SEDUTA DI LUNEDI’ 13 DICEMBRE 2010
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO
Inizio
lavori h.12,57
Fine lavori h.15,40
INDICE
In memoria
dei sette ciclisti uccisi a Lamezia Terme
Ordine del
giorno in merito alla sicurezza stradale
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
GENTILE Giuseppe, assessore alle
infrastrutture ed ai lavori pubblici
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente),*
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della
Giunta regionale
CALIGIURI Mario, assessore alla
cultura ed ai beni culturali
Proposta di provvedimento
amministrativo numero 87/9^ su iniziativa della Giunta regionale, recante :
“Adozione revisione del PSR CALABRIA 2007-2013 approvata dalla Commissione Europea con Decisione n. C(2010) 1164 del 26 Febbraio 2010 e costituzione Fondo speciale IVA presso l'organismo Pagatore Regionale (ARCEA)”.
MOZIONE numero
16 del 15/11/2010
In ordine
alla conversione a biomasse della centrale Enel sita nel Comune di Laino Borgo
(CS)
MOZIONE
numero 20 del 19/11/2010
MOZIONE
numero 25 del 09/12/2010
Sul mancato
rinnovo dei contratti dei precari utilizzati nel sistema sanitario regionale
Sulla
convocazione della prossima seduta
Presidenza del Presidente
Francesco Talarico
La seduta inizia alle 12,57
Legge il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle
comunicazioni.
Chiede di osservare un minuto
di silenzio in memoria dei 7 cicloamatori uccisi , preannunciando la
presentazione di un ordine del giorno sul tema.
(I Consiglieri in piedi osservano un minuto)
(Commossi e prolungati applausi)
Dà lettura dell’ordine del
giorno, che, rievocate le circostanze della tragedia ed espresso il sincero
cordoglio del Consiglio regionale nei confronti della famiglie e mettendo in
evidenza la compostezza delle manifestazioni del dolore anche durante la
funzione funebre, denuncia le criticità strutturali presenti nella regione,
nell’ambito della effettiva tutela dello sport e degli sportivi.
Ribadisce la vicinanza alle
famiglie ed alla comunità lametina già espressa dall’estero ed esalta la
dignità e il decoro con cui questo tragico momento è stato affrontato dai familiari
e dalla cittadinanza, a testimonianza delle qualità della comunità calabrese.
Ritiene fondamentale
instaurare un rapporto con tutti i cittadini, ma ribadisce che le sedute del
Consiglio regionale non possono essere interrotte improvvisamente da manifestazioni;
in tal senso invita i i manifestanti e tutti i
cittadini ad utilizzare i percorsi istituzionali per instaurare con gli
Assessori competenti o con la Presidenza stessa un dialogo costruttivo, nelle
sedi a ciò deputate, e nel rispetto dell’istituzione e dei cittadini che essa
rappresenta, senza così interrompere i lavori dell’Assemblea. Rimanda la
riflessione al Presidente del Consiglio regionale e all’Ufficio di presidenza,
proponendo che le conclusioni siano portate a conoscenza dei diretti interessati,
anche attraverso mezzi di comunicazione che giungano a più destinatari
possibile.
Concordando con le conclusioni
del Presidente della Giunta e rammentato, in virtù dell’esperienza politica
decennale in Consiglio, che in passato le interruzioni erano una abitudine,
rimarca la disponibilità del Presidente del Consiglio, del Presidente della
Giunta e degli assessori a ricevere le istanze dei cittadini, mantenendo, però,
il giorno della seduta del Consiglio dedicato esclusivamente all’attività
d’Aula.
Accolta la sollecitazione del
“Governatore” sul comportamento etico dei consiglieri e dell’istituzione nei
confronti delle problematiche della cittadinanza, plaude alla sollecitazione di
instaurate un metodo di confronto serio e civile, ritenendo che questo
progresso civile sia il miglior modo di rendere omaggio ai sette cicloamatori
defunti. Augurando, a nome del Consiglio regionale, pronta guarigione ai
feriti, in merito all’ordine del giorno proposto dal Presidente Talarico, concorda sul contenuto che evidenzia le istanze
civili poste alla base della tragedia e ricorda le espressioni di solidarietà
pervenute dalla società civile, tra cui la proposta che il giro d’Italia
attraversi Lamezia Terme.
Rifacendosi alle parole della vedova
di una delle vittime che chiedeva che la tragedia fosse l’occasione per mettere
in sicurezza le strade calabresi, con la creazione di corsie riservate ai
cicloamatori, propone di attingere ai fondi del piano per trasporti, chiedendo
un contributo per le famiglie delle vittime, affinché mantengano il proprio
tenore di vita.
Esprime vicinanza e
compassione per l’episodio avvenuto il 5 dicembre, descrivendo lo sconcerto
provato nell’apprendere che un tale numero di sportivi, tra cui molti impegnati
nel sociale, e da lui personalmente conosciuti, erano venuti a mancare.
Evidenzia il ruolo della cittadinanza di Lamezia che, nel corso del servizio
funebre, ha manifestato una grande maturità civile, con segnali di
riconciliazione nei confronti della comunità di immigrati da cui proveniva
l’automobilista, a riprova dell’esistenza di una Calabria civile che può
fungere d’esempio. Ritiene l’argomento importante e fonte di sollecitazione per
la messa in sicurezza della strade provinciali, informando che
l’amministrazione di Lamezia Terme si è già messa al lavoro. In merito alla
richiesta del Presidente della Giunta assicura risposta positiva di
responsabilità.
Associandosi alla solidarietà
espressa dai consiglieri alle famiglie delle vittime del grave incidente di
Lamezia Terme, sottolinea la necessità di fornire un immediato sostegno,
stanziando un contributo di 400 mila euro, attraverso l’adozione di una legge
da parte del Consiglio regionale o un provvedimento della Giunta regionale, per
la realizzazione di una pista ciclabile nel Comune di Lamezia Terme,
considerato il ritardo nella regione dove il centro di sicurezza stradale
attende la nascita dal 1994.
Preso atto della disponibilità
delle risorse indicate dal consigliere Orsomarso,
suggerisce di proporre un emendamento al bilancio regionale in corso di
approvazione per consentire la destinazione di tali somme alla costruzione
della pista ciclabile nel Comune di Lamezia.
Ritenuto che nella drammatica
vicenda di Lamezia le istituzioni abbiano compiuto il loro contingente dovere
esprimendo intenzioni sincere e fondate, evidenzia la necessità di dare
priorità alla problematica della sicurezza stradale affinché non si ripeta un
“eccidio” come quello accaduto a Lamezia.
Considerato che anche
l’iniziativa proposta dal consigliere Orsomarso, al
di fuori di un adeguato contesto infrastrutturale, rischierebbe di non produrre
i risultati sperati, per carenze infrastrutturali e per negligenza progettuale
delle istituzioni, a cominciare dal Governo nazionale, ricorda che in quarta
Commissione è stata presentata una proposta di legge, la cui trattazione è al
momento sospesa, finalizzata alla realizzazione in Calabria di un centro di
monitoraggio per la sicurezza stradale, con la finalità, tra l’altro, di
elaborare campagne educative nei confronti dei giovani.
Ricordato che in tutte le
Regioni d’Italia il centro è stato istituito con apposita legge, per rispondere
alle osservazioni del consigliere Orsomarso volte a
ritenere pretenziosa una specificità legislativa in tal senso, sottolinea che
nel 2010 il tasso degli incidenti stradali in Calabria è aumentato e auspica il sostegno del Consiglio regionale e
della Giunta per la riproposizione immediata in Commissione della proposta di
legge.
Ritenuto che non si possa non
rimanere colpiti per il tragico incidente di Lamezia Terme riportato anche dai
media nazionali, sottolinea la difficoltà, pur reputando lodevole lo sforzo, a
risolvere con interventi legislativi tutte le problematiche di tal genere, che
sono spesso legate anche alla causualità della vita.
Quanto alle osservazione del
Presidente Scopelliti in merito alle manifestazioni
concomitanti con i lavori del Consiglio, condivide l’adozione di un codice di
comportamento e sottolinea la necessità di una sede formale, che potrebbe
essere la Conferenza dei Capigruppo, per dare ascolto alle sollecitazioni delle
associazioni, guidati dal buon senso e senza pregiudicare i lavori del
Consiglio.
Pone ai voti l’ordine del
giorno con le integrazioni dei consiglieri Magno, Orsomarso
e De Masi che è approvato all’unanimità. Indi, comunicato che oggi per la prima
volta verranno svolte le interrogazioni a risposta immediata, ricorda che i
consiglieri hanno 2 minuti per illustrare l’interrogazione, l’assessore
competente 3 minuti per la risposta, ed è consentito 1 minuto per eventuale
replica del proponente.
Chiede che, dopo le interrogazioni
a risposta immediata, sia inserita la mozione relativa al precariato nel
settore Sanità, perché argomento di grande attualità, anche al fine di dare al
Presidente Scopelliti maggiore forza politica al
tavolo tecnico per il piano di rientro.
Atteso che l’ordine del giorno
è molto breve e ricordate le altre mozioni, propone di seguire l’ordine del
giorno con l’impegno che sarà trattata anche la mozione indicata dal
consigliere Principe.
Premesso che l’interrogazione
andrebbe trasformata in mozione e ricordato il dibattito sulla centrale a
carbone, illustra la interrogazione finalizzata a porre all’attenzione del
Consiglio regionale l’area grecanica e precisamente
la funzionalità del porto di Saline Joniche che non è
mai entrato in funzione e la cui efficienza potrebbe essere ripristinata per
consentire lo sviluppo del turismo nautico.
Chiede, altresì, se la Giunta
regionale intenda attivarsi nell’ambito di un contratto d’area, da stipulare
con i Comuni dell’area, per l’acquisizione, con un modesto contributo
finanziario, delle Officine Grandi riparazioni per l’insediamento di attività
artigianali e commerciali.
Rispondendo in sostituzione
dell’assessore Caridi, ritiene fondamentale per lo
sviluppo dell’area grecanica un’opera di recupero,
procedendo all’acquisizione dell’area per immettervi attività produttive per
l’intero comprensorio e ribadito l’impegno della Giunta regionale per creare
sviluppo nell’area, anche per gli aspetti turistici, concorda sulla stipula di
un contratto di programma.
Dichiaratosi soddisfatto della
risposta dell’Assessore, auspica in tempi rapidi la predisposizione di un
tavolo tecnico politico per tentare i risolvere la problematica del Porto di
Saline.
Chiede un breve confronto dei
Capigruppo al banco della presidenza per discutere delle date per la
discussione del bilancio.
Invita i Capi Gruppo a recarsi
al banco della Presidenza.
(I capigruppo si recano al banco della Presidenza)
Premesso che il Presidente Scopelliti, in qualità di Commissario per il Piano di
rientro, ha emanato due decreti inerenti il riordino delle tre reti
assistenziali, prevedendo la chiusura dei punti nascita delle strutture che non
garantiscono i 500 parti annui e che con successivo decreto ha stabilito
l’immediata cessazione dei punti nascita non rientranti nei parametri suddetti,
con conseguente cessazione del punto nascita dell’ospedale di Melito Porto Salvo, cui, a suo dire, viene accreditato un
numero di parti inferiore a quello reale, riferisce che l’affidabilità dei
punti nascita è riferita anche ad ulteriori parametri, cui è sottesa una scelta
politica del Presidente. A suo dire, infatti, l’ospedale di Melito
Porto salvo risponde ai criteri di appropriatezza dei punti nascita ai sensi
delle linee guida nazionali, tenuto conto anche della specifica realtà
territoriale, indi, chiede se la decisione di chiudere tale punto nascita sia
finalizzata a favorire l’ospedalità privata e se il
“Governatore” intenda confermare tale chiusura o, di contro, intenda concedere
una proroga per procedere ad un concreto monitoraggio, nel rispetto delle linee
guida nazionali.
Giudicato che l’interrogazione
contenga delle inesattezze, evidenziando in particolare che il Piano di rientro
approvato dal governo Loiero già conteneva
l’indicazione di chiudere i punti nascita con meno di 500 parti e denunciando
la mancata conoscenza del piano di rientro da parte dei consiglieri regionali
già presenti nella scorsa legislatura, censura la demagogia ed il populismo con
cui le opposizioni, a suo dire, stanno affrontando il Piano di rientro, alla
luce della drammaticità dello stato in cui versa la sanità in Calabria.
Riferito, poi, di essersi
recato a Melito Porto Salvo ed essersi confrontato
con la cittadinanza e ricordato che l’ospedale di Melito,
in base a quanto contenuto nel primo Piano di rientro, avrebbe dovuto essere
riconvertito, evidenzia che l’unità operativa del reparto rimarrà attiva e con
essa il personale medico che assicurerà, comunque, l’assistenza nei casi di
urgenza. Ritenuto che la politica debba decidere, al di là delle compagini di
governo, di incidere fattivamente sul sistema sanitario, stigmatizzando e
denunciando l’esistenza in un passato recente di lobby ed interessi, ricorda il rischio clinico sotteso al punto
nascita di Melito Porto Salvo ed alle direttive del
ministero, nell’ottica della razionalizzazione e della messa in sicurezza,
affermando che il punto nascita di Soverato non è stato disattivato perché si è
attestato a 484 parti. In merito alle accuse di favorire l’ospedalizzazione
privata, evidenzia che anche per le cliniche private si applicheranno le stesse
misure e criteri oggi estesi ai punti nascita degli ospedali pubblici.
Dichiaratosi insoddisfatto
della risposta del Presidente Scopelliti, riferisce
che la chiusura dei punti nascita sarebbe stata automatica solo nel caso di
mancato riordino del sistema sanitario, ribadendo il basso rischio clinico del
punto nascita di Melito Porto Salvo e giudicando
inesatti i dati relativi al numero dei parti, ravvisando incoerenze in tutto il
sistema di riordino.
Afferma che l’interrogazione n
69/9^ vuole fare chiarezza sulla rete di riordino delle aziende ospedaliere
tenuto conto che dalla lettura del decreto del Presidente Scopelliti
non si evince nessuna scelta circa l’utilizzazione del personale medico che
lavora presso le strutture che dovranno essere convertite e sottolinea che
alcuni professionisti potrebbero abbandonare la sanità pubblica per espletare
la loro funzione a favore della sanità privata. Conclude asserendo che, a suo
avviso, sarebbe opportuno definire un provvedimento specifico che affronti la
problematica in modo organico ed oggettivo
Comunicato che recentemente è
stato sottoscritto un accordo per quanto riguarda l’utilizzazione del personale
medico, sottolinea come una buona parte del personale sarà mantenuta nei siti
dove avverrà la riconversione e che circa 900 lavoratori verranno allocati in
strutture dove manca personale qualificato, ribadisce, inoltre, che non c’è
nessun rischio di perdita di posti di lavoro e che i lavoratori operando in
strutture con una mole di lavoro più ampia cresceranno professionalmente.
Afferma di non essere
soddisfatto della risposta data dal “Governatore”, in quanto c’è la volontà di
utilizzare le professionalità mediche senza, però, stabilire i criteri
oggettivi attraverso i quali verranno poste in essere queste scelte.
Conclude affermando che
sarebbe opportuno stilare un provvedimento nel quale si determini in modo
oggettivo come verranno utilizzate le professionalità operanti negli ospedali
riconvertiti e domandandosi come si possono mantenere nei ruoli i primari degli
ospedali se i relativi reparti verranno chiusi.
Interviene per proporre
l’’inserimento all’ordine del giorno di un provvedimento che ha per oggetto la
proroga dell’entrata in vigore della legge antisismica al 2 luglio 2011.
Afferma concordare con la
proposta avanzata dal consigliere Fedele auspicando che si tratti dell’ultima
proroga,
Pone ai voti l’inserimento
all’ordine del giorno della proposta Fedele, è approvata, indi pone in
votazione l’articolo 1 e l’articolo 2 della proposta che sono approvati e la
proposta nel suo complesso che è approvata
Afferma che con la delibera
545/2010 si è provveduto non solo a colmare una lacuna legislativa ma si
definiscono gli standard museali per consentire lo sbocco dei fondi POR per i
musei, comunica, inoltre, che è stata effettuata una verifica sui musei
classificandoli in tre fasce (a, b, c ) privilegiando nell’elargizione dei fondi
i musei ricadenti nelle classi a e b ma consentendo a quelli ricadenti nella
fascia c di potersi riqualificare e rientrare nella classificazione
privilegiata.
Comunicato che il gruppo PD voterà
a favore del provvedimento in quanto il provvedimento proposto è identico a
quello da lui proposto quando era assessore alla cultura, si compiace con
l’assessore per il risultato ottenuto, sottolineando che le due delibere sono
identiche . Asserisce che i fondi non sono fermi perché non è stato approvato
il provvedimento in discussione tant’è che sono stati destinati 10 milioni di
euro ai più grandi musei, compreso anche il museo archeologico della Magna
Grecia di Reggio Calabria . Afferma che la stessa “ortuna”
non hanno avuto gli altri beni culturali e coglie l’occasione per dire che le
cose nel mondo della cultura non vanno bene perché si rischiano di perdere
diverse sovvenzioni e il fondo sulla cultura è irrisorio.
Conclude affermando che deve
essere fatto partire il Por e che il prossimo bilancio deve essere più benevolo
nei confronti della cultura.
Afferma che la linea di
intervento del Por Calabria 2007-2013 prevede espressamente l’adozione degli
standard ICOM.
Ringraziato il Presidente
Salerno e la Commissione per aver approvato il provvedimento, afferma che
questa è una importante tappa per il riordino di un settore strategico come quello
museale, sottolinea, inoltre come le due delibere sono simili in quanto sono
uguali gli standard da rispettare. Afferma che nel Por Calabria 2007/2011 è
espressamente prevista l’adozione del codice deontologico ICOM e che sarà sua
cura far pervenire al consigliere Principe un resoconto dell’attività, delle
iniziative poste in essere.
Pone ai voti la proposta di
legge 89/9^, è approvata all’unanimità.
Pone ai voti la proposta, che
è approvata all’unanimità ed introduce il successivo punto all’ordine del
giorno.
In sostituzione
dell’originario relatore, consigliere Morelli, illustra il bilancio CORECOM
Calabria.
Pone ai voti la proposta, che
è approvata. Introduce il successivo punto all’ordine del giorno.
Informa che insieme con iCapigruppo è stato concordato discuterne unitamente al
bilancio, durante la prossima seduta .
Pone ai voti la proposta di
rinvio, che è approvata. Introduce il successivo punto all’ordine del giorno.
approvata
dalla Commissione Europea con Decisione n. C(2010) 1164
del 26
Febbraio 2010 e costituzione Fondo speciale IVA presso
l'organismo
Pagatore Regionale (ARCEA)”.
Illustra il provvedimento, che
risponde alla necessità dell’assessorato di adeguarsi ai dettami della
normativa comunitaria.
Pone ai voti il provvedimento,
che è approvato. Introduce il successivo punto all’ordine del giorno.
Illustra la proposta, che
intende valorizzare un settore importante per l’agricoltura e l’economia
calabrese, migliorando la qualità del prodotto.
Pone ai voti il provvedimento,
che è approvato. Introduce il successivo punto all’ordine del giorno.
Chiarisce che il provvedimento, ampiamente dibattuto e
condiviso, propone la revoca e riproposizione del bilancio dell’ARPACAL,
introducendo risparmi e rende noto che in Commissione è stata avanzata la
necessità di una relazione di approfondimento, oggi fornita ai consiglieri.
Dato il breve preavviso, denuncia l’impossibilità di esprimere
giudizio, anche considerate le modifiche sostanziali che non sono state
sottoposte al comitato di indirizzo, composto da amministrazioni con ruolo in
materia ambientale. Chiede inoltre un chiarimento sui tagli finanziari,
considerato lo spessore delle attività dell’ente, insieme alla decurtazione di
ulteriori sostegni ed ai tagli all’organico subiti a partire dalla giunta Chiaravalloti. Esprime in conclusione perplessità, per il ridimensionamento del
finanziamento di sei milioni dell’ARPACAL e propone di riportare il
bilancio al comitato di indirizzo. In caso contrario dichiara che esprimerà
voto contrario.
Non sapendo se i bilancio è sottoposto al comitato,
concorda sul rinvio, rammentando l’eccessivo numero di addetti dell’ARPACAL
negli anni passati .
Contesta l’ultima affermazione, rammentando il
progressivo ridursi delle piante organiche e il pubblico concorso bandito dalla
Giunta Loiero.
Pone ai voti la richiesta di rinvio proposta dal consigliere
Fedele, che è approvata ed introduce la discussione delle mozioni.
Constatata l’assenza in aula del proponente, le
dichiara decadute.
Informa che è stato concordato con il consigliere Talarico che la commissione ambiente procederà ad audizioni
che risponderebbero alle mozioni.
Illustra la mozione, a firma
propria e dei consiglieri Ciconte, De Gaetano e De
Masi, con la quale si impegna il Presidente della Giunta regionale a voler
porre in essere i provvedimenti necessari per la proroga dei contratti dei
precari operanti nel sistema sanitario regionale, e, nel contempo, a procedere
alla stabilizzazione degli aventi diritto in possesso dei requisiti di legge,
nonché a sostenere, innanzi al Tavolo Massicci, la necessità di vedere
riconosciuta anche alla Calabria una quota, ad esempio pari al 25 percento, di turn-over, esclusivamente per le
professionalità sanitarie, ribadendo la volontà con questa iniziativa di dare
al Governatore maggiore forza politica ai tavoli romani.
Invita i
Capi Gruppo a recarsi al banco della Presidenza.
(I capigruppo si recano al
banco della Presidenza)
Conclusa la riunione al banco
della Presidenza dà a parola al consigliere Fedele.
Come concordato al banco della
Presidenza, condivide la prima parte della mozione, ribadendo l’impegno del
Presidente Scopelliti per la proroga dei contratti
dei precari, tralasciando la parte relativa al turn over.
Pone ai voti la mozione, come
modificata, che è approvata.
Comunica che la prossima
seduta di Consiglio regionale è convocata per il 22 e 23 Dicembre, indi toglie
la seduta.
La seduta termina alle 15.40
La dirigente
del Servizio
(dott.ssa
Ester Latella)