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IX^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

___________

 

35.

 

SEDUTA DI LUNEDI’ 16 APRILE 2012

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO INDI DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

 

Inizio seduta h 13,08

Fine seduta h 17,22

 

INDICE

PRESIDENTE,*

Comunicazioni

PRESIDENTE

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE,*,*,*

FRANCHINO Mario (PD)

PRINCIPE Sandro (PD)

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto),*

Ambiente, depurazione e difesa del mare – Dibattito

PRESIDENTE,*

AIELLO Ferdinando (Progetto Democratico)

CENSORE Bruno (PD)

DATTOLO Alfonso (UDC)

DE MASI Emilio (IDV)

FEDELE Luigi (PDL)

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

PRINCIPE Sandro(PD)

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente,*

SCALZO Antonio (PD)

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Giunta regionale

Per fatto personale

PRINCIPE Sandro (PD)

Ordine del giorno a firma dei consiglieri Bova e Tripodi in merito alla ristrutturazione della caserma dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria

PRESIDENTE

Proposta di legge numero 325/9^ di iniziativa dei consiglieri Dattolo, Gallo, Magno, ed altri, recante: 'Integrazione e modifica alla legge regionale 29 dicembre 2010, n. 34'

PRESIDENTE

DATTOLO Alfonso, relatore

MAIOLO Mario (PD)

 

 


Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 13,08

PRESIDENTE

Avviati i lavori dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Legge il verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRINCIPE Sandro (PD)

Riferito che la Giunta regionale con delibera numero 47 del 30 marzo 2012 ha approvato la programmazione inerente il trasporto pubblico locale, senza il rispetto delle procedure previste dalla legge regionale numero 23 del 1999 che prevede una apposita procedura concertativa finalizzata a stabilire i servizi minimi, nonché, ai sensi dell’articolo 10 della medesima legge, l’obbligo di richiedere il parere della competente Commissione consiliare, chiede al Presidente del Consiglio un intervento finalizzato a ripristinare il rispetto della procedura, atteso che la delibera, che ha già creato agitazione nel mondo del trasporto pubblico locale, sarà esecutiva dal 1 maggio 2012.

PRESIDENTE

Comunica che gli uffici stanno effettuando una verifica al riguardo.

FRANCHINO Mario (PD)

Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno relativo alla problematica dei lavoratori “esodati” che rischiano di rimanere a lungo senza stipendio e senza pensione, finalizzato alla modifica dell’articolo 24 del decreto legge “Cresci Italia” che tenga conto delle indicazioni espresse dalla Conferenza delle regioni e province autonome e contenute nella relazione inviata ai competenti ministeri.

PRESIDENTE

Comunica che l’ordine del giorno sarà inserito nella prossima seduta di Consiglio regionale, attesa la necessità di procedere al completamento delle firme.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione relativa alla necessità di procedere con urgenza ai lavori di completamento della caserma dei vigili del fuoco di Reggio Calabria, il cui dormitorio è stato distrutto da un incendio, sottolineando , inoltre, come risulti impossibile usufruire della porzione del complesso destinata a spogliatoio a causa di un contenzioso tra la ditta incaricata e il Ministero competente.

Precisa che non si tratta soltanto di un problema tecnico, atteso che i lavori potrebbero essere completati in breve tempo e con una spesa esigua, ma di una problematica più ampia in cui si inserisce la questione di una adeguata interlocuzione tra il Governo regionale e il Governo centrale nonché l’attenzione di quest’ultimo a risolvere le problematiche inerenti le sue emanazioni periferiche atteso, peraltro, che trattasi di una struttura finalizzata alla salvaguardia della incolumità pubblica.

PRESIDENTE

Precisa che la mozione sarà inserita all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio regionale salvo procedere nella seduta odierna alla sottoscrizione della richiesta, come previsto dal Regolamento.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Comunica che provvederà a raccogliere le firme per l’inserimento della mozione nella seduta odierna, attesa l’urgenza di provvedere al riguardo.

PRESIDENTE

Precisato che il dibattito sulla problematica ambientale previsto all’ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio regionale è stato deciso dai capigruppo all’unanimità, poiché trattasi di questione dirimente ed essenziale che va affrontata in anticipo rispetto all’inizio della stagione estiva, invita l’Assessore Pugliano a svolgere la relazione, sottolineando la necessità di uno sforzo corale che coinvolga le istituzioni, gli enti e il mondo produttivo.

Ambiente, depurazione e difesa del mare – Dibattito

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Ritenuto necessario occuparsi della problematica ambientale e del mare con anticipo rispetto all’avvio della stagione estiva, sottolinea che il mare, come condiviso da tutti i cittadini calabresi, costituisce un bene prezioso, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale per la cultura e per l’economia della regione, evidenziando che, a tal fine, l’Esecutivo regionale ha posto in essere numerose azioni preventive finalizzate alla sua salvaguardia.

Sottolineata la necessità di far nascere in Calabria una nuova cultura del mare attraverso la cooperazione tra gli enti e le istituzioni interessate ma, soprattutto, attraverso la firma di un “patto tra calabresi”, evidenzia l’assenza in passato di una adeguata cultura ambientalista e la scarsa attenzione da parte dei Governi che si sono susseguiti, ritenendo a tal fine sintomatica la esigua dotazione organica del Dipartimento Ambiente che consta di appena 29 dipendenti, impegnati in molteplici ed importanti problematiche quali la depurazione, gli interventi di bonifica, la gestione del sistema dei rifiuti dopo la conclusione della fase del commissariamento.

Ricordato l’incontro del Presidente Scopelliti con i sindaci dei comuni calabresi, ribadisce la necessità di realizzare una inversione di tendenza nelle azioni da mettere in campo, “sotterrando l’ascia della contrapposizione politica”.

Con riferimento alla problematica della depurazione, riferito il disordine esistente in Calabria nel sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue a causa della confusione delle competenze in materia che ha impedito una ordinata pianificazione, sottolinea che le problematiche sono riconducibili essenzialmente a tre macroelementi: difetti infrastrutturali, gestionali e culturali.

Ribadita la carenza di programmazione legata in parte alla confusione normativa che ha portato dal 2008 a realizzare 343 interventi - per una spesa totale di 350 milioni di euro - che non hanno prodotto i risultati auspicati, riferisce che, a partire dal 2010, è stata avviata una pianificazione unitaria partendo dalla condivisione delle priorità segnalate dagli Ambiti territoriali ottimali, attraverso l’ascolto delle problematiche dei comuni calabresi e la realizzazione, nell’ambito del piano operativo, di interventi straordinari per un valore di 38 milioni di euro.

Evidenziata la necessità di una maggiore responsabilità da parte non solo degli amministratori ma di tutta la classe dirigente degli enti locali, riferisce il ritardo nella realizzazione degli interventi, compresi quelli previsti dagli Accordi di programma quadro del 2008 e del 2009

Ritiene, altresì, necessario sollecitare gli enti locali a predisporre i progetti preliminari necessari per non incorrere in infrazioni comunitarie e per superare quelle già esistenti; a tal proposito, precisa che nella prossima delibera del CIPE saranno stanziati 217 milioni di euro per 16 infrazioni comunitarie che riguardano 82 comuni e altri 42 milioni di euro per le infrazioni comunitarie relative ai siti inquinati, colmando così un ritardo di oltre 12 anni.

Sottolineata, con riferimento ai difetti gestionali individuati, la problematica inerente la mancata riscossione da parte dei comuni dei corrispettivi del servizio idrico integrato, con il conseguente mancato versamento delle spettanze ai soggetti incaricati della depurazione, ricorda i positivi risultati connessi all’approvazione nel 2010 della legge regionale numero 22 che ha previsto la possibilità per il Governo regionale di attivare i poteri sostitutivi, con nomina di un commissario ad acta, nei confronti degli enti inadempienti che, per superficialità o disattenzione, non incassano i corrispettivi dovuti per il servizio idrico.

Ritenuto, inoltre, fondamentale occuparsi della problematica inerente la gestione e lo smaltimento dei fanghi, che paventa non venga effettuato correttamente in molti comuni, lamenta una mancanza di collaborazione in tal senso, evidenziando che oltre il 50 percento di essi non fornisce i dati relativi allo smaltimento dei fanghi da inviare alla Commissione europea per non incorrere in procedure d’infrazione.

Con riferimento, infine, ai limiti culturali, ritiene necessario che tutti gli enti competenti si adoperino per individuare e combattere le forme di abusivismo e di illegalità, implementando i sistemi di controllo e di vigilanza, attraverso la collaborazione con gli enti territorialmente competenti e l’attivazione di un numero verde nei mesi estivi; ricordando, infine, che nel 2011 è stata istituita una task force tra il Dipartimento ambiente, l’Arpacal e la Capitaneria di porto, ribadisce la necessità di una politica di sensibilizzazione della comunità per non vanificare gli interventi messi in campo dalle istituzioni.

DE MASI Emilio (IDV)

Giudicata intelligente l’intuizione di tenere una seduta consiliare tematica sull’ambiente, sottolinea come quella odierna sia una occasione importante per tutti i consiglieri che vorranno apportare, insieme all’assessore, contributi concreti. Convinto che tutte le disgrazie da cui è afflitto il territorio siano dovute alla confusione riguardo la normativa esistente e alla classe dirigente che oggi sconta il ritardo con il quale ha preso piena coscienza delle situazioni che si stavano abbattendo sul territorio calabrese, asserisce che una politica di tutela non possa esaurirsi con l’assegnazione di una singola delega, in quanto vi sono specifiche competenze che trasversalmente coinvolgono più assessorati . Evidenzia, inoltre, come, nonostante la Calabria sia in piena emergenza da diversi lustri, si debba prendere atto di un paradosso concettuale poiché è stato esclusivamente prodotto sperpero di denaro pubblico in misura consistente; a ciò aggiunge che le difficoltà richiamate dall’assessore destano notevoli preoccupazioni, in particolare l’assenza di collaborazione da parte dei cittadini e degli altri Enti che potrebbe inficiare eventuali risultati.

Dopo aver affermato che il suo gruppo è sostenuto da un sentimento politico volto a comprendere la realtà delle diverse problematiche e ad essere il più possibile partecipe alla loro, sottolinea come la conferma pro-tempore del commissariamento ai rifiuti e la soppressione dei poteri straordinari in capo al Commissario, debba rappresentare per la Giunta e per l’Assessore uno stimolo per la rielaborazione di un Piano dei rifiuti che tenga conto dell’espansione della raccolta differenziata e della costruzione di nuovi impianti per lo smaltimento. Riguardo la depurazione, afferma che la costa Tirrenica risulta più sofferente rispetto a quella Ionica e si dichiara sorpreso del fatto che ci siano tre livelli di impianti di depurazione e che la Calabria risulti dotata di depuratori di primo livello. Evidenziato che il contesto ambientale della città di Crotone e della sua provincia è “avvelenato” e che rispetto alle ipotesi di bonifica delineate si registrino ritardi e contraddizioni, ritiene che la bonifica in quella realtà possa essere una occasione per la riproposizione di dinamiche economiche abbandonate. Concludendo, chiede che si diano risposte alla zona crotonese in tempi brevi.

PRINCIPE Sandro(PD)

Affermato che una discussione sull’ambiente in cui si parla di depurazione del mare dovrebbe portare ad una visione strategica delle problematiche e a capire come si possa cambiare rotta rispetto ad un modo di operare che, da un punto di vista ambientale, ha lasciato la Calabria in ginocchio, sottolinea come nella seduta odierna sarebbe stato opportuno presentare un programma ampio, con il contributo di tutti gli schieramenti politici, con una strategia complessiva che non prestasse attenzione esclusivamente alle emergenze. Ritiene indispensabile individuare degli obiettivi specifici da raggiungere attraverso una attenta programmazione, giudicando inopportuno discutere di legge urbanistica, attesa l’esistenza di un Piano casa che, a suo dire, stravolge il territorio e l’assenza di un piano territoriale di coordinamento. Asserisce di non condividere la relazione dell’assessore Pugliano nel punto in cui “scarica” ogni responsabilità ai Comuni, ricordando che la programmazione territoriale è di competenza regionale ed è la Regione che deve approvare i piani territoriali di coordinamento che semplificheranno di molto il lavoro delle amministrazioni comunali.

Ritenuto indispensabile proteggere i corsi d’acqua dalle fognature con collettori paralleli alla linea ferroviaria, sottolinea come sia necessario pensare ad una nuova struttura fognaria la cui costruzione, prioritaria, dovrebbe realizzarsi con le risorse contenute nel POR; giudicato necessario superare la fase del commissariamento, sottolinea che la Regione deve appropriarsi delle prerogative gestionali e di programmazione, puntando all’ampliamento della raccolta differenziata ed alla costruzione di nuovi impianti intermedi in cui conferire i rifiuti. Chiede che l’assessore ritorni a relazionare in Aula alla fine della stagione estiva, con una proposta di programmazione sulla problematica che comprenda anche le ipotesi di intervento sul dissesto idrogeologico; conclude, quindi, affermando di non condividere la nomina dei commissari ad acta che pretendono che siano i Comuni a pagare la depurazione, senza considerare che, con l’ istituzione della cassa unica, quanto incassato dagli stessi non verrà utilizzato esclusivamente a quel fine, indi, propone di approvare una norma che attribuisca la riscossione alle società che gestiscono il servizio, evitando che una parte del flusso economico passi per le casse comunali e che il gestore possa accampare delle scuse in merito.

FEDELE Luigi (PDL)

Affermato, preliminarmente, che la Conferenza dei capigruppo abbia fatto bene a convocare una seduta di Consiglio sulla tematica “ambiente”, ritiene che soltanto attraverso la crescita il Paese possa superare la devastante crisi che rende incerto il futuro. A suo avviso, un ruolo importante lo riveste la “risorsa ambiente”, specialmente in una zona svantaggiata come il territorio calabrese, quindi sarebbe, a suo avviso, opportuno porre fine all’emergenza ambientale, dopo decenni di commissariamenti, per giungere alla normalità. Evidenziato che ambiente vuol dire non solo cultura, ma anche economia e civiltà, ritiene che lo Stato debba guardare alla Calabria con l’attenzione che esige una terra su cui non si è mai investito, per questo motivo, ritiene che l’Aula nella seduta odierna debba trovare unitariamente la forza di porre il Governo dinanzi a storiche responsabilità, evidenziando la sconfitta per l’intera Nazione nel caso in cui il Sud rimanga nelle gravi condizioni sociali che lo penalizzano, dissipando un patrimonio di intelligenze costrette ad emigrare. L’ambiente, il lavoro, il territorio e le infrastrutture costituiscono, a suo avviso, temi su cui occorrerebbe concentrare la massima attenzione ed energie e su cui qualsiasi Governo dovrebbe fare i conti senza reticenze. Sottolineato che l’ambiente e la sua difesa, il rilancio e il suo potenziamento costituiscono uno degli obiettivi principali assunti fin dall’inizio della legislatura, afferma che diversi segnali dicono che si è riusciti ad arrestare il degradante uso del territorio.

Per quanto riguarda la risorsa mare, che preoccupa tantissimo in prossimità dell’estate, la Regione Calabria ha condotto un’attività di programmazione straordinaria con il coinvolgimento delle Autorità d’ambito regionali e dell’Arpacal, per sopperire alle criticità evidenti nel territorio dovute alla mancata piena attuazione del Servizio Idrico Integrato da parte delle Autorità d’Ambito e degli Enti Locali competenti in materia di depurazione. Riferisce, dunque, che il dipartimento Ambiente ha predisposto un Piano operativo finalizzato all’individuazione degli interventi prioritari e necessari al miglioramento dello stato qualitativo delle acque marine costiere, sulla base dei controlli effettuati dall’Arpacal e pubblicati dal Ministero della Salute. Sottolinea che a fronte dell’impegno della Regione non c’è stata altrettanta sollecitudine da parte dei Comuni tanto che su quarantadue soltanto due hanno predisposto il bando di gara, altri due lo hanno pubblicato e, al contrario, i rimanenti hanno in corso le procedure di progettazione, evidenziando che tale ritardo, certamente, mette a repentaglio la stagione estiva relativamente alla balneabilità dei mari e per queste motivazioni l’assessorato competente ha messo a disposizione un’apposita task force per affiancare i tecnici dei comuni che hanno difficoltà a predisporre il bando.

Sottolinea, poi, che, fin dall’inizio, il Presidente Scopelliti e l’assessore Pugliano hanno ritenuto la salvaguardia ambientale una priorità irrinunciabile non solo per porre fine alle criticità ambientali ma anche perché l’ambiente costituisce il terreno più fertile per realizzare occupazione e ricchezza. Conclude evidenziando che soltanto rendendo fruibile la ricchezza ambientale è possibile riscoprire le tradizioni culturali che rendono la Calabria una meta turistica appetibile

SCALZO Antonio (PD)

Ritenuto che, con la relazione dell’assessore Pugliano si sia aperto un dibattito su temi notevolmente rilevanti non solo per l’istituzione ma anche per i cittadini calabresi ed apprezzato il modo garbato con il quale l’assessore ha messo tutti davanti alle proprie responsabilità, afferma che la sua parte politica non si sottrarrà di fronte ad un argomento vasto ed interessante che richiede l’adozione di scelte condivise.

Ricordato, inoltre, che la legge sull’amianto, che dovrebbe avere conseguenze per il risanamento del territorio, è stata approvata sia dalla maggioranza che dalla minoranza, compiendo, a suo dire, un passo avanti in termini di sensibilità, sottolinea che permane la problematica dello smaltimento attesa la conoscenza degli effetti devastanti provocati dall’amianto.

Per quanto riguarda la balneazione, evidenzia, innanzitutto, che la stagione balneare inizia il 1 e non certo il 16 aprile, pertanto, la campagna è già iniziata e, quindi, gli sforzi che si produrranno oggi, riguarderanno la prossima stagione estiva e i frutti si vedranno nel 2013.

Ritenuto necessario e obbligatorio essere propositivi, considerato che le “ideologie” sulla salute contano poco, e soltanto il gradimento dei turisti testimonierà il successo dei progetti avviati, evidenzia il grande ritardo in questo settore e sottolinea la necessità di fare un salto in avanti valorizzando l’esistente, partendo dalle positività e dai punti di forza.

Per quanto riguarda i 105 depuratori costieri, ritiene necessario realizzare un’azione efficace di controllo, mettendo a regime un sistema ad hoc che consenta ai cittadini di conoscere in maniera istantanea le inefficienze e le anomalie del sistema depurativo (all’entrata e all’uscita); sottolineando, altresì, il problema degli scarichi abusivi e l’inesistenza del sistema di depurazione nei comuni interni. Conclude assumendo l’impegno di offrire il proprio contributo in maniera positiva per garantire un futuro alle nuove generazioni.

 

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Estremamente interessato alla relazione dell’assessore, attesa la complessità della tematica ambientale e la multidisciplinarità che la caratterizza (discariche, problema desertificazione, erosione costiera), annuncia che il suo intervento si limiterà ai problemi relativi alla balneazione. Indi, si dichiara deluso dall’assenza di un Piano di programmazione sulle politiche del mare, con progetti settoriali specifici che comportino sia l’individuazione delle responsabilità pregresse sia di percorsi concreti, capaci di affrontare in maniera costruttiva e pragmatica i problemi connessi alla depurazione. Di fatto, a suo avviso, la condizione commissariale non ha contribuito al raggiungimento di obiettivi concreti, rappresentando di contro una sorta di alibi per la politica.

A fronte, quindi, delle iniziative poste in essere dall’attuale Esecutivo, tenuto conto delle problematiche emerse in particolare nel corso del 2011, giudica “ridicolo” limitare la discussione sulle problematiche del mare ad una mera questione di pulizia escludendo la tematica connessa all’inquinamento; censurata, poi, l’assenza di programmazione da parte dei commissari, nonostante i tentativi di spesa messi in atto nella scorsa legislatura, giudica inefficiente l’intero sistema della depurazione calabrese, così come rappresentato dalle relazioni redatte dall’Arpacal, che si limita ad una depurazione di livello primario, con una totale assenza di procedure atte ad eliminare gli olii. Alla luce di quanto premesso, avrebbe auspicato che la Giunta regionale, senza univoche responsabilità, presentasse le iniziative concrete che intende porre in essere nell’interesse dei calabresi.

Al di là, dunque, delle appartenenze politiche e partitiche ed alla luce dell’atavico problema che nuoce al settore turismo, ritiene che si debba intervenire fattivamente, considerate anche le numerose e rilevanti inchieste giudiziarie e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti, compresi gli enti locali su cui ricadono, a suo dire, le colpe di non aver provveduto alla redazione dei Piani regolatori, con conseguenti gravi forme di abusivismo edilizio, soprattutto in prossimità delle coste.

Convenuto con le osservazioni del consigliere Principe, in merito alla legge urbanistica, ritiene che vadano attivate tutte le iniziative che creino concrete forme di prevenzione. In merito, poi, alle questioni fognarie ed alla loro mancata mappatura, riferisce la necessità di rivedere l’intero sistema fognario regionale, prevedendo una inversione di impostazione che impedisca un aumento indiscriminato degli smaltimenti.

Denunciato, quindi, che ad oggi vi siano notevoli difficoltà nel gestire gli interventi previsti da parte dei comuni che oggettivamente, a suo dire, non sono in grado di raggiungere determinati obiettivi, propone che si valuti l’opportunità per la Regione di avocare determinate competenze o prevedere, alternativamente, che i comuni si consorzino. Ricordati, infine, i 900 milioni di euro disponibili in materia nell’arco di tempo 2000 – 2005 con esiti inefficienti e non più disponibili, invita l’intera Assise a valutare anche le proposte che pervengono dalle associazioni di settore che potrebbero consentire il superamento delle criticità esistenti, con una programmazione efficace e veloce che consenta la realizzazione di tutti gli interventi necessari.

Ritiene, infine, indispensabile attivare fasi di coordinamento e di controllo che coinvolgano anche i corpi di polizia di sicurezza, di modo che le problematiche siano affrontate in modo concreto ed efficace, anche in merito allo smaltimento dei fanghi prodotti a seguito della depurazione.

CENSORE Bruno (PD)

Evidenziato che le tematiche connesse al dibattito odierno sono attinenti sia all’ambito ambientale sia a quello turistico e, pur apprezzando in parte la relazione dell’assessore Pugliano, non ne condivide le soluzioni proposte che giudica incapaci di affrontare in maniera definitiva le gravissime problematiche esistenti. Riferito di una riunione tenuta nella prefettura di Vibo Valentia, alla presenza dell’Osservatorio permanente sull’ambiente, nel corso della quale sono emerse le difficoltà dei Comuni, disapprova le scelte approntate dall’attuale Esecutivo nella redazione del Piano che giudica frammentario e privo di interventi strutturali capaci di affrontare la problematica nella sua interezza. Invitata la maggioranza a rispettare il patto elettorale connesso al suo mandato, stigmatizza l’assenza di proposte concrete che, a suo dire, si limitano a constatare lo stato di fatto delle situazioni esistenti; di contro, denuncia lo stato reale delle coste e del mare, ritenendo che la programmazione vada realizzata per macro obiettivi che consentano di risolvere definitivamente i problemi della depurazione calabrese.

Propone, quindi, a nome del suo gruppo, che la questione inerente la depurazione torni alla normalità con l’uscita dall’emergenza commissariale, annunciando un ordine del giorno in tal senso. Infine, auspicato che la maggioranza e l’Esecutivo in particolare mettano in atto una programmazione concreta, capace di affrontare l’emergenza attuale, giudica il Piano operativo presentato incapace di affrontare in maniera risolutiva la problematica.

Ricordati gli interventi registrati in passato, alcuni dei quali mai attivati altri non collaudati, critica la scelta di affrontare la tematica ambientale a pochi mesi dall’avvio della stagione estiva, stigmatizzando l’assenza di una mappatura fognaria e l’inesistenza in alcuni Comuni dei depuratori o il loro malfunzionamento.

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

Dichiaratosi deluso dalla relazione dell’assessore, ritenuta troppo descrittiva e inaccettabile su un tema cruciale per la vita della regione, esprime la convinzione che la Giunta regionale non possa risolvere da sola questa problematica e, pertanto, dichiara la propria disponibilità a collaborare per il bene della Calabria. Manifesta, poi, stupore per l’intervento del consigliere Fedele che attribuisce le colpe alla passata legislatura e ricorda di aver chiesto, in quegli anni, personalmente scusa per le condizioni del mare e di aver lavorato alacremente per ovviare al problema. Smentisce, inoltre, l’affermazione dell’assessore Pugliano che definisce la cultura dei calabresi marinara, evidenziando che da sempre la tradizione calabrese è montana.

Ritenuto che il dramma a cui si assiste oggi sia frutto delle attività del passato e di impegni elusi e richiamato l’appello fatto dal Presidente Talarico a difesa dell’ambiente, invita a fissare incontri monotematici, anche su altri temi importanti come i fondi europei e la sanità, per garantire quel dialogo che, a suo avviso, normalmente è negato in questa legislatura. A tal proposito, rammenta che l’assenza totale di dialogo e di confronto non è da stimolo all’adozione delle scelte e non consente di cambiare idea.

Sostenuto, inoltre, che alcuni settori necessitino di qualificazione e di tecnicità e che, pertanto, i posti nevralgici debbano essere occupati da figure qualificate e non scelte in base ad altri criteri personali, ritiene che questo potrebbe ingigantire i problemi .

Definita, poi, inutile una relazione senza le cifre a sostegno delle dichiarate “verità”, rammentando i dati degli interventi fatti durante la sua presidenza, ricorda di aver speso 322 milioni di euro per la balneazione, prevedendo che il mare quest’anno sarà più sporco del precedente in quanto non sono stati eseguiti i lavori e non sono stati erogati i fondi necessari ai comuni. In merito, poi, al tema dei rifiuti e bonifiche, rammenta che la Giunta Loiero ha affrontato il problema facendo attività di programmazione e lavorando molto sul progetto del termovalorizzatore.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Ritenendo importanti queste sedute tematiche del Consiglio regionale per apportare contributi e proposte su un tema così delicato, osserva che un argomento così vasto non possa concludersi in una sola riunione e offre la propria disponibilità a sentire in Commissione i rappresentanti dei Comuni per sondarne le difficoltà. Evidenzia, inoltre, come sia facile, oggi, per l’opposizione parlare di carenza di programmazione, quando nei fatti non si è agito per nulla quando si era al governo, come è stato anche per la legge urbanistica. Rilevato, poi, come ambiente e depurazione siano collegati al tema dell’urbanistica, afferma che il dilagare degli scarichi abusivi mette a rischio la funzionalità degli impianti. Conclude affermando che l’attenzione sul tema deve essere mantenuta alta per tutto il corso dell’anno, mettendo a disposizione adeguate risorse finanziarie e una adeguata dotazione organica.

AIELLO Ferdinando (Progetto Democratico)

Considerato inaccettabile il ritardo con cui le sedute di Consiglio regionale iniziano rispetto all’orario di convocazione, fa un breve appunto sui lunghi interventi che si sono succeduti in Aula, giudicando opportuno che ogni consigliere si attenesse ai tempi previsti, cercando di affrontare il problema nel merito.

Considerato che ogni volta che si discute di depurazione si tende ad omettere il problema principale ed a ritenere erroneamente che l’inquinamento parta dal mare, piuttosto che dalla montagna, sottolinea che, attualmente, si attua il 33 percento di depurazione integrata, dalle acque nere alle acque reflue dei comuni e quant’altro si riversa direttamente in mare, facendo perdere così alla Calabria ben il 4 percento di balneabilità.

Invita, quindi, a risolvere definitivamente il problema, attraverso una adeguata programmazione e un’attivittà di controllo di tutte le problematiche che si verificano puntualmente ogni anno e che riflettono sistematicamente l’inefficienza del sistema gestionale, riferendosi, a tal riguardo, alle tante strutture balneari nonché, ricollegandosi all’intervento dei consiglieri Principe e Dattolo sul Piano casa, alle stesse abitazioni costruite a pochi metri dalla spiaggia che scaricano direttamente nei mari, alle infrazioni che annualmente si registrano (più di 300 per il 2010 e per il 2011), al parziale funzionamento dei depuratori, considerato che su 700 soltanto 450 funzionano a regime.

Proposto di prevedere misure a favore dei gestori dei depuratori e di ridurre gli elevati costi elettrici degli stessi, intervenendo direttamente sul consumo di energia elettrica, ritiene fondamentale garantire “quantità e qualità” del mare e programmare una depurazione integrata, sottolineando che, a tal riguardo, la Regione Calabria è la penultina in Italia e che tutto ciò che è considerato extra finisce a mare, attesa l’inesistenza di un ciclo integrato di depurazione sul territorio e di adeguati controlli.

Ribadito, inoltre, il contributo offerto dall’opposizione, considera importante almeno il raggiungimento degli standards europei richiesti per complessi turistici e, denunciando i forti interessi della criminalità organizzata, ritiene ci siano diverse possibilità e mezzi per garantire un controllo adeguato su tutto il territorio, prevedendo, a titolo esemplificativo, la presenza costante della polizia costiera, individuando gli autospurgo che scaricano di notte e verificando, in concreto, l’idoneità delle ditte e delle corrispondenti figure professionali.

PRESIDENTE

Puntualizza che solo eccezionalmente non si rispetta l’ora prevista per l’inizio della seduta del Consiglio regionale rispetto all’ora di convocazione.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Ritenendo doveroso rispondere alle critiche mosse in Aula, in particolare a quelle sollevate dal consigliere Loiero e dichiarato, preliminarmente, di non avere mai giudicato il lavoro svolto dai Governi che si sono avvicendati nel tempo prima del suo insediamento, ribadisce che i problemi attuali sono da attribuire alla responsabilità di tutta la classe dirigente calabrese che non ha consentito di realizzare impianti adeguati e che egli stesso, pur non essendo un esperto in materia, si pregia di avere alle spalle una grande esperienza amministrativa, sorretta da una lunga gavetta e arricchita da uno studio quotidiano e costante e dai buoni consigli ricevuti. Sottolinea, comunque, come la sua professione sia attinente alla materia di cui si occupa, non solo per affrontare i problemi legati all’ambiente in generale ma anche per garantire la salute e la sicurezza delle persone.

Precisato di non avere parlato del sistema dei rifiuti perché non previsto all’ordine del giorno e che sono stati impegnati 12 milioni di euro, anzicchè 38, perché non si poteva prevedere un maggiore investimento, evidenzia che gli interventi intrapresi durante il Governo Loiero, per i quali erano stati previsti 350 milioni di euro, non hanno prodotto risultati concreti.

Rispondendo al consigliere Censore, ribadisce che la programmazione tiene conto delle priorità indicate dagli stessi territori; infine, a differenza di quanto sostenuto dal consigliere Loiero, secondo il quale le infrazioni comunitarie si riferiscono all’anno 2003, sottolinea che le infrazioni relative al sistema depurativo riguardano gli anni 2005 e 2009, nei quali il Presidente della Regione Calabria era lo stesso Loiero.

Per fatto personale

PRINCIPE Sandro (PD)

Precisato che l’affermazione relativa alla mancanza di impiantistica nella provincia di Cosenza non costituiva una critica nei confronti dell’assessore Pugliano, ritiene scandaloso, dopo 42 anni di regionalismo, che con 800 mila abitanti non ci sia una impiantistica di secondo livello, addebitando tale mancanza all’intera classe politica cosentina e ricordando, inoltre, la responsabilità della Giunta Nisticò per la chiusura dell’inceneritore, il secondo d’Italia, che si preferì chiudere piuttosto che rimodernare.

Ambiente, depurazione e difesa del mare – Dibattito - seguito

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Giunta regionale

Apprezzata l’opportunità di una seduta di Consiglio regionale dedicata alla problematica ambientale ed evidenziata la relazione precisa e puntuale svolta dall’assessore Pugliano che ha indicato dettagliatamente le priorità degli interventi dell’Esecutivo regionale in materia di tutela ambientale,

riferisce il finanziamento da parte del CIPE di 260 milioni di euro di cui 43 milioni di euro per gli interventi di bonifica e 217 milioni di euro per gli interventi di depurazione.

Precisato che la Calabria è stata tra le poche regioni ad aver inviato al CIPE la documentazione richiesta per ottenere i finanziamenti, auspica che gli interventi finanziati sortiscano gli effetti desiderati, sollecitando i comuni al rispetto di tempi e procedure per non incorrere in procedure di infrazioni comunitarie.

Ricordate le difficili stagioni del passato a seguito delle criticità del mare definito addirittura “radioattivo” ed evidenziata la necessità per la Calabria di recuperare credibilità, riferisce un intervento per la bonifica dei siti inquinati di 45 milioni di euro, nell’ambito dei quali 6 milioni e mezzo di euro, inizialmente destinati ad indagini conoscitive per la bonifica di siti inquinati a medio e basso rischio, sono stati indirizzati verso altri interventi, atteso, peraltro, che tali studi erano già stati condotti nel 2001.

Sottolineata l’importanza del finanziamento di 260 milioni di euro che darà respiro al territorio regionale e ribadito l’impegno dell’Esecutivo regionale in tal senso, auspica che si giunga in tempi rapidi alla soluzione dell’emergenza ambientale, nonché della problematica dei rifiuti, non ritenendo consolatorio, in caso contrario, declinare le proprie responsabilità e ribadendo la necessità di adottare decisioni responsabili e condivise.

PRESIDENTE

Concluso il dibattito, pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno, firmato dai consiglieri Bova e Tripodi, che è inserito.

Ordine del giorno a firma dei consiglieri Bova e Tripodi in merito alla ristrutturazione della caserma dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria

PRESIDENTE

Posto ai voti l’ordine del giorno che è approvato, pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 325/9^ di iniziativa dei consiglieri Dattolo ed altri che è inserita.

Proposta di legge numero 325/9^ di iniziativa dei consiglieri Dattolo, Gallo, Magno, ed altri, recante: 'Integrazione e modifica alla legge regionale 29 dicembre 2010, n. 34'

DATTOLO Alfonso, relatore

Illustrata la proposta di legge con la quale si propone di inserire al comma 11 dell’articolo 45, dopo le parole “limitatamente alle sole stagioni estive 2010 e 2011” le parole “e 2012”, precisa che si tratta di una proroga per l’anno 2012, purché le destinazioni siano incluse nei redigenti piani spiaggia.

MAIOLO Mario (PD)

Intervenendo per dichiarazioni di voto, comunica il voto contrario.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta di legge che è approvata. Comunicato che la prossima seduta sarà convocata a domicilio, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 17,22

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)