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IX^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

___________

 

33.

 

SEDUTA DI LUNEDI’ 12 MARZO 2012

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO

 

Inizio seduta h 12,50

Fine seduta h 16,32

 

INDICE

PRESIDENTE   4,*

PACENZA Salvatore, segretario questore f.f. 4

Comunicazioni 4

PRESIDENTE   4

Sull’ordine dei lavori 4

PRESIDENTE   4,*,*

FEDELE Luigi (PDL) 20

ORSOMARSO Fausto (PDL) 4

PRINCIPE Sandro (PD) 4

Interrogazione a risposta immediata numero 196 di iniziativa dei Consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289 (progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)”  5

GIORDANO Giuseppe (IDV) 5,*

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale  5,*

Interrogazione a risposta immediata numero 197 di iniziativa dei consiglieri D. Talarico, E. De Masi, G. Giordano “In ordine alla cogenza delle norme che disciplinano l'attività di sindacato ispettivo dei Consiglieri regionali”  6

PRESIDENTE   7

TALARICO Domenico (IDV) 6,*

Interrogazione a risposta immediata numero 198 di iniziativa dei consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sulla assegnazione dei budget per i contratti prestazioni ospedaliere private  8

GIORDANO Giuseppe (IDV) 8,*

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale  9

Interrogazione a risposta immediata numero 199 di iniziativa del Consigliere C. Guccione “Sull'iter per la realizzazione dello studio di fattibilità dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio e Crotone”  9

GUCCIONE Carlo (PD) 9,*

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale  10

Interrogazione a risposta immediata numero 200 di iniziativa dei consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sugli interventi posti in essere a seguito di indagini giudiziarie nei confronti dell'Arpacal”  11

GIORDANO Giuseppe (IDV) 11,*

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente  11

Interrogazione numero 204/9^ di iniziativa del Consigliere G. Nucera In ordine alla mancata attuazione dell'articolo 22, comma 5, della legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 (Norme per il trasporto pubblico locale)”  11

PRESIDENTE   12

Interrogazione numero 205/9^ di iniziativa dei consiglieri C. Guccione, B. Censore, F. Aiello Sul trasferimento dei pazienti ricoverati presso l'Istituto Papa XXIII di Serra Aiello a seguito dell'ordinanza di chiusura e sgombero dell'Istituto stesso”  12

GUCCIONE Carlo (PD) 12,*

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale  12

Proposta di legge statutaria numero 7/9^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Fedele, Bilardi, Serra, Dattolo, Principe, Ciconte, Loiero, De Masi, Bova, recante: 'Modifiche allo Statuto della Regione Calabria' (seconda lettura) 12

PRESIDENTE   13

Ordine del giorno coordinato su Infrastrutture e Trasporti 13

PRESIDENTE   13,*,*,*,*,*,*

ADAMO Nicola (Gruppo Misto) 13,*,*

AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto) 16

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto) 15

DE MASI Emilio (IDV) 15

FEDELE Luigi (PDL) 14,*

GALLO Gianluca (UDC) 14,*

GIORDANO Giuseppe (IDV) 15

ORSOMARSO Fausto (PDL) 14

PRINCIPE Sandro (PD) 14,*

Proposta di legge numero 157/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all'emersione del lavoro non regolare”  17

PRESIDENTE   19

CHIAPPETTA Gianpaolo (PDL) 19

GALLO Gianluca (UDC) 19,*

GIORDANO Giuseppe (IDV) 18

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente) 17

MAIOLO Mario (PD) 17

Proposta di provvedimento amministrativo numero 150/9^ dUfficio, recante: “Programma di attività per l'anno 2012, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2 – CORECOM”  19

PRESIDENTE   19

FEDELE Luigi (PDL) 19

Proposta di legge numero 12/9^di iniziativa del consigliere Sandro Principe, recante: “Istituzione della Fondazione per la valorizzazione del Santuario delle Cappelle- Sacro Monte di Laino Borgo”  20

PRESIDENTE   20

Esame abbinato: 20

Proposta di legge numero 85/9^, Proposta di legge numero 123/9^, Proposta di legge numero 229/9^, Proposta di legge numero 251/9^, Proposta di legge numero  264/9^ - “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 aprile 2008, numero 8 ( Riordino dell’organizzazione turistica regionale)”  20

PRESIDENTE   20

Ordine del giorno a firma del consigliere Orsomarso in merito all'intitolazione dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme a San Francesco di Paola  20

ORSOMARSO Fausto (PDL) 20

PRESIDENTE   20

Ordine del giorno in merito alla costituzione delle Zone a Burocrazia Zero  21

PRESIDENTE   21,*

DE MASI Emilio (IDV) 21

Sulla convocazione della prossima seduta  21

PRESIDENTE   21


 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 12,50

PRESIDENTE

Avviati i lavori cede la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.

PACENZA Salvatore, segretario questore f.f.

Legge il verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRINCIPE Sandro (PD)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 12/9^ che prevede l’istituzione della fondazione per la valorizzazione del Santuario delle Cappelle - Sacro Monte di Laino Borgo, considerato che si tratta dell’unico Sacro Monte del Mezzogiorno d’Italia e che l’UNESCO sta sottoponendo a tutela tutti i Sacri Monti.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta d’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 12/9^ che è accolta.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione riguardante l’intitolazione dell’aeroporto di Lamezia Terme a San Francesco di Paola in occasione della ricorrenza del cinquantennale della sua elevazione a Patrono della Calabria.

PRESIDENTE

Pone in votazione la richiesta d’inserimento avanzata dal consigliere Orsomarso che è approvata.

Interrogazione a risposta immediata numero 196 di iniziativa dei Consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289 (progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)”

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Affermato l'alto tasso di incidenza di tumori in diverse zone ed in particolare sulla costa tirrenica nei centri ricadenti nell'ambito del bacino fluviale del fiume Oliva, Gioia Tauro per la presenza dell'inceneritore, Vibo Valentia per il cementificio, Crotone per la fabbrica dismessa della Pertusola e su ampie aree della bassa Locride, dove interi comuni sono stati decimati dalle neoplasie, sottolinea come, con riferimento a tali problematiche, la situazione sanitaria della Calabria sia alquanto allarmante e che in ambito nazionale si è ritenuto necessario prevedere l'istituzione dei Registri Tumori attraverso i quali si attua: una raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio, l’individuazione del tasso di incidenza delle neoplasie in una area geografica al fine di una efficace pianificazione degli interventi preventivi.

Sottolineato che la prima funzione dei registri tumori consiste nel descrivere il fenomeno neoplastico e le sue variazioni nel tempo attraverso misure di incidenza e mortalità, fornendo una indicazione fondamentale sulla qualità dei servizi diagnostici e terapeutici nei diversi territori e del suo evolversi nel tempo, evidenzia, inoltre, come la Giunta regionale, con delibera numero 289 del 25 marzo 2010, approvava il progetto per la realizzazione del Registro Tumori della popolazione della Regione Calabria che si proponeva di definire gli obiettivi e gli strumenti da porre in essere in tutto il territorio regionale relativamente all'attività del Registro Tumori calabrese.

Inoltre, riferito che la succitata deliberazione stabiliva per la concretizzazione del progetto, l'approvazione di una convenzione con il Registro Tumori di Modena per importare un know- how già consolidato e prevedeva, con successivi atti, la creazione di numero tre Registri Tumori per le aree di Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo Valentia e Reggio Calabria nonchè di istituire un coordinamento regionale di tali registri, chiede alla Giunta di conoscere quale sia lo stato di attuazione del Progetto per la realizzazione del Registro Tumori della popolazione della regione Calabria, quali atti propedeutici richiamati nella deliberazione numero 289/2010 sono stati avviati e quali iniziative, in caso di omesso o parziale avvio delle procedure, la Giunta intende intraprendere con urgenza per rendere operativi i Registri Tumori individuati nella deliberazione approvata.

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale

Affermato che l’istituzione del registro tumori rappresenta una azione prioritaria per la Giunta regionale, sottolinea, comunque, che occorre dare atto che la delibera regionale, che ne prevedeva l’istituzione, non ha avuto un seguito perché la stessa prevedeva una convenzione con l’Azienda Sanitaria di Modena in assenza della previsione della copertura degli eventuali costi, atteso, peraltro, il successivo commissariamento sanitario della Regione ed il conseguente piano di rientro che non prevedeva tale adempimento.

Asserisce che nell’immediato si intende trattare l’argomento inerente l’istituzione del registro tumori con grande cautela per le ripercussioni che una sua cattiva gestione potrebbe avere sul territorio e che a livello nazionale esiste una associazione, l’AIRTUM, che verifica la metodica scientifica adottata nel tenere i registri; dichiara, quindi che l’unico registro tumori certificato dall’AIRTUM in Calabria e’ quello di Catanzaro che dovrebbe essere esteso a tutta la regione e che per mettere in piedi un registro tumori scientificamente di qualità è necessario disporre di tre data-base aggiornati relativi alle dimissioni ospedaliere, ai medici di base e alle cause di morte.

Comunica, inoltre, che è stato approvato un progetto con l’Age.NA.S per l’implementazione di questi flussi per poter creare in Calabria un registro tumori di altissimo livello scientifico.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Preso atto della parte finale della risposta della Vicepresidente Stasi, sottolinea che, tuttavia, non indica i tempi per l’istituzione del registro tumori, per cui chiede le motivazioni per cui si è atteso due anni per creare i data - base indicati dalla Vicepresidente.

Conclude affermando che la sua insoddisfazione è data dalla mancata indicazione della tempistica per la realizzazione del registro tumori.

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale

Afferma che la tempistica dipende dalle risposte derivanti dalle diverse Aziende Ospedaliere regionali.

Interrogazione a risposta immediata numero 197 di iniziativa dei consiglieri D. Talarico, E. De Masi, G. Giordano “In ordine alla cogenza delle norme che disciplinano l'attività di sindacato ispettivo dei Consiglieri regionali

TALARICO Domenico (IDV)

Affermato che tra le prerogative dei consiglieri regionali rientrano i cosiddetti atti di sindacato ispettivo, ovverosia quegli atti mediante i quali il Consiglio regionale esercita la propria funzione di controllo sull'attività della Giunta, evidenzia che sono strumenti di sindacato ispettivo le interrogazioni e le interpellanze a risposta scritta, disciplinate rispettivamente dagli articoli 120 e 121 del Regolamento interno del Consiglio regionale (Deliberazione del Consiglio regionale numero 5 del 27 maggio 2005) che l'articolo 121, in particolare, recita testualmente: “1. Ciascun consigliere può interrogare la Giunta su fatti o questioni che ne investano la competenza. L'interrogazione è posta per iscritto ed è presentata al Presidente del Consiglio, che la trasmette alla Giunta. 2. La Giunta ha l'obbligo di dare la risposta all'interrogante non oltre venti giorni dalla ricezione dell'interrogazione stessa, comunicandola in copia al Presidente del Consiglio, il quale ne dà notizia nella prima seduta successiva del Consiglio. 3. L'interrogazione e la risposta sono inserite nel resoconto della seduta nella quale sono annunciate. 4. Se la Giunta non fa pervenire la risposta nel termine di cui al secondo comma, il Presidente pone senz'altro l'interrogazione all'ordine del giorno della seduta successiva alla scadenza del termine per il suo svolgimento orale, avvertendone il Presidente della Giunta. 5. Il Presidente della Giunta o un altro membro della Giunta dallo stesso delegato è tenuto a partecipare alle sedute del Consiglio nelle quali si svolgono le interrogazioni alle quali la Giunta non ha dato la richiesta risposta scritta entro i termini previsti. In sede di discussione, ascoltata la risposta della Giunta, l'interrogante ha diritto di replicare per non più di tre minuti al fine di dichiarare se si ritenga o meno soddisfatto.” Afferma, inoltre, che il succitato articolo, oltre a prevedere la facoltà del consigliere di interrogare la Giunta, prevede l'obbligatorietà della risposta da parte di quest'ultima entro e non oltre venti giorni dal ricevimento della interpellanza o della mozione e che lo stesso articolo prevede altresì che, trascorso invano il termine dei venti giorni, il Presidente del Consiglio è tenuto a porre l'interrogazione all'ordine del giorno nella prima seduta utile.

Evidenzia come le norme contenute nel menzionato articolo siano generalmente disattese sia dai membri della Giunta regionale, sia, per quanto di sua competenza, dal Presidente del Consiglio in quanto è ormai abitudine consolidata degli assessori e del Presidente della Giunta regionale non rispondere alle interrogazioni nei tempi previsti dal Regolamento ovvero non rispondere affatto alle stesse ed è abitudine altrettanto consolidata quella del Presidente del Consiglio regionale di non consentire lo svolgimento in Aula delle interrogazioni a risposta scritta inevase dai membri della Giunta, ai sensi del comma 4 del succitato articolo del Regolamento.

Denuncia che tale situazione pone oggettivamente un problema di legalità nel Consiglio regionale della Calabria, venendo ad essere sistematicamente ignorato il carattere di cogenza delle disposizioni che ne regolano il funzionamento e che l'inosservanza di tali importanti disposizioni ha come effetto una limitazione delle prerogative dei consiglieri regionali in tema di controllo sull'operato della Giunta e degli Uffici amministrativi della Regione,

Nondimeno, a suo avviso, è da considerarsi la caduta di credibilità dell'Istituzione agli occhi della società calabrese, che spesso, nelle sue varie espressioni sia economiche che culturali, è la vera ispiratrice di tanti atti di sindacato ispettivo nei confronti del Governo regionale. Dichiara che la situazione appena descritta è ancor più aggravata dal fatto che decine di mozioni ed ordini del giorno, riguardanti temi e questioni di altissima rilevanza, dall'ambiente, all'energia, giacciono inevase presso la Segreteria del Consiglio regionale, in aperta violazione della disposizione contenuta nell'articolo 119 del Regolamento interno del Consiglio che impone al Presidente di "dare comunicazione al Consiglio delle mozioni ricevute entro la seduta successiva alla presentazione e di scriverle all'ordine del giorno della seduta successiva a quella del loro annuncio" e tantissime proposte di legge giacciono nelle segreterie delle Commissioni.

Chiede al Presidente del Consiglio e alla Giunta se non sia il caso di sanare definitivamente il vulnus venutosi a creare nel rapporto istituzionale tra Giunta e Consiglio regionale, richiamando a tal scopo tutti i membri della Giunta alle proprie responsabilità e quali misure si intendono adottare per indurre l'intero Esecutivo all'osservanza delle norme sopra richiamate.

PRESIDENTE

Afferma che relativamente all’argomento trattato nell’interrogazione dal consigliere Talarico, la Presidenza non risulta essere in difetto in quanto per la prima volta in Consiglio regionale si è istituzionalizzato il question-time al fine di dare la possibilità ai consiglieri di avere notizie in diretta sui diversi argomenti; riguardo alle risposte scritte, asserisce che sono diventate pochissime, che la Presidenza informa la Giunta delle stesse e poi aspetta qualche mese per le relative risposte. Comunque, coglie l’occasione per sensibilizzare la Giunta a rispondere per tempo alle interrogazioni scritte, ricordando, peraltro, che ogni consigliere può rammentare l’esistenza delle interrogazioni e chiedere che le stesse vengano discusse. Conclude asserendo che riguardo alle proposte di legge depositate nelle Commissioni, la scelta di quali trattare dipende dai Presidenti delle Commissioni e dalla Conferenza dei Capigruppo.

TALARICO Domenico (IDV)

Dichiara di essere insoddisfatto della risposta data dal Presidente del Consiglio perché il numero delle interrogazioni che non hanno ricevuto risposta è elevatissimo, così come quello delle mozioni e delle proposte di legge giacenti nelle Commissioni. Invita, pertanto, il Presidente del Consiglio a porre in essere le funzioni di controllo a lui spettanti al fine di avere contezza della situazione.

Dato atto al Presidente del Consiglio di aver introdotto il question- time che, a suo avviso, comunque, è rimasto monco in quanto non accompagnato dalle riprese televisive, conclude dichiarando di intendere la disponibilità manifestata dal Presidente del Consiglio come una attenzione positiva volta a venire incontro alle esigenze dei consiglieri regionali.

Interrogazione a risposta immediata numero 198 di iniziativa dei consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sulla assegnazione dei budget per i contratti prestazioni ospedaliere private

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere se, effettivamente, nell’annualità 2010 sono stati legittimati gli sforamenti di budget accordati e saldate le relative spettanze a favore di diverse strutture private ospedaliere operanti sul territorio regionale, quali criteri sono stati usati per il riconoscimento delle produzioni in surplus e se tali produzioni sono state utilizzate quali parametro per il calcolo dei fondi da assegnare nell’annualità 2011; inoltre, se, al contrario, le strutture ospedaliere private che hanno rispettato i parametri inizialmente assegnati non hanno goduto di alcun incremento e se anche per l’annualità 2012, nella determinazione dei nuovi parametri e quindi dei fondi da assegnare, saranno tenuti in considerazione gli sforamenti di budget verificatisi nelle annualità precedenti e, in ogni caso, quali saranno i criteri da utilizzare nel riparto dei fondi.

Chiede, inoltre, quali iniziative, infine, si intendono intraprendere per rendere effettivo il principio tanto affermato e mai attuato secondo il quale la sanità privata dovrebbe operare in un’ottica di integrazione e non di sostituzione della sanità pubblica al fine di evitare un utilizzo inappropriato delle risorse finanziarie a discapito delle strutture ospedaliere pubbliche che rischiano di essere soppresse o depotenziate. Considerato che per l’annualità 2010, nella ripartizione dei fondi assegnati per le prestazioni ospedaliere private, si sono verificate delle sperequazioni in alcune Aziende sanitarie provinciali della Regione, e che, addirittura, per la determinazione dell’annualità successiva del 2011, al di là degli abbattimenti delle risorse in via generale, è stata considerata quale base di partenza per la determinazione dei budget la produzione annuale del 2010 così come certificata, rileva, quindi, come ciò ha creato una situazione paradossale a discapito degli enti che hanno rispettato i budget assegnati e che si sono visti penalizzati, laddove, al contrario sono state riconosciute premialità a favore delle strutture che hanno sforato il plafond assegnato come, ad esempio, l’Istituto Iomi di Reggio Calabria che avrebbe ricevuto un surplus economico nel solo anno 2010 di euro 1.673.323,00.

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale

Rende noto che è stata interpellata la struttura commissariale demandata a tutto quello che compete il piano di rientro e l’assegnazione dei budget per le strutture private e pubbliche, la quale fa sapere che nel 2010 e nel 2011 non ha legittimato alcun sforamento di budget né per l’ospedalità privata né per quella pubblica e, comunque, si stanno approfondendo le problematiche. Afferma, poi, che nel 2010 la stessa struttura commissariale ha constatato un incremento complessivo di produzione nell’Asp di Reggio Calabria e, anche in funzione del fatto che c’erano state strutture private che non avevano raggiunto gli stessi budget che gli erano stati assegnati, ha provveduto autonomamente ed ha effettuato un riequilibrio interno. Per quanto riguarda invece i criteri, la struttura commissariale fa sapere che il percorso è un po’ più complesso nel senso che si è lavorato su più requisiti. Fa notare che sono stati valutati anche i raggruppamenti omogenei di diagnosi, di conseguenza anche nelle strutture private che prima li svolgevano sono stati, ovviamente, considerati questi trasferimenti di prestazioni particolari.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Dichiara di essere totalmente insoddisfatto della risposta che conferma l'inappropriatezza della sanità calabrese. Ritiene, inoltre, che il quadro generale del settore non faccia altro che confermare il timore che la sanità privata venga utilizzata non per sostenere un processo di garanzia del diritto universale alla salute, ma per sostituire e quindi indebolire l’ospedalità pubblica, depotenziandola e questo porterà ad un tracollo irreversibile.

Interrogazione a risposta immediata numero 199 di iniziativa del Consigliere C. Guccione “Sull'iter per la realizzazione dello studio di fattibilità dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio e Crotone”

GUCCIONE Carlo (PD)

Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere a che punto sia l’iter per la realizzazione dello studio di fattibilità dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone e quali atti siano stati finora compiuti dai dipartimenti numero 8 (Urbanistica e territorio) e numero 9 (infrastrutture, lavori pubblici) per l’avvio delle procedure degli studi di fattibilità dei tre nuovi presidi ospedalieri calabresi.

Riferisce che in data 13 giugno 2008 è stata approvata la legge regionale numero 15 pubblicata sul Burc numero 12 del 16 giugno 2008, Supplemento straordinario n. 1 del 21 giugno del 2008, articolo 51 “Investimenti nel settore della sanità” che ai commi 7, 8 e 9 (nella modifica introdotta dall’articolo 36, comma 1, della legge regionale 26.2.2010, numero 8) recita testualmente: “La Giunta regionale è autorizzata a finanziare la progettazione e la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero dell’Azienda ospedaliera di Cosenza in sostituzione di quello esistente utilizzando le risorse finanziarie già assegnate alla Regione ai sensi dell’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, numero 67 e autorizzando anche l’eventuale valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Azienda al fine di reperire risorse aggiuntive con il coinvolgimento dei soggetti privati. Sottolinea, inoltre, come al fine di garantire la copertura finanziaria della quota a carico del bilancio regionale del piano, di cui al precedente comma 7, la Giunta regionale sia autorizzata a ricorrere all’indebitamento sulla base delle disposizioni di cui al titolo III della legge regionale 8 febbraio 2002, numero 8, accendendo un mutuo o prestito obbligazionario di cui al comma 8, quantificato nella misura massima di euro 40 milioni, per la durata massima di anni 20, anche in più soluzioni a mezzo di atti di erogazioni e quietanze. Evidenzia come l’articolo 36, comma 1, della legge regionale 26 febbraio 2010, numero 8 recita testualmente che: la Giunta regionale è impegnata a verificare la fattibilità tecnica-economica e finanziaria della realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero nella città di Reggio Calabria che sostituisca l’attuale presidio Bianchi-Melacrino e nella città di Crotone in sostituzione dell’attuale ospedale San Giovanni di Dio e che a tal fine le aziende ospedaliere predisporranno lo studio di fattibilità entro tre mesi dall’approvazione della presente legge utilizzando le risorse disponibili comunitarie, statali ex art. 20 della legge 11 marzo 1988, numero 67 nonchè quelle rinvenienti dalla valorizzazione e/o dismissione del patrimonio immobiliare del vecchio presidio e delle relative aree di pertinenza. La Giunta regionale con delibera numero 206 del 20 maggio 2011 ha approvato le linee di indirizzo per la verifica di fattibilità dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone e ha dato mandato al dipartimento numero 8 (urbanistica e territorio) e al dipartimento numero 9 (infrastrutture, lavori pubblici) di predisporre quanto necessario per l’avvio delle procedure finalizzate alla realizzazione degli studi di fattibilità per la costruzione dei nuovi ospedali.

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale

Dichiarato che è intenzione della Giunta regionale portare avanti lo studio di fattibilità per la realizzazione di questi ospedali, accelerandone i tempi, afferma che i dipartimenti competenti hanno avviato le procedure di studio effettuando anche degli incontri con i Sindaci delle città interessate ed, in effetti, sono stati individuati dei parametri per individuare i siti idonei per la realizzazione delle strutture ospedaliere. Fa presente che a Crotone l’area interessata, come possibile zona ospedaliera, risulta essere quella vicino all’aeroporto, e naturalmente l’amministrazione comunale si è riservata la possibilità di approfondire meglio lo studio; a Cosenza sembra che il sito individuato sia quello in cui è ubicato l'attuale ospedale; a Reggio Calabria ci sono due proposte alternative da approfondire, pertanto a giorni ci sarà un incontro con i dipartimenti interessati. Alla luce di tutto ciò, ribadisce che è intenzione dell'Esecutivo regionale  portare avanti i progetti e concludere il tutto nell’arco di sei o sette mesi al massimo.

GUCCIONE Carlo (PD)

Ritenuto corretto interfacciarsi con i Sindaci interessati alla questione, esprime perplessità sulla possibilità di costruire l’ospedale a Cosenza nell’aera esistente perché limitata. Giudicato opportuno riflettere su queste decisioni, affidandosi agli assessorati competenti attesa la necessità di prevedere alcuni servizi nelle strutture di nuova realizzazione, asserisce, tuttavia, la congruità del tempo per la predisposizione dello studio di fattibilità auspicandone la realizzazione.

Interrogazione a risposta immediata numero 200 di iniziativa dei consiglieri G. Giordano, E. De Masi, D. Talarico “Sugli interventi posti in essere a seguito di indagini giudiziarie nei confronti dell'Arpacal”

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Illustra l’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale per sapere se alla luce delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, gli organi dell’Arpacal (Consiglio di amministrazione e commissario) abbiano attivato, in via autonoma e sotto il profilo amministrativo, le relative procedure atte a riscontrare eventuali irregolarità e/o illegittimità e conseguentemente abbiano posto in essere gli atti propedeutici alla applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente e quali iniziative, in caso contrario, si intendano intraprendere per ristabilire il corretto funzionamento amministrativo dell’ente strumentale.

Si apprende, infatti, dagli organi di stampa che la Procura della Repubblica di Catanzaro sta portando avanti delle indagini sulla gestione complessiva dell’Arpacal ed, in particolare, sulle modalità di espletamento di alcuni bandi di concorso per la nomina di figure dirigenziali; stante la funzione essenziale che l’Arpacal svolge sul territorio calabrese rispetto alle tematiche ambientali, appare essenziale auspicare un corretto e legittimo operato, sia sul piano scientifico sia sul piano amministrativo del personale direttivo e, conseguentemente, garantire un utilizzo efficace delle risorse finanziarie assegnate.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Affermato, preliminarmente, che trattasi di procedure concorsuali svolte nel 2007, segnala la delicatezza della questione dal momento che ci sono situazioni consolidate da diversi anni. Per quanto riguarda la domanda in merito all’illegittimità delle procedure concorsuali, asserisce che il Commissario ha chiesto al riguardo la formulazione di un parere all’Aran e, poi, all’avvocatura regionale; inoltre è stato avviato il procedimento amministrativo per il riesame dei provvedimenti di decadenza del rapporto; in merito alle sanzioni è opportuno segnalare che la dizione di sanzione, dal punto di vista tecnico-giuridico non è corretta, perché la norma mette a disposizione il procedimento dell’autotutela dell’amministrazione. Evidenzia, poi, che il commissario ha adottato atti ed avviato procedure, ma sarebbe necessario prevedere le controindicazioni per evitare la revoca di un rapporto consolidato.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Prende atto della risposta, ma dichiara di essere parzialmente soddisfatto, pur riconoscendo la complessità della situazione, perché ritiene che è necessario essere informati sullo stato dell’arte anche alla luce di quanto dichiarato dal Commissario in sede di audizione ed evidenzia la necessità per il futuro della massima trasparenza, in attesa che si possa ritornare sull’argomento quando si avranno maggiori delucidazioni.

Interrogazione numero 204/9^ di iniziativa del Consigliere G. Nucera In ordine alla mancata attuazione dell'articolo 22, comma 5, della legge regionale 7 agosto 1999, n. 23 (Norme per il trasporto pubblico locale)”

PRESIDENTE

Stante l’assenza in Aula del consigliere Nucera, dichiara decaduta l’interrogazione.

Interrogazione numero 205/9^ di iniziativa dei consiglieri C. Guccione, B. Censore, F. Aiello Sul trasferimento dei pazienti ricoverati presso l'Istituto Papa XXIII di Serra Aiello a seguito dell'ordinanza di chiusura e sgombero dell'Istituto stesso”

GUCCIONE Carlo (PD)

Premesso che, a seguito dell’ordinanza di chiusura e di sgombero dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra Aiello disposto dall’Autorità Giudiziaria competente, la Casa di cura Villa Igea, in località Cozzi di San Fili, provvedeva ad ospitare parte dei pazienti lì ricoverati, così soddisfacendo l’esigenza dell’ASP di Cosenza e fronteggiando una vera e propria emergenza umana, sociale e sanitaria, chiede di sapere quali siano le ragioni che sottendono alla decisione di trasferire i pazienti in una struttura sanitaria diversa da quella a cui erano stati precedentemente assegnati.

Evidenziata la mancanza di una autorizzazione al trasferimento sia da parte dei medici sia da parte dei familiari dei pazienti, sottolinea, infine, come la Casa di cura abbia provveduto, nel frattempo, ad attrezzarsi adeguatamente per garantire un servizio ottimale finalizzato a fornire agli ospiti standards assistenziali adeguati, effettuando notevoli investimenti ed incrementando l’organico con personale specializzato preparato a fronteggiare tale situazione.

STASI Antonella, Vicepresidente della Giunta regionale

Precisa che la struttura in questione non risultava autorizzata ed accreditata per ricevere pazienti con determinate patologie e che, essendo trascorsi diversi anni, sono state individuate, nel frattempo, strutture più adeguate, in linea con la normativa vigente.

Confermando la circostanza che i familiari degli assistiti non hanno dato il consenso al trasferimento, sottolinea, tuttavia, che si è provveduto, pur senza autorizzazione, ad informare l’Autorità Giudiziaria competente, ovvero il Tribunale di Paola.

GUCCIONE Carlo (PD)

Pur dichiaratosi completamente soddisfatto, non comprende come mai nel 2009 e per tre anni consecutivi si sia tollerata una simile situazione e sottolinea come, in seguito all’emergenza sorta, la Casa di cura Villa Igea abbia provveduto, nel frattempo, a dotarsi di personale e servizi adeguati ad ospitare i pazienti.

Rilevato, inoltre, che ad oggi non risulta esserci stata né da parte dei familiari né da parte dei tutori alcuna autorizzazione formale al trasferimento, chiede alla Giunta regionale di soprassedere sulla vicenda e provvedere, piuttosto, all’insediamento, presso l’ Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza, di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche connesse alla questione.

Proposta di legge statutaria numero 7/9^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Fedele, Bilardi, Serra, Dattolo, Principe, Ciconte, Loiero, De Masi, Bova, recante: 'Modifiche allo Statuto della Regione Calabria' (seconda lettura)

PRESIDENTE

Premesso che sulla proposta di legge in esame relativa alle modifiche statutarie sul numero degli assessori esterni, sulle Commissioni permanenti e sulla figura dei Sottosegretari, non si svolgerà la discussione in quanto si tratta di procedere ad una seconda lettura in Aula,  pone ai voti la proposta che è approvata all’unanimità.

Ordine del giorno coordinato su Infrastrutture e Trasporti

PRESIDENTE

Comunica che darà lettura del testo scaturito in seguito al dibattito sui trasporti della seduta del 20 febbraio.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Richiede copia del documento, sul quale precisa di non avere dato il proprio assenso.

PRESIDENTE

Dà lettura dell’ordine del giorno, protocollo numero 12808 del 12 marzo 2012, in forza del quale, registrato lo stato di arretratezza delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, aeroportuali e portuali calabresi rispetto agli standard europei e considerata la necessità che le predette infrastrutture siano sottoposte a urgenti lavori di ammodernamento, potenziamento e manutenzione straordinaria, il Consiglio regionale, in seguito alla seduta del 20 febbraio in cui si è tenuto un approfondito dibattito sullo stato dei trasporti e delle infrastrutture, ha individuato, all’unanimità dei presenti, le priorità da sottoporre all’attenzione del Governo centrale.

Rilevato che con il presente documento si conferisce al Presidente della Giunta regionale pieno mandato a rappresentare le determinazioni dell’intero Consiglio regionale al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, prosegue con la elencazione delle suddette priorità, tra cui: il completamento della autostrada A3 per il quale occorre definire modalità, tempi e previsioni di impegno finanziario; il completamento degli interventi in corso sulla Strada Statale 106, per il quale sono previsti ulteriori 744 milioni di euro per esigenze relative agli interventi in corso di esecuzione; l’estensione del sistema AV/AC alla dorsale ferroviaria della linea Battipaglia-Reggio Calabria che necessita di azioni propedeutiche all’inclusione nei documenti di programmazione nella sezione “Opere prioritarie da avviare”, nonché di interventi immediati per la velocizzazione della linea ed il potenziamento dei collegamenti con il corridoio ionico in termini di qualità del servizio e numero di corse; la soluzione delle problematiche relative di “Ferrovie della Calabria” che necessita di un risanamento economico e tecnico per ricondurre l’azienda a privilegiare la modalità di trasporto su ferro, nonché di un ripristino di tutti i treni a lunga percorrenza, un potenziamento adeguato dei collegamenti della Calabria con il resto del Paese e la previsione di un’altra corsa A/R del servizio ferroviario; la piena e completa realizzazione del nodo intermodale di Gioia Tauro ed il potenziamento delle strutture portuali; la valorizzazione ed il potenziamento del sistema aeroportuale calabrese.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Evidenziando l’importanza del documento unitario prodotto sottoposto all’attenzione dell’Aula, e trovato lo stesso limitativo rispetto al precedente dibattito sui trasporti avvenuto in Aula, ritiene che esso sia da valorizzare quanto più possibile, conferendo ad esso il giusto riconoscimento.

Ergo, propone alcune correzioni, puntando l’attenzione sulle tematiche cruciali relative a Trenitalia, in materia di trasporto pubblico locale e grande percorrenza, SS 106 per quanto riguarda i nuovi eventuali investimenti, i fondi destinati alla realizzazione del Ponte sullo Stretto ed, infine, gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone per i quali ritiene fondamentale lavorare per una gestione unitaria consortile del sistema aeroportuale calabrese.

PRINCIPE Sandro (PD)

Apprezzato insieme ai colleghi del gruppo l’intervento del consigliere Adamo, ritiene che il documento presentato abbia grande importanza proprio in quanto determina alcune priorità che giudica anche eccessive all’interno dello stesso ordine del giorno, considerando che le questioni sollevate costituiscono, in gran parte, problematiche riguardanti la Regione in quanto tale.

Chiede, infine, una sospensione breve per un confronto tra i gruppi politici al banco della Presidenza.

FEDELE Luigi (PDL)

Ascoltati gli interventi dei consiglieri Adamo e Principe, evidenzia che l’ordine del giorno in discussione, che rappresenta un documento tecnico indicante alcune priorità da realizzare nella Regione, è stato elaborato di concerto con le forze politiche di opposizione.

Atteso lo spirito collaborativo sotteso alle argomentazioni espresse dal consigliere Adamo, propone di procedere all’approvazione dell’ordine del giorno così come formulato, adottando di comune accordo le modifiche proposte in fase di coordinamento formale.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Compreso lo spirito dell’intervento del consigliere Adamo, ritiene opportuno che la Regione adotti una forte presa di posizione nei confronti di Trenitalia, affrontando nel complesso la difficile problematica dei trasporti nella Regione.

Ritenuto che l’odierno ordine del giorno possa rafforzare la posizione del Presidente Scopelliti nei confronti del Governo nazionale, auspica l’adozione di comportamenti unitari e condivisi con le opposizioni, censurando la notizia apparsa sulla stampa di un prossimo incontro del Presidente della Provincia di Cosenza Oliviero con il ministro Passera che rischia di indebolire l’azione del Consiglio regionale.

GALLO Gianluca (UDC)

Ricordato il proficuo dibattito sulla problematica dei trasporti svolto nella precedente seduta del Consiglio regionale che ha portato all’elaborazione dell’ordine del giorno in discussione condiviso con le forze politiche di opposizione e preso atto delle richieste dei consiglieri Adamo e Principe, concorda sulla necessità di un approfondimento e di un rafforzamento dell’ordine del giorno.

Condivise le osservazioni del consigliere Adamo non per mere ragioni campanilistiche, sottolinea la necessità di recuperare le carenze infrastrutturali della provincia di Cosenza.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Ritenuto necessario un impegno serio del Consiglio regionale su tale problematica, chiede a nome del gruppo, concordando con i consiglieri Adamo e Principe, una breve sospensione dei lavori per una riflessione e un approfondimento sul tema, al fine di pervenire ad un documento unanimemente condiviso e non svilire il proficuo lavoro svolto, atteso che, a suo avviso, l’ordine del giorno non affronta alcune questioni fondamentali.

PRESIDENTE

Sospende la seduta e invita i capigruppo al banco della Presidenza.

La seduta sospesa alle 14,41 riprende 15,02

(I capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)

PRESIDENTE

Concluso l’incontro dei capigruppo al banco della Presidenza, pone in votazione l’ordine del giorno precisando che le modifiche proposte saranno apportate in sede di coordinamento formale.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Intervenendo per dichiarazione di voto e ribadite le argomentazioni espresse nel precedente intervento, esprime il voto di astensione del suo gruppo, non ritenendo opportuna una censura tout court del lavoro svolto frutto di uno sforzo, comunque, apprezzabile, ma reputa, tuttavia, necessario elaborare un documento più incisivo.

DE MASI Emilio (IDV)

Pur manifestando imbarazzo nell’esprimere un voto contrario all’ordine del giorno in discussione in parte condiviso e sottolineando la sensibilità dell’Esecutivo regionale nell’affrontare la problematica delle carenze infrastrutturali della Regione con misure e strategie rafforzative, ricorda l’ordine del giorno presentato in una precedente seduta del Consiglio regionale relativo alle specifiche criticità degli aeroporti di Crotone e Reggio, finalizzato al mantenimento delle infrastrutture esistenti attraverso interventi conservativi.

In particolare in merito all’aeroporto di Crotone, ritiene paradossale che l’odierno ordine del giorno non contenga un riferimento alle problematiche di tale territorio.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Intervenendo per motivare il voto di astensione critica del suo gruppo, ricordate le iniziative straordinarie intraprese nella precedente legislatura nei confronti delle aziende monopoliste dei trasporti su rotaie e su strada, con amministratori delegati indifferenti e distanti dai problemi del territorio, ritiene che il documento di cui si propone l’approvazione sia debole e non individui in maniera incisiva le priorità su cui intervenire e a tal fine invita i colleghi del gruppo del Partito Democratico ad una attenta riflessione.

PRINCIPE Sandro (PD)

Affermato che il gruppo del Partito democratico non ha bisogno di consigli, pur ritenendo che l’unità non debba essere perseguita ad ogni costo, ravvisa, tuttavia, la necessità di un atteggiamento responsabile del Consiglio regionale e, pertanto, propone di rinviare l’approvazione dell’ordine del giorno ad una seduta successiva o di sospendere nuovamente i lavori per un ulteriore approfondimento al fine di non dare la consueta immagine di una Calabria divisa.

Sottolineato che l’ordine del giorno predisposto contiene l’indicazione di priorità oggettive da affrontare, reputa ingenerose le critiche dei consiglieri De Masi e Bova, ritenendo necessario non adottare posizioni aprioristiche

FEDELE Luigi (PDL)

Precisa che l’incontro con il ministro Passera si terrà tra pochi giorni e, pertanto, ribadisce la necessità di approvare l’ordine del giorno nella seduta odierna al fine di non vanificare l’azione del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Ribadita la necessità di approvazione dell’ordine del giorno, sospende i lavori invitando nuovamente i capigruppo al banco della Presidenza.

(I capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)

La seduta sospesa alle 15,23 riprende alle 15,32

Ordine del giorno coordinato su infrastrutture e trasporti - seguito

PRESIDENTE

Concede la parola al consigliere Gallo che ha chiesto di intervenire per dichiarazione di voto.

GALLO Gianluca (UDC)

Annuncia la sua astensione dal voto, considerato che, ad esito della breve conferenza dei capigruppo tenuta al banco del Presidente, sono stati eliminati dall’ordine del giorno in discussione i riferimenti alla realizzazione dell’aeroporto di Sibari. A tal proposito, ricordato che la provincia di Cosenza, del cui territorio è espressione, merita interventi infrastrutturali di rilievo, invita gli altri consiglieri, eletti nel territorio cosentino, a prendere una posizione chiara ed univoca in materia.

AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)

Annuncia l’astensione dal voto del gruppo misto.

PRESIDENTE

Riferisce che, a seguito della breve sospensione, si è proceduta ad apporre una lieve modifica all’ultimo punto dell’ordine del giorno, prevedendo interventi infrastrutturali aeroportuali generici, indi pone ai voti il documento che è approvato a maggioranza.

Proposta di legge numero 157/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all'emersione del lavoro non regolare”

GALLO Gianluca, relatore

Afferma che la proposta di legge in esame, frutto, a suo avviso, di un lavoro proficuo dell’Esecutivo e della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare mira a definire gli strumenti utilizzati in tal senso dalla Regione, prevedendo la predisposizione di azioni sinergiche da parte di tutti i soggetti coinvolti e che la Commissione per l’emersione del lavoro non regolare sia parte nella concertazione con le parti sociali. Indi, riferito lo stato dell’arte, legato inevitabilmente alla grave crisi che colpisce la Regione e le pesanti ricadute in ambito sociale, osserva come sia indispensabile un impegno incisivo e concreto affinché siano assicurate condizioni lavorative più dignitose, rifacendosi letteralmente alle parole che Sua Santità, Papa Paolo VI°, rivolse nel 1968 ai lavoratori.

Altresì, evidenzia che la proposta potrà assicurare non solo un miglioramento qualitativo della vita ma anche una ricaduta in termini fiscali e di Pil, al pari di quelli relativi ai fini pensionistici.

Sottolinea, quindi, che punto saliente della proposta è l’articolo 5 che prevede la creazione di una “Centrale di allarme emersione” che opererà in sinergia con la SUA e gli organi ispettivi, ognuno nella propria autonomia, prevedendo i criteri secondo i quali le imprese potranno essere escluse dalla partecipazione ai bandi regionali; altresì, segnala l’articolo 10 con il quale si introducono criteri di premialità connessi alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ritenendo che nel complesso la legge, a suo avviso organica, possa positivamente caratterizzare l’attività del Consiglio regionale, anche alla luce della contingente attuazione del federalismo fiscale, indi ne auspica una condivisione unanime.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

In qualità di Presidente della Commissione bilancio, ritiene doverosa una breve informativa: precisa, quindi, che la Commissione bilancio ha espresso parere finanziario nella seduta del 9 febbraio, acquisendo nel corso della medesima seduta il parere del Dipartimento bilancio che aveva espresso le incompatibilità di alcune delle norme con l’attuale situazione economica regionale, in particolare in riferimento all’utilizzo di una parte del gettito Irap. Ciò nonostante, atteso che lo stesso Dipartimento bilancio ha ravvisato, comunque, la necessità di finanziare parzialmente gli interventi previsti nella proposta, riferisce che la Commissione da lui presieduta ha riformulato la norma finanziaria, assorbendo gli articoli 11, 12 e 13, come precedentemente approvati dalla terza Commissione, prevedendo una integrazione finanziaria di 104 mila euro a valere sui fondi destinati al funzionamento del Consiglio regionale.

MAIOLO Mario (PD)

Attesa la rilevanza della proposta di legge in esame, capace di contribuire ad una particolare materia, quella del lavoro non regolare, ricorda la legge delega approvata nella scorsa legislatura perché la Giunta regionale predisponesse un testo unico in materia, rispondente alle esigenze dei calabresi. Nonostante le difficoltà sottese alla redazione di detto Testo unico, auspica che, comunque, tramite una seria e concreta sinergia, si possa giungere alla redazione di una raccolta delle leggi in materia. Evidenziato, poi, che il Partito democratico non è rappresentato in terza Commissione ed invitato il Presidente del Consiglio regionale a procedere per quanto di sua competenza per ripristinare la rappresentanza democratica all’interno delle Commissioni consiliari permanenti, osserva che la materia è concorrente rispetto alle competenze dello Stato, intaccandone esclusive competenze.

Sottolineato che più volte sono state rilevate sulle leggi regionali calabresi incongruenze e illegittimità rispetto al quadro costituzionale, in particolare per le norme di competenza della Commissione antindrangheta, escluso qualunque intento strumentale, ricorda l'efficace apporto del Comitato di Qualità e fattibilità delle leggi, che, tramite le schede redatte dal Servizio legislativo,  ha sempre evidenziato le incongruenze presenti all’interno delle proposte; indi, ribadito di non aver potuto approfondire nella sede competente – la Terza Commissione consiliare - la proposta in esame, ritiene che la stessa contenga aspetti particolarmente delicati, riferibili precipuamente alla necessità di non intervenire sui contratti della pubblica amministrazione per evitare di produrre normative regionali che possano contrastare con la materia dei contratti e dei servizi.

Ricordate, quindi, le competenze della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare, evidenzia che i parametri di regolarità e congruità del lavoro, disciplinati dall’articolo 8 della proposta in esame, sono di competenza del Ministero, paventando nel caso specifico rischi di impugnativa per evidente illegittimità costituzionale.

Pur riconoscendo i limiti degli organi attualmente preposti ai controlli, ricorda che la concertazione e l’individuazione dei soggetti in tal senso coinvolti dovrebbero essere di competenza nazionale e, nonostante riconosca alla Giunta regionale meriti nell’aver individuato la necessità di interagire con le politiche attive sul lavoro, sostiene che la migliore tecnica di emersione del lavoro non regolare sta nella capacità della Regione di incentivare il lavoro regolare, predisponendo sistemi di incentivazione.

In conclusione, annunciata la sua astensione dal voto, giudica riduttiva la proposta in esame e non esauriente, benché significativa dal punto di vista politico, ed auspica un ripensamento da parte dell’Esecutivo perché sia possibile approfondire alcune tematiche al fine di evitare possibili impugnative.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Intervenendo per dichiarazione di voto, preannuncia il voto favorevole di Italia dei Valori per quello che definisce un provvedimento importante ed atteso. Considera un elemento qualificante l’articolo 10 che prevede la priorità del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti della Regione, mentre considera le previsioni dell’articolo 6 un punto d’ombra in quanto, a suo avviso, l’istituzione della cabina di concertazione duplica ruoli e funzioni istituzionali già assolti dalla Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare previsti dalla legge numero 24/2004.

CHIAPPETTA Gianpaolo (PDL)

Intervenendo per dichiarazione voto a nome del gruppo del Popolo delle libertà, rammenta che la legge in esame nasce da un testo elaborato dalla Giunta regionale ed ampiamente discusso. Dichiarato il vquindi, il voto favorevole evidenzia che trattasi di una iniziativa legislativa che si inserisce nel contesto dei provvedimenti legislativi valutati per la loro valenza. Rammentato che tale disegno di legge è stato molto ben ponderato in Terza Commissione con l’apporto rilevante di tutti i gruppi consiliari seguendo una logica bipartisan ed elogiato il lavoro della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare, non solo per il segnale di discontinuità rispetto al passato, evidenzia che tale provvedimento si fonda sulla necessità di incidere ingenerando una rigenerazione culturale. Auspica che anche per altri provvedimenti che seguono tale percorso ci sia una condivisione per un riscatto vero del territorio calabrese.

GALLO Gianluca (UDC)

Premesso di non essere insensibile alle preoccupazioni del consigliere Maiolo, rammenta che l’iter legislativo lungo e tortuoso di tale proposta ha visto la modifica di alcune parti per cercare di rimuovere le criticità ed evitare il rischio di incostituzionalità. Conclude affermando che, a suo avviso, il testo legislativo proposto supera le criticità, e che per alcuni punti possa parlarsi solo di eventuali interferenze con la legge nazionale e non di incompatibilità.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1 (Finalità), 2 (Funzioni della Regione), 3 (Commissione Regionale della Calabria per l'emersione del lavoro non regolare), 4 (Funzioni della Commissione regionale della Calabria per l'emersione del lavoro non regolare), in merito all’articolo 5 (Centrale di allarme emersione) informa che alcuni punti del comma 2 andranno in coordinamento formale per evitare rischi di incostituzionalità, 6 (Cabina di concertazione per il coordinamento delle politiche ispettive e di controllo), 7 (Regolamento di attuazione), 8 (Parametri di regolarità e congruità del lavoro), 9 (Disposizioni dirette al contrasto del lavoro non regolare), 10 (Criteri di premialità connessi alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle procedure di aggiudicazione di lavori o opere pubbliche di interesse regionale), 11 (Disposizioni finanziarie) e sono approvati. Pone, quindi, in votazione la legge nel suo complesso che è approvata.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 150/9^ dUfficio, recante: “Programma di attività per l'anno 2012, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2 – CORECOM”

FEDELE Luigi (PDL)

Chiede il rinvio della proposta per un approfondimento.

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata.

Sull’ordine dei lavori

FEDELE Luigi (PDL)

Chiede se sia possibile inserire all’ordine del giorno e approvare una proposta di modifica della legge regionale numero 8 del 2008 inerente la riorganizzazione turistica regionale. Spiega, quindi, che trattasi di una modifica che consente ai direttori di agenzia di presentare domanda in tutta la regione invece che solo nelle province di residenza come previsto dalla legge.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta che è approvato.

Proposta di legge numero 12/9^di iniziativa del consigliere Sandro Principe, recante: “Istituzione della Fondazione per la valorizzazione del Santuario delle Cappelle- Sacro Monte di Laino Borgo”

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli numero 1 (Finalità), 2 (Obiettivi), 3 (Patrimonio della Fondazione), 4 (Costituzione e attività della Fondazione), 5 (Consiglio di amministrazione), 6 (Comitato Scientifico), 7 (Rapporti istituzionali) che sono approvati. Quindi, pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata.

Esame abbinato:

Proposta di legge numero 85/9^, Proposta di legge numero 123/9^, Proposta di legge numero 229/9^, Proposta di legge numero 251/9^, Proposta di legge numero  264/9^ - “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 aprile 2008, numero 8 ( Riordino dell’organizzazione turistica regionale)”

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1 (Modifiche all’art.1 della l.r. 8/2008), 2 (Modifiche al comma 1 dell’art.29 della l.r. 8/2008) , 3 (Entrata in vigore) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata.

Ordine del giorno a firma del consigliere Orsomarso in merito all'intitolazione dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme a San Francesco di Paola

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Illustra l’ordine del giorno finalizzato a chiedere l’intitolazione dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme a San Francesco di Paola in occasione del 50° anniversario del patronato sulla regione Calabria, per onorare l’illustre figura del Santo, nota in tutto il mondo. Chiede, quindi, l’approvazione all’unanimità di questo ordine del giorno per compiere una operazione di fede e laica intitolando la porta principale della regione Calabria a chi rappresenta la Calabria positiva.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Ordine del giorno in merito alla costituzione delle Zone a Burocrazia Zero

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno che è approvato.

DE MASI Emilio (IDV)

Illustra l’ordine del giorno che, premesso che l’articolo 43 del Decreto legge 31 maggio 2010 numero 78 ha previsto l’istituzione delle Zone a Burocrazia Zero nel Mezzogiorno che hanno sostituito le Zone Franche Urbane, impegna la Giunta regionale ad istituire l’Ufficio locale del Governo e ad assumere tutte le iniziative tese all’attuazione delle “Zone a Burocrazia Zero” nei comuni nei quali sono state previste le Zone Franche Urbane.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Sulla convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Comunica che la prossima seduta di Consiglio regionale sarà giorno 30 di marzo 2012, indi toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 16,32

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)