IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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34.
SEDUTA DI VENERDI’ 30 MARZO 2012
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL
VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio
seduta h 12,30
Fine
seduta h 15,41
BILARDI Giovanni Emanuele (Scopelliti Presidente)
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
TALLINI Domenico, assessore al personale
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
CARIDI Antonio, assessore alle attività produttive
CALIGIURI Mario, assessore alla cultura ed ai beni
culturali
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
STASI Antonella, vicepresidente della Giunta regionale
STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale
TRIPODI Pasquale (Gruppo Misto)
BILARDI Giovanni Emanuele, relatore
Mozione in ordine alla vertenza degli ex lavoratori Sial
servizi Spa
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Avviati i lavori dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Pone
in votazione il verbale della
seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Legge le comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 258/9^ recante "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 28 del 22 novembre 2010", la cosiddetta legge sullo sport.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta che è inserita.
Fatto rilevare che la programmazione dei lavori del Consiglio sarebbe di competenza della Conferenza dei Capigruppo, chiede formalmente che i capigruppo vengano preventivamente informati dell’ordine del giorno e che questo venga inviato più celermente.
Asserito che la convocazione della seduta odierna è avvenuta il ventuno marzo e l’ordine del giorno è stato trasmesso ai capigruppo il ventotto marzo, sottolinea che i punti inseriti all’ordine del giorno riguardano proposte di legge approvate all’unanimità nelle Commissioni competenti. Conclude affermando che, comunque, farà in modo che l’ordine del giorno venga inviato ai capigruppo con maggiore anticipo rispetto alla data della seduta di Consiglio magari accompagnato da una comunicazione telefonica.
Chiede che la mozione da lui presentata, avente per oggetto il comparto agricolo e la contraffazione dei marchi dei prodotti calabresi e altre problematiche relative al comparto agricolo in Calabria, venga trasformata in un ordine del giorno.
Rinvia ogni determinazione al riguardo nel momento in cui si arriverà alla discussione della mozione.
Avvia le interrogazioni a risposta immediata previste all’ordine del giorno.
Dichiara che il problema è risolto e, quindi, l’interrogazione è da considerarsi superata.
Dichiara che il problema è risolto e, quindi, l’interrogazione è da considerarsi superata.
Afferma che domani in base ai decreti regionali 18/2010 e 106/2011 saranno dismessi e depotenziati alcuni ospedali nella regione e che nella provincia di Cosenza tanti ospedali chiuderanno e saranno trasformati in Capt (Centri di assistenza primaria territoriale) senza prevedere un servizio alternativo, facendo venire meno il rispetto dei livelli essenziali d’assistenza (LEA), tenuto conto anche del mancato potenziamento nella provincia degli ospedali Spoke e degli Hub.
Evidenziato come i posti letto previsti per gli ospedali Spoke dovrebbero essere oltre settecento mentre sono disponibili poco più di seicento con un deficit di circa 100 posti letto, afferma che il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute, Orlando, ha riferito che, pur concordando sulla necessità di riconvertire e chiudere gli ospedali, sarebbe opportuno intervenire prima trovando delle valide soluzioni alternative. Conclude chiedendo che venga concessa una proroga, rispetto alla chiusura delle strutture esistenti almeno fino alla realizzazione dei punti Capt e degli ospedali gli Spoke.
Ricordato che il percorso di riconversione è stato avviato con il decreto numero 18 del 2010 dopo una accurata analisi della rete ospedaliera e del fabbisogno della intera regione, sottolinea come nell’area di Cosenza sono previste delle strutture e che ancora altre devono essere riconvertite attraverso un processo graduale che prevede per l’area di Cosenza cinque punti Spoke e otto presidi ospedalieri, in relazione alle prestazioni che l’ampiezza del territorio richiede.
Asserisce che il problema deriva dalle modalità di gestione del Piano di rientro e che la gestione odierna rischia di creare buchi importanti nel settore sanitario ed afferma di non riuscire a comprendere quando entreranno in funzione i punti Capt, Conclude chiedendo alla Vicepresidente Stasi di informare il Commissario per la sanità di questa grave situazione in quanto è ad alto rischio la salute dei cittadini calabresi. Per queste motivazioni asserisce di essere insoddisfatto dalla risposta della Giunta.
Affermato che la Regione Calabria ha pubblicato un bando a sostegno delle piccole e medie imprese con l’obbiettivo di consentire alle emittenti radiotelevisive di trasmettere in digitale entro il 30 giugno 2012, sottolinea come non sia ancora approvata la graduatoria riguardante il bando, penalizzando le piccole imprese che non hanno mezzi di sostentamento. Chiede, quindi, che la graduatoria del bando venga definita in tempi brevi al fine di consentire il passaggio al digitale terrestre.
Dichiara che al consigliere Nucera è già stata data una risposta dall’ufficio competente del Dipartimento nella quale si evidenzia come sia stato predisposto tutto l’iter necessario per stilare la graduatoria del bando ma che la tempistica è legata al grande numero di progetti arrivati. Afferma, inoltre, che i tempi tecnici più lunghi non pregiudicano nulla, in quanto le imprese possono, nelle more dell’approvazione della graduatoria, dare avvio al progetto e rendicontare le relative spese.
Afferma di cogliere la sensibilità dell’assessorato circa la problematica e dichiara di ritenersi soddisfatto purché gli impegni presi vengano mantenuti entro tempi brevi.
Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere se effettivamente le carenze nella erogazione delle prestazioni sanitarie sono state riscontrate e quali iniziative si intendono intraprendere per ovviare alle problematiche che sono causa di disservizi, migrazione sanitaria e, purtroppo, a volte di malasanità. Evidenzia che l’Azienda sanitaria territoriale della Provincia di Reggio Calabria non dispone di servizio di pronta reperibilità di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva, la cui competenza riguarda quadri clinici particolarmente severi come le emorragie digestive, le lesioni da caustici, le colangiti e le pancreatiti acute solo per citare i più importanti e frequenti, che richiedono tempi di intervento ristretti e particolare competenza e che attualmente i pazienti affetti da queste patologie digestive vengono inviati, spesso con una tempistica non compatibile con l’urgenza, all’Unità operativa complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva dell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria e qui trattati in regime di consulenza in quanto la stessa non è dotata di posti letto la cui attivazione è attesa invano da oltre 10 anni; riferisce, inoltre, che allo stato i tempi di attesa per una visita gastroenterologica, propedeutica agli esami endoscopici, si aggirano intorno ai 90 giorni, per cui molti pazienti sono costretti a rivolgersi alle strutture private.
Sottolineato, poi, che nella provincia di Reggio Calabria esistono solo due Unità operative complesse di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva presso l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e il presidio ospedaliero di Polistena che, per la mancata attivazione dei posti letto, sono da considerare dei Servizi, ribadisce l’assenza di una pronta reperibilità dell’Asp Reggio Calabria.
Evidenziato che le urgenze gastroenterologiche più comuni vengono trattate ed affrontate in tutti i centri idonei, afferma che il servizio di pronta reperibilità non è ancora, effettivamente, disponibile. Sottolinea, comunque, che la maggior parte dei casi vengono risolti all’interno del presidio ospedaliero, e a suo dire risulta che i tempi di attesa sono accettabili, circa 5-8 giorni, presso l’ospedale di Polistena, fermo restando che i pazienti spesso vogliono essere curati nei grandi centri e non nelle piccole strutture.
Dichiarato di essere totalmente insoddisfatto e ribadita la mancanza della pronta reperibilità che non si conosce quando sarà istituita, evidenzia che altro elemento di preoccupazione, a suo avviso, è la deospedalizzazione di Scilla, poiché non è più sufficiente avere solo l’ospedale di Reggio. Conclude sottolineando che sulla problematica certamente si ritornerà a discutere in seguito.
Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere quali iniziative urgenti ed improcrastinabili si intendono assumere nei confronti del gruppo Ubi-Carime per scongiurare l’attivazione in Calabria di un piano industriale discriminatorio, iniquo e dannoso, che andrebbe solo ad impoverire e marginalizzare ulteriormente un tessuto economico regionale già fortemente indebolito e penalizzato dalle “rapine” e dagli “scippi” continui dell’ex Governo Berlusconi-Tremonti.
Considerato che in data 4
gennaio 2012 il gruppo Ubi-Carime ha reso noto, attraverso la presentazione del
proprio Piano Industriale, che, a partire dalla fine del mese di febbraio,
intende procedere alla chiusura di 23 minisportelli di cui 11 ubicati in
Calabria ed, in particolare, nella provincia di Cosenza e che tra gli sportelli
interessati alla chiusura sono previsti quelli dei comuni di Grimaldi (che
opera da circa 72 anni e l’immobile in cui è ubicato è di proprietà della
stessa banca), Rocca Imperiale Marina, Cutro, Francavilla Marittima, Carolei,
Squillace, Gioiosa Ionica, Delianova, Briatico, Bovalino, Molochio dove
Afferma, inoltre, che lo
sproporzionato numero di chiusure di sportelli in provincia di Cosenza e in
Calabria e la successiva trasformazione di alcuni di essi in mini sportelli non
appare in alcun modo giustificabile poiché la stessa Ubi-Banca non ha fornito,
finora, a giustificazione ed a sostegno di tale decisione, nessun dato
riguardante l’operatività delle filiali e la loro redditività, e tutto questo
avviene in un quadro in cui, in Calabria, il costo del denaro è il più alto
d’Italia e che, nel corso del 2011 la nostra è stata
Dichiara che a breve sarà istituito un tavolo tecnico per affrontare e risolvere la questione e saranno invitate le parti interessate.
Dichiara di essere soddisfatto da quanto dichiarato dall’assessore Caridi.
Illustra l’interrogazione
rivolta al Presidente della Giunta regionale e all’assessore alla cultura e
istruzione sottolineando che è stato di recente approvato con delibera della
Giunta regionale il piano di riorganizzazione della rete scolastica della Calabria,
elaborato sulla scorta dei Piani predisposti dalle province calabresi e
redatti, a loro volta, in osservanza delle Linee guida per la programmazione
della rete scolastica e dell’offerta formativa, approvate dal Consiglio
regionale in data 4 agosto 2011 e che la provincia di Cosenza nel Piano di
rideterminazione degli ambiti scolastici di competenza ha previsto, nel comune
di Luzzi (Cs) la disarticolazione dell’Istituto Omnicomprensivo aggregante
Evidenzia che nel territorio di
Luzzi (rientrante ex lege nell’elenco
dei “comuni montani” della provincia di Cosenza) oltre l’istituto dianzi
indicato, risultava operante
Sottolinea, poi, che i criteri per l’organizzazione della rete scolastica regionale sono definiti nelle linee guida approvate dal Consiglio regionale (che tengono conto dei parametri del Dpr n. 233/1998) e che tali indirizzi sembrerebbero disattesi nel Piano della provincia di Cosenza in quanto l’Istituto Omnicomprensivo superiore preesistente nel comune di Luzzi è stato soppresso con la seguente disarticolazione: la scuola secondaria di primo grado è stata aggregata alla Direzione didattica di Luzzi; il Liceo Classico è stato aggregato all’Istituto di secondo grado di Bisignano, il Liceo artistico all’Istituto agrario di Cosenza.
Chiede, quindi, se verificata la rispondenza di quanto richiamato in premessa nell’esercizio dei propri poteri di controllo, ritengano possibile assumere idonei provvedimenti per rivedere le determinazioni della Giunta regionale riguardante la riorganizzazione delle scuole del comune di Luzzi, ripristinando la preesistente configurazione con due istituti: uno comprensivo (Scuola primaria) e uno omnicomprensivo (Scuola media e Liceo classico e Liceo artistico), oppure prevedendo un unico istituto omnicomprensivo con tutti gli istituti scolastici ivi esistenti rimuovendo, in tal modo, l’evidente disparità di trattamento e salvaguardando il rispetto degli atti di indirizzo della Regione e il diritto allo studio degli studenti.
Premesso che le azioni sono state elaborate all’interno della Regione, prende atto delle considerazioni espresse dal consigliere Chiappetta riservandosi la possibilità di verificarle e precisando che, dopo tale verifica, si adotteranno i provvedimenti più opportuni.
Dichiarato di essere soddisfatto delle considerazioni espresse dall’assessore Caligiuri, fa presente che analoga situazione si è verificata nella provincia di Vibo Valentia, dove si è rimodulato il piano, riportandolo allo status quo.
Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere quali iniziative abbia assunto o intenda assumere il commissario ad acta per l’emergenza sanitaria per accelerare le procedure del rinnovo della propria nomina onde favorire la fase istruttoria delle gare per la costruzione dei nuovi ospedali della Calabria e l’attuazione dell’Apq in materia di implementazione tecnologica e ristrutturazione sanitaria.
Considerato che con decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri in data 11 dicembre 2007 è stato
dichiarato lo stato d’emergenza socio-sanitario nella Regione Calabria, che in
data 13 dicembre 2007 è stato stipulato l’accordo di programma integrativo tra
lo Stato e
Precisato, inoltre, che la procedura istruttoria per il rinnovo della nomina del commissario ad acta andava avviata in tempo utile onde impedire il blocco delle procedure di gara necessarie alla costruzione dei nuovi ospedali calabresi e consentire l’attuazione degli accordi previsti nell’Apq in materia di implementazione tecnologica e ristrutturazione sanitaria delle aziende ospedaliere calabresi, sottolinea, infine, che la procedura di gara per la costruzione dei nuovi ospedali della Calabria è stata completata con l’offerta delle imprese scaduta il 20 gennaio 2012 e che da quella data tutte le procedure di verifica sono sospese a causa della vacatio delle funzioni del commissario ad acta.
Fa presente che la procedura per
la realizzazione dei quattro ospedali procede speditamente, ma, in questo
momento si è in attesa della nuova nomina del commissario ad acta per l’emergenza sanitaria, precisando già quattro mesi prima
della scadenza era stata fatta la richiesta di proroga fino al 31 dicembre
2012; asserito che la procedura è diventata più complessa, conclude dichiarando
che in questo momento si è in attesa che
Dichiara di essere soddisfatto della risposta e auspica che arrivi al più presto la nomina.
Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere quali iniziative urgenti si intendono adottare per porre rimedio ad un così evidente spreco di risorse pubbliche che costringono i pazienti del Pronto soccorso della città del Pollino a subire situazioni di grande disagio e ad ottenere l’erogazione di servizi sanitari assolutamente inadeguati.
Considerato che il Pronto soccorso dell’ospedale Spoke di Castrovillari risulta essere sottodimensionato rispetto a quanto previsto dall’allegato numero 2 “Riordino della rete emergenza-urgenza” del decreto numero 18 del 2010, che questo Pronto soccorso è sprovvisto di letti per la terapia sub-intensiva previsti dallo stesso decreto mentre è provvisto di numero 2 locali attrezzati, destinati ad Obi (Osservazione breve intensiva) che restano misteriosamente e perennemente chiusi a chiave e, quindi, non utilizzati prefigurando un vero e proprio caso di malasanità, poiché i pazienti sono costretti ad utilizzare barelle e carrozzelle per l’osservazione medica, infine sottolinea che vi è una struttura con due locali di supporto al pronto soccorso, chiusi da sempre per mancanza di personale.
Dichiara che la mancanza del personale non consente la riapertura, sostenendo che non ci sono sprechi poiché la dotazione dei letti viene utilizzata di volta in volta dai reparti che ne hanno bisogno. Nel breve nell’ottica della ristrutturazione e mobilità del personale sarà possibile reperire altro personale.
Si dichiara parzialmente soddisfatto.
Ricordate le audizioni tenute in materia in sede di Commissione, evidenzia che l’interrogazione è tesa a conoscere le motivazioni che hanno indotto la Regione a recedere dal Consorzio Piana Sicura, atteso che il territorio di riferimento necessita di un monitoraggio continuo, considerato l’alto tasso di criminalità presente. Altresì, sottolineato che i Comuni già erogano risorse al Consorzio, propone che la Regione aumenti l’ammontare dei trasferimenti per consentire il mantenimento del servizio.
Precisato che il Consorzio ha tra i suoi compiti anche la sicurezza dei territori coinvolti, evidenzia che la normativa nazionale, già recepita con legge regionale, obbliga la Regione a dismettere le proprie quote nel Consorzio le cui finalità giudica non indispensabili per la Regione, indi, pur riconoscendo l’utilità di alcune attività, quali quella di video sorveglianza, precisa che sul bilancio regionale non esistono risorse all’uopo destinate. Riferisce, altresì, che si sono attivate procedure concrete per consentire ai Comuni di perseguire gli obiettivi, verificando i progetti in tal senso presentati.
Si dichiara insoddisfatto dalla risposta della Giunta regionale, evidenziando che le procedure attivate, così per come riferite dalla Vicepresidenza, pretenderebbero dei tempi di realizzazione troppo lunghi che non consentiranno di fatto di raggiungere gli obiettivi ed invita, quindi, l’Esecutivo a decidere se mantenere o meno il sistema di videosorveglianza.
Evidenziato che l’interrogazione è posta in merito all’organizzazione della rete ospedaliera in cui l’ospedale di Lamezia Terme è classificato come Spoke, alla luce di quanto disposto dal decreto del Commissario per l’attuazione del Piano di rientro numero 106, sottolinea che l’ospedale di Lamezia Terme possiede le caratteristiche di adeguatezza per essere integrato nella prossima programmazione, godendo di una favorevole collocazione territoriale. Indi, chiede di sapere quali siano le motivazioni che non fanno procedere ad una programmazione della rete ospedaliera per l’intera provincia di Catanzaro e per quale motivo non venga prevista la funzione congiunta di Hub alle strutture di Catanzaro e Lamezia terme e se non sia opportuno allocare il sistema traumatologico a Lamezia.
Ricordato che il decreto 18 ha classificato l’ospedale di Lamezia Terme quale Spoke, precisa che lo stesso è la struttura che risolve le richieste dell’85 per cento delle esigenze sanitarie ed evidenziato che non è corretto giudicarlo quale ospedale di secondo livello rispetto all’Hub, sottolinea alcune specificità dello stesso che spaziano anche in riferimenti regionali, con particolare riguardo al Centro Alzheimer. Altresì, specifica che per Lamezia Terme sono in corso rapporti gestionali per il centro di protesi che sarà ubicato nel centro agroalimentare ed, a tal proposito, ricorda le risorse investite, con allocazioni logistiche più confacenti e la previsione di un finanziamento di 1,8 milioni di euro per realizzare un progetto di risparmio energetico riguardante gli infissi e tutta la facciata esterna.
Riguardo il Trauma center evidenzia che la maggior parte delle sue funzioni sono già contenute negli ospedali Hub della regione, indi ritiene che sarebbe miope e anacronistico investire in tal senso all’ospedale di Lamezia Terme.
Pur apprezzando lo sforzo argomentativo della Vicepresidente della Giunta, ritiene che le risposte offerte non siano confacenti a quanto richiesto nell’interrogazione, precisando che la stessa mirava a richiedere la possibilità di procedere ad un unico polo tra Catanzaro e Lamezia Terme e sottolineando, altresì, che la Calabria non può permettersi di rimanere senza un centro traumatologico di eccellenza, indi ribadisce alla Giunta regionale la possibilità di valutare tale ipotesi che a suo avviso risponde a criteri di efficacia efficienza ed economicità.
Dichiara decaduta l’interrogazione per assenza del proponente.
Rilevata l’assenza dell’assessore deputato a rispondere all’interrogazione ed evidenziato che è stato esaurito il tempo dedicato alle interrogazioni a risposta immediata, rinvia l’interrogazione alla prossima seduta.
Evidenziato che il progetto di legge è stato approvato dalla Commissione all’unanimità, ne illustra brevemente i contenuti.
Sottolineata la valenza della legge in materia di politiche dell’integrazione, atteso che i disturbi dell’apprendimento possono essere recuperati con attente politiche di tutti gli organismi preposti, evidenzia che la legge si propone di realizzare azioni finalizzate a favorire la maggiore comprensione dei libri di testo e delle regole aritmetiche , attraverso l’integrazione e l’adattamento dei bambini all’interno delle strutture scolastiche, con l’ausilio di personale specializzato. Precisato che in Calabria vi è un 8 per cento di soggetti colpiti da questi disturbi, con un coinvolgimento di soggetti in età prepuberale ma anche adulti, plaude, quindi, all’unanimità con cui il Consiglio si accinge ad approvare il provvedimento che – ricorda – ha adeguata copertura finanziaria.
Giudicata l’approvazione della legge in grado di rappresentare una forma di eccellenza per la Calabria e finalizzata a stipulare un patto tra istituzioni scuola e famiglia, ricorda le audizioni tenute in sede di Commissione che hanno contribuito, in maniera partecipativa, alla stesura ed approvazione del provvedimento. Precisa, inoltre, che non vi sono spese aggiuntive, ma che la legge crea punti qualificanti per avviare percorsi di formazione per gli operatori sanitari e scolastici, con l’inaugurazione di una nuova modalità di intervento. Precisa, inoltre, che la legge consentirà forme di comodato d’uso riguardo gli strumenti per le misure compensative per i soggetti affetti dai disturbi, con l’istituzione di una nuova figura di intermediario tra scuola e famiglia e la possibilità di introdurre nei concorsi banditi dalla Regione e dagli enti sub regionali modalità di accesso che consentano pari opportunità. Infine, in merito agli emendamenti presentati riferisce che si tratta di emendamenti formali scaturiti dal lavoro svolto in Commissione, chiarendo che la legge non interferisce con l’attuazione del Piano di rientro in materia sanitaria.
Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati, indi pone in discussione l’articolo 3, precisando che tutti gli emendamenti che verranno posti in discussione sono stati presentati congiuntamente dai consiglieri Giordano e Nucera.
Illustra l’emendamento protocollo numero 15720, al comma 2, lett. D) dell’articolo 3 che sostituisce la parola “individualizzati” con la parola “personalizzati”, precisando che la modifica è di natura formale.
Registrato il parere favorevole del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 15750 che è approvato, indi gli emendamenti, protocollo numero 15751 e 15756 che sono approvati, l’articolo 3, come emendato, che è approvato e pone in discussione l’emendamento abrogativo dell’articolo 4.
Illustra l’emendamento precisando che lo stesso prevede l’abrogazione dell’articolo 4 per evitare erronee interpretazioni dello stesso, la cui cancellazione dal testo non incide sulla legge nel suo complesso.
Pone ai voti: l’emendamento protocollo numero 15747 e gli articolo 5 e 6 che sono approvati, indi pone in discussione l’articolo 7 al quale è stato presentato une emendamento, protocollo numero 15748.
Propone l’aggiunta di un ulteriore comma che prevede che si faccia fronte alle spese con le risorse di cui al successivo articolo 10.
Propone di approvarlo con autorizzazione al coordinamento formale, indi pone ai voti l’emendamento protocollo numero 15748 che è approvato, indi l’articolo 7 come modificato, precisando che le osservazioni del consigliere Salerno verranno meglio inserite all’interno dell’articolo 10 in sede di coordinamento formale. Indi, pone ai voti l’articolo 8 che è approvato e pone in discussione l’articolo 9.
Illustra l’emendamento protocollo numero 15752 all’articolo 9, chiarendo che lo stesso rappresenta una specificazione necessaria.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 15752 che è approvato, indi l’articolo 9 come emendato che è
approvato. Dichiarato, quindi, che l’onorevole Giordano ha ritirato
l’emendamento protocollo numero 15755, pone ai voti l’articolo 10 che è
approvato e la legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità, come
modificata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Segnala che sul punto il consigliere Fedele ha una richiesta da avanzare.
Comunicata l’esigenza di apportare le modifiche e gli aggiustamenti opportuni alla proposta di legge al fine di renderla più omogenea, ne propone il ritiro.
Comunica che si provvederà a rinviare la proposta di legge in Commissione.
Evidenziando la presenza di emendamenti sul punto, chiede il rinvio della proposta di legge alla prossima seduta.
Comunica che si provvederà a rinviare la proposta di legge alla prossima seduta.
Sottolineato che il metodo di lavoro impiegato per l’esame del rendiconto si è basato su un esame generale del documento contabile, con particolare riferimento alle raccomandazioni, prescrizioni ed osservazioni del Collegio dei revisori dei conti, dei Dipartimenti regionali competenti e della Giunta regionale, evidenzia che il Collegio dei revisori ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto, raccomandando, al contempo, che l’Azienda continui il recupero e la regolarizzazione delle morosità nei canoni di locazione, ponendo in essere ogni azione che consenta di effettuare riscontri con dati certi anche per i periodi antecedenti all’anno 2003. Sottolinea, altresì, che i Dipartimenti regionali competenti hanno condiviso le osservazioni del Collegio dei revisori, ponendo in evidenza la persistenza della problematica della tripartizione e delle morosità che incidono sul bilancio dell’Ente. Ricordato, inoltre, che è stato audito il Direttore amministrativo dell’ATERP di Crotone il quale, assicurando che l’Azienda sta ponendo in essere tutte le azioni necessarie ad affrontare le situazioni di difficoltà, ha riferito che è ancora aperto un contenzioso relativo alla ripartizione dei debiti tra le Aterp di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, conclude che la situazione evidenziata rappresenta la premessa per un regolare e corretto funzionamento dell’Ente.
Rappresentata la situazione sempre più negativa e problematica in cui versano le Aterp e ricordato che nella passata legislatura non si è avuta la capacità di effettuare una vera riforma di questi Enti in difficoltà, evidenzia come la riforma delle Aterp non sia più rinviabile e sottolinea la necessità di intervenire nell’immediatezza con azioni orientate al raggiungimento degli obiettivi.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 145/9^ che è approvata.
Sottolineato che il metodo di lavoro impiegato dalla Commissione si è basato anche sull’approfondimento delle raccomandazioni e prescrizioni del Collegio dei revisori dei conti, dei Dipartimenti regionali competenti e della Giunta regionale, evidenzia che il Collegio dei revisori ha raccomandato all’Ente di richiedere annualmente al competente Dipartimento regionale lo stanziamento di tutte le somme necessarie per il funzionamento e che il Dipartimento bilancio ha prescritto all’Azienda di verificare l’effettiva sussistenza dei residui attivi iscritti in bilancio.
Evidenziato che l’Azienda chiude l’esercizio 2010 con un avanzo di amministrazione pari a poco più di 1 milione e 800 mila euro e che ha incrementato il volume delle risorse di circa 5 milioni di euro rispetto alle previsioni in seguito ai contributi dell’Unione Europea, ricorda che, in seguito all’audizione del Commissario dell’Azienda, è emerso che si sta procedendo alla razionalizzazione delle spese di elevata entità e che, in ragione di una nuova visione strategica, è stata avviata una riorganizzazione sotto diversi profili, come quello della sicurezza sui luoghi di lavoro e sono state impegnate risorse per finanziare progetti importanti.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 153/9 che è approvata.
Ricordando che la Commissione ha mosso severe critiche per il ritardo con cui sono stati presentati i rendiconti consuntivi 2006, 2007 e 2008 e ricordando le audizioni dei rappresentanti dell’Ente che hanno fornito importanti delucidazioni in ordine alla struttura organizzativa ed all’andamento della gestione, elenca le raccomandazioni della Commissione bilancio al riguardo, fra cui: proseguire il lavoro di ristrutturazione organizzativa, riducendo il numero delle posizioni dirigenziali e privilegiando le posizioni tecnico-specialistiche che si occupano dello svolgimento delle attività complessive dell’Ente; orientare prioritariamente il processo di ristrutturazione e di contenimento delle spese e redigere un conto del patrimonio in piena aderenza con le vigenti norme in materia di contabilità.
Reso noto il voto contrario del suo gruppo ai rendiconti, giudica che in passato l’Azienda ha avuto una cattiva gestione, di cui tutt’ora risente e sottolinea l’importanza di conferire all’Ente la stabilità necessaria, cercando, al contempo, di superare la fase commissariale.
In relazione alle figure specialistiche ad oggi richieste, ricorda che le scelte della precedente legislatura hanno portato ad assumere quasi 200 lavoratori, evidenziando, piuttosto, le difficoltà finanziarie in cui versa l’Ente.
Considerando che trattasi di un Ente molto importante, presente in tutte le Regioni d’Italia, evidenzia le difficoltà oggettive nell’affrontare i problemi ambientali; ricorda, infine, che verrà proposto un ordine del giorno affinché la questione sia sviscerata e discussa ampiamente.
Stigmatizza l’intervento del consigliere Censore, puntualizzando che si tratta dell’approvazione dei bilanci di Enti relativi alla gestione, a suo dire fallimentare, della precedente Legislatura Loiero.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 154/9^ che è approvata.
Ricordando le audizioni dei rappresentanti dell’Ente che hanno fornito importanti delucidazioni in ordine alla struttura organizzativa ed all’andamento della gestione dell’Ente, elenca le raccomandazioni della Commissione bilancio al riguardo, fra cui: proseguire il lavoro di ristrutturazione organizzativa, riducendo il numero delle posizioni dirigenziali e privilegiando le posizioni tecnico-specialistiche che si occupano dello svolgimento delle attività complessive dell’Ente; orientare prioritariamente il processo di ristrutturazione e di contenimento delle spese; regolarizzare le partite di giro con la corrispondenza tra il valore delle somme accertate e quello delle spese impegnate e di verificare la sussistenza dei residui attivi relativi agli esercizi 2001 e 2002; redigere un conto del patrimonio in piena aderenza con le vigenti norme in materia di contabilità.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 155/9^ che è approvata.
Ricordando che la Commissione ha mosso severe critiche per il ritardo con cui sono stati presentati i rendiconti consuntivi 2006, 2007 e 2008 e ricordando le audizioni dei rappresentanti dell’Ente che hanno fornito importanti delucidazioni in ordine alla struttura organizzativa ed all’andamento della gestione, elenca le raccomandazioni della Commissione bilancio al riguardo, fra cui: proseguire il lavoro di ristrutturazione organizzativa, riducendo il numero delle posizioni dirigenziali e privilegiando le posizioni tecnico-specialistiche che si occupano dello svolgimento delle attività complessive dell’Ente; orientare prioritariamente il processo di ristrutturazione e di contenimento delle spese e redigere un conto del patrimonio in piena aderenza con le vigenti norme in materia di contabilità.
Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 156/9^ che è approvata.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo finalizzata ad adeguare gli statuti delle Fondazioni minoranze linguistiche alla normativa vigente.
Manifesta delle perplessità sulla proposta in esame focalizzando l’attenzione sull’ultimo comma dell’articolo 4 prescrivente la costituzione della Fondazione come organismo in house della Regione Calabria, e chiede perché si scelga di ricorrere a questa forma quando la legge sulle Fondazioni prevede la presentazione di appositi programmi alla Giunta regionale provvedendo alla assegnazione dei relativi fondi. A tal proposito, ritiene che sia eccessivo il potere discrezionale della Giunta regionale che, all’articolo 9, prevede la designazione di due componenti del Consiglio di amministrazione su cinque da parte dell’assessore alla cultura e come terzo membro il dirigente del settore competente che dipende sempre dall’assessore alla cultura, in questo caso a suo dire “famelico, mentre considera riduttiva la previsione di un solo rappresentante dei comuni. Chiede, infine, che la proposta torni in Commissione per valutarla meglio e modificare le rappresentanze.
Ritiene che in tale proposta non si parli di fondazione, ma di un ufficio della Regione Calabria, ennesimo “carrozzone” che utilizza la materia delicata delle minoranze linguistiche. Contrario alla approvazione, suggerisce una più attenta lettura, rivedendo gli statuti per riproporre un testo più democratico e razionale.
Ricordato lo spirito della legge regionale numero 15 del 2003 che aveva la finalità di dare dignità al mondo delle minoranze linguistiche e dare loro la gestione del mondo che gli apparteneva in considerazione delle grandi differenze tra le minoranze stesse, rileva alcune discrasie, come l’obbligo di richiedere il riconoscimento di personalità giuridica privata, a suo dire, in contrasto con la forma di società in house che farebbe insorgere una serie di criticità. Chiede, quindi, di rinviare la legge e di rivedere i principi informatori della stessa.
Chiede una sospensione della seduta.
Pone in votazione al proposta di sospensione che è approvata.
La seduta sospesa alle 15,09 riprende alle 15,29
Premesso di aver trovato delle soluzioni per migliorare il testo, propone di riportare la proposta in Commissione per un riesame della stessa.
Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata.
Spiega che trattasi di modifiche alla legge regionale numero 28 del 2010 “ Norme in materia di sport nella regione Calabria”.
Pone in votazione l’articolo 1 (Modifiche alla legge regionale 22 novembre 2010 n.28) e la legge nel suo complesso che sono approvati.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 321/9^.
Pone in votazione la proposta di inserimento che è approvata.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione sulla vertenza degli ex lavoratori Sial servizi Spa.
Pone in votazione la proposta di inserimento che è approvata.
Illustra la proposta di modifica all’articolo 47 della legge regionale numero 47 del 2011 prevedente un sistema di incentivazione per lo sviluppo dell’ Area di Gioia Tauro, al fine di integrare e sostenere un organico sistema di azioni regionali che trovano il loro compimento nell’APQ Gioia Tauro.
Pone in votazione la proposta di legge che è approvata.
Comunicato che la mozione numero 61 è stata trasformata in ordine del giorno, fa una veloce disamina delle diverse problematiche del settore agricolo ed agroalimentare calabrese, tra cui particolarmente spinose rimangono la contraffazione del made in Calabria e l’accesso al credito. Chiede un impegno per l’istituzione di un fondo di garanzia che dia ossigeno al settore ed un impegno fattivo del Governo regionale e nazionale.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato
Spiega che la mozione chiede che la Giunta regionale istituisca un tavolo tecnico con i dipartimenti Sanità, Lavoro e Agricoltura per definire le modalità per avviare il progetto “Servizio Anagrafe Zootecnica” e far ripartire il servizio.
Pone in votazione la mozione che è approvata. Indi, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15,41
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)