IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
23.
SEDUTA DI VENERDI’ 7 OTTOBRE 2011
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO
Fine lavori h. 14,50
DE GAETANO Antonino (Progetto
Democratico)
FRANCHINO Mario (Autonomia e
Diritti)
AIELLO Ferdinando (Progetto
Democratico),*
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
DE GAETANO Antonino (Progetto
Democratico),*
TALLINI Domenico, assessore al personale
SARRA Alberto, sottosegretario alle riforme e semplificazione amministrativa
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto),*
AIELLO Pietro, assessore all’urbanistica e governo del territorio
CARIDI Antonio Stefano, assessore
attività produttive
TALLINI Domenico, assessore al personale
LOIERO Agazio (Autonomia e
Diritti)
DE GAETANO Antonino (Progetto
Democratico)
Mozione sull’evento alluvionale del 19 settembre 2011
TORCHIA Franco, sottosegretario alla protezione
civile e meteo regionale
Presidenza del Presidente Francesco
Talarico
La seduta inizia alle 12,42
Avviati i lavori dà la parola al segretario questore per la lettura del verbale della seduta precedente.
Legge il verbale della seduta precedente.
Pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato
senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori dell’interrogazione numero 161/9^, in ordine alla proposta di legge “Disposizioni in materia di forestazione, politiche della montagna e sviluppo dell’agricoltura” e relativa al futuro dei dipendenti della funzione pubblica dell’ARSSA, presentata nell’agosto scorso.
Comunica che l’interrogazione non è stata inserita all’ordine dei lavori della seduta odierna perché non era stata richiesta la risposta immediata. Indi, pone ai voti la richiesta di inserimento del consigliere Bova che è approvata.
Chiede l’inserimento di un
ordine del giorno relativo alla soppressione dei Tribunali minori, così come
previsto dalla recente manovra finanziaria nazionale, sottolineando che questo
potrebbe comportare un arretramento nel contrasto alla criminalità, pertanto
giudica opportuno che il Consiglio regionale impegni
In merito alla richiesta avanzata dal consigliere Gallo sottolinea che è stato già presentato un ordine del giorno, con il quale si chiede di confermare tutti i Tribunali istituiti sul territorio calabrese, preservando anche le sedi minori di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano, presidi indispensabili per l’amministrazione della giustizia in Calabria.
Ribadisce che è stato già presentato un ordine del giorno sulla soppressione dei Tribunali minori e auspica che venga ampiamente condiviso.
Chiede l’inserimento di una mozione tesa a prevedere interventi urgenti in favore delle aziende agricole che hanno subito ingenti danni a causa degli eventi calamitosi verificatisi nella zona nord della città di Reggio Calabria lo scorso 19 settembre e, attesa la ciclicità di detti eventi, ritiene opportuno prevedere strumenti adeguati. Infine, condivide le richieste avanzate dai consiglieri Gallo, Morelli e Franchino.
Chiede
l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno inerente il
“corridoio europeo 1 Berlino – Palermo”, specificando che è già stato
depositato alla segreteria Assemblea.
Propone
ai consiglieri Gallo, Morelli e Franchino, considerando che l’oggetto relativo
alla soppressione dei tribunali minori è uguale nelle tre richieste di
inserimento, di presentare un ordine del giorno unico che andrà votato nella
odierna seduta o nella successiva prevista per il 17 Ottobre; indi, poste in
votazione le richieste di inserimento dei consiglieri Gallo, Giordano e Fedele,
le dichiara approvate senza osservazioni.
Propone
l’inserimento all’ordine del giorno di una richiesta relativa all’istituzione
di un tavolo tecnico per analizzare e risolvere la situazione lavorativa dei 66
dipendenti a tempo determinato del Centro per l’Impiego di Reggio Calabria
Pone
ai voti la richiesta di inserimento che dichiara approvata, indi procede con le
interrogazioni a risposta immediata.
Constatata l’assenza dell’Assessore all’Agricoltura, decide di rinviare la trattazione dell’interrogazione alla prossima seduta di Consiglio.
Interrogazione a risposta immediata numero 137 del
9.06.2011 di iniziativa del consigliere F. Aiello “In ordine alla chiusura del
reparto di neurologia dell’Ospedale G. Compagna di Corigliano Calabro”
Premesso che nel mese di giugno è stato chiuso il reparto di neurologia
dell’ospedale G. Compagna di Corigliano Calabro, che esegue oltre 350 ricoveri
e 3500 prestazioni l'anno, che il numero dei medici del presidio ospedaliero è
stato ridotto ad una sola unità e che i posti-letto sono solo la metà di quelli
previsti, ovvero 8 anziché 16, chiede quali iniziative urgenti intenda adottare
il Presidente Scopelliti, anche in qualità di Commissario ad acta della sanità calabrese, per salvaguardare il diritto alla
salute anche nella Sibaritide.
Precisato che il reparto di neurologia dell’ospedale G. Compagna di
Corigliano Calabro non è mai stato chiuso ma che sono stati esclusivamente sospesi
i ricoveri, riferisce che il Direttore del presidio ospedaliero si è impegnato
ad esaminare eventuali criticità all’interno del servizio, attraverso
l’istituzione di una Commissione interna, attesa l’esistenza di indagini
giudiziarie in corso, assumendo l’impegno ad intervenire con azioni mirate e
misure opportune.
Si dichiara soddisfatto della risposta ed auspica che il reparto di
neurologia del presidio ospedaliero possa tornare a contare sui 16 posti letto
previsti.
Propone di rinviare la discussione dell’interrogazione alla prossima seduta di Consiglio.
Concordando con il rinvio della trattazione dell’interrogazione alla
prossima seduta di Consiglio, sollecita che venga al più presto chiarito che le
farmacie non sono tenute ad indicare il Codice Identificativo di Gara (CIG),
motivo ostativo al pagamento delle spettanze.
Premesso che la legge regionale numero 8 del 2010 ha previsto per il
personale ex Lsu/Lpu l'incremento delle ore lavorative e la possibilità di
progressioni di carriera e che, successivamente, la Corte costituzionale, con
sentenza numero 108/2011, ne ha dichiarato l'illegittimità, chiede al
Presidente della Giunta ed all’Assessore del personale di intervenire con
apposita delibera per risanare quanto previsto dalla summenzionata legge
regionale. Chiede, pertanto, di risolvere giuridicamente la questione al fine
di garantire continuità lavorativa ai lavoratori ex LSU e LPU.
Precisando che la legge
regionale numero 8 del 2010 prevedeva una estensione dell’orario e non
una stabilizzazione dei lavoratori interessati e che l’illegittimità sancita
dalla Corte costituzionale, con sentenza numero 108/2011, ha destato parecchie
preoccupazioni, ritiene legittimo l’atto di stabilizzazione dei lavoratori ex
LSU e LPU avviato dalla precedente amministrazione, riferendo che, a tal fine,
è stato istituito un tavolo tecnico finalizzato a tutelare detti lavoratori,
valorizzandone le professionalità.
Si ritiene parzialmente soddisfatto dalla risposta e, in attesa di un
riscontro concreto, auspica che la Giunta predisponga un atto deliberativo al
riguardo.
Illustrata l’interrogazione relativa alle procedure attuate per selezionare le compagnie aeree sostenute con incentivi pubblici della Regione Calabria e precisato che la legge numero 122 del 2010 prevede il divieto per le amministrazioni pubbliche ad effettuare spese per sponsorizzazioni, chiede notizie in merito alle motivazioni che hanno indotto la Regione Calabria ad effettuare tali assegnazioni di contributi in assenza, a suo dire, di procedure di gara.
Precisato che le procedure di selezione delle compagnie
aeree vengono effettuate dalla compagnia di gestione cioè dalla Sogas sulla
base di criteri conformi alla normativa nazionale e che la Regione interviene soltanto in
una fase successiva erogando un incentivo a tutte le compagnie che operano
nello scalo, sottolinea che il dipartimento sta predisponendo, in sinergia con
la Camera di Commercio, un bando finalizzato all’ampliamento delle società
aeroportuali, la cui selezione rimane di competenza delle società di gestione,
al fine di aumentare il numero delle società operanti nello scalo aeroportuale
dello stretto con conseguente riduzione dei tariffari di tutte le compagnie.
Dichiaratosi in parte soddisfatto della risposta,
sottolinea, anche alla luce di pronunce della Corte dei Conti e di disposizioni
comunitarie, il dovere per la Regione di verificare la legittimità delle
procedure di assegnazione anche in termini di ritorno di immagine.
Attesa l’assenza in Aula degli assessori competenti
dispone il rinvio alla prossima seduta del Consiglio regionale.
Precisato che l’interrogazione è
stata presentata in data 26 giugno, prima dell’inizio della stagione estiva,
sottolinea che negli anni precedenti è mancata nel settore una politica
rigorosa e che si è operato in regime di proroga, nonostante la legge numero 17
del 2005 avesse fissato un termine di scadenza per la redazione dei PCS (Piani
Comunali di Spiaggia) da parte di tutti i Comuni costieri calabresi, dopo il
quale la Regione avrebbe dovuto sostituirsi ai Comuni con la nomina di un
Commissario ad acta.
Al fine di evitare il perpetuarsi della problematica anche nella prossima stagione estiva, chiede quali iniziative si intendano assumere per garantire l’osservanza sia della legislazione vigente in materia sia delle stesse norme contenute nei Piani di spiaggia adottati, atteso, peraltro, che circa la metà di comuni non ha ancora adottato i piani.
Ricordato che l’Esecutivo regionale fin dal suo insediamento ha manifestato particolare attenzione alla problematica, a suo avviso, oggetto di scarso interesse da parte delle precedenti amministrazioni regionali, evidenzia che è stato effettuato un imponente lavoro di monitoraggio della situazione esistente dal quale è emerso che ad agosto 2010 su 116 comuni costieri solo 26 avevano adottato i piani strutturali, sottolineando, in particolare, la problematica situazione della provincia di Vibo Valentia in cui nessun comune si è dotato, ad oggi, dei Piani Comunali di Spiaggia.
Evidenziato che a luglio 2011 è stato registrato un relativo miglioramento della situazione, ribadisce l’impegno dell’Esecutivo e del Dipartimento a fornire un valido supporto agli uffici tecnici dei comuni per la redazione dei Piani, precisando, altresì, che è stato avviato dal Dipartimento un secondo ciclo di verifiche, nella convinzione di addivenire in tempi rapidi alla risoluzione delle problematiche dei comuni, atteso, peraltro, che i commissariamenti non hanno dato i risultati sperati.
Ravvisate, altresì, ulteriori cause del ritardo quali le difficoltà di interpretazione delle norme, la mancata acquisizione dei pareri necessari da parte degli enti competenti, nonché spesso la mancata condivisione di scelte e strategie, sottolinea il risultato positivo conseguito attraverso l’ascolto delle problematiche dei comuni interessati.
Dichiaratosi parzialmente soddisfatto della risposta, ribadisce che, attese le criticità evidenziate, non sono consentite ulteriori moratorie.
Esprimendo preoccupazione per le inadempienze dei comuni in particolare per quelli della provincia di Vibo Valentia, chiede al Dipartimento di trasmettere le verifiche effettuate alla quarta commissione consiliare.
Attesa l’assenza in Aula del consigliere Tripodi dichiara decaduta l’interrogazione.
Concorda sul rinvio, pur essendo stata l’interrogazione già rinviata più volte.
Attesa l’assenza in Aula degli assessori competenti,
dispone il rinvio alla prossima seduta del Consiglio regionale.
Illustra il contenuto dell’interrogazione mirante ad appurare la eventuale mancata erogazione da parte della Regione Calabria del contributo di 60.000,00 euro dovuto all'Associazione Tipicamente Crotonese, in relazione a spese inerenti attività, regolarmente rendicontate, di valorizzazione e commercializzazione di prodotti tipici locali, nonostante l’esistenza di un impegno di spesa sull’apposito capitolo di bilancio con totale copertura finanziaria, sottolineando l’importanza dell’attività svolta da tali associazioni in un territorio quale quello della provincia di Crotone
Chiarisce che il contributo è stato erogato al Comune di Crotone che provvederà successivamente all’erogazione nei confronti dell’Associazione.
Preso atto delle precisazioni dell’Assessore Caridi si dichiara soddisfatto della risposta.
Illustra l’interrogazione in
materia di incarichi dirigenziali e personale, finalizzata a sapere: quale sia
il rapporto tra spese di personale e spese correnti per l'anno 2010 e quello
prevedibile per l'anno in corso; se il vigente Piano Triennale delle assunzioni
contempla, per l'anno 2010, la contrattualizzazione di dirigenti; se la Giunta
regionale, alla luce delle recenti sentenze della Corte dei Conti e della Corte
Costituzionale, in materia di personale, intenda proporre razionali e coerenti
modifiche alle vigenti leggi regionali in materia; quale sia lo stato del
procedimento instaurato con la Delibera di Giunta numero 239 del 31.05.2011
relativamente alla copertura di numero 5 posti di dirigenti di settore; quale
sia la motivazione e con quale procedura si intenderebbe prorogare i contratti
dei dirigenti esterni a tempo determinato, alla luce dei contenuti della
sentenza numero 324/2010 con cui la
Corte Costituzionale ritiene applicabili alle Regioni i limiti dell’8 percento
sull'organico complessivo regionale. Infine, se, in caso di risposte
affermative, non sia opportuno, in via di autotutela, sospendere e/o revocare
eventuali provvedimenti finalizzati alla proroga dei contratti riguardanti i
dirigenti esterni con scadenza rispettivamente al 23, 26, 29 e 30 luglio 2011 e
contestualmente individuare criteri oggettivi che, superando gli irrituali
pareri dei Direttori Generali dei Dipartimenti non giustificati da alcun dato
normativo e ampiamente discrezionali, portino contestualmente ad una valorizzazione
del personale interno e ad una razionalizzazione delle spese a carico del
bilancio regionale.
Affermato che il nuovo Governo regionale fin dal suo insediamento ha cercato di mettere ordine nell’apparato burocratico della Regione al fine di rendere i dipartimenti efficienti, senza distinguere se si trattasse di dirigenti interni o esterni, riferisce che a tal fine si è deciso di prorogare di un anno molti dirigenti esterni per dare continuità a tanti procedimenti di competenza degli stessi. Ricordato che la Conferenza Stato- Regioni aveva proposto di modificare la percentuale inerente la possibilità di stipula di contratti esterni portandola al 18 per cento, sottolinea come nell’ultima finanziaria sia stato inserito un articolo che fa salvi gli incarichi precedentemente conferiti. Riguardo la problematica dei contratti in essere, dal momento che hanno prodotto diritti acquisiti, comunica che si è scelto, seguendo l’indicazione del comitato tecnico giuridico della Giunta, di mantenere gli incarichi al fine di evitare di risarcire i danni derivanti da un eventuale licenziamento.
Concludendo afferma che il dipartimento deve comportarsi in maniera consequenziale al fine di tutelare l’Ente, attraverso un comportamento lineare ed ugualitario e sottolinea come lo stesso dipartimento abbia sfruttato al massimo i dirigenti interni, peraltro, assumendo dodici nuovi dirigenti, grazie allo scorrimento della graduatoria di un concorso svolto nella passata legislatura, quindi senza tenere conto, nella politica del personale, di colori politici o clientelismi.
Preso atto dei chiarimenti dell’assessore, dichiara di non avere contezza dell’articolo della finanziaria che sana i contratti in essere. Ribadisce, poi, la necessità di valorizzare la dirigenza interna e che, in ogni caso, bisognava accertarsi se i posti affidati all’esterno potevano essere coperti da dirigenti di ruolo.
Dichiara concluso il tempo previsto per le interrogazioni a risposta immediata ed introduce il successivo punto all’ordine del giorno.
Ringraziato il Presidente della prima Commissione consiliare per il lavoro svolto, riferisce che il testo si sostanzia nell’unificazione di tre proposte di legge presentate dai consiglieri Magarò e Nicolò e che le norme contenute nelle stesse sono state inserite e coordinate nel testo unificato in discussione; evidenzia, inoltre, come si tratti di una proposta di legge innovativa e avanzata che permette di compiere un passo avanti nel trasformare la Regione in una casa di vetro impermeabile all’illegalità, prevedendo anche sanzioni nei confronti di dipendenti o enti che non la osserveranno, consentendo la tracciabilità della spesa pubblica ed evitando eventuali distorsioni di mercato. Evidenziato che l’informatica è il più impietoso strumento di rilevazione di disfunzioni o ritardi, conclude comunicando che la proposta è composta di 9 articoli contenuti in tre capi e che la stessa non prevede spese.
Illustra l’emendamento protocollo numero 47940 che prevede la riformulazione dell’articolo 6 stabilendo che la Regione provvede immediatamente al trasferimento o all’attribuzione ad altro incarico dei dipendenti rinviati a giudizio per i reati associativi di tipo mafioso e condannati con sentenza di primo grado per reati contro la pubblica amministrazione.
Osserva che sarebbe opportuno prevedere, in sede di coordinamento formale, anche i reati per i quali è prevista la sospensione dal posto di lavoro
Pone ai voti gli articoli 1 (Principi); 2 (Banca dati unica dei procedimenti amministrativi); 3 (Regolamento sulla gestione informatica e sulla tracciabilità del procedimento amministrativo); 4 (Responsabilità); 5 (Misure per favorire la trasparenza amministrativa); 6 (Trasferimento cautelativo), 7 (Tracciabilità delle sovvenzioni regionali); 8 (Obblighi del beneficiario); 9 (Sanzioni) che sono approvati, indi pone in votazione la proposta nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge affermando che si tratta di una iniziativa bipartisan firmata da più consiglieri ed avente ad oggetto la costituzione di una Fondazione intitolata al compianto Vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, con la quale si vogliono promuovere attività di tipo culturale, di studio, di ricerca e di assistenza che favoriscano il progresso nel settore della sanità; lo sviluppo e la diffusione della cultura antimafiosa nella società ed, in particolare, tra i giovani; la promozione di iniziative tese a favorire il miglioramento dell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso; la promozione di attività tese a favorire la cooperazione internazionale nella prevenzione e repressione dei delitti di criminalità organizzata.
Concorda con la decisione di istituire la Fondazione in quanto non si può dimenticare che quello di Francesco Fortugno è stato un delitto che ha marchiato la Calabria e che per questo si tratta di una iniziativa importante meritevole di approvazione.
Sottolinea che si tratta di una proposta presentata all’unanimità da tutti i consiglieri visto il legame unanime alla memoria del compianto vicepresidente del Consiglio Francesco Fortugno
Pone in votazione l’articolo 1 ( Costituzione della Fondazione Francesco Fortugno), l’articolo 2
(Soci fondatori), l’articolo 3 (Finalità), l’articolo 4 (Atto costitutivo), l’articolo 5 (Disposizione finanziaria) dell’emendamento sostitutivo della proposta di legge avente come protocollo il numero 10064 che sono approvati, pone in votazione il provvedimento nel suo complesso che è approvato.
Dispone che si passi al terzo punto all’ordine del giorno.
Propone di rinviare la discussione alla prossima seduta in considerazione della presentazione di nuovi importanti emendamenti che potrebbero arricchire il testo all’esame dell’Aula.
Concorde sul rinvio, informa di aver presentato emendamenti in tale direzione.
Convenuto che la proposta verrà inserita all’ordine del giorno della prossima seduta, dispone che si passi alla votazione dei documenti inseriti all’ordine dei lavori ad inizio seduta.
Pone ai voti l’ordine del giorno unificato dei tre documenti inseriti all’ordine dei lavori, inerenti la conferma dei Tribunali minori istituiti sul territorio calabrese, con autorizzazione al coordinamento formale, che è approvato. Dispone, poi, che si passi all’esame dell’ordine del giorno a firma del consigliere Fedele e della mozione a firma del consigliere Battaglia sulla sostituzione del “Corridoio uno Berlino-Palermo” con il “Corridoio 5 Helsinky- La Valletta”.
Dichiara che per le parti coincidenti il voto sarà unanime, ma per la parte differente chiede una votazione separata.
Illustra la mozione prevedente la difesa del programma relativo al “Corridoio uno” che però, a differenza dell’ordine del giorno del consigliere Fedele, per ovviare alla carenza oggettiva di finanziamenti, propone un impegno a valutare la sospensione delle procedure di esproprio relative alla costruzione del Ponte sullo stretto, non per motivazioni ideologiche ma pratiche. Si dichiara infine d’accordo sulla votazione separata della parte relativa al corridoio uno e della seconda parte.
Condivide la votazione unanime delle parti coincidenti, ma preannuncia il voto contrario alla seconda parte, non condivisa dal suo gruppo. Ritiene, comunque, importante che il Consiglio regionale oggi si esprima su questa proposta della Commissione europea che avrebbe notevoli effetti negativi sull’economia del sud e della Calabria, in modo da consentire al Presidente della Giunta di interloquire con il Governo e risolvere il problema.
Pone in votazione le proposta che verrà unificata in coordinamento formale e che viene approvata all’unanimità per la parte comune, mentre viene respinta la seconda parte stralciata dalla mozione del consigliere Battaglia. Indi, dispone che si passi all’ordine del giorno del consigliere De Gaetano.
Illustra la mozione riguardante la situazione di 66 lavoratori dei centri per l’impiego della Provincia di Reggio Calabria esclusi dal bando per le assunzioni nonostante avessero effettuato un concorso nel 2007 e chiede l’istituzione di un tavolo tecnico per risolvere questa situazione.
Condivise le considerazioni sulla professionalità acquisita dai lavoratori dei centri per l’impiego, esorta a non entrare nel merito delle decisioni della Provincia di Reggio Calabria. L’unico impegno, a suo avviso, che si potrebbe votare è l’invito alla creazione di un tavolo tecnico tra Regione, Provincia e sindacati per poter discutere della problematica.
Ritiene opportuno un tavolo tecnico per non disperdere il patrimonio professionale acquisito dai lavoratori.
Propone di formalizzare un documento in cui si esprime una preoccupazione e si sollecitano le parti ad affrontare la questione.
Accolte le proposte pone in votazione la mozione come modificata che è approvata all’unanimità.
Illustra la mozione riguardante l’evento alluvionale che il 19 settembre ha colpito un’area dello Stretto creando danni all’agricoltura e richiedente un impegno del Presidente della Giunta ad avviare iniziative di studio interdisciplinare per la messa in sicurezza di questa zona più volte colpita e l’accertamento per reperire i fondi per il ristoro.
Comunica il parere favorevole della protezione civile al monitoraggio della zona.
Pone in votazione la mozione che è approvata, indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 14,50
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)