IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
___________
29.
SEDUTA DI LUNEDI’
16 GENNAIO 2012
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE
ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio
seduta h 13,43
Fine
seduta h 16,52
INDICE
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente),*
GENTILE Giuseppe, assessore
alle infrastrutture ed ai lavori pubblici
GENTILE Giuseppe, assessore
alle infrastrutture ed ai lavori pubblici,*
GENTILE Giuseppe, assessore
alle infrastrutture ed ai lavori pubblici
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
GENTILE Giuseppe, assessore
ai lavori pubblici
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
TREMATERRA Michele, assessore
all’agricoltura
CALIGIURI Mario,
assessore alla cultura ed ai beni culturali
MAGARO’ Salvatore, relatore,*,*,*
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
Ordine
del giorno per la revisione del piano di soppressione degli uffici del Giudice
di pace
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
Avviati i lavori dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Chiede una specifica modifica del processo verbale, avendo rilevato che nella legge regionale numero 47 del 2011, il Collegato alla finanziaria, non è stato riportato il contenuto di due emendamenti, uno a sua firma e l’altro a firma del consigliere Chiappetta, approvati, invece, dall’Aula. Rileva, ancora, che, al contrario, un suo emendamento trasformato in atto d’indirizzo viene riportato quale norma, per cui chiede si provveda ad ambedue le modifiche.
Condivide la richiesta del consigliere Adamo in merito agli emendamenti relativi all’articolo 18 del Collegato, comunicando di aver presentato una proposta di legge che ne ripristina il contenuto, che chiede venga inserita all’ordine del giorno immediatamente dopo l’approvazione della PPA inerente la sostituzione del consigliere Morelli.
Anche a suo avviso dal Collegato va cassato l’articolo 41 che riporta una norma non approvata dall’Aula che, contrariamente, aveva deciso di approvare un ordine del giorno, mai predisposto; indi, insiste perché venga redatto ed approvato.
Fatto considerare che l’urgenza della promulgazione ha potuto far commettere qualche errore materiale, comunica che, dopo la sostituzione del consigliere Morelli con il consigliere Morrone, si procederà a soddisfare le richieste di modifica.
Legge le comunicazioni.
Legge il dispositivo della delibera con la quale si prende atto della sospensione del consigliere Francesco Morelli e si provvede alla sostituzione con il consigliere Giuseppe Morrone, primo dei non eletti della lista Popolo della libertà, indi pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata ed invita il consigliere Morrone a prendere posto in Aula.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno riguardante la rivisitazione del piano di soppressione degli uffici del Giudice di pace, predisposto dal Ministero, in modo da garantire ai cittadini un adeguato ed equo diritto alla giustizia su tutto il territorio regionale.
Pone in votazione la richiesta di inserimento dell’ordine del giorno che è approvato ed inserito dopo il punto 7.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione che riguarda il disastro ferroviario di “Fiumarella” e propone un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime.
Pone in votazione l’inserimento della mozione che è approvato.
Espresse critiche sul fatto che all’ordine del giorno ci sia una serie interminabile di interrogazioni lasciando per ultimo le mozioni, suggerisce di discuterne, in questa sede, un certo numero e poi invertire l’ordine del giorno poiché le mozioni sono inerenti a questioni cruciali.
Ricorda al consigliere Imbalzano che solo la prima ora di seduta sarà dedicata alle interrogazioni, ma chiede quali mozioni vorrebbe fossero trattate per prime.
Ritiene che si possa procedere con l’ordine di presentazione delle mozioni.
Pone in votazione il provvedimento, finalizzato ad apportare le modifiche richieste dai consiglieri Adamo, Chiappetta e Principe, che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Pone in votazione il provvedimento, che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Giudica l’interrogazione superata tenuto conto delle dichiarazioni e
degli intendimenti del Presidente della Giunta regionale.
Fatto rilevare che l’interrogazione è stata presentata più di un anno fa, sottolinea come la stessa sia sempre attuale visto che la delibera numero 204 del 3 marzo 2010, recante "Approvazione della Struttura del Dipartimento 9 - Infrastrutture, lavori pubblici, politiche della casa, Erp, Abr, risorse idriche, ciclo integrato delle acque", a due anni dalla sua approvazione non è stata mai attuata. Puntualizza che l’interrogazione mira a conoscere lo stato dell’arte della delibera che, non essendo stata attuata, ha creato disagi ai tecnici crotonesi che si sono dovuti recare a Catanzaro per presentare le pratiche al Genio Civile.
Affermato che si tratta di una vecchia pratica che non ha avuto riscontro, sottolinea come il dipartimento stia cercando un dirigente idoneo a cui affidare il Genio Civile a Crotone, indi invita il consigliere Sulla a recarsi nella prossima settimana presso il dipartimento lavori pubblici per risolvere definitivamente il problema.
Si ritiene soddisfatto per la disponibilità dimostrata dall’assessore Gentile, ma non altrettanto riguardo la gestione della problematica negli ultimi due anni.
Evidenziato che il suo gruppo politico conferisce a questa interrogazione un significato importante, viste le osservazioni avanzate dalla Corte dei Conti con le quali la stessa avanza critiche sulla gestione e sulla mancata osservazione delle norme che riguardano il settore, sottolinea come entro il 28 febbraio 2011 avrebbero dovuto essere approvate delle linee guida in materia e il Piano operativo. Aggiunge, poi, come siano stati nominati dei Commissari per le ATO provinciali con relativo aumento di spesa e come sia stato previsto un piano di rientro solo per la Sorical e non per i singoli Comuni, che però fanno parte del sistema idrico integrato. Denunciato come si sia in presenza di una situazione di pura anarchia e come sia indispensabile una riforma del settore, atteso che il sistema idrico integrato è oramai al collasso, chiede lumi sulla problematica vista la delicatezza del settore.
Premesso che la Sorical è nata con molti limiti e difetti che devono
essere corretti al fine di far funzionare correttamente il sistema idrico
calabrese, ammette che, nonostante il duro lavoro fino ad ora svolto dal
dipartimento e dalla Giunta regionale, non si è venuti a capo del problema.
Asserisce che il lavoro sta procedendo e che tra due mesi sarà possibile
intavolare un discorso completo, volto a risolvere il problema, insieme alla
minoranza.
Si dichiara non soddisfatto della risposta dell’assessore in quanto la
delibera, approvata dalla Giunta, prescriveva l’approvazione del Piano
operativo entro febbraio 2011, per cui la richiesta di proroga, a suo avviso,
rappresenterebbe palesemente l’incapacità della Giunta nell’affrontare le grandi
problematiche da cui è afflitta la Calabria, i cui Comuni a loro volta non sono
in grado di risolvere il problema depurazione.
Sottolinea di non aver parlato di depurazione, ma solo della parte che
riguarda la gestione dell’ATO.
Sottolineato come l’interrogazione abbia per oggetto un servizio di grande importanza finalizzato alla messa in sicurezza del territorio e dei fiumi, afferma che lo stesso è stato affidato all’AFOR che lo svolge part- time e non con cadenza giornaliera, trascurando l’imprevedibilità connessa all’esigenza del servizio. Evidenzia, inoltre, come l’AFOR non abbia un’organizzazione idonea a gestire un servizio che in tutta Italia viene assegnato all’autorità di bacino.
Pur giudicando rilevante il problema e che la Regione deve prendere
coscienza della delicatezza della questione riguardante i presidi idraulici,
riferisce che il dipartimento sta lavorando alacremente per trovare le risorse
necessarie per assegnare, in tempi brevi, i servizi all’autorità di bacino.
Affermato che è indispensabile per la Calabria avere un servizio di
sorveglianza idraulica capace di prevenire i danni, conclude augurandosi che
vengano trovate, in tempi brevi, le risorse necessarie affinché il servizio
venga svolto dall’Autorità di Bacino.
Riferisce che risulta il mancato pagamento a favore di diverse farmacie,
in particolar modo di quelle rurali, ricadenti nell’ambito della Asp numero 5,
delle spettanze riguardanti le annualità 2006 e 2007 e che, nonostante gli
impegni del direttore generale a sanare in tempi rapidi la situazione
debitoria, a tutt’oggi, non è stato adottato alcun provvedimento finalizzato al
pagamento di quanto dovuto con inevitabili difficoltà per le strutture
farmaceutiche, in particolar modo per quelle di piccole dimensioni, considerate
le problematiche afferenti l’accesso al credito bancario. Evidenziato come
siano state eseguite delle transazioni che riguardano un esiguo numero di
farmacie e non la totalità delle stesse, senza che si conosca con quali criteri
di scelta ciò sia stato fatto, sottolinea, inoltre, come i canonici 167 giorni
di ritardo nel pagamento mettano in ginocchio tutte le attività vista la
mancata possibilità di accedere al credito bancario.
Evidenzia, poi, che a breve entrerà in vigore la disposizione
comunitaria che obbliga il pagamento entro 30 giorni, per cui tali ritardi, se
perduranti, si configureranno come una infrazione comunitaria. Tanto premesso,
chiede perché non venga attuata la compensazione tra i crediti vantati dalle
farmacie e il loro carico fiscale e perché non venga avviato in tempi brevi il
meccanismo della certificazione del credito.
Comunica che riguardo al debito 2006- 2007 ci sono pagamenti effettuati
parzialmente e che la differenza verrà pagata dopo l’esito delle transazioni
che dovrebbero concludere i contenziosi in atto. A suo avviso, il buon esito
del Piano di rientro consentirà di regolarizzare i pagamenti ed evidenzia,
infine, che, riguardo alla possibilità di compensazione con il carico fiscale,
l’ufficio delle entrate ritiene il procedimento non attuabile poiché il Governo
centrale non ha approvato il relativo regolamento attuativo.
Preso atto che con la premialità riconosciuta si azzererà il debito,
evidenzia che le transazioni riconosciute dovranno essere estese a tutte le
farmacie presenti sul territorio dell’ASP numero 5 ed invita la Giunta ad
essere più vigile ed incisiva nel risolvere il problema.
Illustra l’interrogazione numero 180
presentata il 19 ottobre 2010 e, riformulandola, chiede al Presidente della
Giunta regionale quali siano le
ragioni che hanno indotto
Evidenzia come il quesito sollevato dalla interrogazione nella sua
formulazione originaria sia ormai superato, considerato che, nel frattempo, è
stato posto in essere per i 34 funzionari un nuovo contratto che supera quello
precedente.
Rilevato, inoltre, che ai 26 precedenti funzionari sono stati
affiancati solo altre 8 figure professionali, inquadrate come auditor,
giustifica la scelta della Giunta regionale di bandire un nuovo concorso per un
contratto di lavoro a tempo determinato sottolineando che, all’epoca della
assunzione, i 26 auditor non sarebbero potuti essere rinnovati in quanto non
previsto, e, accennando, infine, ai ricorsi ex articolo 700 del codice di
procedura civile proposti dagli stessi funzionari al fine di sospendere il
procedimento di selezione e di prorogare, invece, i contratti già esistenti, fa
sapere che il Giudice del lavoro presso cui i procedimenti sono pendenti ha
rigettato le rispettive richieste di esigenza cautelare.
Si dichiara parzialmente soddisfatto, non comprendendo la ragione per
cui ai precedenti funzionari se ne siano aggiunti degli altri.
Illustra l’interrogazione finalizzata a conoscere lo stato economico
del fondo regionale delle locazioni, composto da risorse regionali e comunali a
cui si aggiungono le risorse trasferite dallo Stato e dal Fondo nazionale per
il sostegno all’accesso delle abitazioni date in locazione, istituito con legge
nel 1998. Altresì, chiede di sapere se
Evidenziato come negli anni, in modo sistematico,
vi sia stata una progressiva riduzione delle somme stanziate sul fondo, in
ragione sia delle riduzioni operate nei trasferimenti statali sia per il
mancato conferimento di risorse da parte dell'ente regionale, denuncia la
drammatica situazione di disagio vissuta da numerose famiglie calabresi che
vivono in uno stato di conclamata indigenza, rappresentando la necessità di
intervenire nel campo delle politiche sociali e sul fronte dei canoni locativi.
Ricordato che il problema si è posto sin
dall’inizio della legislatura, evidenzia come, dopo i primi trasferimenti
provenienti direttamente dallo Stato per gli anni 2008-2009-2010, la Regione
Calabria si sia trovata in difficoltà a provvedere a causa delle scarse somme
previste in bilancio.
Ritenuto giusto prevedere fondi da destinare
alle famiglie più bisognose, si mostra fiducioso nell’affrontare la questione
per il prossimo bilancio, proponendo, da un lato, di rivedere le leggi
farraginose che disciplinano la materia, dall’altro, di modificare il
meccanismo di attribuzione dei contributi da destinare alle famiglie che
risultano concretamente più bisognose.
Si dichiara insoddisfatto, evidenziando che
il problema non risieda tanto nel meccanismo di accesso ai fondi e di riparto
degli stessi, ma, piuttosto, la circostanza che il Governo regionale non ha
previsto in bilancio i contributi per queste famiglie.
Invitando l’Esecutivo a non dimenticare il
problema, evidenzia la necessità di agire con politiche dirette e mirate.
Dichiara decaduta l’interrogazione per l’assenza del proponente.
Ricordato che il Consiglio regionale nella scorsa legislatura si è espresso contrariamente con l’approvazione di una mozione in ordine al progetto di costruzione della centrale termoelettrica a carbone di Saline Ioniche, manifestando, invece, la possibilità di considerare altre forme di energia alternativa, chiede di sapere se il Ministero dello sviluppo economico ha già trasmesso il “VIA” da parte della competente Commissione ambiente e, in tal caso, quali siano le determinazioni che il Governo regionale intende assumere.
In caso contrario, cioè nel caso in cui il Ministero dello sviluppo economico non abbia ancora trasmesso il “VIA”, quali procedure l’Esecutivo regionale porrà in essere per opporsi alla creazione della centrale a carbone.
Riferito il parere contrario del Ministero dei beni culturali e regionali e che, a causa di ciò, non si è avuto ancora il “VIA” da parte della competente Commissione Ambiente, ribadisce la posizione contraria della Regione Calabria alla realizzazione della centrale a carbone
Informa, infine, che, essendo la pratica stata trasferita alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo regionale sta cercando di evitare che l’attuale Presidente possa firmare il decreto autorizzativo.
Dichiaratosi non soddisfatto ed evidenziato che non occorre attendere che il Ministero competente emani il decreto, esorta il Governo regionale ad emanare una delibera di diniego istituzionale che servirebbe, una volta per tutte, a definire la vicenda, o, nel caso in cui sia già stato preso un provvedimento formale in questo senso, a renderlo pubblico anche al fine di tranquillizzare le popolazioni coinvolte.
Illustra il contenuto dell’interrogazione tesa a sapere se corrisponde al vero l’accreditamento di una struttura, ovvero l’avviamento di una procedura da parte del Direttore della Azienda Sanitaria provinciale (ASP) di Cosenza per la concessione del servizio di gestione di una RSA di Marano Marchesato per 9 anni, evidenziando che, laddove sia stato così disposto, si sarebbe in contrasto con il Piano di rientro sanitario.
Riferisce che gli uffici competenti hanno confermato l’inesistenza della concessione del servizio di gestione della RSA di Marano Marchesato proprio in ragione del Piano di rientro.
Si dichiara soddisfatto.
Comunica che il quesito posto alla base dell’interrogazione è superato in quanto, a breve, ci sarà un incontro, anche in presenza della Vicepresidente della Giunta regionale, per affrontare le problematiche relative.
Illustra il contenuto dell’interrogazione teso a conoscere le misure che il Governo regionale intenderà mettere in atto per eliminare la tassa che i cittadini del Cosentino continuano a pagare come contributo dovuto per il mantenimento stesso del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino, evidenziando come la questione abbia ormai assunto dimensione regionale e riguardi non solo i coltivatori diretti ma anche i proprietari di terreni asciutti non bonificati.
Premesso di avere già affrontato il problema in sede di approvazione di bilancio in seguito ad una petizione sottoscritta da 950 cittadini, di cui, però, 540 non facevano parte del Consorzio di bonifica, riferisce che la tassa pagata dagli abitanti della zona consortile è “una quota, così detta, a fini istituzionali” e che, pertanto, viene pagato solo quanto previsto dalla legge.
Dichiaratosi insoddisfatto e rilevato che il Consorzio di bonifica è stato istituito per offrire un contributo e per offrire dei servizi, evidenzia la necessità di eliminare “questa forma di vessazione” sulla popolazione interessata, non essendoci corrispondenza tra i servizi offerti e la tassa prevista, e auspica si possa intervenire al più presto con una nuova proposta di legge che sani la situazione esistente.
Concluso il tempo dedicato alle interrogazioni a risposta immediata, dà lettura del seguito delle comunicazioni.
Legge le comunicazioni. Indi, passa al terzo punto all’ordine del giorno.
Illustra la proposta di legge inerente il recepimento del decreto legislativo 27 ottobre 2009 numero 150, il cosiddetto “Decreto Brunetta” in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, ricordando che la proposta di legge è stata approvata in Commissione a maggioranza.
Sottolineata la finalità della legge di eliminare sacche di inefficienza e improduttività attraverso un sistema integrato di ottimizzazione del lavoro e dei controlli interni, precisa che saranno adottati successivamente i regolamenti per dare attuazione alle disposizioni della legge.
Evidenziato che, a suo avviso, le due proposte di legge relative alla Giunta ed al Consiglio regionale potrebbero essere unificate prevedendo la nomina, da parte del Consiglio regionale – invertendo in tal senso la proposta iniziale della Giunta regionale - di un unico organismo indipendente di valutazione, sottolinea, anticipando il contenuto degli emendamenti presentati, la necessità di modificare alcune disposizioni della proposta di legge e precisamente di prevedere un organismo di valutazione indipendente, sganciato dalla politica e dall’apparato burocratico, che, a suo avviso, dovrebbe essere interamente composto da professionisti esterni, ritenendo che i soggetti valutati non possano essere parte dell’organismo di valutazione.
Comunicato che sono stati presentati alcuni emendamenti alla proposta di legge in discussione, evidenzia che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 59288, a firma del consigliere Giordano.
Illustra l’emendamento finalizzato ad applicare, per quanto non previsto dalla presente legge, le disposizioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001 numero 165.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 59288, a firma del consigliere Giordano, che è respinto, pone ai voti l’articolo 1 (Principi ed oggetto della legge) che è approvato. Indi, passa all’emendamento protocollo numero 54178, a firma del consigliere Battaglia, modificativo del comma 1 dell’articolo 2.
Comunica che l’emendamento è stato illustrato nel suo intervento sulla proposta di legge.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 54178 che è respinto, pone ai voti gli articoli 2 (Ambito di applicazione), 3 (Definizioni), 4 (Sistema integrato di ottimizzazione del lavoro e dei controlli interni), 5 (Controllo strategico), 6 (Controllo di gestione), 7 (Valutazione dei dirigenti e del personale con autonoma responsabilità gestionale, nonché del restante personale dipendente - performance individuale), 8 (Rilevazione e valutazione della performance organizzativa) e 9 (Controllo di regolarità amministrativa e contabile) che sono approvati. Indi, comunicato che all’articolo 10 comma 1 è stato presentato un emendamento protocollo numero 54179, a firma del consigliere Battaglia, e un sub emendamento protocollo numero 56693, sempre a firma del consigliere Battaglia, pone ai voti il subemendamento e l’emendamento che sono respinti.
Posto
ai voti l’articolo 10 (Piano annuale
degli incentivi) che è approvato, comunica che all’articolo 11, comma 1, è stato
presentato l’emendamento protocollo numero 54180, a firma del consigliere
Battaglia, e il sub emendamento protocollo numero 56694, sempre a firma del
consigliere Battaglia.
Posti
in votazione il sub emendamento e l’emendamento che sono respinti e comunicato
che l’emendamento protocollo numero 59290, a firma del consigliere Giordano, è
decaduto, attesa l’assenza in Aula del proponente, pone in votazione gli
articoli 11 (Organismo regionale
indipendente di valutazione), 12
(Relazione annuale di monitoraggio e valutazione), 13 (Trasparenza) e 14 (Collaborazione con la Sezione regionale di
controllo della Corte dei conti), che sono approvati, indi, passa
all’emendamento protocollo numero 55735 a firma del consigliere Caputo.
Illustra l’emendamento che riscrive completamente l’articolo 15 della proposta di legge, stabilendo che il numero dei settori istituibili, sommato a quello dei dipartimenti, non può essere superiore alla dotazione organica della dirigenza della Giunta regionale, che le determinazioni per l’organizzazione delle strutture dipartimentali e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dai dirigenti preposti ed, inoltre, che tutte le norme regionali che si riferiscono ai servizi ed alle relative competenze sono abrogate dalla data di approvazione della nuova struttura amministrativa della Giunta regionale.
Chiede chiarimenti in merito all’emendamento ritenendolo in contrasto con una politica di contenimento dei costi.
Precisa che l’emendamento è finalizzato al raggiungimento di un obiettivo concreto.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 55735 a
firma del consigliere Caputo, che è approvato, pone ai voti l’articolo 15 (Modifiche alla l.r. 7 agosto 2002, n. 31) che è approvato
come emendato, gli articoli 16
(Modifiche alla l.r. 13 maggio 1996, n.7), 17 (Norme transitorie e abrogazioni) e la legge nel suo complesso che è approvata
come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Illustra la proposta di legge che persegue i medesimi obiettivi della proposta appena approvata, evidenziando che la necessità di elaborare tale proposta è stata dettata dall’esigenza di salvaguardare l’autonomia consiliare e la specificità delle attività connesse ai lavori consiliari. Precisa, inoltre, che l’articolo 8 istituisce l’Organismo indipendente di valutazione che, tra l’altro, esercita le attività di controllo strategico, è responsabile della corretta applicazione del sistema di valutazione e rappresenta l’interfaccia tra il potere politico e l’apparato burocratico, evidenziando la necessità di prevedere due diversi organismi di valutazione in quanto rispondenti alle diverse esigenze della Giunta e del Consiglio regionale.
Comunicato che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 59278, a firma del consigliere Giordano, che è decaduto, attesa l’assenza in Aula del proponente, pone ai voti l’articolo 1 (Principi generali) e l’articolo 2 (Performance organizzativa e individuale), che sono approvati. Indi, passa all’emendamento protocollo numero 54181, a firma del consigliere Battaglia.
Comunica che l’emendamento è già stato illustrato nel suo intervento sulla precedente proposta di legge.
Posto ai voti l’emendamento
protocollo numero 54181, a firma del consigliere Battaglia, e l’emendamento
protocollo numero 54182, sempre a firma del consigliere Battaglia, che sono
respinti, pone ai voti l’articolo 3 (Sistema
di misurazione e valutazione della performance) che è approvato
con autorizzazione al coordinamento formale per la sostituzione del termine
“segretario” con “direttore generale”. Indi, posti ai voti gli articoli 4 (Ciclo
di gestione della performance), 5 (Obiettivi e indicatori), 6 (Ambiti di misurazione e valutazione della performance e dei risultati
individuali) e 7 (Piano della
performance e Relazione sulla performance), che sono approvati, passa all’emendamento
protocollo numero 1744, al comma 7 dell’articolo 8, a firma del consigliere
Battaglia. Posto ai voti l’emendamento che è respinto, passa all’emendamento
protocollo numero 59285, a firma del consigliere Giordano.
Illustra l’emendamento che prevede che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale stabilisca, con propria deliberazione, le modalità organizzative, i requisiti, le modalità di selezione dei componenti esterni ed il relativo trattamento retributivo dei componenti dell’Organismo indipendente di valutazione, senza nuovi oneri complessivi per il bilancio regionale.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 59285 che è
respinto, pone ai voti l’articolo 8 (Organismo
indipendente di valutazione) che è approvato con autorizzazione al
coordinamento formale con le motivazioni espresse per il precedente articolo 3,
gli articoli 9 (Disposizioni sulla trasparenza) e 10 (Sistema premiante), indi, posti ai
voti gli emendamenti protocollo numero 54183 e protocollo numero 1743, a firma
del consigliere Battaglia, pone in votazione l’articolo 11 (Disposizioni transitorie
e abrogazioni), che è approvato e la legge nel suo complesso che è
approvata come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Illustra la proposta di legge, approvata in Commissione all’unanimità, che apporta modifiche ed integrazioni alla normativa regionale in materia di sostegno alle vittime della criminalità, contenuta nella legge regionale 16 ottobre 2008 numero 31, prevedendo l’estensione dei benefici regionali previsti dalla legge a favore dei testimoni di giustizia, consistenti in: assunzione nell’amministrazione regionale, nei limiti della normativa nazionale e regionale; borse di studio; contributi a compensazione di oneri tributari regionali; agevolazioni per l’uso del sistema di trasporto regionale, titoli di preferenza nei bandi regionali, comunali, che assegnano contributi di qualsiasi tipo in attuazione di politiche abitative di edilizia residenziale.
Evidenziato, altresì, che i benefici sono previsti anche a favore dei soggetti che hanno riportato una invalidità permanente, sottolinea che si demanda alla Giunta regionale l’adozione, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, di apposita normativa regolamentare ed, inoltre, che si prevede che la Giunta trasmetta alle Commissioni Consiliari competenti, entro il 31 dicembre di ogni anno, la relazione annuale sullo stato di attuazione della legge.
Ricordato che la legge è stata esaminata in Commissione con l’apporto dei testimoni giustizia, comunica che sono stati presentati due emendamenti.
Espresso il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di legge in discussione, evidenzia l’importanza del provvedimento in esame, ricordando l’accoglimento in Commissione di alcuni emendamenti da lui presentati.
Sottolineato che la proposta di legge in discussione, che amplia la platea dei soggetti e dei benefici previsti dalla legge, si inserisce nel quadro delle iniziative finalizzate alla tutela della cultura della legalità, come l’aumento dei tempi scuola nei comuni caratterizzati dalla presenza di associazioni criminose e il libro verde sulla legalità che sarà discusso, a breve, in Commissione, esprime plauso per il lavoro importante della Commissione anti ‘ndrangheta, ritenendo che con l’approvazione della presente legge si scriva una pagina importante per la nostra Regione.
Ribadito il parere favorevole alla proposta di legge in discussione già espresso in Commissione, reputa opportuno che la Commissione anti ‘ndrangheta, che sta svolgendo una attività, a suo avviso, importante, atteso il difficile e delicato momento che vive la nostra Regione, avvii un dibattito costruttivo finalizzato ad intraprendere iniziative concrete, al di là delle iniziative simboliche come l’apposizione nei comuni della targa “qui la ‘ndrangheta non entra”, ritenendo necessario costruire reti sociali ed istituzionali volte a combattere questo fenomeno.
Ricordata la seduta di circa un anno fa del Consiglio regionale dedicata alla lotta alla criminalità, nel corso della quale furono approvati provvedimenti, alcuni dei quali cassati dal Governo ed in parte corretti dalla Commissione, evidenzia che la legge è stata modificata in Commissione, con l’eliminazione della disposizione che prevedeva la chiamata diretta nominativa per i testimoni di giustizia, in quanto in contrasto con la normativa nazionale.
Ritenuto necessario porre in essere una forma di resistenza vera contro il fenomeno mafioso attraverso iniziative concrete, ricorda in Commissione l’importante apporto fornito dall’audizione dei testimoni di giustizia.
Ritenuto importante rafforzare la rete dei Comuni, in merito al progetto della Giunta regionale relativo alla loro Unione, reputa che l’esclusione dell’Anci Calabria e della Lega Autonomia costituisca un messaggio contraddittorio, considerando necessario un approfondimento cui seguano provvedimenti coerenti.
Ribadito che la Commissione anti ‘ndrangheta si è distinta positivamente per quantità e qualità del lavoro prodotto, sottolinea che le proposte di legge sino ad oggi assegnate alla Commissione sono state presentate esclusivamente da componenti della maggioranza e dalla Giunta regionale, indi invita il consigliere Maiolo e la minoranza a farsi promotori di iniziative legislative in materia. Altresì, ricordato il contenuto delle leggi passate dall’esame della Commissione da lui presieduta e che l’unica legge bocciata dal Governo è stata quella sul “conto unico”, sottolinea come le attività sin qui svolte, benché migliorabili, siano di buon livello, nei limiti delle competenze spettanti alla Regione rispetto a quelle dello Stato. Evidenziando, quindi, come le proposte all’esame della Commissione mirino a sensibilizzare le coscienze sociali in tema di criminalità oltre che a creare forme di deterrenza alla stessa, offrendo al contempo temi di discussione importanti e rilevanti in particolare tra i giovani, annuncia che presto, in sede di Commissione, verranno esaminate proposte di legge inerenti le attività dei partiti; al riguardo ricorda il codice di autoregolamentazione approvato ad inizio di legislatura al quale invita i rappresentanti dei partiti ad attenersi nella composizione delle liste elettorali.
Altresì, riferisce che si sta predisponendo un testo unificato di tutte le proposte di legge approvate dalla Commissione, con la predisposizione di un albo di tutte le associazioni e cooperative che svolgono attività di contrasto alla criminalità. Auspicata una approvazione unanime della proposta di modifica, affinché si dia avvio ad una stagione della responsabilità che faccia seguire alle parole le azioni concrete, con una collaborazione fattiva delle forze dell’ordine competenti e delle istituzioni, ricorda che il Presidente Talarico nella sua conferenza stampa di inizio anno ha posto particolare attenzione alle iniziative di contrasto alla criminalità ed in tal senso ribadisce l’invito a tutti i consiglieri ad offrire il loro contributo sia attraverso la presentazione di proposte di legge sia con proposte di modifica che ne consentano una maggiore efficienza ed efficacia, oltreché rispondenza alle esigenze reali della Calabria. Infine, ricordata l’audizione del testimone di giustizia Pino Masciari che ha guardato positivamente alla proposta in esame, auspica che i condizionamenti continui da parte della criminalità a tutti i livelli ed in tutti i settori possano cessare; ciò a suo avviso sarebbe possibile anche attraverso una modifica dello Statuto che vieti la candidatura in Consiglio regionale oltre il secondo mandato.
Pone ai voti l’articolo 1 che è approvato, indi pone in esame l’articolo 2 al quale è stato presentato l’emendamento protocollo numero 58725, a firma del consigliere Magarò.
Illustra l’emendamento che prevede di cassare parte del comma 2 dell’articolo 2, in particolare le parole “borse di studio per ogni anno di scuola elementare e secondaria, inferiore e superiore, e di corso universitario, non cumulabili con i benefici di cui all’articolo 7 della presente legge”.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 58725 che è approvato, l’articolo 2 che è approvato, come emendato; gli articoli 3 e 4 che sono approvati. Passa all’esame dell’articolo 5 al quale è stato presentato l’emendamento protocollo numero 58728, a firma del consigliere Magarò.
Illustra l’emendamento protocollo numero 58728 teso a ribadire l’assoluta estraneità dei beneficiari del provvedimento ad ambienti e rapporti delinquenziali.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 58728 che è approvato, l’articolo 5, come emendato, che è approvato, l’articolo 6 che è approvato, indi la legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Riferisce che il Commissario alla sanità ha comunicato che il Tavolo Massicci ha sollevato perplessità circa la legge regionale numero 24 del 2011 istitutiva del centro regionale sangue, ritenendola in contrasto con il Piano di rientro in materia di deficit sanitario, indi comunica che l’Aula potrebbe decidere alternativamente di sospendere l’efficacia della norma o abrogarla.
Riferito che la legge regionale numero 24 del 2011 è stata approvata per rispondere alla necessità che il sistema trasfusionale calabrese avesse una gestione efficiente e rispondente alle esigenze del suo settore e ricordate le economie di bilancio registrate in materia nel corso degli anni, ritiene che l’iter di approvazione della legge, celere ed unanime, confermi che la tematica sia stata ampiamente compresa e condivisa dall’intera Assemblea. Giudicata opinabile l’impugnativa del Consiglio dei Ministri alla legge, sottolinea che né lo spirito né gli obiettivi della stessa contrastano con le leggi nazionali e stigmatizza le decisioni assunte che, a suo dire, non tengono in nessun conto quelle della Conferenza delle Regioni. Altresì, nega che vi siano aumenti di spesa, puntualizzando come non sia stata prevista alcuna remunerazione per i componenti della struttura e che le attività poste in essere dal Centro sono già svolte dal servizio trasfusionale regionale.
Indi, pur non condividendo i motivi dell’impugnativa, chiede al Consiglio regionale di verificare se sia possibile modificare la legge perché la stessa rispetti i limiti posti dal Piano di rientro o sospenderne, alternativamente, l’efficacia in attesa dell’approvazione del nuovo Piano di rientro, considerate anche le attese riversate sull’organismo dalle associazioni di settore.
Giudicando indispensabile attendere preliminarmente la decisione della Corte costituzionale o, in alternativa, modificare le parti contestate dal Governo, ritiene non sia percorribile l’ipotesi di sospensione degli effetti della legge, paventando una conseguente sospensione della decisione della Corte, né che sia possibile revocare il provvedimento. Inoltre, censura la prassi per cui i provvedimenti sono portati direttamente all’esame dell’Aula, senza un preventivo passaggio nella Commissione competente
Sottolineate le continue impugnative di incostituzionalità da parte del Governo, ritiene scorretto sia abrogare una legge approvata all’unanimità sia prevederne una sospensione degli effetti, indi giudicato grave ed inopportuno portare direttamente all’esame dell’Aula il provvedimento, ritiene necessario un preventivo esame della Commissione consiliare competente affinché si effettuino i dovuti e necessari approfondimenti.
Puntualizza che alla legge non sono stati sollevati rilievi di natura costituzionale, ma che il provvedimento contrasta con le decisioni del Tavolo Massicci e con il rispetto del Piano di rientro, prevedendo un aumento di spesa non ammissibile. Inoltre, ricorda che ai sensi di legge il Consiglio regionale può soltanto scegliere di sospendere l’efficacia della norma o abrogarla.
Ritiene che si debba procedere alla sospensione dell’efficacia della legge in attesa della definizione del Piano di rientro.
Sottolineata la valenza della norma, propone di sospenderne l’efficacia affinché riproduca i suoi effetti una volta usciti dallo stato di emergenza in materia sanitaria.
Insiste affinché il provvedimento sia discusso ed approfondito in sede di Commissione, giudicando gravissima l’intromissione del Tavolo Massicci, atteso che la legge non prevede una aumento della spesa. Indi, annuncia il voto contrario del suo gruppo nel caso in cui si volesse procedere ad una sospensione degli effetti della legge senza prevederne un preventivo esame della Commissione consiliare competente.
Spiega che se il Consiglio regionale non dovesse ottemperare, il Consiglio dei Ministri potrebbe adempiere in sostituzione.
Riconosciuto che la sospensione penalizza la regione, non vede, però, alcuna alternativa e chiede alla minoranza di collaborare in tale direzione.
Pone in votazione il provvedimento, che è approvato.
Pone in discussione l’ordine del giorno a firma del consigliere Censore che prevede di attivarsi per rivedere il piano di soppressione degli uffici del Giudice di pace, indi lo pone in votazione ed è approvato.
Pone in discussione l’ordine del giorno a firma del consigliere Giordano sulla tragedia ferroviaria di Fiumarella, lo pone in votazione ed è approvato.
Pone in discussione la mozione a firma del consigliere Imbalzano sulla SS 106 e le infrastrutture calabresi.
Precisa che trattasi di una mozione presentata a settembre 2010 ed integrata da una successiva sulla locride, area fortemente marginalizzata del territorio calabrese. Riconosce che, rispetto alla data di presentazione della prima mozione, alcune questioni sono cambiate ed importanti atti sono stati posti in essere dal Presidente Scopelliti, come ad esempio il tavolo istituzionale con enti locali che sta producendo frutti, ma afferma che permangono forti criticità come il taglio dei treni, la questione ambientale e quella dei centri storici, i problemi di sempre con ANAS e Ferrovie dello Stato, il rapporto con il governo centrale. Ritiene, quindi, che la locride debba essere compensata delle varie dimenticanze e per questo sottopone per la votazione al Consiglio regionale questo documento, auspicando che stimoli l’attenzione verso questo comprensorio spesso dimenticato e l’elaborazione di un piano di sviluppo strategico.
Pone in votazione la mozione che è approvata, indi toglie la seduta.
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)