendo, tuttavia, che il testo che il Consiglio dei Ministri si appresta a presentare alle Camere possa essere soggetto a ricorsi davanti alla Corte costituzione, attesa la grande forza che le Regioni hanno assunto a seguito della riforma costituzionale del 2001.

Rammentate le esigenze dei territori che portarono alla nascita delle Regioni, reputa inammissibili le degenerazioni e le distorsioni del sistema, sottolineando che spesso l’’Italia agisce sulla scia di una spinta emotiva.

Evidenziato che tali decisioni sono assunte da un Governo tecnico che, a suo avviso, si dimostra forte nei confronti delle Regioni e debole rispetto agli altri Paesi, cedendo la sovranità all’Europa, ribadisce il ruolo delle Regioni nella quali ritiene sussistere gli ultimi scampoli di confronto democratico.

Ricordata la battaglia condotta contro la legge elettorale, il cosiddetto “porcellum”, ritenuta invereconda, ma che poteva, a suo avviso, costituire una strumento straordinario in mano ai partiti attraverso la scelta di rappresentanti migliori, ritiene che la politica non sia in grado di dare risposte alle esigenze dei territori caratterizzati da molteplici e pesanti problematiche con un divario sempre più crescente del Sud rispetto al Nord del Paese.

Difendendo strenuamente il ruolo ed il valore dell’Assemblea regionale, ricorda le misure di riduzione dei costi già attuate dal Consiglio regionale quali la riduzione del numero delle Commissioni e dei vitalizi dei consiglieri regionali, ritenendo, tuttavia, necessario fare molto di più anche per contrastare la costante campagna denigratoria dei media nazionali nei confronti della Calabria.

Rammentato il periodo dell’affermazione politica della Lega che voleva incrementare i poteri periferici, reputa un errore tornare indietro, ritenendo necessario, non per mero atteggiamento moralistico, maggiore rigore nella gestione del denaro pubblico.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Sottolineato lo spessore politico dell’intervento del consigliere Loiero, ritiene opportuno registrare che, per la prima volta, la Calabria non si colloca come fanalino di coda nell’ambito delle misure di riduzione dei costi, ma, piuttosto, ha avviato da tempo un processo di riforma realizzando economie di spesa che hanno consentito il finanziamento di leggi di forte impatto sociale quale ad esempio la legge sul termalismo.

Pur censurando i recenti episodi accaduti, reputa che la forte pressione mediatica abbia mortificato la classe politica regionale italiana, evidenziando che, a suo avviso, la riforma del Titolo V della Costituzione non è stata seguita da disposizioni attuative finalizzate a definire il nuovo assetto politico istituzionale.

Ricordate le misure adottate dal Consiglio regionale in termini di riduzione dei costi nonché la certificazione delle spese dei gruppi consiliari da parte di una società di revisione esterna, misura non adottata dal Parlamento, ritiene che la rivisitazione in atto della burocrazia regionale costituisca un esempio del processo di riforma avviato ricordando, tuttavia, la mancata approvazione della riforma di Arssa e Afor.

Ritenuto che le Regioni non possano essere riformate attraverso decreti legge, concorda con il consigliere Caputo sulla necessità che anche il Parlamento adotti misure drastiche di riduzione dei costi.

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Sollecitato ad intervenire dagli spunti interessanti emersi dal dibattito, pur concordando con la decisione assunta, partendo da una provocazione, afferma, di non comprendere le motivazioni alla base del provvedimento che prevede per la Calabria la riduzione del numero dei componenti del Consiglio regionale a 40 e non piuttosto a 30, sulla base parametrica del numero di abitanti, ritenendola ipocrita e non condividendo il criterio adottato dal legislatore nazionale che ritiene di non dover suffragare, avendo, piuttosto, ritenuto accettabile l’indicazione di un limite di abitanti al di sotto dei quali non prevedere la costituzione di una Regione.

Ricordata la propria esperienza istituzionale e politica nella provincia di Cosenza che ha una densità abitativa superiore alla limitrofa Regione Basilicata, circostanza che suscita, a suo avviso, interrogativi sul riconoscimento a livello costituzionale dello status di Regione, ritiene che l’organizzazione dello Stato in chiave moderna debba avvenire in termini di trasparenza ed efficienza pur attenendosi al vecchio modello di Stato con funzione regolatrice a salvaguardia di diritti costituzionalmente riconosciuti.

Ritenuto che se lo Stato fosse stato in grado di fornire risposte e soluzioni ai problemi atavici del Paese e a creare reali prospettive di sviluppo, l’attenzione non sarebbe stata rivolta a questioni come le indennità dei consiglieri regionali, evidenzia l’incapacità delle classi dirigenti a fornire risposte adeguate alle problematiche dei territori, sottolineando la necessità di una buona politica, di partiti degni che, a suo avviso, non ci sono, e di adottare misure straordinarie per determinare una svolta.

Affermato che la democrazia ha un costo e che va rinvigorita e difesa, combattendo il populismo, reputa non consono il comportamento della Conferenza delle Regioni che ha già annunciato che non solleverà questioni di costituzionalità rispetto alle decisioni del Governo nazionale, evidenziando che una previa “intesa” tra il Governo e la Conferenza non possa eliminare un vizio di legittimità costituzionale e dichiarando, peraltro, che avrebbe ritenuto più opportuno e saggio sentire le Assemblee regionali.

Ricordato che è in corso la riunione del Consiglio dei Ministri avente ad oggetto la riforma del Titolo V della Costituzione, sottolinea la necessità che le problematiche vengano affrontate dal Governo nazionale con coraggio e chiarezza e invita il Presidente Scopelliti a rivendicare con maggiore forza il ruolo della Regione, ricordando le molteplici misure di riduzione dei costi adottate anche dalle Giunte regionali precedenti.

Ritenendo che il regionalismo sia fallito, concorda con l’istituzione di macroregioni e reputa necessario procedere alla riforma degli enti locali e superare il sistema bicamerale con l’istituzione della Camera delle Regioni, paventando che tali misure siano adottate per spostare l’attenzione dal “centro alla periferia” e ritenendo che il centralismo distrugge le forme democratiche per poi piegarsi alle lobby finanziarie.

CICONTE Vincenzo (Gruppo Misto)

Giudicata responsabile la decisione di discutere della proposta di legge statutaria relativa alla riduzione del numero dei consiglieri, ritiene che tante siano le azioni da intraprendere per gli interessi della regione, indi, pur ritenuto doveroso non sottrarsi a tali argomenti, censura la paventata ipotesi di modifica del Titolo V della Costituzione. Infine, ritiene che l’allontanamento dei cittadini dalla politica dipenda principalmente dalle posizioni assunte dalla politica medesima che, auspica, si renda protagonista di ipotesi modificative che siano ampiamente condivise.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Ringraziati i consiglieri per il contributo offerto al dibattito, ricorda che, contrariamente a quanto affermato dal consigliere Loiero, le proposte di riduzione dei costi approvate nel 2011 furono presentate dalla Giunta regionale al fine di procedere, poi, a rendere concreti ulteriori tagli finalizzati alla riduzione dei costi della politica. A tal proposito, evidenzia come quell’impegno abbia consentito di offrire un importante segnale all’intera regione, nonostante, a suo avviso, si sarebbe potuto osare di più, come dimostrato dall’ipotesi di riduzione a suo tempo presentata dai direttori generali di Giunta regionale e Consiglio. Sottolineato, poi, come la stampa non abbia dato risalto alcuno alle iniziative legislative messe in atto dalla regione Calabria in materia di riduzione dei costi, al pari del silenzio sulle scelte, di fatto anticipatorie, delle modifiche imposte dal Governo centrale, afferma come sia evidente che la Calabria ed i calabresi debbano lottare maggiormente rispetto alle altre regioni ed agli altri cittadini per vedersi riconoscere i giusti meriti, permanendo vivo nel Paese il preconcetto che la Calabria debba sempre essere fanalino di coda in tutti i comparti. A suo dire, quindi, è evidente la difficoltà in cui si muove la Regione Calabria, attesa l’assenza di qualunque riconoscimento positivo rispetto alle scelte attuali già compiute dal Consiglio regionale, ritenendo che la Calabria su ulteriori scelte, indicative di un cambiamento, non possa tentennare ma debba incidere concretamente e decisamente al fine di garantirsi la credibilità che le spetta, anche in nome di tutti coloro che hanno eletto l’attuale classe dirigente.

Nonostante le difficoltà di un sistema che giudica perverso, crede si debba fare tesoro della riforma del titolo V della Costituzione del 2001, evidenziando di aver sempre visto nel federalismo la possibilità di condizionare in positivo il futuro della Calabria, consentendo l’avvento di una nuova classe politica capace di confrontarsi su uno sviluppo costruito dal basso e basato sul principio di sussidiarietà; capace di imprimere forza ai cittadini ed agli amministratori, veri artefici della “riscossa”. Osserva, poi, che nonostante i limiti politici con cui venne approvata quella riforma, non sia possibile perseguire l’idea di una nuova ulteriore modifica del Titolo V con la previsione di tre macro regioni.

Censura, altresì, la disattenzione del Governo centrale nei confronti della Calabria; disattenzione perpetrata negli anni e dimostrata dalle scelte errate che si sono susseguite: l’ipotizzata realizzazione del quinto centro siderurgico, che avrebbe dovuto essere la grande risorsa capace di creare sviluppo nell’area di Gioia Tauro - centro siderurgico il cui comparto era in piena crisi-; le grandi opere, cattedrali nel deserto, che non hanno mai contributo ad un reale sviluppo dei territori. Tutte scelte che, a suo dire, rispondevano e rispondono ad una “logica della pattumiera” che rivolgeva alla Calabria soluzioni in grado di accontentare le emergenze tempo per tempo, in uno stato di evidente sudditanza della regione su cui invita l’intera Assemblea a riflettere. Precisato, anche, che i diversi interventi in materia di finanza pubblica e di enti locali stia di fatto esclusivamente, e non a caso, colpendo gli enti territoriali senza incidere sulle altre tematiche di pari delicatezza e popolarità, sostiene che non debba essere messo in discussione il ruolo delle Regioni quali punto di riferimento per i cittadini.

Sottolineata, inoltre, la differenza sostanziale tra devolution e federalismo, il cui pilastro fondamentale è rappresentato dalla sussidiarietà, precisa che il precedente governo regionale ha causato disastri in materia di sanità, censurando l’inerzia dell’allora Governo centrale.

Evidenziato come le resistenze alla “Linea Mediana” del super commissario Bondi provengano anche da Regioni che non appartengono al Mezzogiorno, attesi i dubbi su una loro concreta virtuosità, stigmatizza con forza la scelta del Governo di non sbloccare la realizzazione degli ospedali in Calabria, nonostante le scelte virtuose dell’attuale Esecutivo. A tal proposito, denuncia probabili interessi di parte, invitando tutta l’Assise ed i calabresi a reagire alla condizione di sottomissione in cui viene posta la Calabria, stigmatizzando al contempo le strumentalizzazioni legate al paventato scioglimento del Comune di Reggio Calabria. Al riguardo, sottolinea come eventuali infiltrazioni mafiose riconducibili alle società miste non possano essere attribuibili alla sua gestione municipale né a quella dell’attuale sindaco di Reggio Calabria e dà lettura di una dichiarazione stampa del 2002 dell’allora candidato a sindaco Demetrio Naccari Carlizzi che “enfatizzava con soddisfazione la creazione di cinque società miste e relative assunzioni”.

A suo giudizio, quindi, inequivocabilmente vi sono interessi volti a contrastare una eventuale possibile crescita della Calabria e ritiene che i diversi articoli apparsi sulla stampa nazionale, frutto del desiderio di denigrazione e delegittimazione, siano manipolati da una lobby precisa e definita, che accoglie “suggerimenti” calabresi, che omette informazioni e ne enfatizza altre.

Ritiene, poi, che la vera battaglia si avrà sul terreno della civiltà, invitando la maggioranza, pur nel rischio di commettere eventuali errori, ad agire con l’assunzione delle responsabilità di propria competenza, offrendo un contributo volto alla crescita comune.

Infine, considerata la discussione odierna quale anticipazione rispetto alle sedute che seguiranno, auspica una soluzione celere che dimostri la grande determinazione della Regione Calabria in materia di riduzione dei costi ed in materia di riforme.

PRESIDENTE

Ricordato che il provvedimento in esame modifica gli articoli 15 e 35 dello Statuto e che sarà necessaria una seconda lettura a non meno di 60 giorni dall’approvazione odierna, pone ai voti l’articolo 1 (Modifica all’articolo 15) , che riduce il numero dei consiglieri regionali da 50 a 40, che è approvato all’unanimità; pone ai voti l’articolo 2 (Modifiche all’articolo 35) , che riduce il numero degli assessori ad un massimo di 8, che è approvato all’unanimità, indi pone ai voti l’articolo 3 (Differimento dell’efficacia della legge) che è approvato all’unanimità e la legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura di un seguito di comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

MAIOLO Mario (PD)

Chiede l'inserimento di un ordine del giorno relativo alla riduzione degli sportelli, sul territorio calabrese, della Banca Carime e l'inserimento all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare della proposta di legge numero 316/9^ in relazione all’istituzione di una Commissione consiliare di inchiesta sul sistema idrico in Calabria.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento del primo ordine del giorno che è approvato, mentre per il secondo ordine del giorno rimanda la decisione alla prossima Conferenza dei Capigruppo per stabilire in quale seduta di Consiglio regionale sia più opportuno inserirla.

CENSORE Bruno (PD)

Chiede l'inserimento di un ordine del giorno relativo ai precari della sanità e al trasferimento alle Province delle risorse, finora anticipate e mai erogate all'Amministrazione Provinciale di Cosenza, nel rispetto della legge numero 34 del 2002.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Chiede l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 338/9^ di iniziativa della Giunta regionale, già approvata in Commissione, relativa alla disciplina dei servizi di sviluppo agricolo nella Regione Calabria, di una mozione inerente la proroga dei contratti del personale medico e paramedico e di un’altra mozione relativa alla chiusura del carcere di Laureana di Borrello.

GALLO Gianluca (UDC)

Chiede l'inserimento di un ordine del giorno relativo al congelamento dei fondi statali per le indennità dovute ai malati da sangue infetto e alla mancata rivalutazione delle stesse e di un ordine del giorno relativo al mancato rinnovo dei contratti dei 41 lavoratori interinali di Cosenza che gestivano i servizi di assistenza ai cittadini colpiti da gravi malattie.

PRESIDENTE

Il Presidente propone l'accorpamento dell'ordine del giorno proposto dal consigliere Censore e la mozione a firma del consigliere Imbalzano sui lavoratori precari e ne pone in votazione l'inserimento all'ordine del giorno che è approvato. Pone in votazione l’inserimento della proposta di legge relativa alla disciplina dei servizi di sviluppo agricolo e dei due ordini del giorno proposti dal consigliere Gallo che sono approvati.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Chiede l'inserimento di un ordine del giorno relativo alla chiusura del carcere di Laureana di Borrello, offrendo la sua disponibilità per avviare un coordinamento formale.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno del consigliere Giordano che è approvato, comunicando di provvedere successivamente all’accorpamento.

MAGNO Mario (Popolo della libertà)

Chiede l'inserimento di un ordine del giorno per favorire la trasmissione di servizi di informazione tradotti nella lingua dei segni (LIS).

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno del consigliere Magno che è approvato. Indi chiede che i capigruppo raggiungano il banco della Presidenza.

 

(I capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)

La seduta sospesa alle 17,41, riprende alle 17,49.

Esame abbinato

Proposta di legge 9/9 di iniziativa del Consigliere G. Nucera recante: Tutela e valorizzazione del patrimonio e dell'economia forestale
Proposta di legge 353/9 di iniziativa della Giunta regionale recante: Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale

DATTOLO Alfonso, relatore

Ricordando che la proposta di legge in esame abbraccia anche un’altra proposta di legge del consigliere Nucera e che la stessa ha incontrato il favore di tutti i commissari, ad eccezione del consigliere Franchino, ne illustra i contenuti, soffermandosi su alcune linee essenziali del testo. Ritenuto che per la prima volta si sia attivata una politica di gestione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale regionale, considera l’intervento importante soprattutto per il comparto economico e dal punto di vista occupazionale.

Sottolineando l’aspetto della prevenzione del rischio idrogeologico, evidenzia la completezza della proposta di legge orientata a realizzare una politica concreta e fattiva. Delineati, altresì, gli aspetti principali, quali la pianificazione, la redazione di un Piano regionale e di Piani con livello attuativo e Piani pluriennali di taglio per le aree boschive, si sofferma sulla volontà di reinvestire parte dei proventi in almeno il 10% del settore boschivo. Ricorda, infine, che un altro aspetto importante è rappresentato dall’introduzione dell’albo delle aziende boschive, ritenendo che il lavoro svolto racchiuda enorme potenzialità. Pertanto, ringrazia coloro i quali hanno dato un contributo al dibattito per una proposta di legge ampiamente condivisa.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Ricordato che con la suddetta proposta di legge si andrà a coprire un vuoto legislativo in un settore produttivo per la Calabria, ringrazia il dipartimento, tutte le strutture e la Commissione stessa per la redazione e l’approvazione di un testo così importante che va ad incidere sul territorio calabrese senza mettere in discussione i principi di una gestione eco-sostenibile sanciti a livello nazionale e comunitario e ponendo fine al caos manifestatosi finora ed alla scarsezza di riferimenti normativi.

Sottolineando che con il presente intervento legislativo si intende valorizzare il settore forestale della Calabria, rendendolo così produttivo, senza prescindere dal grande patrimonio umano rappresentato dai forestali stessi, si dice convinto della necessità di stabilire regole certe, sostenibili ed eco-compatibili al fine di garantire maggiore trasparenza.

SCALZO Antonio (PD)

Sottolineando che la suddetta proposta di legge conferisce grande rilevanza al patrimonio boschivo calabrese, rappresentato da 600.000 ettari di foreste, di cui il 40% di proprietà pubblica, ritiene che per il legislatore calabrese sia stato un dovere intervenire. Evidenzia, pertanto, i vantaggi apportati dalla proposta di legge, soffermandosi, in particolare, sulla sostenibilità e qualità della vita e ricordando di avere per questo presentato degli emendamenti migliorativi, ritenuti fondamentali per il monitoraggio continuo e costante e per la prevenzione degli incendi. Ricordato, al riguardo, che un altro aspetto importante è relativo all’istituzione di un coordinamento tra gli Enti per difendere il territorio in sinergia con le forze dell’ordine al fine di ottenere comunicazioni rapide e tempestive, sottolinea che, in tal modo, sarà possibile consentire un monitoraggio dello stato di salute degli abitanti in relazione alla tipologia degli agenti inquinanti.

NUCERA Giovanni (PDL)

Precisato di aver presentato un progetto di legge dello stesso tenore che è stato unificato a quello in discussione, afferma che il bosco calabrese può essere un volano per l’economia perché capace di una produzione quasi pari a quella della selva nera. Evidenziato, inoltre, che la proposta in discussione offre una serie di opportunità che non riguardano solo la filiera del legno ma anche altre filiere, auspica che vi sia la capacità di sfruttare al meglio le peculiarità della terra calabrese. Plaude, poi, al lavoro svolto dal Presidente Dattolo e dalla Commissione a cui riconosce il merito di essere riuscita a dotare la Calabria di una legge importantissima che cerca di valorizzare e tutelare il prodotto boschivo.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Evidenziato come l’approvazione della proposta doti la Calabria di un progetto tecnico riguardante la problematica del bosco e sottolineata ad oggi l’assenza di una legge ben articolata che cogliesse le priorità e gli obiettivi, non comprende quali siano le ragioni per cui una proposta, finalizzata alla tutela del dissesto idrogeologico, non menzioni gli operai idraulico forestali che sono forza lavoro già pagata della Regione .

MAIOLO Mario (PD)

Condiviso l’intervento del consigliere Scalzo, giudica lodevole la proposta di legge, capace, a suo avviso, di imprimere una accelerazione alla Calabria in termini di tutela e gestione del bosco; afferma, però, che la stessa non può essere avulsa e non coordinarsi con le norme inerenti il processo di difesa del suolo e la proposta di riforma dell’AFOR. Evidenzia, inoltre, come la proposta in discussione parli di gestione produttiva del patrimonio forestale, di natura prettamente privatistica, stabilendo con l’ente pubblico un rapporto finalizzato alla sua regolamentazione ed evidenziandone limiti nell’impostazione.

Giudicato buono il lavoro svolto in Commissione e ricordati i rilievi posti da alcune associazioni, in riferimento alle dimensioni reali degli appezzamenti sui quali attuare la programmazione, ritiene che la proposta in discussione necessiti di una integrazione con la normativa sulla produzione energetica.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1 (Oggetto), 2 (Principi e finalità), 3 (Funzioni della Regione), 4 (Definizioni), 5 (Regolamenti forestali) e 6 (Ruolo della pianificazione) che sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 43578, a firma del consigliere Maiolo.

MAIOLO Mario (PD)

Illustra l’emendamento che introduce l’estensione di 300 ettari come limite di appezzamento su cui programmare e prevede tempi certi per l’approvazione dei piani di gestione.

DATTOLO Alfonso, relatore

Esprime parere negativo.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Esprime parere negativo.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 46578 che è respinto e gli articoli 7 (Piani di gestione e assestamento forestale e piani dei tagli), 8 (Servizi informativi, cartografia e inventario forestale, ricerca e sperimentazione), 9 (Forme associative di gestione e affidamento dei beni), 10 (Amministrazione del patrimonio forestale pubblico e collettivo), 11 (Generalità) e 12 (Misure per favorire la biodiversità) che sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 43540, a firma del consigliere Dattolo.

DATTOLO Alfonso, relatore

Afferma che l’emendamento si illustra da sé.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Esprime parere positivo.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 43540 che è approvato e gli articoli 13 (Certificazione forestale) e 14 (Divieti) che sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 43935, a firma del consigliere Dattolo.

DATTOLO Alfonso, relatore

Afferma che l’emendamento si illustra da sé.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Esprime parere positivo.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 43935 che è approvato e gli articoli 15 (Albo delle imprese forestali), 16 (Principi per la tutela del patrimonio genetico forestale), 17 (Produzione di piante forestali), 18 (Raccolta delle piante e dei prodotti secondari del bosco), 19 (Utilizzazioni boschive e viabilità forestale), 20 (Impiego delle risorse legnose), 21 (Arboricoltura da legno), 22 ( Gestione dei castagneti), 23 (Trasformazione e conversione del bosco), 24 (Riconsegna dei terreni tenuti in occupazione temporanea), 25 (Rimboschimento compensativo), 26 (Divieti), 27 (Sistemazioni idraulico forestali), 28 (Lavori di pronto intervento e modalità di esecuzione), 29 (Alberi e specie arbustive sottoposte a tutela), 30 (Raccolta e commercializzazione di funghi e tartufi), 31 (Raccolta dello strame, copertura morta o lettiera, 32 (Forme di tutela nelle aree protette e nei Siti Natura 2000), 33 (Piano regionale di previsione. prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi), 34 (Difesa fitosanitaria e danni da cause abiotiche), 35 (Valorizzazione della funzione paesaggistica, turistica e culturale), 36 (Tutela dell’ambiente rurale), 37 (Sanzioni), 38 (Regolamenti), 39 (S.I.F.C.A.L.), 40 (Commissione consultiva), 41( Utilizzo dei proventi), 42 (Disposizioni finanziarie) e 43 (Norme di chiusura) che sono approvati.

MAIOLO Mario (PD)

Giudicato scorretto non prevedere termini certi riguardo l’approvazione dei piani di gestione, dichiara il proprio voto contrario all’approvazione della proposta di legge in discussione.

PRINCIPE Sandro (PD)

Ricordato l’impegno del gruppo del PD in Commissione, non nasconde la delusione per la bocciatura dell’emendamento presentato dal consigliere Maiolo e, richiamato il collegamento della proposta in esame con la riforma dell’Afor – come già osservato dal consigliere Mirabelli - auspica che la stessa sia migliorata contestualmente al riesame della proposta di legge sull’Afor. Chiede, infine, un impegno dell’assessore Trematerra per una ripresa del confronto sul processo di riforma dell’Afor e, in quella sede, un riesame migliorativo della proposta di legge all’esame dell’Aula.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Rammentato che il percorso di riforma è stato caratterizzato da un confronto improntato al rispetto reciproco, accoglie l’invito del consigliere Principe al fine di completare in condivisione il processo di riforma. Specifica, infine, che la legge all’esame dell’Aula tenta di dare regole certe alla gestione del patrimonio boschivo che è cosa diversa e separata dalla riforma Afor.

PRESIDENTE

Pone in votazione il provvedimento nel suo complesso che è approvato.

Proposta di legge numero 369/9^ di iniziativa del consigliere A. Dattolo recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 16 ottobre 2009 n. 35"recante: “Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e la pianificazione territoriale antisismica”

PRESIDENTE

Introduce il terzo punto all’ordine del giorno.

DATTOLO Alfonso, relatore

Spiega che trattasi di una proposta tesa a fissare i tempi per il deposito e l’autorizzazione degli interventi di carattere strutturale e la pianificazione territoriale antisismica.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1 e 2 (Disposizioni finanziarie) che sono approvati, quindi, la legge nel suo complesso che è approvata.

Proposta di legge numero 171/9^ di iniziativa del consigliere G. Giordano recante: “Interventi a favore dei soggetti celiaci”

PRESIDENTE

Introduce il quarto punto all’ordine del giorno

SALERNO Nazzareno, relatore

Illustra la proposta che interviene su una malattia come la celiachia ad ampia rilevanza sociale garantendo un contributo mensile frazionato in buoni acquisto, l’aggiornamento della classe medica e la formazione per i ristoratori. Preannuncia, poi, la presentazione di emendamenti concordati con le strutture dipartimentali.

PACENZA Salvatore (PDL)

Si dichiara favorevole a quella che definisce una proposta condivisa che colma un vuoto della legislazione regionale.

GALLO Gianluca (UDC)

Dichiara il voto favorevole dell’UDC su una legge che affronta una problematica prima assente in regione e che interessa duemila pazienti l’anno. Evidenzia, infine, la presenza di articoli che ricomprendono nei benefici di legge anche i soggetti intolleranti al lattosio.

MAGNO Mario (PDL)

Si associa a quanto detto ed annuncia di aver presentato alcuni emendamenti per dare risposte a malati con la creazione di nuovo centro a Vibo Valentia che completa la presenza di centri specialistici su territorio.

SCALZO Antonio (PD)

Rileva che trattasi di una malattia seria che purtroppo viene diagnosticata spesso in ritardo e plaude tale iniziativa che considera il primo passo verso una attenzione maggiore alla prevenzione ed alla diagnosi del nuovo Piano sanitario.

PRESIDENTE

Dispone che si passi alla votazione dell’articolato; pone in votazione l’articolo 1 (Finalità) che è approvato. Comunica, poi, che all’articolo 2 (Modalità ed erogazione del contributo) vi è un emendamento, protocollo numero 43251, lo pone in votazione ed è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 2 che è approvato per come emendato. Pone, poi, in votazione l’articolo 3 (Modalità operative) che è approvato. Comunica, poi, che all’articolo 4 (Disposizione per la ristorazione collettiva e la formazione per gli operatori del settore) vi sono due emendamenti: protocollo numero 43252 e 43253, li pone in votazione e sono approvati. Indi, pone in votazione l’articolo 4 che è approvato per come emendato. Pone, quindi, in votazione gli articoli 5 (Nuovi centri di riferimento regionali per la diagnosi ed il follow up della celiachia) e 6 (Disposizioni circala formazione e aggiornamento professionali rivolti alla classe medica sulla conoscenza della malattia celiaca) che sono approvati. Comunica, poi, che all’articolo 7 (Intolleranza al lattosio) vi è un emendamento, protocollo numero 43257, abrogativo dell’articolo 7, lo pone in votazione ed è approvato. Comunica, poi, che all’articolo 8 (Norma finanziaria) vi è un emendamento, protocollo numero 43258, che pone in votazione ed è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 8 che è approvato per come emendato. Pone, infine, in votazione la legge nel suo complesso che è approvata.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che la Conferenza dei capigruppo ha deciso il rinvio alla prossima seduta delle successive proposte di legge inserite all’ordine del giorno.

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Guccione, Talarico D, Aiello e Mirabelli in ordine alla mancata erogazione all’Amministrazione provinciale di Cosenza delle risorse relative al personale trasferito ai sensi della legge numero 34 del 2002

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Maiolo sulla riduzione degli sportelli di Banca Carime sul territorio calabrese

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Magno finalizzato a favorire la trasmissione di servizi di informazione tradotti in lingua dei segni (LIS)

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Guccione, Talarico D, Aiello inerente la soluzione della vertenza ASP relativa ai lavoratori di “Obiettivo Lavoro”

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo sul mancato rinnovo del contratto ai lavoratori Asp di Cosenza

PRESIDENTE

Considerato che i due ordini del giorno possono essere accorpati, li pone in votazione e sono approvati con autorizzazione al coordinamento formale per la predisposizione di un testo unico.

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo “sulle indennità dovute ai malati da sangue infetto”

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Mozione numero 72/9^ di iniziativa del consigliere Imbalzano in ordine alla richiesta di proroga dei contratti del personale medico e paramedico precario in Calabria.

PRESIDENTE

Pone in votazione la mozione che è approvata.

Mozione numero 73/9^ di iniziativa del consigliere Nucera “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”

Mozione numero 75/9^ di iniziativa del consigliere Imbalzano “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”

Mozione numero 77/9^ di iniziativa del consigliere Giordano “in ordine alla chiusura del carcere <<Luigi Daga>> di Laureana di Borrello”

PRESIDENTE

Considerato che le mozioni possono essere accorpate, le pone in votazione autorizzando in coordinamento formale la predisposizione di un testo unico.

Mozione numero 76/9^ di iniziativa del consigliere Nucera G. “in ordine alla chiusura dello sportello Monte dei Paschi di Siena di Marina di Gioiosa Jonica.

PRESIDENTE

Pone in votazione la mozione che è approvata.

Mozione numero 74/9^ a firma del consigliere Nucera G. “in ordine alla patologia <<endometriosi>>, diagnosi e terapie”

PRESIDENTE

Pone in votazione la mozione che è approvata.

Sulla convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Comunica che la prossima seduta di Consiglio regionale è convocata il 18 ottobre per esprimere il parere in merito alla soppressione e conseguente riorganizzazione delle Province, indi toglie la seduta.

La seduta termina alle 19,00

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)