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IX^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

 

24.

 

SEDUTA DI LUNEDI’ 17 OTTOBRE 2011

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

Inizio lavori h. 13,31

Fine lavori h. 18,20

 

INDICE

PRESIDENTE,*

Comunicazioni

PRESIDENTE

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE,*

BILARDI Giovanni Emanuele (Scopelliti Presidente)

Fondi europei - Dibattito

PRESIDENTE

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

DE MASI Emilio (IDV)

GALLO Gianluca (UDC)

GUCCIONE Carlo (PD)

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)

MAIOLO Mario (PD)

MANCINI Giacomo, assessore alle politiche comunitarie

ORSOMARSO Fausto (PDL)

PARENTE Claudio (Scopelliti Presidente)

PRINCIPE Sandro (PD)

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

ESAME ABBINATO: progetto di legge numero 88/9 di iniziativa del Consigliere R. Mirabelli, recante: “Norme quadro per lo sviluppo della sostenibilità urbana nell'edilizia residenziale pubblica e privata”; progetto di legge numero 197/9 di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per l'abitare sostenibile”

E' in discussione una nuova versione “Norme per l'abitare sostenibile”

PRESIDENTE,*,*,*

AIELLO Pietro, assessore all’urbanistica e governo del territorio,*

DATTOLO Alfonso (UDC),*,*,*,*

DE GAETANO Antonino (Progetto Democratico),*,*

FRANCHINO Mario (PD)

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

PRINCIPE Sandro (PD)

Proposta di legge numero 263/9^ di iniziativa dei consiglieri Bilardi, Principe e Serra, recante: “Modifica alla legge regionale 10 agosto 2011 n. 29 “ Delega alla Giunta regionale per la redazione di Testi unici in materia di Attività produttive, lavoro e istruzione. Cultura e beni culturali””

PRESIDENTE

Sulla convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

 


 

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

 

La seduta inizia alle 13,31

PRESIDENTE

Avviati i lavori, dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.

PACENZA Salvatore, Segretario Questore f.f.

Legge il verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che la Conferenza dei capigruppo ha deciso di inserire, al termine del dibattito sui fondi comunitari, l’esame del testo sull’abitare sostenibile, unificato dei progetti di legge numero 88/9^ e 197/9^ di iniziativa rispettivamente del consigliere Mirabelli e della Giunta regionale.

Fondi europei - Dibattito

MANCINI Giacomo, assessore alle politiche comunitarie

Ricordato che sullo stato di attuazione del POR Fesr 2007 - 2013 l’Aula è stata già informata esaurientemente nel corso di precedenti sedute, evidenzia che si limiterà a fornire cifre, date e chiarimenti utili rispetto alla materia di sua competenza, spettando ad altri assessori di riferire sia sul FSE sia in materia di agricoltura (PSR). Indi, riferisce che la dotazione finanziaria complessiva del POR Calabria FESR 2007 - 2013 è pari a 2 milardi 298 milioni di euro, ripartita in nove Assi prioritari e che alla data del 5 settembre 2011 i dati validati dall’IGRUE registrano un avanzamento finanziario per 1 miliardo 99 milioni di euro, pari al 36,67 del costo programmato, con un avanzamento, rispetto ai dati presentati al Comitato di Sorveglianza del giugno scorso, pari a 180 milioni 744 mila euro; inoltre, riferisce che i pagamenti ammontano a 309 milioni di euro, pari al 10,31 per cento del costo programmato, con un avanzamento, rispetto ai dati del medesimo Comitato di sorveglianza, pari a 22 milioni di euro circa, evincendosi che la capacità di impegno è pari al 36,67 per cento e che la capacità di realizzazione (uguale al rapporto tra i pagamenti e gli impegni) si attesta al 28,12 per cento.

Altresì, evidenzia che, benché la prossima validazione del programma sia prevista entro la fine del mese di novembre, sono in possesso del Dipartimento i dati ufficiosi presenti sul sistema “Rendiconta” al 12 ottobre 2011, con un avanzamento finanziario: per i pagamenti pari a 354 milioni circa di euro, per la spesa certificata di 324 milioni di euro, attestando di fatto il percorso proficuo avviato dall’amministrazione in termini di programmazione e spesa delle risorse europee.

Inoltre, ricorda che nei 15 mesi di attività, dall’insediamento della Giunta Scopelliti, il Dipartimento ha predisposto un’azione volta all’attuazione del POR, benché la definizione dello stesso sia avvenuta prima del 2007 e fosse privo di tutte le procedure e gli strumenti che avrebbero consentito l’attuazione del programma medesimo e della spesa, riferendo che l’attuale amministrazione è stata capace di attivare tutte le procedure necessarie, attesa l’assenza di numerosi atti, lo stallo in cui versava la progettazione integrata e l’insufficienza delle procedure di selezione avviate, impedendo di fatto una rapida azione volta alla spesa delle risorse europee, confermando i ritardi accumulati che, a suo avviso, sono esclusivamente ascrivibile alle inefficienze della precedente Giunta regionale.

Comunica, quindi, che al 12 ottobre 2011, in riferimento al secondo semestre del 2010 ed ai primi sette mesi del 2011, si è riusciti a definire 50 nuove procedure per un valore totale di 936 milioni di euro circa che consentiranno di spendere le risorse europee, a fronte dei soli 150 – 180 milioni di euro spesi dall’amministrazione precedente. A tal proposito, deposita agli atti della Presidenza la relazione completa da cui i consiglieri potranno attingere le informazioni di interesse.

Delle 50 procedure avviate sottolinea la valenza rappresentata dall’avviso per i progetti integrati di sviluppo locale (PISL) cui ha collaborato il dipartimento di sua competenza per un valore totale di 406 milioni di euro, sottolineando che sono stati rispettati i target di spesa imposti dalla Commissione europea al 31 dicembre 2010, in riferimento al FESR 2007 – 2013 , che è stato rispettato il target per gli impegni giuridicamente vincolanti al 31 maggio 2011 e che si spera di rispettare il target di spesa imposto al 31 dicembre 2011; data entro cui si ritiene di pubblicare altre 20 procedure, per valore di 204 milioni di euro da aggiungersi ai 936, superando di fatto il valore complessivo di oltre un miliardo di euro di nuove procedure ultimate.

Ricordato che il Ministro Fitto evidenziò che, in passato, le risorse europee fossero state disseminate in mille rivoli dando vita a migliaia di micro interventi che non hanno lasciato segni tangibili nella regione, chiarisce che la scelta di finanziarie i grandi progetti, così come intesi dalle norme comunitarie, il cui valore quindi è superiore ai 50 milioni di euro, nasce dal desiderio di imprimere una inversione di tendenza puntando sulle grandi opere, attraverso delle modifiche agli assi VI e III (trasporti e ambiente). Elenca, dunque, i sei grandi progetti previsti e che riguardano la metropolitana Cosenza – Rende – Unical, la metropolitana di Catanzaro, l’aereostazione di Lamezia Terme ed il completamento della Gallico – Gambarie, le cui schede verranno inserite nell’FSC e formalmente inviate alla Commissione europea.

Infine, riguardo la paventata sospensione dei pagamenti FESR, riferisce che la Commissione Europea ha comunicato, in data 1 settembre 2010, che si sarebbe recata presso la Regione per eseguire una attività di audit, concentrandosi in particolare sulla verifica dei criteri di selezione e di gestione in riferimento alle modalità di pagamento alla data del 31 dicembre 2009.

In particolare, sottolinea che l’attuale amministrazione si è impegnata a presentare alla Commissione ed al Commissario Hahn chiarimenti puntuali e precisi che hanno consentito di confermare che sarà possibile chiarire tutte le criticità riscontrate, scongiurando di fatto il paventato rischio di blocco dei pagamenti per 36 milioni di euro. Indi, alla luce del lavoro importante messo in atto sino ad oggi dal Dipartimento di sua competenza, riferisce che è ambizione dell’amministrazione essere protagonista del nuovo ciclo di programmazione 2020 i cui negoziati sono già avviati.

PRESIDENTE

Invita l’assessore Trematerra a relazione sullo stato di attuazione del PSR 2007 – 2013.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Fatta una breve introduzione per spiegare il contesto economico di riferimento ed evidenziata l’estrema gravità dell’attuale congiuntura economica e sociale, che manifesta una strana analogia con quella del 1929, precisa che l’agricoltura è il settore che subisce le maggiori conseguenze negative dalla recessione economica, obbligando a riprogettare le strategie imprenditoriali e a trovare nuove forme di impegno.

Sottolinea che il Dipartimento ha lavorato su quattro indirizzi: la trasparenza amministrativa e la comunicazione agli utenti, con pubblicazione di comunicati, circolari, note interpretative, informazioni sulle scadenze e sulle disposizioni procedurali, soprattutto attraverso il sito internet dedicato alla gestione del PSR 2007 – 2013; la razionalizzazione delle strutture e il contenimento delle spese, mediante la progettazione di un sistema informativo e di monitoraggio dei procedimenti amministrativi del PSR per la gestione di tutte le fasi del procedimento che consentirà di rilevare le criticità, riducendo i tempi di attesa dell’utenza; il rafforzamento delle competenze degli operatori pubblici; il raggiungimento degli obiettivi, precisando che sono state registrate performance positive in termini utilizzo dei fondi, con una spesa, dalla data di insediamento ad oggi, di 210 milioni di euro sul PSR 2007 - 2013, cui va aggiunta la spesa sulla vecchia programmazione.

Evidenziato l’enorme sforzo compiuto dal Dipartimento, atteso che al 13 Ottobre 2010 l’obiettivo di spesa per evitare il disimpegno automatico era 120 milioni di euro di spesa pubblica e 72 milioni di quota FEASR per il solo 2010, precisa che nel primo semestre 2011 sono state erogate per le diverse misure del PSR risorse per 50 milioni di euro e sottolinea che è stato attivato il Fondo di Garanzia per agevolare l’accesso al credito e ci sono i presupposti per evitare quest’anno rischi di disimpegno.

Con riferimento alle misure 121 e 123 rispettivamente “Ammodernamento delle aziende agricole” e “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”, dichiara che si è proceduto alla revoca delle graduatorie 2010 e alla predisposizione di nuovi bandi, precisando che in soli nove mesi sono state pubblicate le graduatorie provvisorie, tenuto conto di 3.500 domande pervenute.

Riferisce, altresì, che sono state elaborate le nuove disposizioni attuative e procedurali dei bandi con importanti innovazioni di carattere procedurale, che hanno comportato una semplificazione per le imprese coinvolte, attraverso l’utilizzo di autocertificazioni e, soprattutto, di un software autoprodotto per l’autovalutazione delle domande.

Con riferimento all’Asse III, sottolinea che sono state pubblicate alcune graduatorie dell’annualità 2009 ed a breve ne saranno altre della stessa annualità per le quali si stanno ultimando le istruttorie.

Per far fronte alla problematica della mancanza di liquidità delle aziende agricole e ai tagli sulla concessione del credito da parte delle banche, riferisce che è stato istituito un fondo di garanzia per le imprese beneficiarie dei fondi comunitari PSR, al fine di agevolare i processi di cofinanziamento; un ulteriore intervento ha riguardato l’aiuto alle amministrazioni pubbliche beneficiarie del PSR, che non riuscivano a realizzare interventi a causa della incapacità di far fronte alla quota in conto Iva a loro carico, precisando che, attraverso le economie realizzate mediante la ricostruzione della struttura del PSR, è stato costituito un fondo speciale Iva presso l’Organismo pagatore (ARCEA).

Riferisce, altresì, che è stato modificato il bando “insediamento giovani agricoltori”, con l’eliminazione della polizza fidejussoria sostituita dall’autocertificazione, sottolineando che con tali innovazioni procedurali si è riusciti a creare un sistema efficiente e moderno nella gestione delle risorse comunitarie che, oltre a creare un clima di fiducia da parte degli utenti verso il Dipartimento, consentirà tempi certi nell’attuazione della spesa.

 

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

MAIOLO Mario (PD)

Dichiaratosi allibito ed indignato per quanto ascoltato in Aula sullo stato di attuazione dei programmi comunitari ed espressa la propria contrarietà alla soppressione della sesta Commissione consiliare, chiede all’Esecutivo regionale maggiore chiarezza, auspicando che, soprattutto in questa materia, vi sia in Aula un confronto serio e costruttivo e non, a suo avviso, una mistificazione della realtà, tenendo il Consiglio e la Commissione consiliare all’oscuro di informazioni importanti in violazione della legge regionale numero 3 del 2007, perpetuando i toni da campagna elettorale e non assolvendo all’obbligo di rispondere alla Commissione europea facendo chiarezza sulle precisazioni richieste.

Ricordata nella precedente amministrazione regionale l’approvazione all’unanimità di tutti gli atti di programmazione, nel rispetto delle forze di minoranza, sottolinea che il precedente Esecutivo regionale aveva ricevuto una eredità pesantissima relativa al periodo 2000 - 2005, forse maggiore rispetto alle difficoltà delle spese riscontrate nel 2009.

Menzionate le responsabilità della Giunta Chiaravalloti e precisato che nel 2000 – 2005 la spesa media annua ammontava a 13 milioni di euro, divenuti 93 milioni annui durante il Governo di centro sinistra, non reputa vantaggioso per l’attuale Esecutivo un confronto con il passato, evidenziando che, a suo avviso, non si registra al momento nessun avanzamento nello stato di attuazione dei programmi, ma piuttosto un arretramento, invitando a valutare i dati IGRUE ma anche i dati ufficiosi riferiti dall’assessore Mancini.

Ricordato che il programma elaborato dalla Giunta regionale di centro sinistra è stato considerato uno dei migliori, contraddice quanto asserito dall’Assessore Mancini, affermando che la Giunta regionale uscente aveva posto in essere tutti gli atti operativi per consentire la spesa 2007 – 2013, ponendo in essere in soli 153 giorni di gestione del programma impegni pari al 30 percento che ad oggi risultano assestati al 36 percento e, quindi, in grande ritardo rispetto ad altre regioni dell’obiettivo convergenza, collocando la Calabria all’ultimo posto come tasso di incremento della spesa sul FESR e al penultimo sul Fondo sociale.

Sottolineato che con l’insediamento della Giunta di centro sinistra si è realizzata una inversione di tendenza, che rischia di essere compromessa, evidenzia la problematica connessa al delicato rapporto con la Commissione Europea, ricordando di avere in molteplici occasioni ribadito la sua ampia disponibilità al fine di dare della Calabria l’immagine di una regione coesa e richiamando l’attenzione sul corretto funzionamento delle autorità competenti.

Espresse preoccupazioni per quanto ascoltato nelle ultime sedute della Commissione Politiche Comunitarie da parte di rappresentanti delle Autorità, rivendica il ruolo della Commissione, ribadendo la necessità di ricevere le informazioni previste dalla legislazione vigente, in particolare in materia di bandi a procedura chiusa e ritenendo, altresì, inaccettabile la mancata informazione sulla modifica, peraltro, consigliata dalla minoranza, del tasso di cofinanziamento, atteso che trattasi di modifica del quadro finanziario del programma per non perdere 77 milioni di euro al 31 dicembre 2011.

Auspicando una modifica sostanziale di questa gestione che non distingua tra l’attuale e il precedente Esecutivo, giudica l’attuale Giunta regionale incapace di farsi carico dell’eredità della precedente amministrazione.

Ritenuto che l’informativa odierna non sia di aiuto al dibattito generale rispetto alle preoccupazioni esistenti, pur consapevole della carenza di programmazione ultraquarantennale della Calabria, rispetto alla quale si rilevano le responsabilità di tutte le parti politiche, in merito alla progettazione integrata territoriale, non concorda sull’affermazione di avvenuto “sblocco” da parte dell’attuale Esecutivo regionale, sostenendo che, dopo 18 mesi, nel QUPI si fa riferimento ai dati del 2004, e pertanto, con tali soglie di decremento demografico accederanno ai fondi alcuni comuni che non ne hanno diritto a scapito di altri che ne avrebbero diritto con i dati aggiornati.

Ritenuto di aver fornito un quadro sufficientemente chiaro, avrebbe auspicato di fare un intervento più moderato ma ribadisce la necessità di evitare “falsità storiche” con assunzione di responsabilità unanime nel rispetto delle leggi della regione

PARENTE Claudio (Scopelliti Presidente)

Dichiara che, dopo gli interventi dell’assessore Mancini e dell’onorevole Maiolo, interverrà solo per fare alcune riflessioni sull’attività svolta dalla Commissione Politiche Comunitarie, che costituisce un ambiente istituzionale di garanzia che rende pienamente consapevole il Consiglio sulle scelte compiute in materia di fondi strutturali.

Tanto premesso, sottolinea come la Commissione abbia esaminato con tempestività e con spirito costruttivo numerosi provvedimenti con cui sono stati rimodulati i piani finanziari di alcuni Assi d’intervento e sono state approvate ben sette direttive di attuazione che regolano l’offerta di incentivi ai molti beneficiari pubblici e privati indicati nei programmi: imprese, associazioni enti operanti nel privato sociale, enti locali. Riferisce, inoltre, che su proposta della Giunta è stato licenziata la rimodulazione del piano finanziario Asse VI – Reti e collegamenti per la Mobilità, concentrando le risorse su quei progetti immediatamente cantierabili, così come richiesto dal CIPE, in particolare al progetto di costruzione di una Aerostazione di Lamezia Terme, alle metropolitane leggere di Catanzaro e Cosenza, al completamento della Gallico Gambarie, tutti grandi progetti che in virtù della loro dimensione finanziaria e del loro avanzamento procedurale possono contribuire in modo determinante al raggiungimento dei target di spesa; un complesso di provvedimenti che consentiranno di accelerare in modo significativo la spesa dei programmi e su cui la Commissione Politiche Comunitarie, ha manifestato le proprie osservazioni ed i propri suggerimenti costruttivi.

Continua affermando che l’attività della Commissione si è poi concretizzata non solo nell’esame dei provvedenti, ma anche sull’acquisizione degli elementi conoscitivi circa lo stato di attuazione dei programmi, attraverso le numerose audizioni di Assessori e Dirigenti generali oltre che delle Autorità preposte alla gestione del programma ed al controllo delle procedure di spesa. Altresì, sottolinea che l’attività dei fondi strutturali, consta di due momenti: il primo, quello della programmazione, è fortemente politico; il secondo, quello dell’attuazione, è prettamente gestionale. Raccogliendo la sollecitazione dei colleghi componenti la Commissione Politiche Comunitarie conclude l’intervento sottolinea l’eccessiva frettolosità con cui si è proceduto ad abolire la Commissione, accorpandone le funzioni a quelle della Commissione Bilancio, Programmazione e delle attività produttive. Chiede, quindi, una riflessione non solo formale, ma anche e soprattutto sostanziale per comprendere se questa scelta istituzionale non finisca con il comprimere una materia che avrebbe dovuto piuttosto essere ulteriormente rafforzata. A suo avviso, la gestione dei fondi europei spesso diventa, anche in commissione, argomento di scontro politico, riferendosi, in particolare, alle polemiche nate in seguito alla audizione del dirigente dell’Autorità di Audit, dottor Tucci. Afferma, quindi, che la situazione descritta come “drammatica” dall’onorevole Maiolo, relativamente ai rapporti con la Commissione Europea, non è certo dovuta alla superficialità dell’attuale Giunta regionale, ma a decisioni intraprese dal precedente Esecutivo (vedasi ad esempio la DGR n. 57 del 28.1.2010 recante “disposizioni per l’accelerazione delle attività di controllo di primo e secondo livello per la chiusura del POR 2000/2006”) che ha comportato di fatto la pressoché totale sospensione delle attività di controllo sulla nuova programmazione.

I ritardi, a suo avviso, scaturiscono nella decisione di avvalersi degli stessi organismi di controllo e di gestione per le due differenti programmazioni, ognuna delle quali necessita di grandi impegni e grandi sforzi per riuscire a dare tempestivamente le risposte che Bruxelles si aspetta nei tempi e nelle modalità previste. Pertanto, da come si evince dalle convocazioni e dalle audizioni finora effettuate dalla Commissione Politiche Comunitarie, l’auspicio è quello di avere una piena collaborazione fra le Autorità di Gestione e di Audit in modo da ridurre gli alti tassi di errore e di dare le risposte che la Commissione Europea si aspetta

DE MASI Emilio (IDV)

Riconosciuto, in premessa, lo slancio dell’onorevole Maiolo nell’affrontare l’argomento, afferma di non essere a conoscenza del metodo su cui è fondata la politica dei fondi comunitari di questa Giunta, che allo stato sembra lacunoso. Evidenziata la complessità della materia e la varietà delle istituzioni interessate ai fondi strutturali, sottolinea come attraverso il Por si possa realizzare sviluppo per il territorio calabrese ed a tal proposito chiede di accelerare la rimodulazione del Por. Messo, poi, in evidenza che durante l’audizione in Commissione del dottor Tucci sono state riportate notizie e dati che hanno sorpreso tutti i presenti, chiede, in merito alla composizione dell’Autorità di Audit, chiarimenti dal momento che – i contratti dei funzionari scadono il 9 novembre - sembrerebbe che sia stato emanato un nuovo bando che rischia di vanificare l’attività già svolta. Conclude invitando tutti a rimuovere la dialettica che viene riproposta sempre tra quanto fatto in passato e quanto si sta facendo oggi poiché sarebbe, a suo avviso, opportuno inaugurare un nuovo tipo di confronto finalizzato a risolvere le problematiche.

GALLO Gianluca (UDC)

Denunciando la strumentalizzazione dell’odierno dibattito che rischia di essere vanificato e la diffusa convinzione che i fondi comunitari si siano tradotti in una perduta occasione, soprattutto in rapporto alla loro utilizzazione da parte degli enti locali, spesso soggetti attuatori, rammenta il lavoro fruttuoso e sinergico messo a punto dal dipartimento per la parte amministrativa e dall’assessore per quella politica, che ha prodotto, a seguito del Comitato di sorveglianza, l’attuazione di nuove procedure di selezione per una spesa pari a 800 milioni di euro, nonché ulteriori bandi per altri 250 milioni di euro. Giudicate ragguardevoli le somme relative alla spesa, che pur testimoniano una inversione di rotta rispetto al suo precedente immobilismo ritiene che le stesse siano migliorabili con l’apporto dei rappresentanti dei cittadini, nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali, prescindendo dal colore politico, anche in considerazione delle imperfezioni della precedente programmazione, che definisce “ cervellotica ed autoreferenziale”.

Nella consapevolezza dell’importanza dell’attività di controllo, manifesta preoccupazione per il rischio di paralisi dell’Autorità di audit che, a suo parere, ha lavorato con atteggiamenti talvolta ultronei e non esentabili da critiche e, rinnovando fiducia al Presidente della Giunta regionale, chiede un suo intervento istituzionale per dirimere i contrasti tra Autorità di audit ed Autorità di gestione, emersi nella recente seduta della Commissione Politiche Comunitarie, che rischiano di accentuare i problemi già presenti, al fine di far ripartire l’apparato amministrativo in armonia, trascendendo da interessi individuali.

Considerata necessaria una coerenza sempre maggiore nell’intervento pubblico, mediante programmazione integrata fondi ordinari/integrati, propone a nome del gruppo di appartenenza, l’istituzione di uno stabile coordinamento delle Regioni “Obiettivo convergenza” con la Presidenza del Consiglio, laddove vengono assunte determinazioni vincolanti.

Pone l’accento sulla esigenza di una nuova governance che padroneggi i meccanismi di spesa, anche per gli enti più piccoli, per i quali auspica una revisione del Patto di stabilità interno che, comportando un irrigidimento sui bilanci degli Enti locali, ha effetti negativi sulla capacità di indebitamento, che, insieme alla riduzione dei fondi statali, comporta un rischio di immobilizzazione della spesa; ciò, prosegue , rende sempre più difficile raggiungere i traguardi economici imposti dalla UE col pericolo del disimpegno di ingenti risorse per il mancato raggiungimento della spesa programmata.

Auspicando un miglior coinvolgimento degli Enti locali per una migliore qualità della spesa (ad esempio un miglioramento delle infrastrutture), conclude augurandosi che partendo dagli errori del passato, si riesca a cogliere l’opportunità offerta dai fondi comunitari, attraverso la predisposizione di strumenti per accelerare la spesa e la richiesta al Governo centrale di sbloccare i fondi Fas e procedere alla modifica della quota di cofinanziamento.

LOIERO Agazio (Autonomia e Diritti)

Critica la relazione dell’assessore che giudica generica e priva di riferimenti normativi anche a livello comunitario, sottolineando che serpeggia, finanche tra alcuni membri della maggioranza, preoccupazione per lo stato di attuazione dei programmi comunitari.

Rammentando come la precedente legislatura avesse sovvertito la convinzione, espressa dal commissario europeo per le politiche regionali, Danuta Hubner, che la Calabria difficilmente avrebbe potuto invertire la tendenza negativa, si rammarica perché, a suo dire, l’attuale Giunta ha invertito la rotta positiva in precedenza attuata, anche nel rapporto con le minoranze, precedentemente fruttuoso e dialettico ed attualmente privo di elementi costruttivi.

Esprimendo la volontà di non personalizzare il suo intervento, sostiene con forza la necessità di non incorrere in conflitto e polemica, ma di lasciar parlare i fatti nel rispetto dei ruoli istituzionali fra maggioranza e opposizioni; invita, infine, ad un confronto costruttivo,  rifuggendo da attacchi, a suo dire autolesionistici perché lesivi della credibilità della Calabria in Europa, della maggioranza all’opposizione, quale la recente accusa di aver consegnato alla stampa la lettera del commissario Hahn sulla sospensione dei pagamenti.

Sostenuta la necessità di un bagaglio tecnico solido e valido quale base di rapporti costruttivi con le istituzioni europee, ritiene che il radicale rinnovamento della compagine amministrativa operato dalla Giunta regionale abbia impoverito la qualità del dipartimento, a causa dell’ assenza del bagaglio esperienze costruito negli anni passati.

In riferimento all’Autorità di Audit, la cui esperienza, a suo dire, è da considerarsi ormai acquisita, rammenta che la procedura di selezione dei funzionari è durata 3 mesi e chiede all’Esecutivo se non fosse in alcun modo possibile una proroga tecnica dei contratti ad oggi in scadenza, evidenziando come il dirigente generale scelto dalla Giunta da lui presieduta, Marino, possedesse ampia esperienza sulla materia e fosse, per questo, rispettata in Europa.

Invita l’assessore Mancini a non parlare di “macerie ereditate”, ricordando come il consigliere Adamo, all’epoca vicepresidente, avesse suggerito in una delle prime sedute di Giunta, di comunicare la situazione, a suo dire tragica, dei fondi ai calabresi e lui avesse preferito lavorare per ricostruire, raggiungendo un netto miglioramento nel tasso di irregolarità a fine legislatura.

Invitando a non sottovalutare il rapporto con Bruxelles, ma a stabilire reciproca fiducia, per dare l’impressione di essere territorio stabile, confronta i dati del 2009 ( quando i commissari europei parlavano di “miracolo”, perché la Calabria era prima per l’impegno e seconda per il pagamento) con quelli attuali, che non lo entusiasmano, con la Calabria, secondo la Ragioneria generale dello Stato, ultima nella spesa e penultima nei pagamenti e rimarca che, nei grandi progetti, le metropolitane di Cosenza e Catanzaro fossero state approvate nella precedente legislatura (quella di Reggio Calabria era a valere sui Fondi Fas e Fesr), insieme ad altre opere tra cui il terminal di Lamezia Terme, i collegamenti col terminal, la diga del Menta, ed il Porto di Gioia Tauro.

Concorda parzialmente con le osservazioni del consigliere Gallo, ma accusa il suo gruppo di non aver combattuto per il blocco dei fondi Fas, contrariamente a quanto accaduto in altre regioni e sottolineando che i PISL derivano da una delibera della precedente Giunta, conclude offrendo la collaborazione dell’opposizione al miglioramento della gestione dei fondi.

MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)

Dopo aver rivolto frasi di incoraggiamento all’assessore Mancini e al Presidente Scopelliti, che esorta a continuare per la strada intrapresa, afferma che è stato fatto molto e bene, introducendo novità nella programmazione e nei risultati e ritiene che il rispetto degli adempimenti sia sotto gli occhi di tutti, come dimostrato dai documenti presentati in Commissione Politiche Comunitarie, e che lo stato di attuazione sia soddisfacente. Rimarcato, poi, come la spesa passata non abbia prodotto nulla, né infrastrutture né servizi, né opportunità di lavoro, considera che i risultati effettivi avvicineranno la Calabria al resto del Paese ed evidenzia come tante siano la novità: non più micro interventi - cosa ampiamente apprezzata da amministratori e sindaci che cominciano a pensare in grande, ed a programmare - ed attenzione alla qualità della spesa, avendo la capacità di concentrare le risorse in infrastrutture, in interventi strutturali, fondamentali per lo sviluppo della regione. Conclude affidando alla sensibilità Presidente Scopelliti il rispetto della tempistica della programmazione.

GUCCIONE Carlo (PD)

Dissociandosi dal dibattito finalizzato a stabilire chi sia il “primo della classe”, con argomentazioni a ciò finalizzate, ricorda che sono in discussione milioni di euro appartenenti alla Calabria ed ai calabresi, incapaci di ridurre il divario tra nord e sud, e che, contrariamente, si registra un aumento della disoccupazione ed una diminuzione del Pil. Ritiene, quindi, che il problema sia rappresentato dalla qualità della spesa e dei progetti, considerando indispensabile ricevere oggi, da chi governa la Calabria, risposte sia alle obiezioni del commissario europeo per le politiche regionali che ha avvertito le Regioni meridionali sul rischio disimpegno dei fondi sia alla preoccupazione manifestata dal sottosegretario Gentile sul rischio disimpegno di risorse importanti per Calabria, per poter, se necessario, mettere il Consiglio regionale nella condizione di porre in essere interventi correttivi nell’interesse della Calabria.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Affermato di ritenere che il precedente Esecutivo non abbia agito in mala fede, ma che sia stato semplicemente incapace di gestire i Fondi Comunitari, da calabrese chiede che all’esterno venga trasmesso dalla stampa un messaggio che indichi il percorso che l’attuale Esecutivo sta compiendo e che non vi sono forti elementi di preoccupazione, come denunciato dalla minoranza. Ricordato che realizzare investimenti, produrre occupazione e Pil attiene a fatti economici non realizzabili in un solo anno e mezzo, ribadisce il bisogno di normalità, evidenziando come la dinamica dei fatti indichi che si sta producendo una programmazione differente, ancora migliorabile pur riconoscendo gli attivi risultati conseguiti dall’attuale Governo regionale in soli 15 mesi d’attività. Rimarcato che i dato in possesso non destano alcuna preoccupazione circa la perdita di risorse, conclude dichiarando che i calabresi potranno giudicare il lavoro dell’Esecutivo al termine del suo mandato.

PRINCIPE Sandro (PD)

Affermato che definire questo dibattito entusiasmante significa essere troppo fantasiosi e coraggiosi, sottolinea come si sarebbe aspettato molto di più dalla discussione, con la consapevolezza che con le risorse presenti nel bilancio regionale non consentono di fare politiche di sviluppo a causa dell’esiguità delle risorse, evidenziando che la Calabria potrà attuare delle politiche di sviluppo solo riuscendo a programmare e gestire in maniera ottimale i fondi europei.

Evidenziato come la stampa e in special modo il TG3 Calabria siano diventati  un “covo” a favore del centro destra dal quale si sentono affermazioni,  come quella che  la Calabria sta vivendo un momento magico, che fanno pensare di essere in un altro mondo, puntualizza che la minoranza, ritenendo di essere per vocazione un partito con cultura di governo, si è sempre sforzata di essere propositiva, e che la Giunta precedente, nella passata legislatura, non ha mai parlato del passato ma ha cercato di portare avanti ciò che di buono era stato fatto nella precedente legislatura.

Affermato che i dati non si possono occultare, sottolinea come riguardo al FESR si è avuto un modesto incremento degli impegni del sei per cento e quelli relativi al FESR a febbraio 2010, erano pari al trenta per cento, registra un calo terribile nella capacità di impegnare le somme disponibili e quindi di dare vita a nuovi bandi; evidenzia, inoltre, come questo rallentamento sia stato rilevato dalle autorità comunitarie ma anche dalle statistiche che vedono la Calabria, in termini di capacità di impegnare le somme, all’ ultimo posto riguardo al FESR e al penultimo posto riguardo all’FSE.

Sottolineato come, in riferimento alla spesa e alla programmazione comunitaria, l’attuale Giunta dovesse esclusivamente attuare quanto già posto in essere nella passata legislatura, registra il fallimento nella stessa fase attuativa, affermando che la minoranza continuerà ad essere propositiva.

Chiede all’assessore Mancini e al Presidente della Giunta in che modo si intenda sia riprogrammare il POR, atteso che, al momento, non sono più disponibili i fondi FAS, dirottati altrove dal Ministro Tremonti, sia assicurare la governante, poiché ripristinare il POR significa ricompattare tutta la filiera interessata allo stesso.

Sottolinea, inoltre, che i cosiddetti grandi progetti sono figli della gestione di centro sinistra e che gli stessi, come ad esempio la costruzione della metropolitana a Cosenza, rischiano di diventare il classico “mattone alla napoletana”: non è partito nulla e sembra che il progetto sia da rifare. Conclude evidenziando come la sfida oggi sia di riuscire a rimodulare il POR, ribadendo che la minoranza è disponibile ad offrire il suo contributo, ristabilendo così la filiera istituzionale e consentendo una governance positiva, nell’ auspicio che la Calabria possa tornare alla normalità sfruttando al massimo i fondi comunitari.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Affermando di essersi iscritto volutamente per ultimo tra i consiglieri intervenuti sul tema all’ordine del giorno per ascoltare e seguire tutta la discussione che ritiene avere avuto “caratteristiche paradossali”, definendo il confronto “stravagante” o “surreale”, giudica che il vero problema del dibattito politico non sia tanto domandarsi se una parte delle risorse vadano o meno in disimpegno automatico, quanto capire che l’informazione va considerata un diritto/dovere da parte di tutti.

In particolare, rivendicando il diritto/dovere ad essere informati per la minoranza, stigmatizza la scarsa informazione in Consiglio e nelle stesse Commissioni da parte della maggioranza, e, a tal riguardo, considera che l’informazione dovrebbe essere consequenziale al lavoro posto in essere dalla maggioranza che non può limitarsi a dichiararsi disponibile formalmente alla discussione, quando poi, di fatto, non è così.

Invitando, pertanto, la maggioranza alla collaborazione politica nella risoluzione delle varie problematiche, evidenzia che non si può pensare che si risolvano da sé le situazioni di criticità e che, invece, con il confronto si eviterebbe di ripetere gli stessi errori; indi, chiede contezza dell’operato svolto, al di là di ogni discussione, ritenendo di dover dare lui stesso conto, a sua volta, non in quanto appartenente ad un determinato partito politico piuttosto che ad un altro, ma in quanto rappresentante eletto dal popolo.

Invita ad avanzare proposte, idee, progetti innovativi e, facendo riferimento alla politica della Germania che, decidendo di chiudere le centrali nucleari, ha preferito investire sulle energie alternative e di rafforzare i rapporti con la Russia per il commercio del gas, chiede maggiori informazioni alla Giunta su alcuni progetti che dovrebbero essere valutati con attenzione, come quello della centrale a carbone di Saline Joniche e la vicenda del rigassificatore a Gioia Tauro.

Giudicato, infine, che in Calabria si possano apportare miglioramenti al territorio senza necessità di una propaganda elettorale fine a se stessa, ritiene che, essendo la situazione molto grave su tutto il territorio, non solo a Reggio Calabria, si dovrebbe intervenire con azioni mirate e applicare una logica determinata ed un programma per agire sistematicamente sulle cause di arretratezza e ritardo.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

A seguito degli interventi succedutisi, non rilevando novità alcuna nei contenuti delle dichiarazioni rilasciate dalle opposizioni rispetto a quelle conosciute a mezzo stampa, si sofferma brevemente sui dati forniti dalla relazione dell’assessore Mancini e riferisce che il delegato per la Commissione europea, di nuova nomina, si è complimentato per le attività poste in essere sino ad oggi. In riferimento alle attività connesse all’agricoltura (PSR) per le quali la regione ha speso 94 milioni di euro dal 1 gennaio 2011, dichiara che la parzialità dei dati è riferibile esclusivamente all’ottobre 2011, e che in relazione al FSE la Regione Calabria è quella che ha speso maggiormente, accusando, di contro, la precedente amministrazione di avere speso tra il 2007 ed il 2009 soltanto 54 milioni di euro, come rendicontato a giugno 2010 a fronte, invece, dei pagamenti FES di 184 milioni di euro ascrivibili all’attuale Esecutivo. In merito al FESR riferisce che al 31 dicembre 2010 sono stati certificati 264 milioni di euro e che ad oggi risulta una capacità di spesa pari a 354 milioni di euro. Riguardo i bandi, per i quali- riferisce - sono stati ricevuti apprezzamenti, sottolinea che ne sono stati prodotti un numero tale da consentire una capacità di spesa pari a 936 milioni di euro, che supereranno il miliardo di euro entro la fine dell’anno. Affermato che la capacità maggiore che una classe dirigente deve esprimere è legata alla capacità di discutere sulla qualità della spesa nelle sedi appropriate, stigmatizza le accuse rivoltegli rispetto alle attività da lui poste in essere in qualità di assessore alla formazione e lavoro nella Giunta Chiaravalloti, invitando in tal senso le opposizioni alla correttezza.

Ricordate le dichiarazioni del Ministro Fitto a difesa della Calabria, a fronte dei notevoli risultati raggiunti dalla Regione Calabria, e dell’ “abbaglio” preso dal Commissario Hahn, poi rettificato in parte dal suo ufficio stampa, anche a seguito di chiarimenti intercorsi tra gli uffici, sottolinea che obiettivo principale dell’Esecutivo è quello di raggiungere i target di spesa, contribuendo alla creazione di occupazione. Riguardo ai grandi progetti, in risposta al consigliere Principe, sottolinea in particolare che la grande metropolitana di superficie Rende – Cosenza si farà grazie alla lungimiranza dell’attuale Giunta, che ha deciso di investire in grandi opere, piuttosto che in una miriade frastagliata di interventi che poco o nulla hanno prodotto, a suo dire, in termini di produttività e miglioramento dei servizi per i calabresi.

Indi, pur ammettendo di aver proceduto a modifiche dei grandi progetti, uno per ogni provincia, delle quali si assume la piena responsabilità, ritiene che la seduta odierna possa servire a contribuire all’andamento dei Fondi comunitari, che giudica procedere positivamente. Chiede, quindi, all’intera Aula di valutare la capacità e la qualità della spesa, invitando ognuno per il proprio ruolo ad offrire i contributi che verranno accolti se ritenuti opportuni e, atteso che le risorse comunitarie si stanno sostituendo alle risorse regionali ordinarie, ricorda che il Por 2007 – 2013 è stato scritto dalla Giunta di centro sinistra.

In riferimento alla realizzazione di una centrale a carbone nel territorio di Saline Joniche nella Provincia di Reggio Calabria, si dichiara contrario alla sua realizzazione purché non venga dimostrata la sua incapacità a nuocere alla salute dei cittadini, indi afferma che la maggioranza sta già lavorando in maniera produttiva, auspicando in proposito il contributo unanime di tutte le forze politiche.

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

ESAME ABBINATO: progetto di legge numero 88/9 di iniziativa del Consigliere R. Mirabelli, recante: “Norme quadro per lo sviluppo della sostenibilità urbana nell'edilizia residenziale pubblica e privata”; progetto di legge numero 197/9 di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per l'abitare sostenibile”

E' in discussione una nuova versione “Norme per l'abitare sostenibile”

DATTOLO Alfonso (UDC)

Riferito che il testo è stato licenziato all’unanimità dalla commissione competente nel mese di luglio, evidenzia che sono stati presentati numerosi emendamenti che la Commissione ha tentato di recepire ed accogliere, perché ritenuti migliorativi del provvedimento e capaci di farne volano per il rilancio dell’intero comparto edile, anche attraverso il recupero ed il risparmio energetico. Inoltre, sottolinea che tutte le norme approvate o in via di approvazione in materia urbanistica e/o di edilizia consentiranno un ammodernamento dell’intera materia.

FRANCHINO Mario (PD)

Registrati limiti e carenze nella proposta di legge e consapevole del lavoro svolto in Commissione, annuncia il voto favorevole del PD anche alla luce dell’accoglimento degli emendamenti presentati, ritenendo che il provvedimento in esame si limiti a rendere applicabile la normativa nazionale. Indi, auspica si proceda ad una rivisitazione completa dell’intera materia urbanistica e rileva che le norme contenute nel provvedimento paiono avulse dal contesto locale di riferimento, pur essendo tale requisito indispensabile per una normativa tecnica come quella in discussione. Altresì, sottolinea che la norma contiene limiti in contraddizione con i caratteri di riferimento nazionali e di settore, in particolare riguardo alla salvaguardia del territorio, con approcci generalisti e troppo simili a quelli di altre regioni italiane che, però, sono dotate di ulteriori strumenti di legislazione, confacenti ai loro territori. Evidenzia, dunque, che sarebbe stato auspicabile un provvedimento più rispondente al contesto di applicazione, anche in relazione al risparmio energetico, e, alla luce di quanto premesso, sostiene il valore della clausola valutativa di cui si chiede l’inserimento sotto forma di emendamento.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Giudicata carente la normativa in argomento, rispetto al settore di riferimento, benché sia il primo proponente di uno dei due progetti abbinati e contenuti nel testo unificato, condivide in parte le dichiarazioni del consigliere Franchino, ritenendo che la legge dovesse prevedere, nell’ambito dell’articolato, una serie di passaggi intermedi che ne consentissero una sua migliore applicazione. A fronte, quindi, della grave crisi in ambito edilizio che sta colpendo la Calabria, ritiene che la norma possa rivitalizzare il comparto, in particolare quello residenziale e quello della eco-sostenibilità, indi annuncia il suo voto favorevole.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Ringraziata la Commissione per i contributi offerti, dichiara apprezzamento per il lavoro svolto dal consigliere Mirabelli e, non escludendo che il testo possa essere migliorato, sottolinea la capacità di rilanciare l’economia regionale, insita nello stesso.

AIELLO Pietro, assessore all’urbanistica e governo del territorio

Ricordato che la Giunta regionale alcuni giorni fa ha inviato alla Commissione consiliare una proposta di legge di rimodulazione della legge urbanistica, ormai vetusta, affinché venga esaminata al fine di correggere eventuali difetti, sottolinea la più ampia disponibilità al riguardo, ritenendo inopportuna una critica aprioristica.

Riferisce, inoltre, che sono in itinere altre proposte di legge quale quella per il recupero delle aree degradate e per il recupero e la valorizzazione dei centri storici e ritiene opportuno che la legge sia approvata nella seduta odierna, provvedendo successivamente ad inglobare tali disposizioni in un Testo unico.

PRINCIPE Sandro (PD)

Condivise le dichiarazioni dell’assessore Aiello e ribadito il voto favorevole del gruppo del Partito democratico, preannunciato dal consigliere Franchino, chiede all’Esecutivo regionale di dare attuazione alla legge sulla ricerca, che è disapplicata, predisponendo i piani triennali e prevedendo contributi per la ricerca di nuovi materiali, indispensabile perché in Calabria si possa parlare di edilizia ecosostenibile.

Ritenuto che prevedere 36 milioni di euro per nove poli di innovazione significhi accontentare tutti, ma questi non consentano di fare ricerca ed innovazione, auspica che l’approvazione della legge costituisca l’occasione per affrontare la problematica in maniera ampia.

AIELLO Pietro, assessore all’urbanistica e governo del territorio

Ringraziato il consigliere Principe per il suo intervento, riferisce che il Dipartimento urbanistica ha siglato a Vibo Valentia un protocollo con il CNR per lo studio su materiali ecocompatibili da utilizzare in Calabria.

PRESIDENTE

Comunicato che sono stati presentati alcuni emendamenti e precisamente l’emendamento protocollo numero 49049, a firma Dattolo, al comma 2 dell’articolo 1, riferisce che va in coordinamento formale con l’emendamento protocollo numero 47942/1, a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia, Guccione e Scalzo, indi lo pone ai voti ed è approvato. Posto ai voti l’articolo 1 (Finalità) che viene approvato, come emendato, e l’articolo 2 (Definizioni), che è approvato, pone ai voti l’emendamento protocollo 47942/2, a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia, Guccione e Scalzo, che è respinto, con il parere negativo del relatore, Indi passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 38184 a firma del consigliere De Gaetano.

DE GAETANO Antonino (Progetto Democratico)

Illustra l’emendamento che propone di inserire all’articolo 3, punto 3, lettera a), il termine di sei mesi dalla pubblicazione sul BURC per il recepimento della normativa analogamente a quanto previsto in Toscana e Lombardia.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Apprezzato l’emendamento proposto dal consigliere De Gaetano, precisa, tuttavia, che l’articolo 18 della legge è stato riformulato prevedendo termini precisi per tutte le fasi attuative della legge.

DE GAETANO Antonino (Progetto Democratico)

Ribadisce la necessità di introdurre la modifica proposta con il suo emendamento, proponendo il termine di sei mesi dall’adozione del regolamento attuativo.

DATTOLO Alfonso (UDC)

Concorda sulla modifica proposta.

PRESIDENTE

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 38184, come modificato in Aula, che è approvato, pone ai voti l’articolo 3 (Funzioni della Regione, delle Province e dei Comuni) che è approvato, indi pone ai voti l’emendamento, protocollo numero 49050, a firma Dattolo, che propone di aggiungere alcuni commi dopo il comma 4 dell’articolo 4 , che è approvato.

Acquisito il parere favorevole del relatore sull’emendamento protocollo numero 47942/3 a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia, Guccione e Scalzo, che propone di aggiungere all’articolo 4 (Sostenibilità ambientale negli strumenti di governo del territorio) il comma 5 e del comma 6 ex novo, lo pone in votazione ed è approvato, indi pone in votazione l’articolo 4 che è approvato come emendato e l’articolo 5 (Risparmio idrico) che è approvato.

Rilevato il parere negativo del relatore sull’emendamento protocollo numero 47942/4, a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia, Guccione e Scalzo, relativo all’articolo 6 (Risparmio energetico), lo pone ai voti ed è respinto, indi pone ai voti l’emendamento protocollo numero 47942/4, relativo all’articolo 7 (Approvvigionamento energetico) che viene approvato con il parere favorevole del relatore, e l’articolo 6 che viene approvato.

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 49052 a firma del consigliere Dattolo relativo al comma 2 dell’articolo 7 che è approvato, pone ai voti l’articolo 7 che viene approvato come emendato e l’articolo 8 (Criteri di selezione dei materiali da costruzione) che viene approvato. Passa all’emendamento protocollo numero 46847 a firma del consigliere Dattolo che propone di introdurre l’articolo 8 bis (Gestione del ciclo dei rifiuti derivanti da processi edili, lo pone ai voti ed è approvato.

Posti ai voti gli articoli 9 (Certificazione di sostenibilità degli edifici) e 10 (Disciplinare tecnico e linee guida) che sono approvati, pone ai voti l’emendamento, protocollo numero 38183, a firma del consigliere De Gaetano che propone di sostituire all’articolo 11 (Calcolo degli edifici e dei parametri edilizi), punto C), la parola quindici con la parola trenta, che è respinto. Indi, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 38182 a firma del consigliere De Gaetano che è respinto.

Pone in discussione ed indi ai voti l’ emendamento protocollo numero 38164, a firma del consigliere Dattolo, che è approvato; indi pone ai voti gli articoli 11 e 12 (Incentivi) che sono approvati. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 47942 /6 a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia e Guccione e Scalzo con il quale si propone l’abrogazione del comma 1 e del comma 3 dell’articolo 13 (Contributi regionali).

DATTOLO Alfonso (UDC)

In qualità di relatore, dà parer favorevole all’abrogazione del comma 1, ma non del comma 3.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento, che è approvato per la parte abrogativa del comma 1 dell’articolo 13 e respinto per la parte abrogativa del comma 3, autorizzando il coordinamento formale.

Pone in discussione ed indi ai voti: l’ emendamento protocollo numero 47942/7 a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia, Guccione e Scalzo che è respinto; gli emendamenti protocollo numero 49053 e 49054, a firma del consigliere Dattolo , che sono approvati; gli articoli 13, come emendato, 14 (Formazione ed informazione), 15 (Sanzioni) e 16 (Osservatorio politiche abitative) che sono approvati; l’ emendamento protocollo numero 47942/8 a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia e Guccione e Scalzo che è approvato, con autorizzazione al coordinamento formale; l’articolo 17 (Norma finanziaria) che è approvato, come emendato. Pone in discussione l’ emendamento protocollo numero 38185, a firma del consigliere De Gaetano.

DE GAETANO Antonino (Progetto Democratico)

Illustra l’emendamento che prevede un termine di 6 mesi, anziché di un anno, per gli adempimenti della Giunta regionale.

PRESIDENTE

Acquisito il parere favorevole del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 38185 che è approvato. Indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 47942/9 a firma dei consiglieri Franchino, Battaglia e Guccione e Scalzo che, acquisito il parere favorevole del relatore, è approvato. Pone in discussione ed indi ai voti l’emendamento protocollo numero 49055, che propone di inserire dopo l’articolo 8 l’articolo 19 (Clausole valutative), a firma del consigliere Dattolo, che è approvato e l’articolo 18 (Disposizioni transitorie e finali) che è approvato, come emendato. Infine, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Sull’ordine dei lavori

BILARDI Giovanni Emanuele (Scopelliti Presidente)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 263/9^, modificativa della legge 10.08.2011 numero 29, che sancisce la soppressione del riferimento alla legge regionale numero 33 del 2004.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento che è approvato.

Proposta di legge numero 263/9^ di iniziativa dei consiglieri Bilardi, Principe e Serra, recante: “Modifica alla legge regionale 10 agosto 2011 n. 29 “ Delega alla Giunta regionale per la redazione di Testi unici in materia di Attività produttive, lavoro e istruzione. Cultura e beni culturali””

PRESIDENTE

Pone in discussione ed indi ai voti il provvedimento, che è approvato.

Sulla convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Comunica che la prossima seduta di Assemblea è convocata per il 7 novembre, indi toglie la seduta.

La seduta termina alle 18,20

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)