IX^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

___________

 

26.

 

SEDUTA DI VENERDI’ 18 NOVEMBRE 2011

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

Inizio lavori h. 15,55

Fine lavori h. 21,18

 

 

INDICE

 


PRESIDENTE   3,*

Comunicazioni 3

PRESIDENTE   3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE   3,*

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente) 12

MORELLI Francesco (PDL) 3

STILLITANI Francescantonio, assessore al lavoro, alla formazione professionale, alla famiglia ed alle politiche sociali 12

Mozione di iniziativa dei consiglieri F. Talarico, F. Aiello, Ciconte, De Masi “Sulla violazione del diritto alla mobilità dei cittadini e sui disservizi nel sistema ferroviario calabrese e l’abbandono del territorio da parte del gruppo Ferrovie dello Stato”  3

PRESIDENTE   6

ADAMO Nicola (Gruppo Misto) 3,*

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto) 4

CAPUTO Giuseppe (PDL) 5

FEDELE Luigi (PDL) 5

GALLO Gianluca (UDC) 4

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente) 4

ORSOMARSO Fausto(PDL) 3

PRINCIPE Sandro (PD) 4,*

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Giunta regionale  5

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto) 3

Dibattito sulla sanità  6

PRESIDENTE   8,*,*,*,*,*

CAPUTO Giuseppe (PDL) 9,*

GALLO Gianluca (UDC) 11

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti) 8

MAGNO Mario (PDL) 10

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto) 8

NUCERA Giovanni (PDL) 9

PRINCIPE Sandro (PD) 9

SALERNO Nazzareno (PDL) 9,*

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale  11,*

SERRA Giulio (Insieme per la Calabria) 11 12

 

 


 

 


Presidenza del Presidente Francesco Talarico

 

La seduta inizia alle 15,55

PRESIDENTE

Avviati i lavori dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Legge il verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

MORELLI Francesco (PDL)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 256/9^.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento della proposta di legge che viene approvato, indi passa alla lettura di una mozione a sua firma e dei capigruppo di maggioranza e minoranza “Sulla violazione del diritto alla mobilità dei cittadini e sui disservizi nel sistema ferroviario calabrese e l’abbandono del territorio da parte del gruppo Ferroviario della Stato”.

Mozione di iniziativa dei consiglieri F. Talarico, F. Aiello, Ciconte, De Masi “Sulla violazione del diritto alla mobilità dei cittadini e sui disservizi nel sistema ferroviario calabrese e l’abbandono del territorio da parte del gruppo Ferrovie dello Stato”

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Concorda sulla ratio della mozione, ma ricordato che le problematiche del trasporto ferroviario risalgono a qualche anno fa, evidenzia che, a suo avviso, non è pensabile che la soluzione del problema gravi, in termini di oneri, esclusivamente sulla Regione, auspicando una maggiore riflessione sull’argomento.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Evidenziato che la mozione è sottoscritta dai capigruppo e riguarda una problematica che ha aperto in questi giorni in Calabria un acceso dibattito, sottolinea l’intenzione da parte del Presidente Talarico di indire una seduta di Consiglio ad hoc per affrontare la questione del trasporto ferroviario, sia per quanto riguarda la lunga percorrenza sia il trasporto locale. A suo avviso, sarebbe opportuno, al momento, soprassedere sulla mozione o ritirarla per pervenire nei prossimi giorni ad una decisione definitiva frutto di un maggior approfondimento.

ORSOMARSO Fausto(PDL)

Giudicato che la mozione sia utile a dare forza all’azione del Presidente della Giunta che andrà a manifestare nelle sede competenti, evidenzia che la gestione di Trenitalia è affidata esclusivamente ad una sola persona, il “signor” Moretti, che, a suo dire, tenta di risanare i conti della sua azienda procedendo ad eliminare le tratte che collegano la Calabria con il Nord, di fatto mortificando l’intero territorio. Ricorda, inoltre, le riunioni tenutesi recentemente presso il Ministero competente, anticipando che risultano essere stati acquistati nuovi treni ed annunciando che, nel caso in cui la mozione non dovesse far ottenere i risultati sperati, sarebbe opportuno organizzare una manifestazione pubblica a Roma con il coinvolgimento di tutti i calabresi, anche in considerazione della prossima pubblicazione del nuovo orario ferroviario.

GALLO Gianluca (UDC)

Sottolineato che anche il gruppo dell’Udc ha protestato, nei giorni scorsi, a mezzo stampa, ritiene che l’Aula non debba dividersi sulla mozione, pertanto invita il collega Adamo a condividerne i contenuti, ricordando che l’argomento potrà essere approfondito ulteriormente nella Commissione competente.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Ricordato che già all’inizio della legislatura si era tenuto un confronto nel quale era stato evidenziato che sulle questioni strategiche occorre salvaguardare innanzitutto i cittadini calabresi, evidenzia che a breve la Camera dei deputati voterà la fiducia al nuovo Governo e che una delle sfide dirimenti sarà rappresentata dalle liberalizzazioni delle quali è necessario comprendere l’obiettivo: una maggiore competizione, di modo che i servizi, più efficienti e meno costosi, vengano offerti a tutti i cittadini, o, alternativamente, una mortificazione di intere aree di territorio.

A suo avviso sarebbe, dunque, opportuno convocare una seduta di Consiglio regionale straordinaria per affrontare questioni radicali e sostenendo che un sistema ferroviario e viario più efficiente contribuirà ad uscire dalla crisi, giudica la mozione strumento inadeguato a concorrere al raggiungimento di soluzioni concrete ed efficaci.

PRINCIPE Sandro (PD)

Apprezzato lo sforzo istituzionale e condivisa la proposta del consigliere Adamo, ritiene che per far crescere il Mezzogiorno servano infrastrutture moderne ed efficienti, necessarie allo sviluppo dell’intera Nazione; sviluppo che, a suo dire, non può prescindere da un concetto di coesione territoriale per il quale la crescita del Paese passerà, inevitabilmente, dalla crescita del Sud.

Evidenziando come non possa sottacersi l’importanza di tutte le infrastrutture, quali autostrade, collegamenti trasversali, le ferrovie del litorale ionico ed in particolare il porto di Gioia Tauro, la più grande infrastruttura della regione, afferma che è necessario rappresentare all’esterno unità e fermezza nei confronti degli “abusi” di Trenitalia ed, in conclusione, propone la stesura di un ordine del giorno teso a chiedere all’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, la revoca di tutti i provvedimenti assunti in danno della Calabria.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Registrato il ritardo con il quale si giunge all’approvazione di una mozione riguardante la mobilità dell’intera regione e sottolineato che tale problematica era stata già sollevata dai sindacati e da alcuni consiglieri regionali, ricorda di aver presentato, già nel 2010, una mozione inerente la mobilità sia ferroviaria sia stradale. Indi, annunciato il voto favorevole alla mozione, invita il Presidente del Consiglio ad organizzare in futuro i lavori del Consiglio, prevedendo l’esame alternato delle interrogazioni a risposta immediata, interrogazioni a risposta scritta e mozioni.

CAPUTO Giuseppe (PDL)

Ritenuto che alle scelte di Trenitalia sia necessario opporre una protesta forte e decisa finalizzata ad ottenere una revoca delle disposizioni, stigmatizza i contenuti del programma del nuovo Governo nazionale che, a suo dire, non tiene nella dovuta considerazione il Mezzogiorno. In merito all’autostrada Salerno- Reggio Calabria, caratterizzata negativamente da interminabili interruzioni, ritiene necessario effettuare scelte precise, anche in considerazione dei tempi necessari per ultimare i lavori, ipotizzando che i mezzi pesanti siano dirottati su un’altra arteria in modo da consentire una maggiore velocità di percorrenza.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Giunta regionale

Condiviso il taglio dato alla mozione dal Presidente del Consiglio e da tutti i Consiglieri firmatari, sottolinea come la decisione di agire sia effettivamente arrivata in ritardo di qualche anno, poiché già nel 2006, sotto il Governo Prodi, il Ministro ai trasporti, Bianchi, affermò che l’alta velocità in Calabria non sarebbe arrivata mai e da allora, purtroppo, non ci sono state reazioni eclatanti al contrario di oggi. Sottolineato come a volte i Governi regionali soffrono di troppa sudditanza nei confronti dei Governi centrali, puntualizza come oggi le ferrovie siano diventate società per azioni e come tali debbano produrre utili, in assenza dei quali obbligatoriamente devono ridurre le spese, eliminando le tratte che risultano essere non convenienti come quelle calabresi. A suo avviso, dunque, la battaglia sarà più difficile dovendo scontare, oggi, la negligenza dell’allora Governo regionale, contrariamente a quello attuale che da due anni ha lavorato per offrire una migliore risposta nel “ferrato” ai cittadini calabresi, cercando di far diventare le ferrovie della Calabria una risorsa e non una “palla al piede”. Evidenziate le difficoltà che si incontreranno nel cercare di fare diventare quella che al momento è una realtà improduttiva in una infrastruttura economicamente produttiva, asserisce che, anche in vista delle riduzione di finanziamenti e trasferimenti, la Giunta dovrà stimolare l’attuazione dei processi di cambiamento portandoli fino alla fase esecutiva, per contro il Consiglio potrà tentare, attraverso la stesura di un piano, di individuare migliori strategie da porre in essere nel settore del trasporto su ferro.

FEDELE Luigi (PDL)

Affermato che riguardo alla mozione in discussione il Consiglio deve esprimersi all’unanimità per dare più forza alla protesta, reputa corrette le richieste avanzate dai consiglieri Adamo e Principe riguardanti la richiesta di istituire presso il Ministero delle infrastrutture un tavolo tecnico e la proposta di portare la problematica all’esame della Commissione competente, al fine di redigere un documento più forte contenente delle proposte da inviare da inviare al Ministero delle infrastrutture.

PRINCIPE Sandro (PD)

Credendo di interpretare il pensiero della minoranza, chiede di rimandare alla fine della seduta la stesura dell’ordine del giorno che dovrebbe essere approvato dall’intero Consiglio all’unanimità, nel quale inserire la richiesta di costituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero al quale proporre una idea di interventi strutturali da porre in essere. Riferendosi al Presidente della Giunta, afferma che guardare al passato non aiuti a raggiungere la coesione di cui la Calabria ha bisogno politicamente, sottolineando, inoltre, come la situazione attuale non sia conseguenza della mancanza dell’alta velocità ma, vista la situazione orografica del territorio calabrese, del non aver velocizzato, fino al possibile, le tratte ferroviarie. Conclude ribadendo che è necessario chiedere al Ministero delle infrastrutture di istituire un tavolo tecnico permanente per poi portare al vaglio dello stesso un’ idea sistemica da porre in essere concretamente.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Affermato di non aver nessun pregiudizio a votare favorevolmente la mozione , sottolinea come sia indispensabile produrre una proposta attraverso la quale rapportarsi con il Governo centrale e ferrovie Italia. Propone di dare seguito alla discussione odierna stabilendo di convocare entro 15 giorni la Commissione competente nella quale redigere una proposta che affronti la situazione sul piano tecnico, alla quale subordina il suo voto favorevole alla mozione.

PRESIDENTE

Accogliendo in parte le proposte avanzate dai consiglieri Adamo e Principe, pone in votazione la mozione che è approvata.

Dibattito sulla sanità

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Giunta regionale e Commissario governativo per la sanità

Evidenziato che non sarebbe stato possibile individuare le azioni e le strategie da attuare in campo sanitario senza la conoscenza delle sue inadeguatezze e criticità, rileva i risultati ottenuti che confortano circa il cammino intrapreso, puntualizzando che tutti i decreti in materia sono stati finalizzati a raggiungere gli obiettivi prefissati e che la strategia attuata mira ad analizzare tutti i i comparti, prediligendo ad un Piano coercitivo uno strumento “pedagogico” teso a diminuire gli sprechi ed aumentare le economie di scala.

Enunciata con forza l’irrinunciabilità di valori comuni quali l’equità, la solidarietà e la reciprocità, indispensabili per l’attuazione di processo strutturale in grado di fornire risposte alla situazione in cui versa la sanità calabrese e capace di concedere alle future generazioni le opportunità ad oggi mancate, riferisce che le azioni poste in essere, benché non abbiano consentito il risanamento del sistema, hanno contribuito alla realizzazione di un percorso virtuoso in riferimento ai servizi ed ad un generale miglioramento in termini di qualità dell’intero sistema. Altresì, afferma che si è proceduto alla riorganizzazione della struttura dipartimentale, con l’ausilio di un monitoraggio sulle strutture ospedaliere, interventi nella gestione aziendale ed optando per una unica contabilizzazione per tutte le Asp.

Riferito, inoltre, che si è provveduto a definire tutti i flussi informatici, capaci di fornire riscontri oggettivi, e che sono state integrate le risorse statali per la realizzazione delle case della salute, oltre ad una serie di iniziative che hanno consentito una diminuzione della mobilità passiva, evidenzia che le misure messe in atto hanno consentito il raggiungimento di importanti obiettivi: una riduzione della perdita di esercizio del 2010 e una riduzione nel 2011, con un risparmio di 67 milioni di euro; una riduzione della spesa farmaceutica per 38miloni di euro, con la distribuzione diretta dei farmaci; una riorganizzazione del Piano con redistribuzione delle ambulanze nelle centrali operative; il rafforzamento della sanità veterinaria; l’obbligo di inviare i dati relativi al personale con il flusso operativo regionale; l’attivazione del centro regionale per la gestione del rischio clinico che ne consente un abbassamento in termini percentuali; la predisposizione di percorsi certi che consentano il pagamento dei debiti pregressi attraverso una società ad hoc deputata.

Afferma, quindi, che, nonostante tutti gli interventi, le problematiche non sono state completamente risolte, ma sono stati avviati proficuamente interventi che consentiranno di uscire dall’emergenza ed al contempo garantiranno una sanità di qualità ai cittadini calabresi, benché la Regione sia sottoposta al piano di rientro dal 2009.

Comunicato, quindi, che si sono registrati netti miglioramenti in termini di entrate, derivanti dal gettito fiscale e da interventi regionali, dovuti all’aumento dell’aliquota Irpef e dell’Irap, nonostante la diminuzione dei finanziamenti del fondo sanitario nazionale, assicura che la Regione nel consuntivo ha rispettato gli obiettivi richiesti dal tavolo Massicci, con una perdita totale pari a 120 milioni euro da ricondurre a 50 milioni di euro, evidenziando la necessità di porre in essere azioni di controllo e monitoraggio. Al contempo, annuncia che, su richiesta del Tavolo Massicci, sono state poste in essere ulteriori azioni, in particolare: l’incremento del nuovo ticket, la riduzione di costi e servizi, riduzione della spesa farmaceutica; dati derivanti dalla conclusione delle verifiche su un campione di aziende dai quali sono emersi i primi effetti positivi, registrandosi aziende eccellenti ed altre in miglioramento.

Inoltre, evidenziato che il piano prevedeva un blocco del turn over non fisso che avrebbe portato ad una riduzione di 1550 unità riferisce che con il commissariamento la posizione debitoria è pari a 806 milioni di euro, per i quali si sta procedendo ad una ulteriore diminuzione, attraverso l’accensione di un mutuo e l’apertura di un conto infruttifero presso la tesoreria dello Stato a cui si aggiungono altre disponibilità che ad oggi sono in fase di chiusura.

Sottolinea che l’attività commissariale, dopo una iniziale fase di stallo, ha individuato procedimenti più snelli ed appropriati, capaci di garantire l’accesso ai servizi a tutti i cittadini, la continuità assistenziale e un sistema coerente che prevede una rimodulazione dell’offerta sanitaria, una razionalizzazione della rete ospedaliera, la realizzazione delle strutture ospedaliere (attraverso l’accensione di un mutuo di 80 milioni di euro), il rafforzamento della rete esistente, l’adeguamento delle strutture alla normative vigenti e tutte le iniziative che consentano di superare l’emergenza.

Evidenziato come lo stato di avanzamento delle procedure è in una condizione estremamente positiva grazie alle azioni intraprese, nonostante il percorso di realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri sia stato rallentato anche dall’entrata in vigore della Legge numero 10 del 2011, decreto mille proroghe, sottolinea che l’accertamento di un quadro esistenziale per la stesura di uno specifico programma di azione sancisce il raggiungimento di un programma strategico obiettivo per uno sviluppo tecnologico.

Riferito che allo stato attuale le tre aziende ospedaliere stanno completando le procedure per gli interventi tecnologici e l’affidamento dei lavori, auspica, in attesa di ulteriori passaggi e risultati, si possano concretizzare nei prossimi mesi i risultati sperati, precisando che è stato impostato un lavoro attento, scrupoloso e capillare che a volte ha messo a rischio non soltanto il lavoro ma anche le persone che hanno operato assiduamente ed alle quali va il suo ringraziamento per il progetto che si va ad attuare.

Ritenendo necessario tutelare il più possibile il soggetto più debole, cioè il malato, precisa come la necessità di chiudere il presidio ospedaliero di Tropea, nonostante le polemiche sollevate, sia stato determinato dai fatti che hanno portato a registrare solo 181 ricoveri in day hospital in un anno, e che, pertanto, tale scelta sia stata determinante, stante la necessità e l’importanza di perseguire l’obiettivo prefissato

Non escludendo, tuttavia, che si possa in futuro immaginare un intervento al fine di rendere più efficienti le strutture di frontiera, ritiene che, riducendo il numero dei malati che si ricoverano fuori regione e quindi intervenendo sulla emigrazione sanitaria, il cammino intrapreso potrà fornire risposte adeguate.

Prosegue evidenziando come, nonostante comunicazioni, a suo dire, vergognose e falsate, che avevano riguardato le strutture sanitarie di Crotone, le azioni realizzate abbiano consentito di recuperare reparti specialistici come la neurologia, l’emodinamica e l’urologia, anche se tale scelta ha comportato la chiusura di reparti primariati come l’oculista ed altri, giustificando tale azione nell’ottica di un’idea nuova e avvincente di sanità, più vicina all’esigenza del cittadino.

Evidenziato come la sanità debba rappresentare il terreno su cui ognuno dei politici deve essere in grado di confrontarsi per mettere in campo il miglior modello possibile di sanità per la collettività e non per il singolo, al di là degli scontri politici a fini elettorali, invita tutti i consiglieri ad apportare contributi effettivi per la crescita del territorio, rilevando, tuttavia, come nell’ultimo anno e mezzo la pressione e la strumentalizzazione sia stata continua.

PRESIDENTE

Invita i consiglieri a contenere i propri interventi nei dieci minuti previsti da Regolamento, al fine di consentire la replica al Presidente della Giunta.

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

Considerato giusto coinvolgere nella questione sanità tutta la classe politica e dirigenziale, richiama all’attenzione dell’Aula l’art 32 della Costituzione che definisce fondamentale il diritto alla salute per i cittadini e sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza e confronto politico nel loro interesse.

Sottolineando come i problemi sulla sanità non siano stati ereditati esclusivamente dalla Giunta precedente, ma da decenni e decenni in cui la sanità era considerata non solo il campo per lo scontro politico ma anche il campo del malaffare e convenendo sul fatto che molti ospedali vadano chiusi, rileva, tuttavia, il ruolo plurimo rivestito nel territorio dagli ospedali di confine, poiché contribuiscono a bloccare l’emigrazione sanitaria dei ricoveri ospedalieri, conferendo alla Regione vantaggi di tipo economico e non solo.

Stigmatizzando la violazione delle regole democratiche a cui devono invece essere tenuti tutti gli organi della Repubblica, rileva la inosservanza dei principi civilistici, amministrativi, tributari nella decisione di espropriare con decreti le Aziende sanitarie provinciali e le aziende ospedaliere in quanto enti dotati di autonomia territoriale.

Invitando, infine, il Presidente della Giunta ad elencare tutte le cifre del debito sanitario che vanno, a suo dire, rigorosamente certificate al fine di avere la certezza assoluta dei dati di riferimento, lo esorta a pubblicarle su un quotidiano oltre che sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, sottolineando, laddove non si provvedesse a ciò, la inutilità di dibattito che va condotto invece serenamente, considerando la sanità problema cruciale per la Calabria.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Pur apprezzando il modo in cui la tematica della sanità è stata impostata nel documento di programmazione economico-finanziaria, sottolinea la delicatezza cui va affrontato il settore e, facendo riferimento ai presidi ospedalieri di Trebisacce e Praia a Mare, che ritiene essenziali per le esigenze di territorio, stigmatizza la decisione di chiudere gli ospedali di frontiera e considera la scelta un errore di tipo tecnico, al di là delle strumentalizzazioni politiche.

Rilevato che la provincia di Cosenza non può rimanere sguarnita alla luce dei tagli registrati in quanto gli stessi, a suo giudizio, non avranno nessun effetto e nessun beneficio se inquadrati in un quadro generale, invita a riflettere maggiormente e a registrare, invece, i dati positivi che si sono realizzati nella cardiologia di Trebisacce che da una semplice unità con 2 medici e 2 infermieri ha prodotto 5342 prestazioni nel 2010, con numerosi interventi di gastroscopie e endoscopie.

Sottolineata, pertanto, l’importanza di una collaborazione effettiva tra le forze politiche per riportare al centro dell’attenzione i due presidi di Praia a Mare e Trebisacce, anche in considerazione delle esigenze dei territori di riferimento che registrano un invecchiamento della popolazione residente, dato che, a suo dire, non può passare inosservato e rileva, inoltre, come il numero dei posti letto sia diminuito drasticamente passando da 1 posto letto ogni 400 abitanti ad 1 posto letto ogni 500 abitanti, indica che la sua idea di presentare una proposta alternativa è nata proprio dalle carenze riscontrate.

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

PRINCIPE Sandro (PD)

Chiede quale sia il significato di questo dibattito in assenza della dovuta attenzione del Presidente Scopelliti e della maggior parte dei consiglieri, in rappresentanza della minoranza, dichiara che sarà presentato un documento riassuntivo delle loro proposte e che i gruppi di minoranza abbandoneranno l’Aula.

 

(I consiglieri di minoranza abbandonano l’Aula)

PRESIDENTE

Preso atto di quanto accaduto dà la parola al consigliere Caputo.

CAPUTO Giuseppe (PDL)

Definito incomprensibile l’atteggiamento della minoranza di cui non condivide la presa di posizione, chiede formalmente di sospendere la seduta o di aggiornarla ad altra data, evidenziando che non vi è nessuna comunicazione che il Presidente Scopelliti sia andato via. Conclude, affermando che il dibattito avrebbe meritato un atteggiamento più responsabile della minoranza.

NUCERA Giovanni (PDL)

Ricordato che il dialogo è il sale della democrazia, considera il gesto delle opposizioni una violazione del diritto di partecipazione democratica e di confronto in una Calabria che merita di sapere come stiano le cose in una così difficile situazione. Informa, poi, che il dibattito può essere seguito dalle televisioni a circuito chiuso ed invita i componenti della minoranza a rientrare in Aula.

PRESIDENTE

Nel prendere atto della decisione della minoranza, tiene a precisare che il Presidente Scopelliti non ha abbandonato l’Aula, ma segue dalle televisioni a circuito chiuso i lavori, indi esorta i componenti dell’opposizione a rientrare in Aula.

SALERNO Nazzareno (PDL)

Invita a non strumentalizzare la momentanea assenza del Presidente Scopelliti in un dibattito importante che, a suo avviso, non ha motivo di continuare in tali condizioni. Propone di sospendere la seduta.

PRESIDENTE

Sospende la seduta.

La seduta sospesa alle 18,58 riprende alle 19,36

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

PRESIDENTE

Constatato la presenza del numero legale, dà la parola al consigliere Caputo.

CAPUTO Giuseppe (PDL)

Premesso che tutti avrebbero preferito un maggiore senso di responsabilità dell’opposizione su un tema importante come la sanità, riconosce che i mali della sanità non siano addebitabili agli ultimi cinque anni di legislatura, ma ritiene che si siano acuiti non essendo stata posta in essere alcuna misura per bloccare il disavanzo. Evidenzia, invece, come il Presidente Scopelliti abbia avuto la determinazione di assumersi determinate responsabilità. Censura, poi, le assunzioni a iosa che hanno caratterizzato gli anni del governo Loiero e che non hanno portato, a suo dire, ad un salto di qualità. Partendo da queste premesse, ritiene comprensibile che oggi un inversione di tendenza crei un momento di impopolarità perché deve modificare quell’atteggiamento culturale che vede l’ospedale come unico luogo in cui affrontare alcune patologie, mentre si cerca al contempo di mutare il modo di intendere il medico di famiglia. Prosegue indicando l’aver “infarcito” la sanità di primari che avevano determinate appartenenze politiche non qualitative, come il problema primario della sanità ed individua una notevole responsabilità del centro sinistra nell’aver accorpato le aziende sanitarie sconoscendo le realtà locali, causando un aumento dei costi e ingenerando situazioni ingovernabili. Asserisce, inoltre, che avere l’ospedale vicino non risolve le patologie, al contrario di un processo di riforma che coinvolga il 118, di una maggiore possibilità di ricorso all’elisoccorso, che di fatto aggiungono qualcosa alla sanità calabrese. Dichiara la necessità di garantire una sanità di qualità in Calabria, mandando in pensione primari che la danneggiano, risponde al consigliere Mirabelli che le sue critiche ai posti letto multidisciplinari sono un errore macroscopico, non considerando che gli stessi possono essere utilizzati secondo le necessità e le urgenze, indi esorta a non essere saccenti, ma ad approfondire i problemi prima di rilasciare dichiarazioni.

MAGNO Mario (PDL)

Concordando con il consigliere Caputo, stigmatizza il comportamento dell’opposizione di abbandonare l’Aula, a suo avviso, riconducibile alla difficoltà a confrontarsi con le cifre fornite dal Presidente Scopelliti, come, peraltro, emerso dall’intervento del consigliere Loiero che, chiedendo un coinvolgimento dell’opposizione nel processo di risanamento della sanità, si è distaccato dall’atteggiamento critico assunto in passato contro il Presidente Scopelliti attraverso la fomentazione delle piazze.

Ritenuto che tali difficoltà dell’opposizione aumenteranno con il progressivo miglioramento della problematica sanitaria, sottolinea l’importante azione posta in essere dall’Esecutivo regionale e finalizzata ad una certificazione esatta del debito.

Espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Presidente Scopelliti con i due sub commissari e con la struttura del Dipartimento che sta consentendo il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Tavolo Massicci, plaude alla riorganizzazione della rete ospedaliera, agli interventi in materia di medicina di famiglia e di medicina territoriale, auspicando un ulteriore miglioramento a partire dal 2012, sia pur consapevole delle difficoltà connesse alla riduzione del Fondo sanitario nazionale e all’impossibilità di chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini calabresi.

Plaudendo alla riapertura del Centro protesi Inail che costituisce un importante punto di riferimento, evidenzia l’impossibilità, al momento, di effettuare i necessari interventi per il Centro traumatologico di Lamezia Terme, auspicando che in futuro il Presidente Scopelliti possa mantenere l’impegno assunto.

Ravvisata la necessita di una attenta rivisitazione delle aziende sanitarie locali, adottando un sistema territoriale diverso, ed eliminando le disparità territoriali, ritiene che oggi sia stata scritta una pagina importante, sia pur in assenza dell’opposizione che ha posto in essere un comportamento, a suo dire, non costruttivo ma disfattista.

SALERNO Nazzareno (PDL)

Ritenuto preoccupante il dato emerso nella seduta odierna considerato che la minoranza, che aveva più volte richiesto un dibattito sulla problematica sanitaria, ha abbandonato l’Aula con il pretesto dell’assenza del Presidente Scopelliti, ponendo in essere un comportamento, a suo avviso, poco corretto nei confronti di tutti i calabresi, ricorda la difficile situazione trovata dal Presidente Scopelliti al momento del suo insediamento con un Piano di rientro dal deficit sanitario sottoscritto dall’allora Presidente Loiero.

Stigmatizzando il comportamento della minoranza che manifesta in piazza contro i provvedimenti previsti dal Piano di rientro, ritiene necessario prendere atto dei dati forniti dal Governatore Scopelliti in merito agli obiettivi raggiunti, evidenziando il senso di responsabilità con cui si sta affrontando la problematica sanitaria ed auspicando che, superata la situazione di emergenza, si possa cominciare a costruire la sanità del futuro attraverso investimenti mirati a ridurre soprattutto la emigrazione sanitaria fuori regione.

Auspicando maggiore attenzione e controlli nei confronti dell’operato delle aziende sanitarie, ribadisce la contrarietà al comportamento, a suo avviso, irresponsabile posto in essere dalla minoranza.

SERRA Giulio (Insieme per la Calabria)

Ricordata la sua precedente esperienza nel Consiglio regionale presieduto dal consigliere Loiero, in cui spesso si lamentava la mancanza di un confronto con l’allora maggioranza, ritiene che la minoranza abbia abbandonato l’Aula per motivazioni diverse dalla momentanea assenza del Presidente Scopelliti, ricordando le numerose assenze nella precedente legislatura dell’allora Presidente Loiero.

Espresso apprezzamento per il lavoro serio e coerente svolto dal Presidente Scopelliti per realizzare una sanità diversa e ricordata, in merito agli ospedali di frontiera, la promessa non mantenuta dal Presidente Loiero di non riconvertire l’Ospedale di San Marco Argentano, plaude al coraggio e alla coerenza manifestate dal Presidente Scopelliti nel portare avanti il Piano di risanamento del deficit sanitario, stigmatizzando il comportamento dell’opposizione che con atteggiamenti, a suo avviso, populisti, manifesta contro la chiusura di presidi ospedalieri previsti dal Piano.

GALLO Gianluca (UDC)

Evidenziato che nessuno avrebbe auspicato di trovare la drammatica situazione in ambito sanitario, ma di contro avrebbe preferito trovare una soluzione sanitaria ed economica rosea, giudica l’abbandono dei lavori da parte delle opposizioni incoerente rispetto al ruolo ricoperto dalle stesse nella legislatura precedente, in cui, a suo avviso, si sarebbero potute operare scelte idonee. Contrariamente, considerate scellerate le scelte operate dall’allora maggioranza e divergenti da finalità di programmazione ed interesse dei cittadini, denuncia che le liste elettorale sono state redatte utilizzando le Asp, causando un aumento del debito sanitario e del disavanzo. Indi, benché si dichiari critico e capace di fare autocritica, attesi i confronti tenuti all’interno della maggioranza attuale, ricorda le scelte difficili ad oggi operate. Dichiarando, quindi, anche a nome del suo gruppo, il sostegno al presidente Scopelliti per i tentativi messi in atto per risanare la sanità, ritiene che le scelte di Age.Na.S. abbiano danneggiato alcuni territori ed alcune province e stigmatizzando la scelta dell’opposizione di non accettare un confronto sereno, benché serrato, la accusa di essere responsabile di fomentare le piazze. Ricordati, inoltre, i suoi precedenti interventi in materia di ospedali di frontiera, giudicando importanti le dichiarazioni del Presidente Scopelliti, auspica una rivisitazione dei decreti numero 18 e 106, di concerto anche con Age.Na.S.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Dispiaciuto dalla scelta delle opposizioni di abbandonare i lavori, scelta che giudica fuori luogo, ed evidenziato di essersi allontanato dall’Aula per soli 30 minuti per impegni istituzionali, ritiene che sarebbe stata auspicabile la richiesta di una breve sospensione, escludendo che la sua assenza possa ricondursi ad una offesa volontariamente rivolta ai consiglieri di centro sinistra. Evidenziato che il suo intervento sia stato più tecnico che politico, sottolinea, in risposta al consigliere Loiero, che i dati offerti nella relazione sono stati certificati dal Tavolo Massicci, comprovando una diminuzione del disavanzo sanitario. Rilevando come in tema sanità si siano negli anni accumulati “dicerie” e debiti non certificati, privi di riscontro, che ne hanno consistentemente aumentato l’ammontare, riferisce che al momento la situazione sull’andamento della spesa e la capacità della spesa delle Asp è chiara, anche grazie ad un monitoraggio costante dei flussi e controlli capillari che hanno consentito di ricevere il plauso dal Tavolo Massicci.

Censurata la scelta dei consiglieri di minoranza di intervenire nel dibattito sanitario delegando alla stampa le loro dichiarazioni, di fatto vanificando il ruolo del Consiglio regionale, ricorda che alcune scelte dai rappresentanti partitici erano state condivise, in particolare dal segretario provinciale del Pd, consigliere Guccione, che accusa di incoerenza. Stigmatizzata, altresì, l’opposizione che è, a suo dire, incapace di confutare i dati contenuti nella sua relazione, sulla quale non si sarebbe potuto tenere un dibattito generico, evidenzia che per merito dell’attuale maggioranza sono state trasferite notevoli risorse da investire anche sulle nuove tecnologie, ribadendo al contempo le storture e le criticità del sistema sanitario i cui sprechi vanno diminuiti ed eliminati. Annunciato, quindi, che convocherà il direttore dell’ospedale di Tropea per avere conferma dei dati ricevuti dall’Asp, denuncia una carenza di comunicazione, della quale considera corresponsabili anche gli organi di informazione, al pari sia delle diffamazioni dalle quali si dichiara ingiustamente colpito sia dall’etichettatura derivante dalla sua appartenenza politica in giovane età.

Ritiene fondamentale, innanzitutto, poter contare su una comunicazione valida ed efficace che non generi falsi allarmismi, come ad esempio quello instauratosi a Crotone in cui si era diffusa la notizia che sarebbero stati chiusi gli ospedali, pur consapevole dei rischi connessi alle scelte effettuate e strettamente connesse ad una comunicazione, a suo avviso, strumentale ed in mala fede.

Riferito di aver dovuto precisare, nel corso di una manifestazione a Paola in cui si era recato con una delegazione di consiglieri, che l’ospedale di Paola, ai sensi di una delibera della Giunta Loiero, avrebbe dovuto chiudere perché avente numero di posti letto inferiore a cento, stigmatizza il tentativo di strumentalizzare la manifestazione tentando di far ricadere il merito della creazione dello Spoke tra Cetraro e Paola al precedente Esecutivo e, ribadito che la discussione odierna avrebbe necessitato del confronto con le minoranze, propone che una eventuale mozione sul comparto sia rinviata alla prossima seduta di Consiglio regionale prevista per il 2 dicembre.

PRESIDENTE

Accoglie la proposta del Presidente Scopelliti e rinvia l’ordine del giorno alla prossima seduta.

Sull’ordine dei lavori

STILLITANI Francescantonio, assessore al lavoro, alla formazione professionale, alla famiglia ed alle politiche sociali

Chiede che il quarto punto all’ordine del giorno, l’esame abbinato delle proposte di legge: numero 26/9^ di iniziativa del consigliere G. Nucera, recante: “Norme per i servizi socio educativi per la prima infanzia” e numero 91/9^ di iniziativa del consigliere C. Imbalzano, recante: “Disciplina dei servizi socio-educativi per la prima infanzia” sia rinviato all’esame della Commissione competente perché si proceda ad un raffronto con la proposta inerente la medesima materia approvata dalla Giunta regionale nel mese di maggio.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Convinto che l’obiettivo sia fare una buona legge, dichiara di essere d’accordo con un ulteriore esame in Commissione, che tenga conto di eventuali elementi che possano arricchire il testo, purché siano garantiti il suo esame e la sua approvazione nella prossima seduta.

PRESIDENTE

Accolta la proposta, dispone che il provvedimento venga trasmesso alla competente Commissione, indi toglie la seduta.

La seduta termina alle 21,18

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella