IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
___________
39.
SEDUTA DI MARTEDI’ 26 GIUGNO 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE
ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio
seduta h 12,30
Fine
seduta h 18,12
INDICE
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
AIELLO Ferdinando (Progetto
Democratico)
CHIAPPETTA Giampaolo (PDL),*,*
CICONTE Vincenzo Antonio (Progetto
Democratico)
GIORDANO Giuseppe (IDV),*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
IMBALZANO Candeloro relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
MANCINI Giacomo, assessore al
bilancio, programmazione e fondi europei,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Progetto Democratico)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
STILLITANI Francescantonio, assessore al lavoro, alla formazione professionale, alla famiglia ed alle politiche sociali,*
TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura
ed alla forestazione,*
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto)
Avviati i lavori, dà la parola al Segretario Questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Pone
in votazione il verbale della
seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Legge le comunicazioni.
Ricordato che il 30 giugno scadono i
termini, già prorogati, per la messa in liquidazione di Arssa e Afor ed atteso
che per il 3 agosto è già programmata una seduta interamente dedicata ai due
enti, chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di una proposta di legge che
prevede un’ulteriore proroga al 31 dicembre per la definitiva liquidazione dei
due Enti.
Pone ai voti la richiesta che è approvata.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
della proposta di provvedimento amministrativo inerente il bilancio di
previsione 2012 di Azienda Calabria lavoro, approvato nell’ultima seduta di
Commissione consiliare bilancio.
Pone ai voti la richiesta del consigliere
Imbalzano che è approvata.
Chiede l’inserimento della proposta di
legge a sua firma e dei consiglieri Nucera e Salerno, relativa all’attuazione
dell’articolo 118 comma 4 della Costituzione in merito all’attivazione della
sussidiarietà orizzontale, altresì chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno, a sua firma e
dei capigruppo di maggioranza, inerente una serie di problematiche il cui esame
chiede avvenga preventivamente rispetto all’approvazione dell’assestamento del
bilancio.
A nome del gruppo del Partito Democratico
chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno riferito ad
alcune criticità esistenti nel territorio regionale, con il quale si chiede
l’impegno non solo formale della Giunta regionale in materia di politiche
sociali, attese le note difficoltà in cui versa l’intero comparto. Ricordata,
poi, l’attenzione posta sulle problematiche sia dalla Conferenza episcopale sia
delle rappresentanze sindacali, evidenzia che l’ordine del giorno riguarda
anche altre problematiche, in particolare in materia di stagisti e di Comunità
Montane.
Pone ai voti le richieste di inserimento
del consigliere Chiappetta che sono inserite, indi pone ai voti l’inserimento
dell’ordine del giorno richiesto dal consigliere Censore che è inserito.
Evidenzia che l’ordine del giorno, il cui
inserimento è stato richiesto dal consigliere Chiappetta, riguarda settori e
tematiche coincidenti con il contenuto degli emendamenti da lui presentati
all’assestamento di bilancio, chiede di sapere come si intenda procedere.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno, a firma sia di consiglieri di maggioranza sia di
minoranza, teso a richiedere l’impegno della Giunta regionale affinché si
superino le criticità inerenti la Casa di cura “Madonna della Catena” di Laurignano
di Dipignano, attraverso iniziative
utili che consentano l’erogazione dei servizi. Sottolinea, a proposito, che la
struttura rappresenta centro di eccellenza in diversi reparti e che ospita
oltre mille ricoveri l’anno.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
dell’ordine del giorno che è inserito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno inerente la paventata quanto probabile realizzazione di
una centrale a carbone nel territorio di Saline joniche, in provincia di Reggio
Calabria. Indi, ricordati i contenuti del Piano regionale ambientale e delle
dichiarazioni in materia rese dall’assessore all’ambiente, Pugliano, e la
mozione contro la realizzazione della centrale, approvata dal Consiglio
regionale, evidenzia che l’ordine del giorno chiede che la Giunta regionale si
impegni ad attivare tutte le azioni che consentano l’attuazione della suddetta
mozione, al fine di bloccare le procedure che consentiranno di procedere alla
realizzazione della centrale a carbone, atteso che il Ministero dell’ambiente
ha concesso favorevole Valutazione di impatto ambientale (VIA).
Sottolineato di aver predisposto un ordine del
giorno di contenuto analogo, del quale chiede l’inserimento, ritiene utile che
i documenti siano accorpati in una unica discussione.
Pone ai voti le richieste di inserimento
dei consiglieri Giordano e Nucera che
sono inserite.
Riferito che la Commissione bilancio nella seduta del 14 giugno ha
approvato il provvedimento a maggioranza ed illustrato brevemente il contenuto
del rendiconto medesimo, sottolinea che il giudizio sulla gestione del
Presidente Scopelliti è positivo. Precisa, anche, come dettagliatamente
indicato nella relazione di accompagnamento, come siano state rispettate le
politiche di contenimento della spesa, in considerazione della riduzione dei
trasferimenti statali che hanno inciso sulle entrate; evidenzia, inoltre, come
la Giunta abbia individuato precise linee di indirizzo inerenti le politiche di
spesa ed il contenimento delle stesse. Atteso, quindi, che gli obiettivi
programmatici per il 2011 sono conformi agli obblighi derivanti dal rispetto
del Patto di stabilità e riferito, poi, l’ammontare degli avanzi di
amministrazione che hanno inciso positivamente sul saldo finanziario, chiede
l’approvazione del provvedimento da parte dell’intera Assise, ricordando che il
documento è stato approvato dalla Giunta regionale entro i termini prescritti
dalla legge.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 che
sono approvati, indi il provvedimento nel suo complesso che è approvato a
maggioranza.
Illustrato brevemente il provvedimento relativo all’assestamento del
bilancio regionale di previsione per il 2012, riferisce che lo stesso determina
dei correttivi a seguito degli accertamenti contabili, con una definizione dei
residui attivi e passivi, consentendo alla Regione di ridurre i propri debiti
in misura maggiore rispetto ai credito, con una conseguente produzione di
avanzo di amministrazione, di cui solo 19 milioni di euro circa riguardano
risorse considerate libere. Alla luce della normativa che impone una riduzione
delle spese, per il rispetto dei limiti scaturenti dal Patto di stabilità,
evidenzia che nonostante la limitatezza delle risorse sono stati privilegiati
settori strategici, quali sanità, servizi sociali e precariato; ciò, a suo
avviso, dimostra la sensibilità del governo regionale verso le fasce deboli e
la sua capacità di cogliere il grido d’allarme lanciato dalla Chiesa calabrese
per alleviare i disagi sociali causati dell’aumento degli indici di povertà.
Riferita, quindi, la diversa ripartizione delle risorse in materia sia di
trasporto pubblico locale sia di precariato nonché di realtà socio sanitarie,
ritiene che l’ordine del giorno del consigliere Chiappetta impegnerà la Giunta
regionale ad attuare politiche attive nelle direzioni già intraprese. Attesa la
scarsezza delle risorse ed al di là dei possibili aggiustamenti riconosce
l’ottimo lavoro prodotto dalla Giunta Scopelliti che consentirà, a suo avviso,
azioni concrete nell’interesse dei diversi comparti. Infine, auspica che l’Aula
si esprima favorevolmente sul provvedimento.
Dà la parola all’assessore Mancini per la relazione.
Premesso che il Presidente della Commissione consiliare Bilancio, consigliere Imbalzano, ha relazionato in maniera egregia, illustrando la linea tecnica della manovra di bilancio che l’Aula è chiamata ad approvare, sottolinea che, in qualità di assessore, gli spetta esclusivamente la rappresentazione delle dinamiche politiche sottese al documento. Indi, riferito che il documento si basa su principi di serietà, evidenzia che la predisposizione del provvedimento si è basata innanzitutto sull’applicazione del principio per cui “nessuna nuova spesa può essere prevista senza previa verifica dell’entrata corrispettiva e quindi della copertura finanziaria”, regola questa del buon padre di famiglia. Dichiarato che l’obiettivo sia quello di continuare nel lavoro volto al risanamento dei conti economici, precisa che il pareggio di bilancio sarà raggiunto nel 2014. Rende noto che con le risorse libere la Giunta ha scelto di far fronte alle necessità urgenti che emergono dal settore dei trasporti, dalla copertura di alcune mensilità del precariato, dalle obbligazioni assunte per le rette socio-sanitarie, dalla protezione civile.
Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò
Ricordato, poi, che nei prossimi mesi, una norma ad hoc inserita nel provvedimento dovrebbe creare un meccanismo capace di liberare risorse che permetteranno di dare risposte alle richieste provenienti dal territorio, auspica che altre risorse arrivino nelle casse della Regione ed annuncia che a settembre ci sarà un altro assestamento che permetterà di chiudere tutte le situazioni di emergenza che storicamente preoccupano i Calabresi. Sottolinea, comunque, che ogni sforzo fatto per reperire nuove risorse per le esigenze dei calabresi rischia di essere vano se perdurano i vincoli derivanti dal Patto di stabilità, che condizionano fortemente le scelte politiche regionali. Continua, evidenziando che molti consiglieri soffermano la loro attenzione sulla consistenza dei capitoli di bilancio e come siano pochi quelli che si interrogano sulla effettiva possibilità di poter spendere quelle risorse, ricordando il dramma rappresentato dall’incapacità di spendere le risorse esistenti.
Sottolineata l’importanza della
proposta di legge, afferma come tale manovra di bilancio non sia certamente
esaustiva; a suo avviso, infatti, l’assestamento, che ritiene ingessato e
bloccato da spese consolidate, presenta
molti capitoli di spesa deficitarii
(strutture socio-sanitarie, trasporti, comunità montane, la questione
dell’Afor) ed un avanzo di amministrazione, causato da economie calcolate su risorse
trasferite allo Stato dalla Unione europea, con annessi vincoli di
destinazione. A tal proposito, ricorda che la quota libera e disponibile
ammonta a soli 19 milioni circa, che giudica una “miseria” rispetto alle reali
necessità del territorio.
Sostenuto che l’assestamento, inoltre,
sia il frutto della unione del conto patrimoniale con il riaccertamento dei
residui attivi e passivi, alla luce della crisi in cui versa il territorio,
ritiene fondamentale puntare ad ampliare la spesa sui fondi comunitari
attraverso anche una rimodulazione del Por che
ne garantisca la qualità. Ricordato, poi, il problema inerente l’accesso al
credito che caratterizza le imprese calabresi, giudica opportuno valutare se
Evidenzia,
altresì, la necessità di realizzare le riforme strutturali che riguardano il
Piano dei Trasporti, l’Afor e l’Arssa e l’accorpamento degli enti ( 5 Asi sono
a suo avviso uno sperpero inutile). In conclusione, reputa necessario attuare rigorose politiche di contenimento dei costi
strutturali, soprattutto riguardo gli enti
strumentali e gli enti sub regionali.
Evidenziato che il documento di assestamento suscita perplessità, lasciando scoperte poste di bilancio che, a suo avviso, creeranno problemi alla regione, chiede come mai non siano stai previsti fondi per pagare i lavoratori lsu-lpu, forestali, ex Telcal, ex Sial ed il precariato in generale e come si intenda coprire queste poste fino alla fine dell’anno. Considera, inoltre, che un ulteriore passo indietro è stato fatto rispetto alle Politiche sociali, facendo correre il rischio di chiusura ai gruppi appartamento. Sottolineato, in conclusione, come spetti all’opposizione il compito di evidenziare i problemi e dare voce al grido di dolore che viene dalla Calabria, critica il ricorso all’utilizzo di un ordine del giorno per risolvere i problemi, giudicando doveroso, di contro, affrontarli all’interno dell’assestamento.
Ricordato di essersi già espresso in maniera critica in Commissione, fa notare che quello in discussione è di fatto un bilancio di metà legislatura, sintesi e strumento per valutare l’incisività dell’azione di governo. Pur riconoscendo, poi, che tale assestamento vede la luce in uno scenario completamente cambiato dal punto di vista istituzionale, con l’obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014 in presenza risorse sempre più scarse, considera questa una manovra ingessata che mobilita risorse esigue; a tal proposito, chiede se questa scelta di riallocazione sia dovuta al Patto di stabilità o ad inefficienza.
Ritiene tale manovra incapace di dare risposte ai problemi calabresi: lavoratori forestali, lsu lpu, precariato, Comunità montane, esodati volontari della Regione; inoltre, giudica paradossale, nonostante le questioni calabresi più rilevanti siano state rimandate all’approvazione dell’assestamento, che si paventi l’ipotesi di un ulteriore assestamento da approvare in autunno. Evidenzia, inoltre, che la stima del fabbisogno, indicata per affrontare i problemi della regione, è di 200 milioni di euro, cui si risponde con una manovra di soli 19 milioni che vanno a finanziare leggi con importi minimi. Giudicato, quindi, non emendabile il provvedimento a causa dell’esiguità degli importi, sollecita una riqualificazione del bilancio, con una liberazione di risorse attraverso riforme e revisione delle leggi. Chiesto, infine, che fine abbia fatto l’emendamento a favore delle case famiglia annunciato in Commissione dalla maggioranza, preannuncia il voto negativo del gruppo del Partito Democratico.
Rilevato, a suo avviso, nell’opposizione un clima da campagna elettorale, reputa tale atteggiamento, in particolare del Partito democratico, una “nota stonata” rispetto alle politiche di bilancio poste in essere con serietà e responsabilità dall’Esecutivo regionale soprattutto nel settore sociale, auspicando, tuttavia, che si possa migliorare l’efficienza delle azioni messe in campo.
Plaudendo agli sforzi compiuti dall’Esecutivo regionale per far fronte alle “emergenze” sociali, reputa che in soli due anni siano stati conseguiti importanti risultati per superare la crisi in atto ed auspica che si prosegua in tale positiva direzione confidando anche in una congiuntura internazionale favorevole, affinché la Calabria possa trovare una sua precisa fisionomia nel contesto nazionale ed internazionale.
Pur consapevole delle difficoltà esistenti, nel sostenere con forza il bilancio in discussione, invita i cittadini calabresi a guardare con fiducia al futuro e auspica che si conseguano ulteriori positivi risultati con l’assestamento di bilancio nel mese di settembre potendo disporre di ulteriori risorse finanziarie per far fronte alle questioni rimaste irrisolte, ritenendo che si sia avviato un nuovo percorso politico.
Ritenuto che la manovra di assestamento in discussione costituisca una mera operazione contabile che rende disponibili appena 19,3 milioni di euro, cifra modestissima e, a suo avviso, inadeguata a fornire risposte convincenti alle “emergenze calabresi” quali i trasporti, i servizi socio assistenziali, le esigenze dei lavoratori idraulico - forestali e dei 400 dipendenti delle Comunità montane da mesi senza stipendio, avrebbe auspicato una maggiore capacità programmatica e riformatrice da parte dell’Esecutivo regionale.
Rilevata nell’Amministrazione regionale la mera enunciazione di proclami, di dichiarazioni di buona volontà e di iniziative roboanti e propagandistiche, a causa, a suo dire, di problemi interni alla maggioranza di Governo che hanno impedito il varo di progetti di riforma, sottolinea, a titolo esemplificativo, che permane il commissariamento della Sanità, che non è stata completata la riforma di AFOR e ARSSA, né predisposto il Piano regionale di trasporti.
Evidenziato, inoltre, che a distanza di 5 anni dall’approvazione della legge regionale, non si è ancora insediato il Consiglio regionale delle Autonomie locali e nessun incentivo è stato previsto per le Unioni comuni, invitando ad abbandonare la propaganda e ad attuare riforme serie quale quella degli enti strumentali regionali, afferma il voto contrario del suo gruppo, ritenendo che la manovra in discussione non contenga proposte risolutive per far fronte ai problemi della Regione.
Espresso plauso per l’impegno profuso e i risultati raggiunti dall’Esecutivo regionale, attesa la situazione di grande crisi in cui versa non solo la Calabria, concorda con l’assessore Mancini nel definire il bilancio di assestamento in discussione un bilancio ispirato alla serietà.
Sottolinea che l’esiguità delle risorse disponibili ha imposto decisioni di intervento calibrate verso i settori di emergenza quali, in particolare, le strutture socio - assistenziali le cui difficoltà, a tutti note, necessitano di soluzioni adeguate e reputa che l’intervento effettuato, seppur non esaustivo, sia stato limitato anche dalla necessità di rispetto del patto di stabilità.
Condiviso l’ordine del giorno presentato dal consigliere Chiappetta in quanto finalizzato ad individuare settori strategici di intervento impegnando la Giunta regionale ad affrontare problemi su cui non si è ancora intervenuti adeguatamente per le difficoltà esistenti, plaude agli stimoli positivi provenienti dalla Conferenza episcopale calabra che verranno tenuti nella dovuta considerazione da parte dell’Esecutivo regionale
Ritenuto che la fase di programmazione avviata abbia già prodotto i risultati auspicati, come affermato dal consigliere Orsomarso, auspica la realizzazione di ulteriori interventi nei settori carenti.
Espresso un giudizio complessivamente negativo sull’assestamento di bilancio che, a suo dire, rappresenta un fallimento totale rispetto ai bisogni reali della Calabria, considera che nella rendicontazione di gestione i parametri e gli indicatori di riferimento risultano essere “impietosi”, evidenziando come se da un lato si è riusciti a rispettare il patto di stabilità, dall’altro, si è palesata una incapacità di riscuotere e di affrontare gli sprechi con risorse che, invece, potevano risultare copiose per risolvere questioni nodali.
Facendo, inoltre, riferimento agli emendamenti presentati, sottolinea che non incidono in maniera gravosa sul bilancio, in quanto si basano su poche risorse, e che non hanno impostazione di carattere populistico, ma rappresentano, piuttosto, scelte politiche precise che vanno nella direzione della risoluzione dei problemi reali, andando ad incidere direttamente nel settore del sociale.
Invita pertanto a valutare bene le proposte perché si basano su poche risorse.
Rivolgendosi, pertanto, all’assessore Stillitani, lo invita a considerare attentamente le proposte avanzate dalla minoranza proprio in quanto si tratterebbe, a suo giudizio, di andare a recuperare somme in settori non strategici del territorio, senza causare, così, nessuno squilibrio al bilancio regionale.
Giudicate esaustive le osservazioni sollevate dai consiglieri Pacenza e Orsomarso, ritiene che il quadro complessivo, a suo dire, sapientemente ed esaustivamente illustrato dai relatori, risulti aggravato da almeno 3 fattori: la riduzione dei trasferimenti dallo Stato centrale, i debiti pregressi della sanità, il rispetto del patto di stabilità.
Sulla questione della riduzione dei trasferimenti, ricordato che i tagli nel 2011 ammontavano a circa 170 milioni di euro e nel 2012 a circa 190 milioni di euro, dichiara che la Giunta Scopelliti e la maggioranza hanno agito in maniera preventiva e con oculatezza, grazie all’approvazione della legge regionale numero 22 del 2010 sulle “Misure di razionalizzazione della spesa pubblica”, con la quale si è proceduto ad una generale riduzione delle spese di funzionamento del complessivo sistema regionale, sia dell’amministrazione regionale in senso stretto, sia del sistema regionale pubblico allargato, ossia società, enti, aziende ed agenzie che fanno genericamente riferimento alla finanza regionale.
Sulla questione dei debiti pregressi della sanità, ricordato che rappresenta uno dei problemi più rilevanti per le finanze del territorio, giudica che sul punto hanno gravato in particolare i 400 milioni del prestito statale destinato alla copertura del disavanzo.
Infine, sul Patto di stabilità che, ricorda, nel 2010 è stato rispettato, malgrado un obiettivo programmatico di spesa penalizzante, attraverso uno sforzo organizzativo notevole che ha evitato il dissesto finanziario della Regione, evidenzia il risultato ottenuto come uno dei maggiori raggiunti in ambito finanziario dalla Giunta Scopelliti.
Sottolineato, dunque, che l’ordine del giorno presentato non è un manifesto politico e non rappresenta una dichiarazione di impegno, quanto, piuttosto un crono-programma da sottoporre alla Giunta regionale perché si tenga conto delle criticità esistenti sul territorio, ritiene fondamentale affrontare alcune questioni, fra cui, oltre a quella attinente al sociale: la questione relativa ai laureati impegnati nei programmi stage, considerando giusto creare le condizioni per garantire una continuità; le problematiche connesse all’esodo che in passato ha favorito il personale di Giunta regionale e Consiglio, considerando, al fine di garantire condizioni di parità di trattamento, che lo stesso possa essere esteso anche a tutti gli altri lavoratori che non ne hanno potuto beneficiare; la proroga dei termini di scadenza per gli organi dell’Afor e dell’Arssa.
Chiarisce che l’intervento del consigliere Chiappetta non è da considerare conclusivo, poiché l’intervento conclusivo del dibattito sarà quello del Presidente Scopelliti.
Ritenuta del tutto inadeguata la proposta di legge relativa all’assestamento di bilancio, così come già espresso da altri consiglieri, pur considerando le ristrettezze economiche, mette in discussione gli interventi metodologici sui problemi annosi che attanagliano il territorio.
Ritenuto che l’assestamento di bilancio avrebbe dovuto rappresentare l’occasione per ripartire con una nuova logica, verificando le entrate e le scelte possibili, concentrando, conseguentemente, le risorse ordinarie sulle scelte effettuate, sottolinea che, a suo parere, i problemi prioritari da affrontare riguardano la famiglia ed il sociale, evidenziando, altresì, la necessità di rimodulare il Por e di avviare una riformulazione strutturale del bilancio.
A proposito della mostra da organizzare in occasione del quarto centenario dalla nascita di Mattia Preti, facendo anche riferimento alla somma di 25.000 euro prevista sull’esercizio attuale e, per il 2013, all’utilizzazione di fondi rinvenienti da decreti non eseguiti, chiede il motivo dell’utilizzazione di fondi ordinari, proponendo, invece, di utilizzare i fondi europei e ricordando che nel Programma operativo regionale sono state inserite delle filiere ad hoc per eventi di questo tipo. Immaginato, inoltre, che sarebbe stato più utile, a suo parere, organizzare la mostra a Roma per una maggiore valorizzazione della Calabria a livello internazionale, rivolgendosi all’assessore Mancini, invita a liberare le risorse pari a 775 mila euro al fine di lanciare un segnale forte nel settore della spesa sociale.
Stigmatizzando, pertanto, le scelte finanziarie che privilegiano attività ritenute non prioritarie per i bisogni del territorio, propone, quindi, di liberare i fondi per favorire, invece, settori che andrebbero affrontati con urgenza, ricordando, a tal riguardo, i problemi legati al sociale, alla disoccupazione e i disagi connessi alla viabilità, suggerendo per questi ultimi di cercare di ottenere sgravi fiscali e contributivi dal Governo centrale. Esprime, pertanto, voto contrario alla proposta di legge.
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Comunicato che subito dopo l’intervento abbandonerà l’Aula poiché è prevista una riunione importante, con il Presidente Monti, sui temi della Sanità e del Trasporto Pubblico, evidenzia come dagli interventi che si sono susseguiti siano emerse una serie di criticità che più volte, in passato, sono state evidenziate. Affermato che il valore della manovra di assestamento è di 19 milioni di euro, sottolinea come se fossero state fatte scelte diverse non si sarebbe garantito lo stipendio a fine mese ai lavoratori che con contratti diversi operano per la Regione; evidenzia, quindi che si è posto in essere uno sforzo che vuole fare capire che questa è la scelta più corretta in un bilancio dove non ci sono fondi e quindi rispetto al passato, quando c’erano ed erano spesi male, oggi non ci sono e non possono essere impegnati. Dichiarato che la cosiddetta supertassa che dovranno pagare i calabresi serve a coprire il buco della sanità, creato in passato, ribadisce che la supertassa è volta a coprire i duecentocinquantanove milioni di euro di buco della sanità e comunica che nei prossimi giorni verrà ufficializzato che il disavanzo è sceso sotto i centotrentanove milioni di euro e che l’operato di questa amministrazione ha permesso di ripianare più della metà del debito derivante dalla sanità e che visti i risultati positivi, il tavolo Massicci sboccherà circa venticinque - trenta milioni di euro che potranno essere impegnati in altre attività di primaria importanza. Evidenziato come l’attività dell’amministrazione regionale miri a rispettare il patto di stabilità e quindi il tetto di spesa il cui rispetto consente di garantire lo stipendio mensile a tutti coloro che, in vario modo,operano per la Regione, afferma che in queste scelte si riassume l’assestamento di bilancio che si prefigge di recuperare risorse da mettere in campo. Dopo aver dichiarato che a settembre partirà la stagione delle riforme attraverso le quali si cercherà di razionalizzare le spese relative alle società partecipate, recuperando così risorse da investire per fronteggiare le altre emergenze sociali evidenziate dalla conferenza episcopale, puntualizza, inoltre, come si vuole parlare, anche di prospettive, di futuro e di investimenti, considerato che altre Regioni virtuose sono costrette a tagliare i servizi e che la Calabria, invece, tagliando gli sperperi può garantire i servizi. Conclude asserendo che l’impegno della politica deve essere rivolto ad affrontare i problemi della collettività e non a garantire privilegi a pochi eletti.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 29111, a firma del consigliere Guccione, indi invita, di volta in volta, i relativi proponenti ad illustrare gli emendamenti.
Illustra l’emendamento, consequenziale dell’ordine del giorno presentato nella seduta consiliare del 24 maggio, con il quale si prevede il trasferimento di risorse, precedentemente cassate per errore, alla casa di riposo ex ONPI, oggi denominata Casa Serena, ubicata nel Comune di San Lucido, al fine di permettere alla stessa di far fronte alle copiose spese di gestione. Evidenzia che senza l’approvazione dell’emendamento in discussione il Comune di San Lucido non potrà approvare il bilancio di esercizio e che, comunque, si tratta di un provvedimento una tantum volto a risolvere la problematica.
Chiede il parere al relatore e alla Giunta.
Esprime parere negativo.
Sottolinea come sia stata prevista una somma per le strutture socio assistenziali e che quota parte di questa somma sarà destinata a Casa Serena, indi suggerisce al proponente di ritirare l’emendamento in quanto sarà poi la struttura del dipartimento a destinare la somma a Casa Serena
Afferma di essere disposto a ritirare l’emendamento in discussione purché ci sia l’impegno ad erogare sia congrua che possa risolvere la problematica.
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Afferma che l’emendamento individua un capitolo di bilancio che non è quello da cui è possibile prelevare la somma richiesta.
Afferma che il capitolo a cui fare riferimento è quello relativo all’assistenza socio- sanitaria e che, comunque, bisogna decidere se ridurlo, per dare il contributo a Casa Serena e di quanto ridurlo.
Chiede che l’Aula si esprima sull’emendamento per appello nominale.
Ribadisce che l’impegno può
essere preso se ricade sul capitolo inerente l’assistenza socio-sanitaria e
comunque non per l’intera cifra ma per
una cifra proporzionale ai mesi dell’anno rimanenti.
Afferma che la Giunta ha la volontà di affrontare il problema ma che occorre calibrare l’effetto dell’emendamento sul capitolo di riferimento e per una cifra inferiore a quella richiesta, chiede, al proponente, di riformulare l’emendamento e quindi di accantonare lo stesso perché venga discusso successivamente.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29112, primo di diversi di
natura simile, teso ad incrementare di 100 mila euro il fondo regionale per le
prestazioni socio sanitarie con contestuale diminuzione del capitolo inerente
la promozione dei prodotti agroalimentari calabresi, atteso che, a suo
dire, molte delle risorse ivi previste
non sono state ad oggi impegnate.
Dichiara parere contrario all’emendamento,
atteso che gli assessori competenti hanno ritenuto prioritarie le voci di cui
si propone la diminuzione.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 29112 che è respinto con
il parere contrario della Giunta e del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29114 che diminuisce il
capitolo inerente le attività di spettacolo per 600 mila euro aumentando
contestualmente di pari risorse il fondo regionale per le prestazioni socio
sanitarie.
Dichiara il suo parere contrario.
Dichiara parere contrario all’emendamento.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 29114 che è respinto con
il parere contrario della Giunta e del relatore, indi pone ai voti
l’emendamento protocollo numero 29115 che è respinto con il parere contrario
della Giunta e del relatore. Passa, quindi, all’esame dell’emendamento
protocollo numero 29116.
Dichiara il suo parere contrario all’emendamento protocollo numero
29116, ricordando, però, che
verrà successivamente discusso un ordine del giorno, presentato dal consigliere
Chiappetta, che si fa carico in parte delle richieste dell’emendamento
medesimo.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 29116 che è respinto con
il parere contrario della Giunta e del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29117 che riduce di 900 mila euro
il capitolo inerente alle “manifestazioni per la promozione e l’immagine
dell’ente Regione” aumentando di pari somma il fondo regionale per le
prestazioni socio sanitarie.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 29117 che è respinto con
il parere contrario della Giunta e del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29118 che riduce di 800 mila
il capitolo relativo alle “spese per l’incentivazione dell’afflusso turistico
in Calabria”, aumentando in eguale misura il fondo per le prestazioni socio
sanitarie.
Dichiara il suo parere contrario perché le
risorse che si chiede di diminuire sono già impegnate.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 29118 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 29119 e 29120
che sono respinti con il parere contrario della Giunta e del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29121 che diminuisce il fondo
per le “spese per indennità di trasferta
e rimborso delle spese per le missioni del personale addetto alle
segreterie particolari del Presidente e degli assessori” di 100 mila euro a
favore del capitolo relativo al “fondo di solidarietà regionale per le famiglie
vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro”.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 29121 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29124 che riduce il capitolo
“Progetto Magna Graecia” di 100 mila euro, per il quale gli risulta non esservi
impegni, a favore di un incremento per il capitolo relativo al “fondo di solidarietà
regionale per le famiglie vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro” e
ne chiede la votazione per appello nominale.
Dichiara il suo voto contrario, atteso che anche
per il capitolo di riferimento le risorse risultano impegnate e che l’assessore
Caligiuri, competente per materia, ha indicato quale prioritaria la
realizzazione del progetto su indicato.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 29124 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero
29125 che prevede la riduzione per 100 mila euro del capitolo inerente alle
“spese relative a forme collaborative per l’esercizio delle funzioni degli
organi di direzione politica” e contestuale aumento del capitolo inerente il “fondo di solidarietà regionale per le
famiglie vittime di incidenti mortali sul luogo di lavoro”. Indi, evidenziato come, a suo avviso, non sia priorità
della Giunta incrementare il fondo socio sanitario e quello delle vittime degli
incidenti sui luoghi di lavoro e ricordati gli impegni assunti dal Consiglio
regionale al fine di rendere efficace la legislazione esistente, chiede che la
Giunta si impegni a trovare soluzioni concrete, ponderate rispetto alle
dichiarazioni sino ad oggi rese.
Ricordato che l’amministrazione ha stanziato per le materie socio
sanitarie notevoli risorse, confuta le accuse di disinteresse da parte del
consigliere Giordano che, invita, a confrontarsi preliminarmente con gli uffici
del dipartimento in riferimento alle risorse libere ed o impegnate.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 29125 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29127 e registrata la chiusura
della Giunta regionale a qualunque tipo di confronto costruttivo, attesa l’ insufficienza
delle risorse destinate al settore socio
sanitario, giudica negativamente il comportamento dell’Esecutivo ed
annuncia che verificherà capitolo per capitolo gli impegni e le disponibilità
economiche. Denunciato, quindi, il fallimento della politica regionale, censura
la scelta di procedere ad affrontare le problematiche attraverso l’approvazione
di semplici ordini del giorno.
Ricorda che in sede di Commissione aveva già anticipato la necessità di
verificare, da parte degli uffici competenti, le disponibilità delle risorse,
in riferimento agli impegni assunti, e che a seguito delle verifiche le risorse
sono risultate impegnate, pregiudicando l’approvazione dei relativi emendamenti.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 29127 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29183, inerente il sistema di welfare. A tal proposito ricorda la
recente seduta di Commissione consiliare bilancio nella quale vi era stato un
atteggiamento favorevole, rispetto alla risoluzione della problematica, da
parte di tutte le componenti politiche; altresì, ricorda che il Consiglio regionale
aveva già assunto impegno analogo attraverso l’approvazione di un ordine del
giorno sulla materia.
Evidenziato che all’unanimità si erano trovate azioni condivise per
affrontare la problematica, nonostante le ristrettezze di carattere economico
che caratterizzano l’attuale contesto storico politico della Regione, riferisce
della sensibilità dimostrata in materia dal Presidente Scopelliti e propone una
revisione dell’emendamento che ne consenta una sua approvazione. Indi, illustrate
le gravi condizioni in cui versano le strutture interessate, chiede agli
assessori competenti di dedicare un importo di 500 mila euro per coprire gli
adeguamenti delle rette e mettere quindi le risorse nella disponibilità delle
case famiglie e dei gruppi appartamento e successivamente nella seconda fase di
assestamento, preannunciata per Settembre prossimo, recuperare le risorse
mancanti.
In qualità di Presidente della Commissione consiliare bilancio, ricorda
la seria ed accorata discussione avvenuta in sede di approvazione
dell’assestamento e ritiene che le associazioni coinvolte debbano essere senza
dubbio sostenute; indi, condivisa la proposta del consigliere Salerno, chiede
anch’egli che si proceda ad una riformulazione della proposta per addivenire a
soluzioni ampiamente condivise.
Sottolinea che da un punto di vista strettamente politico la Giunta ha
la volontà di trovare soluzioni concrete e rispettare gli impegni assunti in
sede di Commissione consiliare bilancio; chiede, quindi, di accantonare
l’emendamento perché si proceda ad una
sua riformulazione che lo renda approvabile e ne garantisca la copertura
finanziaria.
Conferma la sua piena disponibilità a far si che siano rispettati gli
impegni assunti in sede di Commissione consiliare in materia ed invita i
consiglieri a rinunciare alla discussione degli emendamenti che non rivestono
pari rilevanza.
A nome del gruppo dell’UDC interviene a
favore dell’emendamento, frutto anche degli incontri tenuti dalla Commissione
consiliare sanità e politiche sociali, ricordando come unanimemente fosse
condivisa l’esigenza di garantire ulteriori risorse alle case famiglia ed ai
gruppi appartamenti, indi auspica una
adeguata copertura dello stesso.
Salutata con soddisfazione l’inversione di tendenza registrata
sull’emendamento del quale anch’egli è proponente e condiviso l’excursus rappresentato dai consiglieri
sui gruppi appartamento e sulle case famiglia, concorda sull’ipotesi di
accantonare l’emendamento in attesa che si trovi una soluzione confacente alle
esigenze specifiche e perseguibile da un punto di vista della disponibilità
delle risorse. Evidenzia, poi, che i suoi emendamenti precedenti riguardavano
settori e materie per i quali tutte le forze politiche si sono espresse
unanimemente nella seduta di Commissione competente.
Accoglie la richiesta dell’assessore di accantonare l’emendamento e
pone in discussione l’emendamento protocollo numero 29111, accantonato ad
inizio seduta, dando lettura della nuova formulazione che prevede il
finanziamento di euro 300 mila con contestuale riduzione delle risorse previste
per il finanziamento dell’articolo 49 della legge regionale numero 23 del 2011.
Pone, quindi, l’emendamento protocollo numero 29111, nella nuova formulazione,
che è approvato.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29113 che recita: “Il comma 2 dell’articolo 6 della proposta di legge è abrogato e la relativa dotazione finanziaria è utilizzata per aumentare la dotazione del fondo regionale per le prestazioni socio sanitarie”.
Esprime parere negativo.
Concorda con il parere negativo della Giunta.
Pone ai voti l’emendamento che viene respinto.
Sottolinea che l’emendamento protocollo numero 29031 viene ritirato poiché assorbito dall’ordine del giorno presentato dal consigliere Chiappetta.
Comunica che l’emendamento protocollo numero 29090 essendo simile al precedente segue lo stessa strada pertanto viene assorbito dall’ordine del giorno.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29169 che riguarda l’esenzione di cui all’articolo 2 bis della legge regionale numero 30 del 2002; la ratio dell’emendamento va cercata nella necessità di sanare il mancato pagamento dei bolli delle ambulanze.
Invita i firmatari a ritirare l’emendamento poiché la materia è disciplinata da una legge regionale, pertanto non occorre una modifica alla legge bensì un semplice atto amministrativo che sarà definito al più presto.
Alla luce di quanto detto dall’assessore ritira l’emendamento.
Comunica che l’emendamento protocollo numero 29028 viene ritirato perché assorbito dall’ordine del giorno del consigliere Chiappetta.
Sottolinea l’importanza dell’emendamento relativo all’Associazione Lilt Calabria e l’impegno preso affinché venga assorbito dall’ordine del giorno del consigliere Chiappetta.
Comunica che gli emendamenti protocollo numero 29029 e 29030 vengono ritirati.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29126 relativo ad un finanziamento destinato al circolo culturale “Rhegium Julii” per le attività programmate per l’anno 2012.
Esprime parere contrario poiché manca la copertura finanziaria.
Concorda con il parere negativo della Giunta.
Pone ai voti l’emendamento che viene respinto, indi comunica che gli emendamenti protocollo numero 29135 e 29137 vengono ritirati.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29210 che riguarda la copertura delle spese di funzionamento della Sial servizi Spa.
Esprime parere favorevole.
Parere favorevole.
Pone ai voti l’emendamento che viene approvato.
Comunica che l’emendamento protocollo numero 29266 relativo a “Calabria lavoro”viene ritirato poiché assorbito dall’ordine del giorno del consigliere Chiappetta.
Informa che gli emendamenti protocollo numero 29136 e 29170 vengono ritirati.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29224 che recita: All’articolo 6 aggiungere il comma 6: Al comma 1, lettera a) dell’articolo 23 della legge numero 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica) del 2003 sono soppresse le parole “indipendentemente dal beneficio fondiario”. A suo avviso non vi sono le condizioni per il pagamento della tassa, chiede pertanto di modificare la norma.
Sottolinea che
Respinge l’invito a ritirare l’emendamento.
Dichiara inammissibile l’emendamento perché va a modificare una legge.
Evidenzia che in sede di assestamento non si può modificare una legge pertanto concorda con l’assessore Mancini.
Sottolinea che in quarta commissione è stata presentata, dal gruppo Italia dei valori, una proposta di legge che riguarda tale problematica.
Condivisa la proposta dell’assessore Mancini di ritirare l’emendamento visto che, già in quarta commissione, giace una proposta di legge sulla questione Consorzi di bonifica, sottolinea la necessità che la stessa Commissione affronti l’argomento con particolare attenzione.
Ribadisce l’importanza della questione .
Sottolinea che
Pone ai voti l’emendamento che viene respinto, indi passa alla votazione dell’articolato. Pone in votazione l’articolo 1 (Residui attivi e passivi), 2 (Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2011), 3 (Bilancio annuale –Stato di previsione dell’entrata e della spesa), 4 (Riversamento diretto dei proventi derivanti da controllo fiscale), 5 (Rimodulazione delle spese autorizzate con il bilancio 2012), 6 (Nuove autorizzazioni di spesa), 7 (Programma di eventi per la celebrazione del IV centenario della nascita di Mattia Preti), 8 (Bilancio pluriennale), 9 (Copertura finanziaria) che vengono approvati, indi pone la legge nel suo complesso che viene approvata.
Annuncia che sono pervenuti alla Presidenza dei progetti di legge e degli ordini del giorno che saranno messi in discussione in ordine di presentazione. Chiede, quindi al consigliere Dattolo di illustrare il progetto di legge numero 352/9^
Illustra il progetto di legge richiedente la proroga del commissariamento degli enti in liquidazione Arssa ed Afor per ragioni procedurali e nell’interesse dei lavoratori.
Pone in votazione gli articoli 1 e 2 che sono approvati.
Esprime voto contrario alla proroga del commissariamento, auspicando che questa annosa vicenda giunga a soluzione.
Si dichiara dispiaciuto per la posizione espressa del consigliere Censore e rammenta che si sta cercando di aprire un tavolo di discussione con il fine di giungere ad una approvazione a maggioranza qualificata della riforma di questi enti strumentali molto importanti. Ricordato, ancora, che giorno 3 agosto è già fissato il dibattito in Aula su Arssa ed afor, afferma che si sarebbe aspettato il voto favorevole anche della minoranza come premessa di un lavoro condiviso.
Esorta il consigliere Censore ad interrogarsi sulla posizione espressa, considerando la situazione dei lavoratori. Riaffermata, quindi, la necessità di una soluzione condivisa, chiede se ci siano preclusioni ad affrontare questo argomento, cosa che, a suo avviso, potrebbe gettare le basi affinché tale riforma non vada avanti.
Ritiene che l’intervento del consigliere Censore sia stato mal interpretato, essendo palese la necessità di prorogare i termini, e chiarisce che l’intento è esclusivamente di rimarcare il fallimento della maggioranza che non ha dato luogo alle riforme. Rammenta, poi, che il Partito Democratico si è dichiarato disponibile a studiare la materia per raffrontarla con i sindacati e con il governo e preannuncia che entro 15 giorni verranno presentate le loro idee di massima che, nel caso in cui non dovessero trovare punti di contatto con le idee della maggioranza, saranno concretizzate in una proposta di legge autonoma.
Dichiarato il parere contrario di Italia dei valori che, specifica, non implica una chiusura al dialogo con la maggioranza su un argomento così delicato, ricorda che da anni si discute di questi enti che assorbono gran parte del bilancio regionale. Conclude affermando che tale presa di posizione vuole essere uno stimolo alla maggioranza a fare presto e a rispettare la scadenza che si è data.
Sente il bisogno di motivare il proprio voto di astensione, dichiarando di ritenere che dalle affermazioni del Presidente Dattolo e dell’assessore Trematerra emerga una conferma della volontà di confrontarsi, di misurarsi nel merito e, soprattutto, di arrivare ad un riforma condivisa.
Dichiaratosi d’accordo con i consiglieri Censore e Principe, chiede che l’assessore Trematerra indichi l’iter dei passaggi in Commissione prima ed in Consiglio poi.
Informa di aver chiaramente espresso parere contrario ad assegnare un ruolo istruttorio sulla materia alla Conferenza di capigruppo, nel rispetto dei compiti istituzionali delle Commissioni.
Rilevato che l’intervento dell’assessore Trematerra denota un inversione di tendenza nello spirito di partecipare ad un progetto di riforma unanime, annuncia il proprio voto favorevole.
Sottolineata la necessità di
assumere le responsabilità connesse all’attuazione dei processi di riforma e
ricordato l’impegno assunto in Conferenza dei capigruppo finalizzato ad avviare
un percorso di riforma condiviso, si dichiara meravigliato per il voto
contrario espresso dalla minoranza.
Riferisce che il Dipartimento e la Giunta regionale hanno predisposto la proposta di riforma sulla quale si dichiara disponibile ad un confronto proficuo, auspicando che nella seduta del 3 agosto il Consiglio regionale assuma una decisione definitiva sul destino degli enti strumentali per dare certezza ai lavoratori del settore, ritenendo la riforma non ulteriormente procrastinabile.
Pone ai voti la proposta di legge che è approvata a maggioranza.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo che è stata approvata a maggioranza in Commissione bilancio, demandando alla Azienda Calabria Lavoro la puntuale osservanza delle prescrizioni formulate in Commissione bilancio.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
Riferisce che la proposta di legge, approvata all’unanimità in Commissione, non comporta oneri e spese a carico del bilancio regionale.
PRESIDENTE
Pone ai voti gli articoli 1 (Finalità), 2 (Principi generali), 3 (Soggetti della sussidiarietà orizzontale), 4 (Oggetto della sussidiarietà orizzontale), 5 (Promozione), 6 (Procedimento amministrativo) e 7 (Sistemi di monitoraggio), che sono approvati e, indi la proposta di legge nel suo complesso che è approvata a maggioranza.
Si richiama alla illustrazione già svolta.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Illustra l’ordine del giorno relativo a questioni di emergenza sociale, in coerenza con l’impostazione tenuta nel dibattito odierno sull’assestamento di bilancio, con il quale si chiede l’indizione di una sessione straordinaria del Consiglio regionale che impegni in primis la Commissione bilancio a verificare l’intera legislazione di spesa regionale, le politiche di entrata autonoma, la verifica dell’intero fabbisogno, l’andamento ordinario e le eventuali rimodulazioni del POR che non possono che avvenire in un quadro di coordinamento generale.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è respinto.
Illustra l’ordine del giorno riferendo che a tutt’oggi mancano 3,100 miliardi di euro per il completamento dei lavori dell’autostrada e sottolinea la necessità che il Presidente Scopelliti chieda al Governo nazionale un impegno finalizzato al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per il completamento.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Riferito che l’ordine del giorno, sottoscritto anche da consiglieri di maggioranza, riguarda una struttura di eccellenza che opera nel campo delle terapie riabilitative, sottolinea che con esso si chiede alla Giunta regionale di assumere le iniziative necessarie a scongiurare la chiusura della casa di cura.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Riferisce che sono stati presentati due ordini del giorno, rispettivamente dai consiglieri Giordano e Nucera, inerenti la medesima problematica, dei quali dispone l’unificazione.
Illustra l’ordine del giorno finalizzato a contrastare la decisione del Governo nazionale relativa alla concessione del nulla - osta per la realizzazione della centrale a carbone di Saline Joniche, attesa la vocazione altamente turistica del territorio di riferimento, ricordando che la Calabria in passato più volte si è espressa contrariamente al carbone e, anche recentemente, nel 2010, con un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale all’unanimità.
Rimarcando la necessità di opporre un netto rifiuto politico al carbone, esprime plauso per la mozione presentata dalla minoranza ritenendo necessario rafforzare l’idea che la Calabria vuole mantenere la sua vocazione naturale.
Riferito che anche l’ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri di minoranza ribadisce la pronuncia unanime e definitiva contro il carbone espressa dalla Regione il 16 novembre 2010, richiede l’impegno del Presidente Scopelliti ad opporsi ed impugnare il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo alla concessione del nulla – osta per la realizzazione della centrale di Saline Joniche, ribadendo il “no” al carbone.
Convinto della necessità di ribadire con forza un “no” al carbone e ricordati gli atti amministrativi adottati anche dalle precedenti Giunte regionali, ritiene necessario esprimere la contrarietà al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, attesa la complessità della problematica in esame, ne auspica la trattazione alla prossima seduta del Consiglio regionale alla presenza di tutte le forze politiche.
Intervenendo
sul tema della centrale a carbone, ribadisce l’importanza della questione, che
rappresenta ormai un tema più che discusso in Consiglio regionale, e invitando
i presenti a non sottovalutare la realtà, considera che non ci si può più
limitare solo a “prendere delle posizioni politiche”, in quanto alle
determinazioni devono seguire azioni concrete al raggiungimento degli
obiettivi.
Propone,
pertanto, constatata l’assenza del numero legale, il rinvio dell’ordine del
giorno, da inserire, inoltre, al primo punto dell’ordine dei lavori, alla
prossima seduta d’Aula, ribadendo che nessuna azione può essere intrapresa se
non quella di porsi, innanzitutto, regole democratiche.
Convenendo sulla questione sollevata, non solo nel merito ma anche sotto il profilo ordinatorio dei lavori, ritiene la materia in questione troppo seria e delicata perché sia trattata nell’ambito di un’Aula semi vuota. Rinunciando, pertanto, all’intervento di merito, insiste sulla proposta formulata dal consigliere Bova di inserire l’ordine del giorno al primo punto dell’ordine dei lavori.
Invita a verificare attentamente l’iter
amministrativo-procedurale della questione, al fine di scongiurare un eventuale
scadenza dei termini per l’impugnativa, sottolineando che, pur essendo la
questione già chiusa da tempo, è stata avvertita la responsabilità di ascoltare
un ulteriore parere. Si dichiara, pertanto, disposto al rinvio dell’ordine del
giorno, con l’impegno per l’Ufficio della Presidenza di verificare i termini di
legge e l’intero iter amministrativo
Ribadendo
l’importanza che riveste tale decisione politica per il futuro della Regione,
soprattutto ricordando quanto stabilito nella seduta del 16 novembre, in cui
veniva sancita la fine del carbone in Calabria e riallacciandosi alle
osservazioni sollevate dal consigliere Tripodi, conviene nell’esortare
l’Ufficio di Presidenza ad una verifica dei termini procedurali, onde evitare
di incorrere in eventuali scadenze e, ove fosse ravvisata la necessità per
l’immediata scadenza, propone ai presenti di tenere la seduta di Consiglio
regionale ad una settimana a partire da oggi.
Puntualizzato
che il lavoro che va svolto dal Presidente del Consiglio regionale e da parte
di tutto l’Ufficio di Presidenza, a prescindere dalla scadenza dei termini, è
un atto obbligato, considerando che è già stata fornita, al riguardo, una
indicazione precisa, rileva, nel caso non fosse così, un problema di fiducia
che si porrebbe, in questo caso, tra il Consiglio regionale e l’intero Ufficio
di Presidenza che ha solo delle procedure interne amministrative da rispettare
per una eventuale impugnativa.
Considerando,
pertanto, che non si dovrebbe avere alcun tipo di preoccupazione al riguardo,
ribadisce che, altrimenti, si porrebbe un problema dello stesso Ufficio di
Presidenza a poter continuare ad esercitare quel determinato ruolo, avendo solo
l’obbligo di eseguire quanto già stabilito.
Reputati
giusti gli interventi dei consiglieri sul punto, in particolare, riferendosi al
consigliere Tripodi che ha provveduto a ricordare la questione ed al
consigliere Giordano che l’ha semplicemente ripresa, ribadisce l’importanza di
discutere della questione con una Assemblea più larga, affinchè sia garantito,
in tal modo, il numero legale richiesto.
Considerando
che l’Ufficio di Presidenza è disciplinato, nel suo funzionamento, dalla legge,
anche per quanto riguarda le competenze specifiche, e che non può, per tale
ragione soprassedere ad una volontà superiore, come quella manifestata
dall’Aula, plaude all’intervento del consigliere Bova, che reputa “di tutto
rispetto”, e, giudicando la questione di grande importanza, conviene nel
rinviare i due ordini del giorno alla prossima seduta di Consiglio regionale,
stante la mancanza del numero legale. Riferisce, infine, che sarà compito della
maggioranza avvisare l’assessore competente affinchè sia aggiornato sugli
ultimi provvedimenti.
Espressa
la volontà dell’Aula di differire la trattazione dei due ordini del giorno,
dichiara tolta la seduta.
La seduta termina alle 18,12
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)