IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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37.
SEDUTA DI LUNEDI’ 28 MAGGIO 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE
ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio
seduta h 14,48
Fine
seduta h 16,40
INDICE
RAPPOCCIO Antonio (Insieme per
la Calabria)
In memoria della studentessa Melissa Bassi, vittima
dell’attentato di Brindisi del 19 maggio 2012
LOIERO Agazio (Autonomia e
Diritti)
IMBALZANO Candeloro, relatore,*
CHIAPPETTA Gianpaolo, relatore
Avviati i lavori dà la parola al Segretario Questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Pone
in votazione il verbale della
seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni e riferisce che la Conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare alla prossima seduta di Consiglio regionale la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Chiede che sia osservato un minuto di silenzio in ricordo di Melissa Bassi, la studentessa dell’istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi, barbaramente uccisa dall’ordigno esploso innanzi alla scuola il 19 maggio scorso.
Accoglie la richiesta.
Dispone che si osservi un minuto di silenzio in memoria della studentessa Melissa Bassi.
Il Presidente ed i consiglieri,
levatisi in piedi, osservano un minuto di silenzio.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 333/9^ la cui trattazione era stata rinviata nel corso della precedente seduta e sottolinea che la proposta è volta a disporre il trasferimento, da parte della Giunta regionale, delle risorse necessarie alle unioni di comuni per il mantenimento economico giuridico del personale transitato dai ruoli delle Comunità Montane.
Pone ai voti la proposta di inserimento avanzata dal consigliere Dattolo che è inserita all’ordine del giorno.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 336/9^, relativa alla modifica della legge regionale numero 8 del 2012 inerente l’istituzione della Fondazione per la valorizzazione del Santuario delle Cappelle di Laino Borgo; altresì, chiede l’inserimento: di un ordine del giorno sulla certificazione dei redditi delle imprese; di un ordine del giorno sulla soppressione degli uffici giudiziari; di un ordine del giorno relativo allo stato di attuazione della legge sull’edilizia sociale.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 336/9^ che è inserita; indi, pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno avente ad oggetto il riconoscimento dei crediti alle imprese che è inserito. Riguardo l’ordine del giorno relativo alla soppressione degli uffici giudiziari, ricorda che già nella seduta precedente è stato approvato un ordine del giorno analogo che, ritiene, possa essere integrato con quello proposto dal consigliere Principe. Infine, in riferimento all’ordine del giorno relativo all’attuazione della legge sull’edilizia sociale, attesa l’assenza dell’assessore competente, reputa opportuno rinviarne la trattazione alla prossima seduta.
Sottolinea che l’ordine del giorno da lui proposto non implica una discussione nel merito della problematica ma si limita ad invitare il dipartimento competente a riferire in sede di Commissione consiliare sullo stato di attuazione della legge sull’edilizia sociale.
Ritiene che la procedura corretta sia quella di trasformare l’ordine del giorno in interrogazione a risposta immediata .
Ritiene che la procedura posta in essere per la presentazione dell’ordine del giorno sia corretta e che, quindi, l’ordine presentato debba considerarsi ammissibile.
Ricordato che il dipartimento lavori pubblici è tenuto ad inviare alla Commissione consiliare una relazione trimestrale sullo stato di attuazione della legge sull’edilizia sociale, chiede che vengano rispettate le prerogative del Consiglio e sia inserito all’ordine dei lavori l’ordine del giorno proposto dal consigliere Principe.
Propone, in merito alla problematica oggetto dell’ordine del giorno, che l’assessore ai lavori pubblici sia audito dalla quarta Commissione consiliare.
Concorda con quanto proposto dal consigliere Dattolo.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno, firmato sia da consiglieri di maggioranza sia di minoranza, riguardante la modifica della legge regionale numero 34 del 2010, al fine di ripristinare il contributo destinato alla casa di riposo “Serena” di San Lucido, senza il quale la struttura non potrà continuare ad erogare i servizi offerti.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno finalizzato sia ad esprimere solidarietà alla famiglia dell’operaio rimasto ucciso in un incidente sul lavoro in un cantiere dell’autostrada A3 sia per intimare l’ANAS a svolgere controlli puntuali e costanti affinché siano rispettate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 343/9^ riguardante le modifiche della legge regionale che disciplina l’esodo dei dipendenti; chiede, altresì, l’inserimento di un ordine del giorno relativo all’applicazione delle linee guida per la realizzazione dei programmi per i licei.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 343/9^ e dell’ordine del giorno riguardante le linee guida per i licei che sono inseriti.
Esplicita le modifiche contenute nel provvedimento, precisando, in particolare, che esso non sostituisce il piano casa precedentemente approvato, ma accoglie i suggerimenti derivanti dall’impugnativa del Consiglio dei Ministri innanzi alla Corte Costituzionale.
Affermato, quindi, che non vi è alcuna volontà di prevaricare le minoranze, ma solo la volontà di dotare i calabresi di una nuova opportunità, sottolinea che la proposta non è tesa, in alcun modo, a sanare gli abusi edilizi né a stravolgere il “già traballante” assetto urbanistico della regione. Infine, ricorda che il Piano casa è un importante strumento, capace di realizzare una vera inversione di tendenza e produrre grandi benefici dal punto di vista economico per tutto il territorio calabrese.
Ritiene che, nonostante la Commissione abbia tentato di ricondurre il provvedimento nell’alveo della costituzionalità, la sua ratio sia censurabile, atteso l’eccessivo incremento delle volumetrie conseguente alla sua applicazione; a tal proposito, sottolinea le difficoltà connesse alla morfologia di tutti i territori italiani, così come dimostrato dai danni causati dai continui eventi sismici, ed evidenzia i limiti connessi alla manutenzione delle strutture.
Ricordate le decisioni assunte nella giornata odierna in sede di Conferenza dei Capigruppo ed i tentativi di raggiungere intese che siano maggiormente condivise, ritiene che il progetto di legge in esame rappresenti un problema di immagine rispetto al territorio ed all’Istituzione, sottolineando che gran parte dell’abusivismo edilizio è stato causato dalle pressioni esercitate dalla criminalità. Indi, sostenuto che la Regione debba intervenire per non consentire modifiche sostanziali dei territori, in considerazione dei cataclismi naturali ciclici che vi avvengono, dichiara il suo voto contrario alla proposta di legge ed annuncia che, nel caso in cui si insista nella sua approvazione, scriverà direttamente al Ministro competente per rappresentare le difficoltà reali dei territori.
Pur rispettando le opinioni espresse dai consiglieri di minoranza, ritiene che sia necessaria un’analisi più approfondita, in particolare riguardo alla possibilità, nei casi di demolizione e ricostruzione, di utilizzare materiali di ultima generazione che ben si prestano all’attuazione delle norme in materia antisismica. Condivise, dunque, le osservazioni relative all’abusivismo edilizio e sottolineato che il provvedimento offre la possibilità di aumento volumetrico a soggetti che siano in regola con le concessioni edilizie, evidenzia che nessuna speculazione edilizia può, a suo avviso, essere connessa ad aumenti di superficie per un massimo di 60 metri quadrati; indi, ribadisce che la proposta di legge non prevede in alcun caso forme di condono rispetto a precedenti abusi edilizi. Pur nelle rispettive posizioni, auspica atteggiamenti intellettualmente corretti e privi di pregiudizi, ricordando che qualunque Comune potrà, con una semplice delibera di Consiglio comunale, rendere inefficace sul territorio di competenza i dettami della legge. Inoltre, evidenziato che il risparmio energetico è sotteso ai contenuti della norma, invita tutti i cittadini a valutarne i contenuti e gli effetti.
Pone ai voti gli articoli 1 (Modifiche all’articolo 2, l.r. 7/2012), 2 (Modifiche all’articolo 4, l.r. 7/2012) e 3 (Modifica all’articolo 5, l.r. 7/2012) che sono approvati, indi passa all’esame dell’articolo 4 (Modifiche all’articolo 6 l.r. 7/2012) al quale è stato presentato l’emendamento protocollo numero 24316, a firma del consigliere Dattolo.
Illustra l’emendamento teso a modificare il comma 1 dell’articolo 4, che in particolare prevede l’eliminazione della frase “ovvero per i quali sia stata presentata, nei termini della legislazione statale vigente in materia, istanza di condono dagli interessati, se aventi diritto.”
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 24316 che è approvato, indi, l’articolo 4 come modificato.
Per dichiarazione di voto, ribadisce il voto contrario alla proposta a nome dell’intero Partito Democratico, indi, in virtù delle dichiarazioni del consigliere Dattolo relative all’aumento massimo di 60 metri quadri per abitazione, ricorda che originariamente l’aumento del 20 per cento era stato proposto per ogni edificio composto al massimo da due unità abitative e che in sede di Commissione è stata, successivamente, approvata una modifica sostanziale che ha sostituito il concetto di edificio con quello di unità abitativa; ciò, a suo avviso, consentirà anche ai condomini, le cui unità abitative possono superare il numero di venti, di apportare aumenti volumetrici notevoli e certamente superiori a quelli dichiarati dal relatore.
Indi, specificato che il Partito democratico non è contrario ad un aumento di 60 metri quadrati per edificio ma all’estensione del concetto ai condomini, laddove dovesse autorizzarsi l’aumento volumetrico per unità abitativa e non per edificio nel suo complesso, paventa gravissimi danni per il decoro ed il disegno urbano delle città, in particolare per i centri storici.
Annuncia la ferma opposizione del suo gruppo alla proposta di legge, di cui non condivide lo spirito e che ritiene finalizzata esclusivamente all’ampliamento di unità abitative, a suo giudizio già sproporzionate rispetto alla popolazione regionale. Altresì, ritenuto che la proposta di legge di fatto violi i principi statutari, non condivide le osservazioni del consigliere Dattolo in riferimento ai poteri dei consigli comunali, ritenendo che la Regione debba, di contro, porre limiti seri e certi sull’edificabilità nei territori. Infine, auspicato che i Comuni abbiano la forza e la capacità di non attuare la legge, evidenzia come sia opportuno incentivare il turismo attraverso azioni che esaltino la bellezza dei luoghi.
Pone ai voti il provvedimento nel suo complesso che è approvato a maggioranza.
Ritenuto che l’approvazione della proposta di legge, licenziata all’unanimità dalla Commissione, consentirà di superare le criticità che hanno causato l’impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri innanzi alla Corte Costituzionale, riferisce che la modifica si rifà integralmente alla legislazione nazionale in materia.
Giudicata la legge in grado di rappresentare un salto di qualità per l’intera regione, perché capace di sostenere processi innovativi per l’edilizia sostenibile, nel rispetto del territorio e delle sue caratteristiche morfologiche e orografiche, ritiene che la legge possa essere un buon punto di partenza per la Regione Calabria, contrariamente a quanto, a suo dire, sarà per il Piano Casa; a tal proposito, sottolinea che il Piano casa, nonostante le modifiche, non prevede mobilitazione di risorse pubbliche, in assenza delle quali difficilmente sarà possibile avviare il motore dell’edilizia. Indi, esprime il suo voto favorevole sul provvedimento in discussione.
Pone ai voti l’articolo unico, modificativo dell’articolo 8 bis della legge regionale, che è approvato.
Comunica che la proposta di legge è rinviata alla prossima seduta.
Illustrata la proposta di legge, approvata all’unanimità in Commissione, avente ad oggetto la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico dialettale e culturale della Regione Calabria, precisa che la proposta prevede una serie di interventi nei settori dello studio e della ricerca, delle attività culturali e dello spettacolo, della comunicazione e dell’istruzione nonché il coinvolgimento degli enti locali e forme di collaborazione con le amministrazioni statali.
Riferisce, inoltre, che l’articolo 10 della proposta prevede l’istituzione presso l’Assessorato regionale alla cultura di un Osservatorio per il patrimonio linguistico e culturale, nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale e composto: da tre studiosi di riconosciuto e comprovato prestigio nella vita culturale calabra, designati dalla Giunta regionale; un rappresentante per ciascuna delle università calabresi designati dai rispettivi senati accademici; due studiosi di riconosciuto e comprovato prestigio nella vita culturale calabra, designati, rispettivamente dal Presidente dell’ANCI e dell’Upi; inoltre, le funzioni di segretario sono svolte da un funzionario dell’Assessorato alla cultura.
Comunica, altresì, la presentazione di un emendamento, a sua firma, che propone di inserire dopo il comma 6 dell’articolo 10 il comma 6 bis con il quale si prevede che la partecipazione all’Osservatorio è gratuita e ai membri compete soltanto il rimborso delle spese vive documentate, nel limite massimo annuo di mille euro.
Pone ai voti gli articoli 1 (Principi e finalità), 2 (Tipologia di interventi di valorizzazione), 3 (Interventi nel settore studio e ricerca), 4 (Interventi nel settore delle attività culturali e dello spettacolo), 5 (Interventi nel settore della comunicazione), 6 (Interventi nel settore dell'istruzione), 7 (Funzioni della Regione e degli enti locali), 8 (Forme di collaborazione con amministrazioni dello Stato) e 9 (Fondo regionale per la valorizzazione dei dialetti di origine calabrese), che sono approvati, indi, comunica che all’articolo 10 (Osservatorio regionale per la cultura e il patrimonio dialettale calabrese) è stato presentato l’emendamento protocollo numero 24567, a firma del consigliere Salerno, che è stato già illustrato nella relazione introduttiva. Pone ai voti l’emendamento che è approvato e, indi, l’articolo 10 che viene approvato come emendato. Pone, quindi, in votazione l’articolo 11 (Norma finanziaria) e la legge nel suo complesso che è approvata come emendata.
Illustra la proposta di legge che nasce dalla precisa volontà della Commissione, scaturita da un approfondito esame che ha coinvolto anche le associazioni di categoria, di rendere operativa, dopo quasi quattro anni dalla sua approvazione, la legge regionale numero 29 del 2008, fortemente voluta e finalizzata ad orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli provenienti dalle imprese operanti nel territorio regionale.
Riferito il superamento dei rilievi di incompatibilità con le norme comunitarie mediante soluzioni analoghe a quelle adottate da altre regioni, ad esempio il Veneto e l’Abruzzo, sottolinea che la correttezza del percorso intrapreso è stata confermata dal fatto che la Commissione Europea ha comunicato alla Regione Abruzzo che la notifica dell’aiuto di Stato non rientra nel campo di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea, per cui la Commissione Europea ha chiesto alla Regione Abruzzo di procedere al ritiro della notifica stessa.
Intervenendo per dichiarazione di voto, dichiara il voto favorevole del suo gruppo ad un provvedimento atteso da tempo per dare attuazione alla legge regionale numero 29 del 2008, attraverso il superamento dei rilievi comunitari, al fine di dare slancio ad un settore importante per l’economia calabrese e ricordando, altresì, la presentazione in Commissione di emendamenti che hanno trovato accoglimento nell’emendamento formulato dal consigliere Imbalzano.
Posto ai voti l’articolo 1 (Modifica del titolo della legge regionale 14 agosto 2008, n. 29 “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali anche a chilometri 0”) che è approvato, comunica che all’articolo 2 (Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 14 agosto 2008 n. 29) è stato presentato l’emendamento protocollo numero 24640/1, a firma del consigliere Imbalzano.
Illustra l’emendamento con il quale si propone di sopprimere la lettera c) del comma 2 dell’articolo 2 e sostituirla con la seguente formulazione: alla lettera b) del comma 2 dell’articolo 1 della legge regionale numero 29 del 2008 le parole “prodotti agricoli regionali” e “sono soppresse.
Pone ai voti l’emendamento che è approvato e, quindi, l’articolo 2 che è approvato come emendato. Posto ai voti l’articolo 3 (Modifiche all’articolo 3 della legge regionale 14 agosto 2008 n. 29) che è approvato, comunica che all’articolo 4 (Modifiche all’articolo 4 della legge regionale 14 agosto 2008 n. 29) è stato presentato l’emendamento protocollo numero 24640/2, a firma del consigliere Imbalzano, che propone di sopprimere il comma 2 dell’articolo 4 e sostituirlo con la seguente formulazione: al comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale numero 29 del 2008 le parole “prodotti agricoli regionali” sono soppresse e sono sostituite con le parole “prodotti agricoli a chilometro zero”. Indi, posto ai voti l’emendamento che è approvato, pone ai voti l’articolo 4 che è approvato come emendato. Indi, pone ai voti gli articolo 5 (Modifiche all’articolo 6 della legge regionale 14 agosto 2008 n. 29) e 6 (Abrogazione dell’articolo 9 della legge regionale 14 agosto 2008 n.29) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata come emendata.
Illustra la proposta di legge, di iniziativa dei capigruppo consiliari, che nasce dall’esigenza di disporre, da parte della Giunta regionale, il trasferimento alle unioni dei comuni delle risorse finanziarie necessarie per il mantenimento economico del personale transitato dalle Comunità montane, al fine di garantire il ripristino del pagamento delle spettanze economiche.
Pone ai voti l’articolo unico che è approvato.
Riferita la necessità di apportare alcune modifiche alla legge regionale numero 8 del 2012, istitutiva della Fondazione per la valorizzazione del Sacro Monte di Laino Borgo, inerenti, precisamente, il coinvolgimento dell’Università degli Studi della Calabria, previa necessaria intesa e l’inserimento dopo l’articolo 7 dell’articolo 7 bis che prevede la copertura finanziaria di 5000 euro, ne chiede l’approvazione.
Pone ai voti gli articoli 1 (Modifiche all’articolo 4 della legge regionale 28 marzo 2012, n.8) e 2 (Articolo 7 bis. Norma finanziaria) e la legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra l’ordine del giorno in discussione, firmato anche dai consiglieri Loiero, De Masi, Bova, Dattolo e Chiappetta, con il quale si conferisce mandato al Presidente della Giunta regionale di intervenire presso il Governo nazionale affinché le imprese calabresi non siano tenute fuori dalle disposizioni previste dal Decreto Monti inerenti il pagamento dei crediti alla imprese, atteso che la Calabria è soggetta al Piano di rientro dal deficit nel settore sanitario, analogamente alla Regione Lazio ed alla Regione Campania.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Propone di introdurre la modifica nel prossimo assestamento di bilancio.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Riferisce che l’ordine del giorno è stato illustrato precedentemente.
Esprimendo alla famiglia dell’operaio deceduto la solidarietà dell’intero Consiglio regionale, pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato all’unanimità.
Illustra la proposta di legge, condivisa da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, avente ad oggetto l’adeguamento della normativa regionale alle recenti modifiche introdotte dalla legislazione nazionale, finalizzata ad introdurre le modifiche necessarie per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro dei dipendenti del Consiglio regionale.
Posta ai voti la proposta di legge che è approvata, toglie la seduta.
La seduta termina alle 16,40
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)