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IX^ LEGISLATURA

 

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

47.

 

SEDUTA DI LUNEDÌ 24 SETTEMBRE 2012

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ

 

Inizio lavori h. 18,24

Fine lavori h. 21,22

 

 

 

INDICE

 

 


PRESIDENTE   3,*

Comunicazioni 3

PRESIDENTE   3

Proposta di provvedimento amministrativo numero 194/9^ d’Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere Antonio Rappoccio, in atto sospeso dalla carica, con il consigliere Aurelio Maria Antonio Chizzoniti (articolo 15, comma 4 bis, legge regionale 19 marzo 1990, numero 55)”  3

PRESIDENTE   3

Sull’ordine dei lavori 4

PRESIDENTE   4,*,*

PRINCIPE Sandro (PD) 4

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura  12

Proposta di legge numero 367/9^ di iniziativa del consigliere F. Talarico recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)”  4

PRESIDENTE   4

Proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Chiappetta, Bilardi, Dattolo, Serra, Bova, Ciconte, De Masi, Loiero, Principe, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 15 marzo 2002, numero 13 (Testo Unico della struttura e finanziamento dei Gruppi consiliari) 5

PRESIDENTE   5

Ordine del giorno per la riduzione dei costi di funzionamento dell’Assemblea elettiva e di tutte le sue articolazioni e per la razionalizzazione della spesa della Giunta regionale  5

PRESIDENTE   5,*

PRINCIPE Sandro (PD) 5

TALARICO Domenico (IDV) 5

ESAME ABBINATO   6

Proposta di legge numero 261/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”  Proposta di legge numero 262/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Istituzione dell'Azienda Regionale per la Forestazione”  Proposta di legge numero 266/9^ di iniziativa del Consigliere R. Mirabelli recante: Costituzione Azienda Regionale per la Forestazione e le politiche della montagna  E' in discussione una nuova versione: Istituzione dell’Azienda regionale per la Forestazione e le politiche per la montagna e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna  6

PRESIDENTE   10,*,*

AIELLO Ferdinando (Progetto Democratico) 10

CHIZZONITI Aurelio  11

DATTOLO Alfonso (UDC) 9

IMBALZANO Candeloro relatore  6

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto) 7

NUCERA Giovanni, Segretario Questore  11

ORSOMARSO Fausto (PDL) 8

PRINCIPE Sandro (PD) 6

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale  10

TALARICO Domenico (IDV) 9

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione  7

Progetto di legge numero 364/9^ di iniziativa del consigliere Nucera, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 giugno 2012, n. 22 'Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero'”  12

PRESIDENTE   12

Proposta di legge numero 371/9^, recante: “Modifiche alla legge regionale 26 luglio 2012, n. 33 (Norme per la promozione e la disciplina del volontariato)”  12

PRESIDENTE   12

Proposta di provvedimento amministrativo numero 193/9^, recante “Determinazioni in ordine al gruppo dei consulenti giuridici. Legge regionale 13 maggio 1996, numero 8, articolo 11 comma 2  12

PRESIDENTE   12

Mozione numero 71 di iniziativa del consigliere Imbalzano in ordine alla costruzione dello svincolo in località Misimizzi, Comuni di Candidoni, Serrata e Laureana di Borrello  12

PRESIDENTE   12

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 18,24

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 194/9^ d’Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere Antonio Rappoccio, in atto sospeso dalla carica, con il consigliere Aurelio Maria Antonio Chizzoniti (articolo 15, comma 4 bis, legge regionale 19 marzo 1990, numero 55)”

PRESIDENTE

Dà lettura del provvedimento che, visto il decreto del Consiglio dei Ministri, datato 17 settembre 2012, con cui il signor Antonio Rappoccio è stato sospeso dalla carica di consigliere regionale, provvede, ai sensi di legge, alla sua momentanea sostituzione con il consigliere Aurelio Chizzoniti, primo dei non eletti nella lista di appartenenza, indi pone ai voti il provvedimento che è approvato ed invita il consigliere Chizzoniti a prendere posto tra i banchi del Consiglio regionale.

 

(Il consigliere Aurelio Chizzoniti prende posto tra i banchi dei consiglieri di maggioranza)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Riferisce che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di non trattare le interrogazioni a risposta immediata che sono rinviate alla seduta del 9 ottobre ed a cui, eccezionalmente, saranno dedicate due ore. Passa, quindi, all’esame del secondo punto all’ordine del giorno.

Proposta di legge numero 367/9^ di iniziativa del consigliere F. Talarico recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)”

PRESIDENTE

Riferito che le modifiche si rendono necessarie per consentire al Consiglio delle Autonomie di offrire il parere richiesto in materia di riordino delle province, entro i termini previsti dal decreto di spending review, pone ai voti gli articoli 1 (Modifiche all'articolo 4), 2 (Sostituzione dell'articolo 12), 3 (Modifiche all'articolo 19) e 4 (Inserimento dell'articolo 20-bis) che sono approvati, indi il provvedimento nel suo complesso che è approvato.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso, come annunciato in giornata nel corso di una conferenza stampa, di presentare una proposta di legge riguardante la dotazione di un sistema di controllo per il finanziamento dei gruppi, inserita al punto 3 all’ordine del giorno. Riferisce, poi, che la Conferenza medesima ha predisposto sia il testo di una proposta di legge per la riduzione del finanziamento dei gruppi del 10 per cento per l’anno in corso, con l’obiettivo di una riduzione del 50 per cento entro il 2015, sia il testo di un ordine del giorno che riguarda la predisposizione di tutte le azioni atte a limitare le spese regionali, così come già avviato nel corso della legislatura. Tenuto conto, poi, della difficile situazione in cui versa la regione, riferisce che l’ordine del giorno medesimo riguarda anche la riduzione della spesa della Giunta regionale. Esprime, quindi, viva soddisfazione per la coesione dimostrata da tutti i gruppi nel predisporre ed affrontare tali impegni che si rendono necessari per contribuire alla difficile situazione in cui versa la Calabria.

PRINCIPE Sandro (PD)

Evidenziato che il testo dell’ordine del giorno non è stato ancora distribuito ai consiglieri e precisato che il percorso finalizzato alla riduzione delle spese è stato proficuamente avviato dal Presidente del Consiglio regionale della precedente legislatura, Giuseppe Bova, ritiene che l’ordine del giorno debba impegnare, anche alla luce delle sofferenze socio-economiche in cui versa la regione, la massima Assise calabrese ad offrire il suo contributo riducendo anche i costi di funzionamento del Consiglio regionale. Chiede, inoltre, che l’ordine del giorno sia chiaro e preciso nel definire i tagli che si dovranno operare, avviando una riduzione concreta che si rifletta concretamente sull’intera legislatura. Altresì, chiede che al 10 per cento di riduzione di finanziamento dei gruppi proposti si aggiunga precipuamente che una ulteriore riduzione del 10 per cento avverrà entro il 2013, per giungere ad un dimezzamento del finanziamento entro la fine della legislatura corrente. Altresì, ritiene che l’ordine del giorno debba impegnare il Presidente della Giunta regionale ad effettuare azioni di eguale misura per i costi di funzionamento della Regione nella sua interezza.

Ricordato, infine, il contributo offerto dal Partito Democratico, annuncia il voto favorevole del suo gruppo all’ordine del giorno nel caso sia corrispondente ai presupposti, a suo avviso, sono essenziali.

Proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Chiappetta, Bilardi, Dattolo, Serra, Bova, Ciconte, De Masi, Loiero, Principe, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 15 marzo 2002, numero 13 (Testo Unico della struttura e finanziamento dei Gruppi consiliari)

PRESIDENTE

Procede alla votazione degli articoli: posto ai voti l’emendamento che precede l’articolo 1, che è approvato, pone ai voti gli articoli 1 (Sostituzione articolo 7, legge regionale 15 marzo 2002, numero 13), e 2 (Norma finanziaria) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Ordine del giorno per la riduzione dei costi di funzionamento dell’Assemblea elettiva e di tutte le sue articolazioni e per la razionalizzazione della spesa della Giunta regionale

PRINCIPE Sandro (PD)

Ritiene che il testo dell’ordine del giorno non rispecchi la serena ed approfondita discussione tenuta in Conferenza dei capigruppo, atteso che non vi è traccia alcuna dei riferimenti alla precedente legislatura in cui si era avviato un percorso in tal senso; altresì, evidenziati gli abnormi problemi che attanagliano la Regione, sottolinea che solo una riduzione drastica dei costi di funzionamento potrebbe contribuire ad offrire un sollievo. Chiede, quindi, che l’ordine del giorno indichi chiaramente che entro la fine dell’attuale legislatura si provvederà al dimezzamento del finanziamento dei gruppi, impegnando contestualmente il Presidente della Giunta regionale a ridurre i costi di funzionamento dell’ente regionale nel suo complesso.

PRESIDENTE

Ritiene che l’ordine del giorno contenga le precisazioni richieste dal consigliere Principe.

TALARICO Domenico (IDV)

Insoddisfatto del testo dell’ordine del giorno, ritiene che sia necessario intervenire sulla rendicontazione delle spese sostenute dai gruppi consiliari, ricordando che in tal senso giace nella Commissione competente una proposta di legge di iniziativa del consigliere Nucera che introduce, per l’appunto, la rendicontazione certificata per accedere al finanziamento dei gruppi. Ritiene, quindi, che prima della riduzione dei costi sia necessario prevedere una rendicontazione fiscale per ogni spesa sostenuta dai gruppi consiliari, proponendosi di offrire quale esempio il regolamento interno del gruppo di Italia dei Valori.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno, è approvato con il voto contrario del gruppo di Italia dei Valori, indi pone in discussione il punto all’ordine del giorno relativo alle politiche della montagna e alla costituzione dell’Azienda regionale per la forestazione

ESAME ABBINATO

Proposta di legge numero 261/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”
Proposta di legge numero 262/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Istituzione dell'Azienda Regionale per la Forestazione”
Proposta di legge numero 266/9^ di iniziativa del Consigliere R. Mirabelli recante: Costituzione Azienda Regionale per
la Forestazione e le politiche della montagna
E' in discussione una nuova versione:
Istituzione dell’Azienda regionale per la Forestazione e le politiche per la montagna e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna

IMBALZANO Candeloro relatore

Data lettura della relazione scritta e ritenuto giunto il momento per il Consiglio regionale di affrontare ed approvare un progetto di riforma che risulta essere indispensabile considerato il momento di crisi economica in cui versa la Calabria e l’Italia, afferma di capire la posizione dei sindacalisti intelligenti che difendono gli interessi dei lavoratori, sottolineando che la proposta in discussione ha recepito in buona parte le loro richieste. Evidenziato che in Commissione sono stati accolti tanti emendamenti presentati dalla minoranza, soprattutto dal gruppo del partito Democratico, afferma che la discussione si incentra sulla forma giuridica da assegnare a questo nuovo ente, confondendo l’ente pubblico economico con le società per azioni. Dichiarato, inoltre, che la volontà politica non è quella di privatizzare il settore ma di riformarlo per rendere più efficienti e produttivi l’azienda e i lavoratori, sottolinea che l’iter della proposta di legge è stato travagliato e contraddistinto da una discussione aperta e trasparente volta a raggiungere la migliore soluzione possibile in termini di risparmi sulla spesa e di razionale utilizzo delle risorse derivanti dai boschi e dalle montagne calabresi. Conclude dando lettura degli articoli di cui è composta la proposta di legge, sottolineando che si tratta di una riforma coraggiosa che valorizzerà le montagne e i forestali calabresi, incrementando, al contempo, la credibilità della Regione.

PRINCIPE Sandro (PD)

Fatto rilevare che la posizione del gruppo del partito Democratico risulta essere chiara in quanto i suoi componenti non hanno una cultura aventiniana, asserisce come, a suo avviso, il blocco all’approvazione della proposta di legge non sia riconducibile alla forma giuridica da assegnare al nuovo ente, ma al fatto che non si riesce ad intravedere come, attuando tale provvedimento, la forestazione possa ritornare ad essere produttiva.

Aggiunge che la proposta di legge in discussione non indica come si intendono utilizzare i fondi strutturali europei, il cui oculato utilizzo potrebbe rendere produttivo l’intero settore. Evidenzia, inoltre, come sia di fondamentale importanza il corretto utilizzo delle risorse della montagna e l’individuazione di un bacino all’interno del quale i Comuni montani possano costituire delle Unioni di Comuni. A suo avviso, infatti, “prima di cucire un abito bisogna aver chiaro il soggetto che deve indossarlo” al fine di ottenere il risultato migliore possibile. Asserisce, inoltre, di non aver percepito, nella riunione dei gruppi, chiusure insuperabili e che continuando il confronto tra le parti si potranno, sicuramente, trovare dei punti di sintesi nell’interesse della Calabria intera. Conclude il suo intervento chiedendo qualche settimana di riflessione e confronto al fine di raggiungere una sintesi opportuna e comunica che il gruppo del partito Democratico abbandonerà l’Aula in quanto non condivide l’impianto di fondo della proposta in discussione.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Ricordata l’ampia discussione svolta in Commissione sulla proposta di legge in esame nel tentativo non riuscito di redigere, in maniera condivisa, una legge realmente riformatrice del settore della forestazione calabrese, avrebbe auspicato una riforma di tipo strutturale e non limitata, a suo avviso, alla modifica della personalità giuridica dell’ente, di cui non comprende appieno le motivazioni, e la semplificazione degli organi amministrativi di direzione dell’ente.

Precisato che i due terzi del territorio calabrese è montano e vi sono 650 mila ettari di bosco, ritiene quello odierno un difficile banco di prova per la classe dirigente, ricordando, tuttavia, i positivi risultati conseguiti inizialmente, in termini di rimboschimento e contenimento del dissesto idrogeologico, dall’Afor, poi divenuto, a suo dire, un ente assistenziale.

Dichiarata la sua contrarietà all’impianto della legge, avrebbe ritenuto prioritaria la risoluzione della problematica della tipologia contrattuale dei lavoratori forestali, riconosciuta di tipo pubblicistico da numerose sentenze anche recenti, destinata, a suo dire, ad acuirsi in seguito alla modifica della natura giuridica dell’ente.

Ribadendo che avrebbe auspicato un maggior approfondimento della problematica in discussione ed evidenziata la necessità che la legge sia approvata con maggioranza qualificata, dichiara il voto contrario del suo gruppo e di abbandonare l’Aula come concordato con gli altri gruppi di minoranza.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Ringraziato il Presidente della seconda Commissione consiliare per l’ottimo lavoro svolto, si dichiara rammaricato per la mancanza di attenzione in Aula durante la lettura, da parte del consigliere Imbalzano, della relazione alla proposta di legge che evidenziava gli aspetti peculiari della riforma.

Precisato che non trattasi di un provvedimento estemporaneo ma approvato dalla Giunta regionale dal 2011, afferma di non comprendere il comportamento delle forze politiche di minoranza avendo ritenuto possibile compiere nella seduta odierna una operazione verità spiegando la riforma ai calabresi ed ai lavoratori forestali che manifestano fuori la sede del Consiglio regionale.

Sottolineato che la riforma tutela i lavoratori e precisato che l’Afor gestisce soltanto il 10 percento delle foreste calabresi, ricorda che gli enti strumentali sono stati commissariati, a suo avviso, per l’incapacità di compiere una riforma, nottetempo e senza concertazione a differenza di quanto fatto dall’attuale Esecutivo.

Riferisce, inoltre, che la proposta di legge in discussione non comporta una modifica della tipologia contrattuale dei lavoratori, ma, in linea con il decreto di spending review, cerca di dar vita ad un ente più snello, senza il fardello debitorio di 150 milioni di euro, in grado di gestire il settore della forestazione, l’ambiente e le problematiche connesse al dissesto idrogeologico e di compiere interventi di valorizzazione del territorio.

Ritenuto che la politica debba assumere responsabilmente una decisione in materia, esprime rammarico per la mancata, a suo avviso, comprensione della riforma da parte dei lavoratori, riferendo che sono state recepite molte osservazioni e proposte migliorative pervenute dalle associazioni sindacali e ricordando lo stanziamento di 30 milioni di euro per il settore ed altri fondi che saranno utilizzati per la riqualificazione dei lavoratori, molti dei quali, ultracinquantenni, che saranno tra qualche anno collocati in quiescenza.

Ribadendo il rammarico per il comportamento delle forze di minoranza, atteso peraltro l’accoglimento delle loro indicazioni in materia di unioni di Comuni, reputa che oggi si registri una brutta pagina della politica in quanto avrebbe auspicato un dibattito franco, anche aspro, in cui prevalesse l’interesse generale della tutela dei lavoratori, paventando, altresì, i rischi che il lavoro svolto venga pregiudicato e che il Governo nazionale possa decidere di non finanziare ulteriormente la forestazione calabrese.

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Espressa massima solidarietà al consigliere Caputo la cui automobile è stata aggredita in procinto di entrare nei garage del Consiglio regionale e ravvisata pericolosità nei lavoratori interessati dal provvedimento, censura il livore dei mass media su delicati argomenti di interesse regionale e l’abbandono dei lavori da parte dei consiglieri del gruppo del partito Democratico. Stigmatizzato, anche, l’atteggiamento del consigliere Principe nell’affrontare qualunque tematica di interesse regionale nel corso dei lavori, ritiene che sia ingiusto da parte dei gruppi di minoranza “criminalizzare” la riforma proposta, asserendo che gli stessi abbiano trovato l’ennesima scusa per non affrontare il contraddittorio. Indi, giudicata necessaria e fondamentale la riforma del sistema forestale calabrese affinché , a suo dire, il comparto possa finalmente rappresentare una occasione vera e duratura di lavoro, avverte la responsabilità connessa al ruolo istituzionale; responsabilità rafforzata dall’essere calabresi.

Rivolgendosi ai consiglieri del gruppo di Italia dei Valori, ancora presenti in Aula, chiede loro di lavorare in sinergia per apportare le necessarie modifiche dell’intero sistema, compreso quello istituzionale e ritiene che l’attuale maggioranza debba continuare a lavorare sulle riforme. Giudicato arrogante politicamente l’abbandono dei lavori da parte del PD, ritiene che lo stesso abbia timore che finalmente la riforma trovi realizzazione, auspicando che in prospettiva taluni comportamenti ed azioni possano restituire credibilità alla massima Assise.

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

TALARICO Domenico (IDV)

In merito alla riforma più volte citata nel suo intervento dall’assessore Trematerra, ritiene che il significato letterale della parola riforma non trovi alcuna sua attuazione all’interno della proposta di legge in esame; chiede, quindi, all’Esecutivo quali siano i motivi che inducono ad una spasmodica realizzazione di una riforma di Afor ed Arssa. Evidenziato, quindi, come tale quesito, più volte posto, sia rimasto ad oggi privo di risposte, sottolinea che il gruppo di Italia dei Valori ha deciso di non abbandonare i lavori per spiegare le proprie ragioni contrarie al provvedimento. Specificate, dunque, le differenze sostanziali con gli altri gruppi di minoranza, evidenzia come nella proposta in discussione non vi sia un esame attento, una riflessione o denuncia sul ruolo assunto dai due enti nel corso degli anni, anche alla luce di responsabilità storiche e politiche che si sono succedute al governo della Regione.

Ritenuto indispensabile procedere ad una riforma, benché possa fare apparire il gruppo di IDV quale conservatore, attese le criticità che hanno contraddistinto Arssa ed Afor, ed in risposta alle esigenze reali della regione, sostiene che la riforma debba essere seria e capace di coinvolgere tutti gli enti strumentali identificati nel tempo quale “carrozzoni”. Chiedendosi quali siano i motivi per cui l’Afor genera una sorta di disprezzo in regione e fuori, chiede di sapere quali siano i limiti dell’azienda ed i suoi punti oscuri, insistendo su un’analisi puntuale del passato e del presente che consenta una riforma vera e concreta e non pressappochista e di rimessa.

Ricordato l’excursus che ha portato alla riforma sin dalla messa in liquidazione di Arssa ed Afor denuncia storture ed inefficienze, giudicando necessaria prima delle riforma in sé procedere ai tagli, attraverso un’analisi dettagliata della situazione. Sottolinea, anche, come nelle apposite commissioni siano stati espressi dubbi dai competenti dipartimenti in merito alla copertura finanziaria delle aziende in via di istituzione.

In merito all’Arssa non comprende quando e come avverrà la sua liquidazione, sottolineando le strutture che ne caratterizzano la mission; sollevate eccezioni anche sul futuro delle Comunità Montane, ricorda gli obblighi derivanti dall’applicazione del decreto di spending review.

Ritiene, infine, che la riforma renderà ancora più precario, ove fosse possibile, lo status di lavoratore dei dipendenti dell’Afor, indi anticipa il voto contrario del gruppo di Italia dei Valori al provvedimento in discussione.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Ringraziati i consiglieri di minoranza presenti in Aula e giudicato indispensabile il confronto dialettico, anche in dissenso, censura la “scorrettezza istituzionale” del gruppo del Partito Democratico che avrebbe dovuto spiegare le ragioni per cui non ha provveduto, quando avrebbe potuto, alla riforma. Ricordate le innumerevoli sedute di Commissione e le audizioni per discutere dei provvedimenti e trovare soluzioni ampiamente condivise, stigmatizza l’assenza di emendamenti alla proposta della minoranza che, invece, avrebbe potuto incidere sulla riforma medesima.

Indi, precisato che non hanno perplessità relative a paventate perdite di posti di lavoro ed assicurando, per contro, che nessun posto di lavoro sarà perduto o modificato nella sua natura giuridica, ricorda che la proposta non è mai stata chiusa al confronto ed al contributo delle minoranze. Chiede, quindi, quale sia il senso dell’abbandono dei lavori da parte del gruppo del partito Democratico che avrebbe dovuto assumersi le responsabilità che gli competevano. Ricorda, anche, che taluni componenti della minoranza hanno votato contro la proroga della messa in liquidazione dei due enti, in assenza della quale si sarebbero potuti mettere a rischio posti di lavoro.

Censurata la debolezza del dibattito odierno, giudica quella odierna la vanificazione di una opportunità di confronto democratico.

AIELLO Ferdinando (Progetto Democratico)

Premesso un excursus storico sulla riforma di Arssa e Afor, giudicata indispensabile per comprendere le ragioni delle minoranze, riconoscendo gli sforzi profusi dall’assessore Trematerra, che stima sia personalmente che politicamente, per la riforma dei due enti, ritiene che possa essere valutata l’opportunità che gli operai forestali siano posti a carico o utilizzati da parte dei Comuni. Evidenzia, quindi, che l’impostazione privata dello status aziendale è fallimentare, indi giudicata coerente la sua posizione sin dall’inizio delle attività di riforma, rimarca la posizione già intrapresa, nel rispetto delle responsabilità istituzionali e personali di ognuno. Ricordato che gli operai forestali durante la stagione estiva hanno offerto un supporto concreto ai tanti comuni che non erano in grado di provvedere alle proprie esigenze, evidenzia come sia necessario condividere con gli enti locali il governo del territorio. Ritiene, quindi, che i dipendenti delle Comunità Montana potrebbero essere messi nella condizione di usufruire dell’esodo anticipato dal servizio come i dipendenti regionali, con ciò realizzando un sicuro risparmio, a suo dire, per le cassi regionali nel lungo periodo. Chiede, quindi, che si proceda ad un coinvolgimento complessivo di tutti gli attori che consenta un controllo precipuo dei lavoratori e delle attività da loro poste in essere nell’interesse dell’intero territorio.

PRESIDENTE

Dichiarato concluso il dibattito, da la parola al Presidente Scopelliti per le conclusioni.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Ringraziate preliminarmente le Forze dell’Ordine per l’impegno messo in campo nella giornata odierna al fine di consentire lo svolgimento democratico dei lavori assembleari, censura il comportamento dei gruppi di minoranza, a suo avviso, da qualche tempo abituati a stare fuori dall’Aula e a non manifestare democraticamente le proprie obiezioni peraltro ad una proposta di legge che è stata oggetto di un ampio confronto.

Ritenuta la minoranza incapace di rispettare l’impegno assunto nella seduta consiliare del 3 agosto, nel corso della quale fu approvato un ordine del giorno con il voto favorevole del gruppo del partito democratico, riferisce che le organizzazioni sindacali nell’incontro odierno hanno incentrato il loro dissenso, che dichiara di non comprendere, alla proposta di legge in discussione sulla qualificazione giuridica dell’ente come ente pubblico economico.

Ricordato di aver ereditato dal precedente Esecutivo regionale un disavanzo di 250 milioni di euro nella sanità, di 200 milioni di euro nel settore dei trasporti, dell’urbanistica e 150 milioni di euro di disavanzo nel bilancio dell’Afor, con riferimento ai quali, sussistendone gli estremi, verrà avviata una verifica e trasmessa la documentazione alla Corte dei Conti, reputa la proposta di legge in discussione innovativa e garantista dei diritti dei lavoratori, i quali, a suo avviso, non hanno compreso appieno i contenuti della riforma.

Sottolineata l’impossibilità di chiedere al Governo nazionale un ulteriore impegno finanziario per il settore anche a causa della pessima reputazione dei forestali, riferisce la possibilità di disporre di ulteriori fondi con la rimodulazione dei fondi comunitari assumendo l’impegno di rendere produttivo l’ente e far comprendere a coloro che non hanno mai lavorato che la Calabria non può più dar spazio a chi non conosce la cultura del lavoro.

Ricordata la prassi in uso nel passato di utilizzare le anticipazioni sui bilanci successivi per il pagamento degli stipendi dei forestali, sottolinea la mancanza negli anni scorsi, a suo avviso, per mancanza di coraggio, di una politica di programmazione in un comparto complicato.

Dopo aver affermato che l’Esecutivo farà le riforme anche senza il sostegno dell’opposizione, sostiene la scelta della qualificazione giuridica dell’ente come ente pubblico economico e la necessità di restituire dignità ai lavoratori attraverso un nuovo modello di cultura del lavoro che esclude il sostegno a coloro che non hanno voglia di lavorare, sottolineando, altresì, l’irresponsabilità delle forze politiche di minoranza.

Ribadito di non aver compreso le motivazioni contrarie alla qualificazione giuridica dell’ente come ente pubblico economico che avrebbe, a suo dire, reso credibile la Calabria di fronte al Governo nazionale, esprime rammarico per la mancata approvazione della riforma nella seduta odierna a causa della scelta del centro sinistra che giudica scellerata, affermando che la riforma poteva garantire un futuro all’intero comparto.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta, disponendo che si voti per appello nominale.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Fa la chiama.

CHIZZONITI Aurelio

Si astiene dalla votazione, motivando tale scelta dalla mancata approfondita conoscenza delle problematiche che hanno contraddistinto il dibattito.

PRESIDENTE

Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 34; hanno risposto si 29 consiglieri; hanno risposto no 4 consiglieri; si è astenuto un consigliere. Indi, riferisce che la proposta è bocciata, atteso che, ai sensi della normativa regionale vigente, per l’istituzione di nuovi enti è necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi.

Sull’ordine dei lavori

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura

Chiede che il provvedimento inerente la riforma dell’Arssa non sia esaminato e discusso nella seduta odierna, atteso che lo stesso prevede una riforma strettamente connessa a quella dell’Afor pocanzi bocciata dall’Aula.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta che è approvata, indi rinvia la trattazione della proposta di legge numero 151/9^ alla prossima seduta, prevista per il 9 ottobre.

Pone ai voti l’inserimento delle proposte di legge numero 364/9^ e 371/9^ rispettivamente attinenti: l’una alle norme per orientare e sostenere il consumo di prodotti agricoli a chilometro zero e l’altra alla modifica della legge regionale per la promozione e disciplina del volontariato, che sono inserite.

Progetto di legge numero 364/9^ di iniziativa del consigliere Nucera, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 giugno 2012, n. 22 'Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero'”

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata.

Proposta di legge numero 371/9^, recante: “Modifiche alla legge regionale 26 luglio 2012, n. 33 (Norme per la promozione e la disciplina del volontariato)

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 193/9^, recante “Determinazioni in ordine al gruppo dei consulenti giuridici. Legge regionale 13 maggio 1996, numero 8, articolo 11 comma 2

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo inerente la presa d’atto delle dimissioni dell’avvocato Gualtieri da consulente del Consiglio regionale che è approvata.

Mozione numero 71 di iniziativa del consigliere Imbalzano in ordine alla costruzione dello svincolo in località Misimizzi, Comuni di Candidoni, Serrata e Laureana di Borrello

PRESIDENTE

Pone ai voti la mozione che è approvata, indi chiude la seduta.

La seduta termina alle 21,22

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)