IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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38.
SEDUTA DI LUNEDI’ 11 GIUGNO 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio
seduta h 14,02
Fine
seduta h 16,26
INDICE
Occupazione, precariato e politiche attive sul lavoro –
Dibattito
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
STILLITANI Francescantonio, assessore
al lavoro, formazione professionale e politiche sociali
LOIERO Agazio (Autonomia e
Diritti)
Avviati i lavori dà la parola al Segretario Questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Pone
in votazione il verbale della
seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Lette le comunicazioni, informa che, in
relazione alla trattazione del punto previsto all’ordine del giorno sulla
tematica del lavoro, dell’occupazione e del precariato, i gruppi politici di
minoranza non parteciperanno ai lavori d’Aula, così come emerso dalla
conferenza dei capigruppo, e che interverranno, invece, per la discussione in
ordine al nuovo punto che verrà inserito all’ordine del giorno relativo alla
approvazione della legge sismica.
Comunicato
di doversi assentare, come anticipato in conferenza dei capigruppo consiliari, essendo
prevista la presenza in Calabria del Ministro della sanità, Balduzzi,
evidenzia come la seduta odierna offra l’opportunità importante di discutere e
porre l’attenzione su uno dei temi più delicati del territorio.
Astenendosi dal commentare la scelta
operata dai consiglieri di centro sinistra di non partecipare ai lavori, rileva
che con l’insediamento della Giunta regionale di cui è a capo si sono messe in
atto una serie di azioni mirate finalizzate ad offrire risposte concrete al
problema dell’occupazione giovanile, ricordando, tra l’altro, le ingenti
risorse investite, circa 147 milioni di euro. Ricordato che le risorse
impegnate ed in parte spese ammontano a 442 milioni di euro, evidenzia che fra
questi: 147 milioni di euro sono stati stanziati per il Piano stralcio del
lavoro, 130 milioni di euro sono relativi alle risorse messe in campo per la
riprogrammazione, 63 milioni di euro sono stati stanziati per l’integrazione
salariale, 25 milioni di euro per il Fondo regionale di garanzia per l’occupazione
e 28,5 milioni di euro sono stati previsti per altre politiche di inserimento
al lavoro e la creazione di nuovi ammortizzatori sociali. Soffermatosi, quindi,
sull’importanza che avrebbe avuto nell’odierna seduta raccogliere le istanze
provenienti dal mondo del partenariato e dai gruppi di minoranza, sottolinea
che a queste risorse vanno aggiunti i 20 milioni di euro per incentivare il
credito d’imposta e altri 15 o 16 milioni di euro che verranno stanziati in
seguito al bando che l’assessore Caridi ha previsto per i giovani disoccupati.
Evidenziato che le azioni intraprese, pur
non risolvendo il problema della inoccupazione
e della disoccupazione, contribuiscono a dare un forte impulso al mondo
del lavoro, chiarisce che, pur dovendo attendere che la fase di programmazione
sia autorizzata da Bruxelles, gli interventi mirati nascono da una sensibilizzazione
della amministrazione alle difficoltà emergenti ed attuali al fine di mettere
in campo una serie di azioni concrete e cercare di creare occupazione, anche in
considerazione della maggiore ricerca del posto di lavoro, coinvolgendo, tra
l’altro, la fascia dei cosiddetti disoccupati disinteressati.
Riferisce che i 130 milioni di euro sono al
momento in fase di approvazione ma che, tuttavia, al di là dei contrasti
iniziali, hanno ricevuto il via libera del partenariato; inoltre, spiega come
rappresentino risorse importanti in quanto recuperate direttamente da fondi
europei ancora non giuridicamente vincolanti, proprio al fine di andare
incontro al fabbisogno reale della popolazione. Ragion per cui, sottolineando
la necessità di canalizzare gli interventi con azioni orientate al
raggiungimento dei risultati, cercando, per esempio, di investire sul comparto
del privato, dell’imprenditoria, piuttosto che su quello del pubblico, ritiene
necessario porre termine alla realtà del precariato preannunciando, a tal
riguardo, che non si andranno più ad alimentare nel pubblico tutte le figure
introdotte negli ultimi anni, con particolare riferimento ai 300 giovani
laureati con 110 e lode che, a causa del sistema, non hanno avuto, a suo parere,
la possibilità di misurare realmente le loro capacità.
In relazione, inoltre, ai finanziamenti del
nuovo Por 2014-2020, comunica che una quota parte minima sarà destinata agli
interventi di recupero o alla capacità di investire sul territorio e che le
risorse sono già state previste per gli anni 2014-2015 sull’idea di creare
nuovi posti di lavoro.
Evidenziato che le scelte intraprese sono
in perfetta sintonia con classe dirigente attuale e annunciato che anche nel
campo della forestazione ci saranno nuovi e importanti interventi che
offriranno risposte adeguate al territorio, invita, pertanto, i consiglieri
presenti ad intervenire per offrire il proprio contributo.
Ringraziato il Presidente Scopelliti, dà la parola all’assessore Stillitani per la relazione tecnica.
Preliminarmente fa rilevare l’opportunità di cercare di analizzare l’ambito in cui, come Regione, ci si muove nel campo del lavoro ed evidenziato che molto spesso si leggono sulla stampa dati discordanti circa l’occupazione, comunica che in Calabria si sta verificando una situazione che, a prima vista, non sembra veritiera vale a dire l’aumento dell’occupazione e, contemporaneamente, della disoccupazione. Precisa che per la prima volta è stato raggiunto un dato importante, in quanto sta aumentando il numero di persone che cercano lavoro e questo vuol dire che persone che in precedenza erano escluse dal mercato del lavoro oggi lo stanno cercando.
Affermato, comunque, che le competenze nel settore lavoro da parte della Regione sono limitate, intervenendo per regolarizzare gli incentivi, ricorda che è stata approvata una legge sull’emersione del lavoro irregolare e sottolinea l’importanza degli interventi nel comparto.
Riferisce, poi, che da parte della Regione sono stati utilizzati due strumenti: il primo è “Click lavoro” che è un portale in cui si incontrano domanda ed offerta e vengono pubblicati i bandi di lavoro; l’altro strumento sono i centri per l’impiego che nelle diverse province funzionano in maniera diversa, quindi rileva l’opportunità di uniformarne le modalità di funzionamento, anche perché con la legge Fornero diventeranno il fulcro di incontro tra la domanda e l’offerta.
Dichiarato
che il primo obiettivo è quello di creare nuova occupazione, evidenzia che il
secondo è quello di mantenere in vita l’occupazione già esistente, utilizzando
sia le risorse comunitarie sia quelle
nazionali. Ricordato che all’inizio della legislatura sono stati realizzati
interventi che impegnavano 147 milioni di euro, che hanno, a suo avviso,
prodotto la maggiore attenzione da parte di quella popolazione che prima non
era interessata al mercato del lavoro, sottolinea, poi, che il primo piano
stralcio prevedeva 5 interventi: il primo, che ha creato oltre 3000 posti di
lavoro, è stato innovativo, in quanto spendere i soldi pubblici incentivando
l’occupazione significa creare occupazione a tempo indeterminato, quindi lavoro
anche per quando finiranno gli incentivi pubblici; il secondo bando del piano
stralcio prevede 571 posti di lavoro
potenziali; un altro bando, per il quale sono state presentate 1100 domande, riguarda
l’accesso al micro credito da parte di soggetti deboli, come ad esempio ex
detenuti o immigrati, per i quali
Espressa, inoltre, soddisfazione per un’altra azione a sostegno dell’occupazione, ossia la creazione di 200 asili domiciliari, riferisce come l’erogazione di incentivi, sempre da parte della Regione, abbia impedito che 1200 lavoratori venissero licenziati e che altri a cui mancavano delle professionalità, e che sono state acquisite, si trovassero nella stessa situazione; ricorda, comunque, che alcuni bandi della precedente amministrazione sono stati completati.
Riferito che ci sono altre risorse da impegnare, circa 130 milioni di euro, afferma che, di comune accordo con il partenariato, si cercherà di spenderli nel miglior modo possibile, e che saranno disponibili a partire dalla seconda metà di agosto; tuttavia occorre, a suo avviso, tenere presente che la riforma Fornero prevederà incentivi soprattutto nel mezzogiorno.
Ritiene che l’obiettivo sia quello di concedere incentivi laddove non interviene lo Stato con risorse e questo creerà difficoltà, ma reputa possibile individuare esattamente le tipologie di incentivi da erogare, precisando che una parte di queste risorse sarà destinata a realizzare interventi per l’occupazione dei disabili. Sottolinea, quindi, che non si possa parlare di lavoro se non si affrontano due problemi: quello dei precari e quello dei percettori di ammortizzatori in deroga, per i quali per il 2012 ci saranno 1600 milioni.
In
merito ai precari calabresi precisa che sostanzialmente sono quelli del bacino Lsu-Lpu, i lavoratori
del piano per l’occupazione e quelli delle legge numero 28 integrata dalla
legge numero 8 (i lavoratori della legge 28 sono gestiti da Calabria lavoro e
Calabria etica, per l’assistenza socio-assistenziale sul territorio); riferisce,
inoltre, che i lavoratori Lsu-Lpu sono 5200 circa e
proprio in questi giorni chiedono la stabilizzazione e la Regione e i sindacati
stanno lavorando in proposito, ma occorre dire che
Presidenza del Vicepresidente Alessandro
Nicolò
Dichiarato di non volere entrare nel merito della discussione in atto poiché la minoranza ha già dichiarato la propria posizione in una conferenza stampa, chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno sulla chiusura dello stabilimento Italcementi di Vibo Valentia Marina che coinvolge 82 lavoratori e l’indotto. Ritenendo questa una scelta sbagliata, attraverso l’ordine del giorno si chiede al Presidente della Giunta regionale di investire la Giunta e l’assessore al lavoro della istituzione presso il Ministero delle attività produttive di un tavolo di crisi per scongiurare il licenziamento di questi lavoratori.
Riferisce all’Aula che in Conferenza dei capigruppo è stato presentato un analogo ordine del giorno a conferma dell’alta attenzione dell’Esecutivo di fronte a queste crisi lavorative. Ritiene opportuno, quindi, riunire i capigruppo al banco della presidenza per trovare un momento di sintesi. In relazione alla discussione in atto, ritiene opportuno che il Consiglio possa affrontare nella prossima seduta diverse problematiche con condivisione di intenti.
Accoglie favorevolmente la proposta di un ordine del giorno congiunto, affinché possa avere maggiore forza.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno congiunto che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di un ordine del giorno sulla mancanza di collegamenti ferroviari sulla linea ionica calabrese. Ricordando che numerosi treni sono stati soppressi e la grande preoccupazione di cittadini e operatori del settore turistico, chiede un impegno della Giunta regionale per ripristinare collegamenti ferroviari adeguati.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno che è approvato. Pone, quindi, in votazione la proposta di differimento del dibattito, effettuata dal consigliere Chiappetta, che è approvata.
Informa l’Aula che in Conferenza dei capigruppo si è deciso, di concerto con la minoranza, di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge numero 344/9^ e ne chiede l’inserimento.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 344/9^ che è approvato.
Relaziona sulla proposta di legge numero 344/9^ che modifica la legge regionale numero 35 del 2009, estendendo la verifica preliminare di conformità ai progetti di tutte le opere classificate come edifici, ponti ed a tutte le classi d’uso. Evidenzia, inoltre, che la complessità della materia e le diverse metodologie di calcolo utilizzate dai progettisti hanno reso necessarie piattaforme software per il controllo della progettazione e portato a lungaggini burocratiche sulla verifica automatica dei progetti. Tra gli aspetti qualificanti di questa legge sottolinea, poi, la previsione di un regolamento emanato dalla Giunta regionale, che disciplini, per un regime transitorio della durata massima di diciotto mesi, le modalità di attuazione con particolare attenzione per le opere di classe d’uso III e IV migliorando il servizio delle strutture tecniche. Conclude auspicando una rapida definizione dei regolamenti finalizzati alla messa in esercizio del complesso strumento informatico.
Rammaricato per dover esprimere, ancora una volta, un’opinione diversa rispetto all’indirizzo di programmazione del territorio e di garanzia della tutela delle costruzioni rispetto alla maggioranza, dichiara il voto contrario del Partito democratico, ricordando che l’astensione in Commissione è stata unicamente il frutto della serietà istituzionale della minoranza non riguardante il merito del provvedimento. Ritiene la proposta in esame una ulteriore proroga di diciotto mesi mascherata, rispetto all’entrata in vigore della legge antisismica, la legge regionale numero 35 del 2009 che ripristina la precedente normativa prevedendo una serie di assunzioni di responsabilità private e pubbliche. Considera inaccettabile che si dica ancora che gli uffici non sono pronti per attuare questa legge, dopo che si è andati avanti di proroga in proroga per due anni.
Dichiara che il gruppo a cui appartiene ha una posizione parzialmente diversa, meno negativa, rispetto a quella espressa dal consigliere Principe, in quanto non può non tenere conto di quanto avvenuto nella seduta della quarta Commissione consiliare nel corso della quale si era evidenziato che, pur riconoscendo l’ineccepibilità del dispositivo, lo stesso manteneva una lacuna nella fase attuativa.
Riferisce che alla richiesta che lo stesso fosse integrato e che venisse colmato il vuoto legislativo esistente è stato risposto che il vuoto era riconducibile ad una mancanza del Governo nazionale in quelle che sono le sue prerogative in materia e che la questione sarebbe stata affrontata in sede di conferenza Stato - Regione. Conclude dichiarando di aspettarsi risposte concrete riguardo alla problematica evidenziata, confermando il voto di astensione del gruppo di Italia dei Valori.
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Afferma che il voto negativo rispetto alla proposta in discussione è conseguenza di quanto già sottolineato quando si è approvato il “piano casa” e cioè che in Calabria il problema della sismicità, coniugato all’abusivismo edilizio, è grandissimo visto che il territorio calabrese è considerato ad elevato rischio sismico e che in passato è stato devastato da terremoti. Ritenuto che in questo momento, atteso quanto accaduto in Emilia Romagna, sia un errore pensare di procrastinare, di diciotto mesi, i termini per l’entrata in vigore della legge antisismica accollandosi questo tipo di responsabilità, conclude dichiarando il proprio voto contrario riguardo alla proposta di legge in discussione.
Afferma di intervenire per esplicitare, sotto il profilo tecnico, alcune questioni avanzate dall’ordine degli ingegneri ed, in particolare, che il processo di amministrativo di controllo sia di tipo digitale al fine di poter evitare che possano venire fuori balzelli aggiuntivi che poi portano l’utente a pagare due volte i diritti dovuti e che gli uffici preposti siano adeguatamente preparati ad affrontare il nuovo regime introdotto con la legge in discussione.
Sottolineato che il gruppo di Italia dei Valori individua problematiche la cui risoluzione può essere di ausilio alla legge antisismica e gli altri menzionano negativamente la legge sul “piano casa” nel quale si prevede che tutta la procedura prevista debba essere svolta da professionisti qualificati, afferma che la proposta odierna vuole modificare la legge approvata nella passata legislatura sulla quale sarebbe giusto considerare che ci sono ritardi di attuazione ma anche che l’applicazione della stessa attenua i rischi sismici nel territorio calabrese.
Pone in votazione l’articolo 1 (Modifica all’articolo 3 della Legge regionale numero 35/2009), l’articolo 2 (Modifica all’articolo 7 della Legge regionale numero 35/2009), l’articolo 3 (Modifica all’articolo 16 della Legge regionale numero 35/2009), l’articolo 4 (Modifica all’articolo 17 della Legge regionale numero 35/2009) che sono approvati, indi pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata.
Raccomanda gli uffici competenti di procedere alla pubblicazione della legge nel più breve tempo possibile affinché entro il primo luglio possa essere operativa.
Evidenzia che, trattandosi di una proposta che si compone di soli quattro articoli, sarà possibile farla entrare in vigore entro il primo luglio.
Pone in discussione i due ordini del giorno, uno a firma dei consiglieri di minoranza e l’altro a firma dei consiglieri di maggioranza, di contenuto analogo, relativi alla chiusura dello stabilimento della Italcementi di Vibo Valentia Marina.
Evidenziato che il problema
relativo alla chiusura dello stabilimento della Italcementi è serio e delicato,
nell’attuale contesto di crisi economica generalizzata, attesa la gravità
sottesa ad una eventuale chiusura dello stesso, unica fonte di sostentamento
per numerose famiglie, sottolinea che paradossalmente il cemento per i lavori
svolti nell’autostrada Salerno - Reggio Calabria proviene da fuori regione. Indi,
afferma che, a suo avviso, il Governo nazionale debba essere informato della
problematica, affinché adotti un provvedimento anticrisi ad hoc, e che
Pone in votazione gli ordini del giorno relativi alla chiusura dello stabilimento Italcementi di Vibo Valentia Marina che sono approvati, con autorizzazione al coordinamento formale.
In riferimento alle dimissioni di un componente del Corecom Calabria, di cui il Presidente ha dato informazione nel corso delle comunicazioni all’Aula, chiede che il Consiglio regionale autorizzi il Presidente ad attivare i poteri sostitutivi, previsti dalla legge regionale di riferimento, per procedere ad una nuova nomina.
Pone in votazione la proposta avanzata dal consigliere Dattolo che è approvata.
Pone ai voti l’ordine del giorno
a firma dei consiglieri Gallo e altri, sulla mancanza di collegamenti
ferroviari da e per
La seduta termina alle 16,26
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)