SEDUTA DI MERCOLEDI’ 22 DICEMBRE 2010
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL
VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’
Inizio lavori
h. 13,28 (sospensione dalle 13,28
alle 18,08)
Fine lavori h.03,26
INDICE
MAGNO Mario, segretario questore f.f.
Sull’indagine giudiziaria denominata “Reale 3”
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei
MIRABELLI Rosario
Francesco Antonio (Gruppo Misto)
SERRA Giulio (Scopelliti Presidente)
MANCINI Giacomo,
assessore al bilancio, programmazione e fondi europei
Articolo 1
(Programma di interventi per il contrasto alla ‘ndrangheta)
Articolo 2
(Interventi urgenti di contrasto alla povertà)
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
SARRA Alberto, sottosegretario alle riforme e
semplificazione amministrativa,*
Articolo 2 Bis
(Programma di aiuti alle famiglie colpite dall’alluvione di Gioia Tauro)
Articolo 3
(Disposizioni per la cessione dei crediti delle imprese)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 4 (Fondo
di garanzia per le imprese e gli operatori economici)
MANCINI Giacomo,
assessore al bilancio, programmazione e fondi europei
Articolo 5
(Interventi per assicurare la realizzazione della Cittadella Regionale)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 6
(Interventi per la realizzazione di opere pubbliche di rilevante
interesse regionale)
Articolo 8
(Programma di valorizzazione e alienazione del patrimonio immobiliare)
Articolo 9
(Disposizioni per il recupero delle somme trasferite agli enti
utilizzatori di LSU LPU)
Articolo 10
(Disposizioni in materia di anagrafe zootecnica)
Articolo 10 Bis (Regolazione unitaria del servizio idrico
integrato)
Articolo 10 Ter
(Disposizioni in materia di personale A.Fo.R)
Articolo 10 Quater
(Disposizioni in materia di conferimento di incarichi dirigenziali)
Articolo 10 Sexies
(Direttive regionali in materia di commercio in sede fissa)
TITOLO II Disposizioni in materia di entrate e tributi
regionali
Articolo 11
(Collaborazione tra gli organi regionali in materia tributaria)
Articolo 12
(Disposizioni in materia di contenzioso tributario regionale)
Articolo 13
(Partecipazione dei comuni all’accertamento)
Articolo 14
(Modifiche alla legge regionale 10 aprile 1995, n. 11)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 15 ( Modifiche alla legge regionale 28 agosto
2000, n. 16)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
TITOLO III Disposizioni in materia di sanità
Articolo 15 ter
(Accesso all’anticipazione statale per il ripiano dei debiti pregressi
della Sanità)
ADAMO Nicola (Gruppo Misto),*,*
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei,*,*,*
Articolo 16 bis
(Modifiche alla legge regionale 42/2008)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei
Articolo 17
(Modifiche alla legge regionale 9 febbraio 2004, n. 3)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei,*,*,*
Articolo 18
(Modifiche alla legge regionale 12 giugno 2009, n. 19)
Articolo 19
(Modifiche alla legge regionale 10 ottobre 2002, n. 39)
Articolo 20
(Modifiche alla Legge regionale 13 maggio 1996, n. 7)
Articolo 21
(Modifiche alle leggi regionali 5 maggio 1990, n. 52 e 12 agosto 2002,
n. 34)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 22
(Modifiche alla legge regionale 2 maggio 2001, n. 7)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 22 Quater
(Modifiche alla L.R. n.8/89 “Disciplina dell'artigianato)
NUCERA Giovanni, segretario questore
Articolo 22 Quinquies
(Modifiche alla Legge Regionale 13 Luglio 2010, N° 17)
Articolo 22 Septies
(Modifiche alla Legge Regionale 19 febbraio 2001 n. 5)
Articolo 22 Octies
(Modifiche alla Legge Regionale 11 agosto 2010 n. 22)
Articolo 23
(Disposizioni diverse)
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei
Articolo 24
(Modifiche ed integrazione alla L. R. 26 febbraio 2010, n.7)
Articolo 25
(Modifiche legge regionale 13 maggio 1996 n.8)
NUCERA Giovanni, segretario questore
Articolo 27
(Modifiche alla legge regionale 22/95 – Istituzione Progetto Donna)
Articolo 28
(Finanziamento Ufficio Consigliere di parità)
Articolo 29
(Modifica ed integrazione alla legge regionale 15 marzo 2002 n.13)
SARRA Alberto, sottosegretario alle riforme e semplificazione amministrativa
Articolo 30
(Cessazione del rapporto di lavoro)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio programmazione e fondi
europei
Articolo 31
(Selezione per titoli ed esami destinata al personale del Consiglio
regionale)
Articolo 32
(Stabilizzazione personale addetto alla sbobinatura)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Titolo V - Ulteriori disposizioni di carattere
ordinamentale e finanziario
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
BILARDI Giovanni
Emanuele (Scopelliti Presidente)
MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)
SERRA Giulio (Scopelliti Presidente),*,*
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione e
fondi europei
Articolo 37 (Premialità in favore dei comuni virtuosi)
Articolo 38 (Gestione del sistema informativo turistico
regionale)
Articolo 39 (Stagione venatoria, giornate di caccia,
legge regionale n,9/1996)
Articolo 40 (Disposizioni in materia di trasporto
pubblico)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
La seduta inizia alle 13,28
Comunica
che per espressa e unanime richiesta dei Capigruppo la seduta è aggiornata alle
ore 16,00.
La seduta, sospesa alle ore 13, 28, riprende alle ore
18:08.
Legge il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Premesso che il Documento di programmazione Economico Finanziaria della Regione
Calabria (DPEFR) per gli anni 2011-2013 è stato vagliato in Commissione
bilancio anche nel merito, evidenzia come nell’esame si sia tenuto conto della
più recente evoluzione normativa, che prende avvio dalle limitazioni introdotte
per far fronte agli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Comunità Europea
e dall’introduzione di un federalismo fiscale più pregnante.
Compie
un breve excursus storico dei
passaggi normativi e finanziari che hanno portato alla attuale stesura del Documento di Programmazione Economico Finanziaria: dalle difficoltà
incontrate nel 2007, anno dal quale non è stato più possibile detrarre le spese
affrontate facendo ricorso ai fondi strutturali, allo sforamento del Patto di
stabilità e crescita registrato nel 2008, al rientro nel 2009, anche grazie a
modifiche normative, nazionali e regionali, miranti al contenimento della spesa
(cita sul punto la delibera di Giunta regionale n. 620/10) per contenere i
costi senza gravare sul fisco dei cittadini, al fine di scongiurare
l’applicazione delle pesanti sanzioni introdotte dalla normativa nazionale
(d.l. 78/10). In merito al federalismo fiscale, afferma che il passaggio da una
finanza derivata ad una fondata su entrate proprie ha comportato novità sia per
la quantificazione della spesa, con il superamento del criterio della spesa
storica, sia da un punto di vista economico, dato che i livelli essenziali di
assistenza sono garantiti da trasferimenti statali solo per sanità, assistenza
ed istruzione, con la perdita, pertanto di ogni altro finanziamento statale e
dell’accise sulla benzina.
Sostiene
che il Documento di
Programmazione Economico Finanziaria ha affrontato tali problemi attraverso
soluzioni tecniche e politiche, tra cui la proposta al Governo centrale di
integrare la normativa vigente per realizzare un federalismo solidale.
Concludendo, ringrazia le strutture amministrative del dipartimento e della
Commissione che hanno reso possibile tempi così rapidi di presentazione del
bilancio.
Invita i capigruppo a recarsi
presso il banco della Presidenza.
(I
capigruppo si recano presso il banco della Presidenza)
Premesso di intervenire per
espressa delega dei capigruppo di maggioranza ed opposizione e del Presidente
della Giunta regionale, riferisce che il suo dire è frutto di una riflessione
corale in merito ai recenti fatti di cronaca giudiziaria , che hanno coinvolto
anche un consigliere regionale.
Con forza asserisce che il
Consiglio regionale, nella sua interezza, rigetta ogni strumentalizzazione
riguardante il lavoro finora svolto, frutto di impegno sinergico delle forze
politiche, sia di maggioranza sia di opposizione, per intero dedicato alla
crescita complessiva della regione, sforzo che non può essere inficiato da
eventuali errori personali, che si augura siano ben presto valutati dalla
magistratura, il cui impegno è costantemente riconosciuto e ed apprezzato dal Consiglio
regionale, ribadendo l’impegno a combattere l’inquinamento della criminalità
attraverso azioni preventive, che si traducono in norme di legge tese a
combattere efficacemente la ndrangheta in tutte le sue manifestazioni.
I consiglieri regionali chiedono,
asserisce, di essere giudicati per il lavoro compiuto (che ha preso avvio,
riconosce, già dalla precedente legislatura) per risolvere i tanti drammi che
affliggono la regione e neutralizzare le manifestazioni criminali( e quelle
della cosiddetta “zona grigia”, che opera al limite della legalità), al fine di
realizzare uno sviluppo armonico ed una crescita effettiva della società
calabrese.
Annuncia importanti novità
contenute nel primo bilancio della Giunta Scopelliti:
per la prima volta nel regionalismo calabrese, con i documenti in discussione
sono stati rispettati i tempi di presentazione e - auspica - di approvazione
dettati dalla legge.
Riconosciuto, poi, il
contributo di tutti gli assessori, del Presidente della Commissione bilancio,
delle forze di maggioranza, nonché di opposizione, in particolare
dell’onorevole Adamo , che con spirito costruttivo hanno partecipato al
cambiamento, in merito all’impianto della norma, sottolinea con enfasi
l’impegno profuso nella lotta alla criminalità, posto al primo articolo del
collegato; nel merito, elenca i principali cambiamenti , tra cui si registrano:
il sostegno alle famiglie ed alle imprese, la collaborazione con la Chiesa,la
previsione di stanziamenti per le istituzioni regionali (Cittadella regionale)
nonché per i Comuni (realizzazione di opere pubbliche di rilevanza regionale).
Pone in evidenza la particolare
attenzione posta al problema della sanità calabrese, anche in seguito alle
risultanze del Tavolo Massicci, per ripianare i debiti ed assicurare
prestazioni efficaci ed efficienti, annunciando che questi obiettivi saranno
raggiunti chiedendo un contributo ai calabresi (l’introduzione dell’imposta
regionale sulla benzina per autotrasporti), sulla scorta dell’esempio di ben 11
Regioni italiane.
Ribadito l’obiettivo raggiunto
della presentazione nei tempi dettati dalla legge e del monito del Presidente
della Repubblica, critica la precedente Giunta che nel 2010 ha, a suo dire,
sforato i parametri di spesa concessi, al contrario di quanto operato dall’attuale
Esecutivo, che li ha rispettati, anche in riferimento alla spesa autorizzata
dalla Commissione europea per i fondi strutturali.
Ricordato che il consigliere
Adamo, nel 2005, da assessore al bilancio riuscì a fare approvare il bilancio
di previsione nei termini e ritenuto che le affermazioni dell’ assessore
Mancini contengano slogan più che azioni concrete, censura la presenza in Aula
di una certa cultura non propensa al confronto, redarguendo in particolare l’
atteggiamento di qualche giovane consigliere. In merito ai provvedimenti in
esame, evidenzia che il bilancio, a suo dire sempre più ingessato, non affronta
debitamente le emergenze della Calabria e, non procedendo con morigeratezza a
tagli finalizzati, effettua tagli indiscriminati alla cultura. Sottolinea,
anche, che il bilancio in esame non sarà in grado di fronteggiare le vere
emergenze della Calabria, cui servirebbero, a suo avviso, sia una maggiore
solidarietà del Governo centrale sia una migliore capacità di spesa delle
risorse comunitarie.
Criticate, poi, alcune delle
norme contenute nel Collegato e registrata una scarsa disponibilità della
maggioranza ad accettare proposte di modifica su determinati argomenti, benché
riconosca siano state approvate le modifiche proposte dal gruppo del PD
riguardo sia l’ APQ Sicurezza e Legalità sia il fondo di garanzia alle piccole
e medie imprese sia l’ estensione dell’ esodo ai dipendenti della Regione
trasferiti alle Province ai sensi della legge regionale n. 34 del 2002, censura
le scelte relative agli interventi in contrasto alla povertà, chiedendo al
Presidente Scopelliti di rivalutare le proposte di
soppressione di determinati articoli favorevoli a categorie particolarmente
svantaggiate.
Infine, sull’ istituzione dell’
imposta regionale benzina per autotrazione (IRBA), ritiene che la stessa non
sarebbe esistita senza il commissariamento della sanità, a suo dire “voluto”
dall’ attuale Esecutivo.
Presidenza
del Vicepresidente Alessandro Nicolò
Chiede al consigliere Principe
di contenere il suo intervento entro i tempi concessi dal Regolamento.
Elenca sinteticamente quali
siano le scelte normative inserite nel Collegato non condivise dal suo gruppo. In
particolare, censurato l’ inserimento di una nuova legge sull’ artigianato, di
una nuova legge sull’ energia, e soprattutto della norma che elimina l’
incompatibilità tra la carica di Consigliere regionale e quella di Presidente e
assessore delle Province o sindaco e assessore comunale, a suo avviso in
contrasto con i principi generali dello Stato, invita la maggioranza a valutare
l’ ipotesi di ritirare tali disposizioni.
Dato atto all’ assessore
Mancini del notevole impegno profuso per la predisposizione del bilancio ed al
Presidente Morelli ed ai consiglieri di maggioranza ed opposizione dell’
impegno svolto con serietà e tempestività, sottolinea il valore e il contributo
offerto dalle audizioni. Giudicata di alto profilo l’ intera manovra
finanziaria, che ritiene di risanamento e di lotta agli sprechi ed indirizzata
allo sviluppo ed alla solidarietà, apprezza le azioni intraprese in campo
sanitario, apprezzando gli interventi in materia sia di solidarietà sociale sia
del sistema produttivo. Ricordata la carenza di personale amministrativo di Fincalabra e la delicata situazione in cui versano gli ex
dipendenti di Sviluppo Italia ed evidenziato che riguardo la viabilità e i
trasporti è necessario che risorse imponenti vengano eccezionalmente trasferite
dallo Stato, sottolinea come sia indispensabile una ristrutturazione delle Aterp attraverso la nomina di manager qualificati.
Preannunciato un intervento
scevro da critiche preconcette ed appartenenze ideologiche e ricordato che il
bilancio dovrebbe essere uno strumento teso a perseguire sviluppo, ricorda i
contenuti descrittivi della legge regionale n. 22 del 2010 inerente il riordino
della spesa che però non hanno avuto e non hanno, a suo avviso, riscontro
operativo. Pur non negando all’ interno del bilancio la presenza di alcune
novità, evidenzia l’ incapacità di intervenire sui punti di criticità esistenti
e di realizzare l’ auspicata inversione di rotta. Registrata, dunque, una
evidente discrepanza tra quanto annunciato e la normativa in esame e pur non
negando l’ esistenza di una sincera volontà rivolta alla lotta alla
criminalità, non condivide i contenuti dell’ articolo 1 del collegato,
criticando altresì gli interventi sulla famiglia, a suo avviso arcaici ed
anacronistici e rispondenti a logiche propagandistiche. Censurato infine l’
automatismo con cui la Commissione ha rifiutato le proposte di modifica
provenienti dalla minoranza, perché in contrasto con la volontà dell’
Esecutivo, invita il Consiglio regionale ad affrancarsi come istituzione.
Rilevato importante il ruolo
svolto anche dall’opposizione e ringraziato l’onorevole Dattolo
per
Giudicando legittimo
l’intervento dell’onorevole Principe, esorta i componenti dell’Aula ad
approvare il primo bilancio di previsione della legislatura con l’augurio che
con lo stesso si possano risolvere tante questioni irrisolte e, soprattutto,
che si arrivi a discernere realtà e fantasia, prendendo cioè in considerazione
solo le problematiche concrete e tenendo i “piedi per terra”.
Ravvisata la necessità di un
bilancio strutturato per affrontare le problematiche della Regione, evidenzia
che dall’esame in Commissione è,invece, emerso un bilancio debole rispetto alla
difficile situazione economica che coinvolge tutto il territorio nazionale e,
soprattutto, quello calabrese, facendo riferimento ad un linea nazionale che
vincola sempre di più al contenimento delle spese e costi ed impone il rispetto
del patto di stabilità interno.
A suo avviso, è necessario
imprimere, attraverso la previsione del bilancio regionale, una
“caratterizzazione” rispetto al passato, richiamando l’attenzione su esigenze
croniche che vanno inevitabilmente affrontate. Sostiene, quindi, di essere
contrario all’investimento di 500 mila euro per la lotta all’ndrangheta che
dovrebbe essere di competenza innanzitutto dello Stato, ritenendo che
Accennando alla questione dei
fondi FAS ( fondi per le aree sottosviluppate), laddove considera che il
Governo nazionale “se ne sia lavato le mani”, evidenzia la situazione di
abbandono in cui è tenuta
Denuncia dunque uno stato di
fatto in cui i calabresi sono tenuti “a fare i conti da soli” all’interno di un
territorio in cui i problemi si sono cronicizzati ormai da diverso tempo e
sarebbe invece necessario dare sostegno a chi ha necessità.
Considerato, poi, che il
contrasto alla povertà così come prefigurato dalla manovra di bilancio, facendo
riferimento agli aiuti alle famiglie, non potrà modificare lo stato dei fatti,
ritiene più utile rafforzare il potere economico attraverso gli aiuti alle piccole
e medie imprese, per le quali l’accesso al credito risulta sempre più
difficoltoso e sempre più chiuso.
Bisognerebbe prevedere, a suo
dire, un bilancio previsionale con un articolato differente da quanto proposto,
visti i momenti di grandi difficoltà, per cui il contenimento delle spese e la
riduzione dei costi diventano necessari nel bilancio ordinario.
Insistito, poi, sulla necessità
di ridurre la spesa ordinaria, non ritenendo, tuttavia, utile effettuare tagli
generalizzati, concorda sulla necessità di intervenire sul debito sanitario,
che solo nel 2005 raggiungeva un miliardo di euro, non condividendo, inoltre,
l’introduzione dell’imposta regionale sulla benzina per autotrazione (Irba), a sulla benzina perché pone sullo stesso piano
persone con diversa situazione economica.
Con riferimento ad AFOR ed
ARSSA non condivide la loro messa in liquidazione, rilevando, piuttosto, la
necessità di una diversa utilizzazione del personale, interrogandosi sulle
motivazioni che inducono a non far ripartire una forza lavoro che potrebbe dare
risposte su varie problematiche, dal dissesto idro-geologico all’utilizzazione
delle acque reflue.
In conclusione definisce il
bilancio di previsione, che dovrà essere approvato, piuttosto semplice, di
contenimento ed incapace di affrontare le problematiche.
Riconosciuto
lo sforzo onesto compiuto dall’Assessorato al bilancio nella predisposizione
della manovra finanziaria, peraltro, già espresso in Commissione al momento
della presentazione del documento, riferendosi alla relazione tecnica
dell’Assessore Mancini, sottolinea la presenza di una parola chiave costituta
dal rispetto del patto di stabilità e precisa che nella relazione si legge che
la Calabria si trova di fronte ad un bivio drammatico, con strade senza uscita,
attesa l’impossibilità di poter fare ricorso ai fondi FAS e POR, con le
difficoltà di intervento a favore della nostra Regione da parte del Governo
nazionale, sottolineando che gli interventi dell’Esecutivo su queste
problematiche saranno costantemente monitorati dalle forze di opposizione.
Pur
scevro da posizioni preconcette, evidenzia, tuttavia, la necessità di rilevare
le criticità di alcune spese, a suo avviso, immotivate, riscontrate nella
manovra finanziaria, che si appaleseranno ulteriormente in fase di assestamento
di bilancio, affermando di parlare a titolo personale e del consigliere Adamo,
quali appartenenti ad un gruppo a suo dire di cosiddetti “rifugiati politici”.
Ritenuto
che con questo bilancio non si dia avvio ad una nuova “era”, chiede di
conoscere prima della fase di assestamento, le decisioni dell’Esecutivo
regionale in merito all’eventuale contributo nazionale sui lavori
dell’autostrada del Sole, su cui il consigliere Adamo si è espresso
criticamente, sui mancati investimenti relativi alla convenzione con Sorical durante la Giunta Chiaravalloti,
sulla logistica del Porto di Gioia Tauro, non
condividendo, tra l’altro, l’introduzione dell’Irba,
che non può essere applicata in una regione che versa in una situazione drammatica
come la nostra.
Ravvisata
la necessità di adozione di misure straordinarie per favorire l’occupazione
giovanile, per dare ai giovani serie prospettive di futuro, facendo del
Consiglio regionale presidio attivo di legalità, chiede all’Esecutivo regionale
di evitare scelte propagandistiche, che saranno valutate con severità, la
stessa che è dovuta a sé stessi, quando si avverte la responsabilità di
compiere scelte decisive per il futuro della Regione.
Espressa
la stima personale nei confronti dell’assessore Mancini, ravvisa, tuttavia, la
necessità di interventi calibrati, di cui, a suo avviso, la manovra in
discussione è priva, finalizzati ad attenuare i fenomeni di degrado sociale,
ritenendo irrisoria la somma di 10 milioni di euro per gli interventi a favore
della famiglia, che, a suo avviso, costituisce una “goccia nell’oceano”.
Ricordata
la presentazione in Commissione di pochi emendamenti su argomenti condivisi in
Aula anche dalla maggioranza, quali in particolare quelli volti ad intervenire
sul dissesto idrogeologico e a favorire gli interventi di forestazione, che,
tuttavia, sono stati respinti, pur consapevole delle difficoltà esistenti,
richiama l’Esecutivo regionale ad una maggiore serietà e a garantire quanto meno
le spese consolidate, senza limitarsi ad un puro calcolo ragionieristico.
Ribadita
l’importanza di trovare le forme per garantire i beni primari dei cittadini
quali in primo luogo l’acqua, evitando speculazioni, ribadisce la disponibilità
a condividere con la maggioranza scelte politiche ritenute valide, come
accaduto con la legge sullo sport, svolgendo una opposizione responsabile ma
critica sulle scelte non condivise.
Affermato che nella seduta si discute
di un bilancio regionale già approvato in Commissione con la partecipazione
attiva della minoranza, sottolinea come, a suo avviso, nello bilancio si è
tentato di affrontare le emergenze di cui la Calabria soffre,ma nei fatti il
documento contabile in discussione non riesce a dare contezza delle entrate,
dei residui e di alcune forme di copertura necessarie come ad esempi quella
inerente il fondo sollievo.
A suo avviso, si tratta di un
bilancio tecnico, in itinere
modificato e reso meno lineare e pulito e che obbligherà la maggioranza a
tornare in Aula per apportare modifiche.
Affermato di non condividere
alcune scelte, come ad esempio quella della modifica del sistema idrico
integrato che la legge Galli stabilisce sia di competenza degli Enti Locali o
lo stanziamento irrisorio a favore delle famiglie calabresi in stato di povertà
, sottolinea come un bilancio si caratterizza nella sua bontà per le scelte
riguardanti le entrate e puntualizza come nel documento in discussione in Aula
le entrate si prevedono solo attraverso maggiori imposte come l’IRBA.
Espressa soddisfazione per il
rispetto di alcuni paletti stabiliti dal Presidente della Giunta attraverso
delle economie che portano ad alcuni sacrifici, ma che consentono di
intervenire per risolvere problemi importanti come quello relativo al debito
sanitario, afferma di aver apprezzato molto la scelta di destinare dieci
milioni di euro alle famiglie calabresi povere e quella di intervenire per
combattere la criminalità organizzata.
Annuncia il voto favorevole del
gruppo Insieme per la Calabria all’approvazione del documento contabile in
discussione.
Dichiarato che quello in
discussione è un bilancio deludente in quanto al suo interno non contiene
alcuna scelta che possa far pensare al cambiamento epocale annunciato in
campagna elettorale, sottolinea come lo stesso non miri a contrastare
efficacemente i veri problemi della regione e come manchi totalmente
l’attenzione verso le fasce socialmente deboli a cui andrebbero destinate
maggiori risorse, magari con l’aiuto del Governo nazionale che è già
intervenuto in tal senso in Campania e Sicilia.
Ritiene emblematica rispetto a
quella che è la struttura del bilancio in discussione, la scelta di tagliare i
fondi delle politiche sociali e di destinare alle famiglie calabresi povere
solo dieci milioni di euro invece di porre in essere il cosiddetto reddito di
cittadinanza che avrebbe dato alle famiglie indigenti delle vere prospettive.
Conclude asserendo che si
poteva fare molto di più rispetto ad alcune problematiche che affliggono la
regione e per questa ragione esprime il voto contrario rispetto al documento
contabile in discussione.
Afferma che il bilancio in
discussione delude le aspettative ingenerate dall’assestamento approvato in
agosto, che si proponeva di rivedere le voci di spesa che da eccezionali si
erano trasformate in perpetue, grazie ad un monitoraggio sulle leggi ormai
prive di concreta applicazione e spese di funzionamento ridotte. Ribadisce che
di tutto ciò non vi è traccia nel bilancio, nonostante la collaborazione
offerta dall’opposizione e giudica che la giustificazione dedotta (il rispetto
del Patto di stabilità e crescita) sia pretestuosa e miri a dissimulare l’atteggiamento
passivo tenuto dall’Esecutivo regionale nei confronti del Governo centrale,
confermando il trend, inaugurato dal
Ministro Tremonti, di tagli indiscriminati su Welfare e famiglia, assenza
totale di sinergia con gli Enti locali.
Preannunciando un’opposizione
seria ad ogni punto in discussione, critica l’introduzione dell’IRBA ed il
riordino degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), in merito al quale registra
l’assenza di confronto in Assemblea.
Ritiene che gli interventi
finanziati nell’ambito della lotta alla criminalità (tra cui ricorda la
ristrutturazione di caserme) siano palliativi, giudicando più opportuno ed
efficace un potenziamento degli strumenti atti a costruire un’impresa sana ed
un corretto utilizzo dei beni confiscati.
Invita la Giunta regionale a
riflettere su quanto esposto e ribadisce il voto contrario alla manovra.
Ritiene che vivere la
discussione della manovra finanziaria secondo schemi precostituiti sia un
errore, puntualizzando che non intende invocare convergenze “ad ogni costo”,
estranee alla propria forma mentis, ma un confronto obiettivo e responsabile.
Riconosciuto, in virtù
dell’esperienza maturata sugli scranni dell’Aula, il valore dell’approvazione
di un bilancio nei tempi imposti dalla legge, richiamando l’abuso fatto in
passato dell’istituto dell’esercizio provvisorio, dà atto all’Assessore Mancini
di questo risultato raggiunto, e parimenti riconosce all’Aula il merito di
renderlo possibile.
Respingendo le larvate accuse
di “inciucio” con la Giunta Scopelliti, considera
sbagliato l’atteggiamento di parte dell’opposizione che prescinde dalla
valutazione della complessità del governare ed auspica una progettualità che
garantisca con i fatti l’alternanza al Governo.
Nel merito del bilancio, considera
l’impianto lineare e trasparente ed, apprezzando il tentativo di contenimento
della spesa, sottolinea che nessuno degli emendamenti a sua firma è aggiuntivo
di spese.
Pur reputando che alcune
riforme introdotte, ad esempio la conclusione della costruzione della
Cittadella regionale, saranno strutturali e comporteranno risparmi a lungo
termine, pur a fronte di un cospicuo investimento nell’immediato, critica
l’impostazione tenuta nella materia dei trasporti e della forestazione, nelle
quali stima si dovrebbero utilizzare più opportunamente i fondi europei ed
auspica modifiche.
Propone un Accordo di Programma
Quadro che permetta di destinare le varie accise alla Calabria, stigmatizzando
la frammentazione dei consiglieri regionali e dei gruppi testimoniata dalla
numerosità di emendamenti con pochi firmatari, laddove la vera battaglia
politica è, a suo dire, frutto di unione.
Ritiene che alcuni interventi
che lo hanno preceduto siano stati eccessivamente ingenerosi e che si sarebbe
aspettato dall’opposizione un apporto più costruttivo con la presentazione di
un bilancio sostitutivo.
Sottolineate le conseguenze
virtuose della presentazione di un bilancio nei termini, rimarcando la
discussione franca che ne ha preceduto la presentazione, frutto anche del
contributo dell’opposizione, evidenzia come gli ambiziosi obiettivi della
Programmazione regionale unitaria 2007-2013 abbiano dovuto tenere conto delle
scarne risorse disponibili, che hanno imposto alcune scelte.
Comunica che alla proposta sono
stati presentati due emendamenti dal consigliere Tripodi.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10372 teso ad aggiungere tra i punti essenziali del Programma
di Governo l’internazionalizzazione ed attrazione degli investimenti esteri.
Esprime parere favorevole.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10372 che è approvato con il parere favorevole della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti l’emendamento protocollo numero 10373 che è
approvato. Pone, quindi, ai voti la proposta di provvedimento amministrativo
che è approvata, come emendata.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10707 che prevede che l’effettivo riutilizzo dei beni
confiscati alla criminalità organizzata per favorire le microimprese venga
consentito attraverso l’indebitamento da parte della Giunta regionale, con la
contrazione di un mutuo, per il recupero e la ristrutturazione degli immobili
confiscati e assegnati agli enti locali ed agli organismi non profit.
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10707 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10749 che al comma 1 dell’articolo 1, dopo le parole
“infrastrutture” propone di aggiungere “materiali ed immateriali” e dopo le
parole “videosorveglianza” propone di aggiungere “ e per esigenze di mobilità
anche gestionale”.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10749 che è approvato con il parere favorevole della Giunta
regionale.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10746 che prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per
promuovere la definizione di accordi con gli istituti bancari per l’estinzione
di ipoteche o altri gravami trascritti sui beni confiscati.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10746 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti l’articolo 1 che è approvato come emendato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10708 finalizzato a reindirizzare l’articolo 2 nei principi
contenuti nella legge regionale n. 23 del 2003.
Comunica che è stato presentato
dal relatore un emendamento interamente sostitutivo all’articolo 2.
Dà lettura del testo
dell’emendamento interamente sostitutivo.
Evidenzia che ai sensi del
Regolamento l’emendamento non è ammissibile, precisando che lo stesso non può
neanche essere considerato un sub emendamento all’emendamento illustrato dal
consigliere De Masi.
Condivise le eccezioni formali,
chiede se le opposizioni ravvisino differenze sostanziali tra il testo
dell’emendamento presentato dal relatore ed il testo del Collegato e se sia
possibile addivenire a soluzioni ampiamente condivise e migliorative del testo.
Rilevato il rischio di
introdurre una prassi contraria al Regolamento ed evidenziato che la
maggioranza ha presentato più emendamenti delle opposizioni, censura il
tentativo di violare le regole.
Evidenzia che l’emendamento
rappresenterebbe un sub emendamento che darebbe la possibilità di recuperare i
principi contenuti nella proposta del gruppo di Italia dei Valori, negando che
la maggioranza voglia violare le regole democratiche.
Ricordata l’inammissibilità
dell’emendamento, come riconosciuto dal Presidente, chiede che l’emendamento
non venga messo in discussione e si proceda all’esame dell’emendamento
protocollo numero 10708.
Distinte le questioni di merito
da quelle formali e riconosciuto che qualunque testo possa essere migliorato,
chiede venga applicato il Regolamento evitando di ripetere quanto già avvenuto
con i provvedimento inerente l’Arpacal.
Pur condividendo l’eccezione
formale sollevata, evidenzia che la regola fondamentale cui ci si deve attenere
è quella che riconosce all’Assemblea la sovranità delle scelte, indi chiede
alle opposizioni una manifestazione di volontà in tal senso.
Evidenzia che l’articolo 97 del
Regolamento concede la possibilità di apportare modifiche formali al testo
anche in Aula purché non se ne modifichi il contenuto sostanziale, invita
quindi i consiglieri a valutare tale ipotesi.
Ribadito che l’emendamento in
quanto interamente sostitutivo e presentato fuori termine non può essere posto
ai voti, chiede alle minoranze di esaminare il testo per valutare se sia
condivisibile il contenuto.
Ritiene che la proposta se
migliorativa possa essere condivisa dall’intera Assemblea, quindi chiede alle
opposizioni di verificare il testo.
Giudicata alternativa rispetto
al testo la proposta emendativa chiede il rispetto del regolamento.
Pone ai voti l’emendamento protocollo
numero 10708 che è respinto con il parere contrario della Giunta e del
relatore, indi registrata l’indisponibilità delle opposizioni ad esaminare
l’emendamento presentato dal relatore, pone ai voti l’articolo 2 che è
approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10653 che estende gli interventi previsti per i cittadini
residenti a Gioia Tauro ai cittadini dei Comuni
costieri della Provincia di Vibo Valentia.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10653 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore indi pone ai voti l’articolo 2 bis che è approvato.
Ritira l’emendamento protocollo
numero 10743 perché assorbito dal successivo protocollo numero 10700).
Intervenendo sull’emendamento
con protocollo numero 10709, sostiene che lo stesso miri solo ad estendere la
categoria di soggetti dai quali possono dipendere i ritardi di pagamento nel
sostegno alle imprese, aggiungendo, pertanto, oltre alla Regione ed alle
Aziende sanitarie anche gli enti sub-regionali e strumentali regionali e gli
enti locali.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10709 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto.
Intervenendo sull’emendamento
protocollo numero 10700, specifica che debbano essere le singole imprese e non
Esprime parere favorevole sia
per l’emendamento presentato dal consigliere Fedele sia per quello a firma dei
consiglieri Adamo, Bova e Mirabelli (protocollo
numero 10730) in quanto assorbito, considerato che il suo contenuto prevede
che, “per quanto riguarda le imprese, interessate da ritardi di pagamento,
operanti nel settore sanitario, la certificazione del credito certo ed esigibile
deve essere fatta dalle Aziende Sanitarie provinciali o ospedaliere”.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, dichiara assorbito l’emendamento protocollo numero
10730 e, dopo aver posto in votazione l’emendamento con protocollo numero
10700, lo dichiara approvato.
Quindi pone in votazione
l’articolo 3 nel suo complesso, che è approvato, come emendato.
Illustra l’emendamento protocollo
numero 10742 che prevede solo un’abrogazione all’articolo 4, comma 2.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10742 e lo dichiara approvato.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10710 che prevede solo un’aggiunta al comma
2 dell’articolo 4.
Acquisito il parere negativo
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10710 che è respinto.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10711 che va a sostituire il comma 4 dell’articolo 4
Acquisito il parere negativo
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10711 che è respinto.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10654, spiegando di voler implementare con
tale emendamento il fondo di garanzia al fine di favorire l’accesso al credito
delle piccole e medie imprese.
Acquisito il parere negativo
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10654 che è respinto.
Intervenendo sull’emendamento
protocollo numero 10750, precisa che lo stesso non sostituisce come l’emendamento
illustrato dall’onorevole Censore l’intero articolo
Acquisito il parere negativo
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10750 e lo dichiara respinto.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10745.
Subordina il parere favorevole
sull’emendamento alla riformulazione nella previsione della copertura
finanziaria.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10745 che è approvato.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10732.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10732 e lo dichiara approvato.
Quindi pone in votazione
l’articolo 4 nel suo complesso, che è approvato, come emendato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10703, con il quale richiede la realizzazione di un locale
sia presso la cittadella regionale sia al piano terra del Consiglio regionale
da adibire al culto religioso.
Chiede di trasformare il suddetto
emendamento in ordine del giorno per il quale esprimerebbe parere favorevole.
Accolta la richiesta della
Giunta, ritira l’emendamento.
Dichiara l’emendamento
protocollo numero 10703 ritirato e pone in votazione l’intero articolo 5 che è
approvato.
Indi, fatto rilevare che gli
emendamenti protocollo numero 10729 e numero 10725, a firma del consigliere Aiello, vengono respinti con il parere negativo del
relatore e della Giunta, pone in votazione l’articolo 6 nel suo complesso che
viene approvato.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10712 del gruppo consiliare Italia dei Valori.
Illustra l’emendamento che
prevede di apportare alcune modifiche al comma 10 dell’articolo 7, prevedendo la
copertura dei posti, dopo “l’esodo”, tramite mobilità interna anche favorendo
il passaggio fra i dipendenti dei ruoli del Consiglio, della Giunta e degli
enti sub regionali e strumentali, nonché al comma 11 bis, proponendo la
soppressione del periodo che stabilisce che, a carico di tale personale, venga
detratta la quota già corrisposta quale premio per l’avvenuto passaggio ad
altro ente.
Posto ai voti l’emendamento
protocollo numero 10712 che viene respinto con il parere negativo del relatore
e della Giunta, passa all’emendamento protocollo numero 10649 a firma del
consigliere De Gaetano.
Illustra l’emendamento che
prevede di aggiungere al comma 1 dell’articolo 7, dopo le parole
amministrazione regionale “ i dipendenti delle comunità montane”.
Precisa di aver presentato
l’emendamento protocollo 10655 con il quale propone di estendere i benefici
previsti dalla legge oltre che al personale delle comunità montane anche ai
dipendenti delle Ferrovie delle Calabro Lucane e al personale del Comparto
Sanità.
Posti ai voti gli emendamenti
protocollo numero 10649 e 10655 che sono respinti con il parere negativo del
relatore e della Giunta, passa all’emendamento protocollo numero 10706 a firma
del consigliere Nucera.
Precisa che si tratta soltanto
di sostituire le parole “nei sei mesi antecedenti” con le parole “a decorrere
dal 1 giugno 2010 e sino alla …”.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10706 che viene approvato con il parere favorevole del
relatore e della Giunta, indi, passa all’emendamento a firma dei consiglieri Ciconte, Mirabelli e Bruni.
Dichiara di fare proprio
l’emendamento
Posto ai voti l’emendamento che
viene respinto con il parere negativo del relatore e della Giunta, pone in
votazione l’articolo 7 nel suo complesso che viene approvato, come emendato.
Rilevato che sull’articolo 8
non sono stati presentati emendamenti pone ai voti l’articolo 8 nel suo
complesso che viene approvato.
Rilevato che sull’articolo 9
non sono stati presentati emendamenti pone ai voti l’articolo 9 nel suo
complesso che viene approvato, indi passa all’emendamento protocollo numero
10621 a firma del consigliere Fedele, istitutivo dell’articolo 9 bis.
Illustra l’emendamento che
prevede la costituzione di una società in house, a capitale interamente
pubblico, per la gestione unitaria ed integrata del patrimonio archeologico
calabrese, cui destinare la somma di 61.200 euro.
Chiede che si proceda ad una
valutazione complessiva su tutte le società in house, censurando l’utilizzo
dello strumento del Collegato alla manovra finanziaria per la costituzione di
società.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10621 che viene approvato con il parere favorevole del
relatore e della Giunta, indi, pone ai voti l’articolo 9 bis nel suo complesso che viene approvato.
Rilevato che sull’articolo 10
non sono stati presentati emendamenti pone ai voti l’articolo 10 nel suo
complesso che viene approvato.
Passa agli emendamenti
protocollo numero 10714 e 10713 del Gruppo consiliare di Italia dei valori che
vengono respinti con il parere negativo del relatore e della Giunta, indi passa
all’emendamento protocollo numero 10656 a firma dei consiglieri Censore, Guccione e Aiello e protocollo
numero 10766 a firma del consigliere Principe, che prevedono entrambi
l’abrogazione dell’articolo 10 bis,
li pone in votazione, riferendo che sono respinti con il parere negativo del
relatore e della Giunta. Indi, pone in votazione l’articolo 10 bis nel suo complesso che è approvato.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10692 a firma del consigliere Tripodi relativo al personale
in servizio presso il Centro Radio regionale dell’Afor
che propone di assegnare al servizio di Protezione civile, continuando a
svolgere compiti e mansioni di propria competenza, lo pone in votazione
riferendo che è approvato con il parere favorevole del relatore e della Giunta.
Precisato che l’emendamento protocollo numero 10641 a firma del consigliere Bilardi viene ritirato, passa all’emendamento protocollo
numero 10738 a firma dei consiglieri Adamo, Bova e Mirabelli.
Illustra l’emendamento che
propone la soppressione dell’articolo 10 ter in quanto si pone in contrasto
con la normativa vigente in materia di dotazioni organiche.
Fa suo l’emendamento,
condividendo le motivazioni espresse dal consigliere Adamo.
Posto ai voti l’emendamento che
è respinto con il parere negativo del relatore e della Giunta, pone ai voti
l’articolo 10 ter
nel suo complesso che è approvato, come emendato.
Precisato che l’emendamento
protocollo numero 10767, a firma Principe, Battaglia, Scalzo e Maiolo, è respinto con il parere negativo del relatore e
della Giunta, pone in votazione l’articolo 10 quater nel suo complesso che è approvato.
Pone i votazione l’articolo 10 quinquies nel suo complesso che è approvato.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10768 a firma del consigliere Principe.
Sottolinea l’estrema gravità
dell’articolo in esame del quale chiede la soppressione, richiamandosi al senso
di responsabilità dell’Esecutivo regionale, censurando l’inserimento di
modifiche a procedure in corso d’opera.
Posto ai voti l’emendamento
protocollo numero 10768 che viene respinto con il parere negativo del relatore
e della Giunta, pone ai voti l’articolo nel suo complesso che è approvato.
Precisato che l’emendamento
protocollo numero 10758 a firma Principe, Battaglia, Scalzo e Maiolo viene respinto con il parere negativo del relatore e
della Giunta, pone ai voti l’articolo 10 septies nel suo complesso che
viene approvato.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10831 a firma Fedele.
Illustra l’emendamento affermando
che si tratta di un emendamento tecnico riguardante la costituzione in giudizio
dell’avvocatura nei procedimenti di tipo tributario.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10831 che è approvato, indi pone in votazione l’articolo 11
che è approvato, come emendato.
Pone in votazione l’articolo 12
che è approvato.
Pone in votazione l’articolo 13
che è approvato.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10747 a firma Battaglia.
Illustra l’emendamento protocollo
numero 10747 affermando che lo stesso prevede l’eliminazione delle parole “o
taciti”.
Esprime parere contrario
all’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10747 che è respinto, indi pone in votazione l’articolo 14
che è approvato.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10759 .
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10759 affermando che lo stesso prevede l’abrogazione
dell’articolo 15.
Esprime parere contrario
all’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10759 che è respinto, indi pone in votazione l’articolo 15
che è approvato.
Pone in votazione l’articolo 15
bis che è approvato.
Pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 10622.
Illustra l’emendamento
asserendo che lo stesso ha per oggetto i crediti vantati dalle strutture socio
sanitarie che la Regione non riesce ad onorare, affermando, inoltre, che
l’emendamento prevede una posta in bilancio di 3 milioni di euro al fine di
poter accendere un mutuo per far fronte a tali spese e che però tale iniziativa
non è percorribile tecnicamente. Indi, vista l’impossibilità tecnica dichiara
di ritirare l’emendamento e di trasformarlo in raccomandazione affinché la
Giunta regionale si attivi in tempi strettissimi ad affrontare il problema al
fine di evitare il collasso delle strutture e il licenziamento del personale
delle stesse.
Concorda con quanto affermato
dal consigliere Salerno e invita con forza la Giunta regionale a intervenire
rapidamente al fine di risolvere una situazione che con il tempo non può che
peggiorare.
Afferma di condividere
l’emendamento e di associarsi all’invito alla Giunta regionale di intervenire
rapidamente per la risoluzione del problema.
Afferma che dopo le
considerazioni espresse sarebbe opportuno che anche dalla minoranza arrivasse
alla Giunta regionale una sollecitazione in tal senso in quanto la risoluzione
del problema appartiene all’intero Consiglio regionale.
Afferma che la problematica in
discussione ha per oggetto la rete territoriale sanitaria che vede al suo interno
le ADI, le RSA e le case protette che se non supportate con un intervento
tempestivo finiranno per fallire indebolendo l’intera rete territoriale
sanitaria calabrese.
Fa proprio l’emendamento in
discussione non solo per essere consequenziale con il lavoro svolto in terza
Commissione ma perché il problema, se non risolto in tempi brevi, porterà al
collasso delle strutture interessate ed al consequenziale licenziamento del
personale operante nelle stesse.
Affermato che si sarebbe
aspettato qualche decisione in più rispetto ad una problematica così
importante, sottolinea come il Consiglio regionale non possa non porre in
essere un primo atto dal quale cominciare ad affrontare il problema, perché tra
qualche mese si assisterà al fallimento delle strutture socio sanitarie e al
licenziamento dei lavoratori delle stesse.
Affermato di aver presentato un
emendamento con protocollo numero 10677 che ha la stessa identica ratio di quello in
discussione, invita la Giunta ad intervenire al più presto al fine di
affrontare e risolvere il problema in tempi brevi.
Interviene per ribadire la
gravità del problema che se non affrontato e risolto subito potrebbe vedere la
Regione soccombere per danno erariale, visto gli interessi annui che la stessa
deve pagare e che si aggirano intorno ai cinque milioni di euro.
Apprezzato l’impegno al ritiro
e registrata positivamente la convergenza espressa, assicura l’impegno
dell’Esecutivo, rendendo noto che si sta cercando una soluzione da tempo.
Preso atto del ritiro del
l’emendamento, pone ai voti l’articolo 15 ter che è
approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10716, a sua firma che prevede l’abrogazione dell’articolo 15
ter.
Vista l’identità di contenuto
con l’emendamento protocollo numero10717 e l’articolo 10760, e registrato il
parere negativo della Giunta, pone ai voti gli emendamenti che sono respinti.
Indi pone ai voti l’articolo 15 quater che è approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10769, a sua firma, introduttivo dell’articolo 15 quinques che
abroga le tasse dovute per gli apparecchi di radioterapia.
Registrato il parere positivo
della Giunta, pone ai voti l’emendamento, che è approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero10733, che sancisce la non applicabilità dell’articolo 10,
legge regionale 22/10 ai membri del Collegio dei revisori dei conti delle
ATERP.
Condiviso la spirito
dell’emendamento, esprime parer contrario allo stesso.
Pone ai voti l’emendamento che
è respinto.
Illustra il contenuto del
l’emendamento protocollo numero 10733, che mira ad accelerare le Unioni dei
Comuni, attraverso la consulenza qualificata della Fondazione FIELD, di cui
apprezza il lavoro.
Invita il proponente al ritiro,
pur ammettendo la questione merita approfondimento.
Preso atto che l’Esecutivo
dimostra interesse all’approfondimento, ritira l’emendamento.
Illustrando il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10734, precisa che lo stesso era riferito
all’articolo 2, già trattato, pertanto lo ritira. Indi, invitato dal
Presidente, illustra il contenuto dell’emendamento protocollo numero10737, che
intende dare una risposta concreta al problema dei trasporti in Calabria, la
cui morfologia penalizza il trasporto su gomma nella stagione invernale –
situazione aggravata dai lavori di ripristino dell’autostrada - e registra nel
trasporto ferroviario, la continua penalizzazione da parte di Trenitalia, che
applica condizioni più sfavorevoli (alta velocità solo fino a Lamezia Terme,
convogli più vecchi). Sull’esempio di quanto operato dal Governatore della
Toscana, auspicherebbe che dall’Esecutivo provenisse una difesa più aperta dei
trasporti calabresi ed invita all’accoglimento de l’emendamento, in qualità di
norma di indirizzo per la programmazione delle risorse ed l’inizio di una
contrattazione più favorevole per i cittadini con Trenitalia.
Ritiene la proposta
significativa e meritevole di approfondimento, a fronte di un debito della
società Ferrovie della Calabria superiore alle aspettative ed al fatto che la
stessa potrebbe assumere diversi servizi per il porto di Gioia Tauro. Rende noto che sono in corso interlocuzioni tra il
Governatore Scopelliti ed il Ministro dei trasporti e
tra il Dipartimento e Trenitalia e pertanto suggerisce il ritiro.
Preso atto dell’orientamento
dell’Esecutivo ritira la proposta, ma chiede una discussione seria sul punto.
Assicura che la questione, che
coinvolge più aspetti, sta già interessando il Dipartimento.
Apprezza il dibattito
costruttivo.
Prende atto del ritiro
dell’emendamento.
Comunica che l’emendamento
protocollo numero10722 e l’emendamento protocollo numero10826 sono ritirati e
pone ai voti l’articolo 16, che è approvato.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10761, a firma dei consiglieri Principe,
Battaglia, Scalzo, Maiolo che prevede la soppressione
dell’articolo 16 bis.
Apprezzato il fatto che l’articolo
16 bis sostiene l’intervento pubblico nel settore dell’energia, si dichiara
contrario all’emendamento.
Afferma che l’articolo 16 bis
viola la concorrenza sul mercato e non condivide che gli Enti pubblici si
sottraggano alla legge.
Precisa che la norma è una
sollecitazione al pubblico per l’intervento nel settore.
Esprime parer contrario
all’emendamento.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10761 che è respinto e l’articolo 16 bis nel suo complesso
che è approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero10638 che implementa il finanziamento al settore teatrale di
un milione di euro.
Chiede il ritiro
dell’emendamento, a causa della mancanza di fondi.
Chiede se in assestamento
potranno reperirsi i fondi.
Si dichiara possibilista.
Ritira l’emendamento.
Assume l’emendamento protocollo
numero 10638, a firma del consigliere Gallo che lo ha ritirato, evidenziando
che il POR consentirebbe di recuperare risorse destinate specificatamente alle
attività teatrali, proponendo di finanziare l’emendamento con i competenti
riferimenti del POR 2007/2013, attraverso il coordinamento formale.
Pur apprezzando la proposta del
consigliere Principe, che rammenta essere stato assente in seduta di
Commissione, lo invita a ritirare anch’egli l’emendamento.
Ricordato di essere stato
assente dalla seduta di Commissione perché non componente, chiede maggiore
attenzione da parte dell’Esecutivo per la tematica.
Si dichiara favorevole ad una
trasformazione dell’emendamento in raccomandazione.
Comunica che l’emendamento
protocollo numero 10638 è ritirato e contestualmente trasformato in
raccomandazione alla Giunta regionale.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10718 teso ad autorizzare una spesa di un milione di euro per
il 2011 per l’esecuzione delle norme previste, chiedendo alla Giunta regionale
un impegno preciso e puntuale anche alla luce dell’apporto sociale offerto dall’attività
teatrale.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10718 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti l’articolo 17 che è approvato.
Ritira l’emendamento protocollo
numero 10590.
Pone ai voti l’articolo 18 che
è approvato.
Illustra l’emendamento protocollo
numero 10719 teso ad abrogare l’articolo, perché contrario a forme di
incentivazione supplementari per il personale amministrativo dell’avvocatura
regionale.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10719 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti l’articolo 19 che è approvato.
Ritira l’emendamento protocollo
numero 10724.
Pone ai voti l’articolo 20 che
è approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10603 che prevede che le amministrazioni comunali rilascino
parere vincolante e, riferito di aver conferito con l’assessore competente,
propone un sub emendamento per il quale il parere reso sarebbe non vincolante.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10603 che è approvato con il parere favorevole della Giunta e
del relatore.
In riferimento all’emendamento
protocollo numero 10718, a firma del consigliere De Masi, chiarisce che le
motivazioni che hanno indotto ad esprimere parere contrario sono le medesime
offerte al consigliere Principe.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10637, modificativo dell’articolo 96 lett. g) della legge
regionale n. 34 del 2002, che prevede che vengano inseriti i canali di collegamento
ricadenti sul territorio demanio pubblico, fra il mare e la portualità
interna.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10637 che è approvato con il parere favorevole della Giunta e
del relatore, indi l’articolo 21, come emendato, che è approvato.
Ritira l’emendamento protocollo
numero 10614.
Pone ai voti l’articolo 22 che
è approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10731 abrogativo dell’articolo.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10731 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore, indi pone ai voti l’emendamento protocollo numero 10762, a firma
Principe e altri, di eguale contenuto che è respinto.
Propone che il comma 2
dell’articolo venga abrogato perché il suo contenuto è già ampiamente previsto
al primo comma e potrebbe indurre in errore interpretativo.
Pone ai voti l’articolo 22 bis con
le modifiche proposte dall’assessore mancini che è approvato, come modificato.
Pone ai voti l’articolo che è
approvato.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10763 che prevede l’abrogazione dell’articolo, comunicando di
aver presentato un sub emendamento da esaminare solo nel caso in cui
l’emendamento principale non dovesse essere approvato.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10763 che è respinto con il parere contrario della Giunta e
del relatore.
Illustra il sub emendamento
protocollo numero 10838, teso a rifinanziare l’articolo 1 della legge regionale
n. 40 del 2008 che ha riattivato la legge 949 del 1952 che, a suo dire, ha
prodotto sino al 2006 effetti positivi. In particolare l’emendamento prevede un
finanziamento in conto interessi in favore delle imprese che operano
investimenti tramite indebitamento bancario, consentendo un abbattimento dei
tassi di interesse e chiede la votazione per appello nominale.
Dispone la chiama.
Fa la chiama.
Dichiara l’esito della
votazione. Presenti e votanti 39. Hanno votato si 11. Hanno votato no 28.
Dichiara quindi respinto l’emendamento protocollo numero 10838.
Pone ai voti l’articolo che è
approvato.
Pone ai voti l’articolo che è
approvato.
Pone ai voti l’articolo che è
approvato.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10764 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto.
Quindi pone in votazione
l’articolo 22 octies
nel suo complesso e lo dichiara approvato.
Dichiara che sono stati
presentati una serie di emendamenti istitutivi di nuovi articoli seguenti al 22
octies.
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10602 con il quale si proroga la presentazione dei piani
spiaggia da parte dei comuni per tutto il 2011.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10602 che è approvato, dichiarando che diventerà l’articolo 22 nonies .
Illustra l’emendamento
protocollo numero 10604 con il quale prevede che , riferendosi al Dipartimento
regionale Lavori pubblici ed acque, si ristabilisca il principio dell’ordine
delle graduatorie, in quanto si richiama l’ordine della graduatoria
ministeriale approvata.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10604 che è approvato, dichiarando che diventerà l’articolo 22 decies, indi dichiara ritirati i
seguenti emendamenti: protocollo numero 10640, 10606 e 10650.
Interviene
sull’emendamento protocollo numero 10640, a firma degli onorevoli Magno e Orsomarso, e ne illustra le motivazioni che hanno lo scopo non
“mandare a casa” i lavoratori che da 12-13 anni hanno prestato la loro attività
professionale per
Esorta,
dunque,
Pone in votazione l’emendamento
e, acquisito il parere negativo della Giunta e del relatore, lo dichiara
respinto.
Illustra il contenuto dell’emendamento
protocollo numero 10751.
Sostiene che le funzioni della Fincalabra siano ancora da definire e che il conflitto di
interessi, da tempo paventato, si è materializzato concretamente in quanto il
Presidente di Fincalabra è stato anche Presidente di
Confindustria Calabra.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10751 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto, indi espone il contenuto dell’emendamento
protocollo numero 10727, facendo riferimento all’approvazione della legge che
proroga gli stages , prevedendo al contempo una
adeguata copertura finanziaria, esattamente di 10 mila euro per ogni stagista.
Si dichiara favorevole
all’emendamento proposto anche perché la cifra prevista andrà a coprire tutto
il periodo di tempo fino a giugno-luglio del prossimo anno.
Esprime il suo assenso ed
esorta
Acquisito il parere favorevole
della Giunta e del relatore, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10727 che è approvato, dichiarando che diventerà l’articolo 22 quindicies.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10659, teso a rilanciare le attività
dell’Ente Fiera di Cosenza, attraverso l’utilizzo degli spazi espositivi del Comac, anche al fine di evitare che entrambe le strutture
possano incorrere in un deficit finanziario. Dato atto all’assessore ed al
Dipartimento dell’impegno per trovare soluzioni concrete che però non sono
state individuate, chiede di operare affinché venga consentita la “vivibilità”
economica delle due strutture.
Invita la Giunta ad accogliere
l’emendamento per evitare ulteriori danni all’Ente Fiera di Cosenza ed al Comac.
Assunto l’emendamento e
condiviso l’intervento del consigliere Chiappetta,
chiede l’approvazione dello stesso.
Si dichiara favorevole all’emendamento.
Pur apprezzando le motivazioni
che hanno indotto alle presentazione dell’emendamento, chiede al consigliere Chiappetta di ritirarlo.
Condiviso l’intervento del
consigliere Chiappetta, si dichiara sostenitore delle
sue argomentazioni.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10659 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto.
Espone il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10627 che aggiunge il comma 7 all’articolo
23.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10627 e, acquisito il parere positivo della Giunta e del
relatore, lo dichiara approvato.
Si richiama al contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10660.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10660 e, acquisito il parere positivo della Giunta e del
relatore, lo dichiara approvato.
Espone il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10619, sostenendone l’importanza per i 3
aeroporti della Regione Calabria.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10619 e, acquisito il parere positivo della Giunta e del relatore,
lo dichiara approvato, dichiarando che diventerà l’articolo 23bis.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10720, sostenendo che con lo stesso si
realizza un contenimento della spesa.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10720 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto, indi pone ai voti l’art. 23 che, come emendato,
è approvato.
Comunicato che è stato
presentato un sub emendamento, protocollo numero 10836, a firma dei consiglieri
Tripodi e Fedele, con il quale si chiede l’abrogazione dell’articolo 24, lo
pone ai voti riferendo che è approvato e, pertanto, viene abrogato l’articolo
24.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10752 a firma del consigliere Battaglia.
Illustra l’emendamento con il
quale si chiede l’abrogazione dell’articolo 25, richiedendo all’Esecutivo
regionale maggiore coerenza nelle proprie decisioni, rilevando l’esistenza di
un “doppio binario” tra una politica di riduzione dei costi e la previsione di
nuove voci di spesa, motivando la sua contrarietà all’articolo sia con la spesa
per la nomina di due figure di vertice(segretario generale e direttore
generale) presso l’amministrazione del Consiglio sia per l’abbassamento dei
requisiti necessari per ricoprire funzioni delicate che richiederebbero, invece
esperienza ed alta professionalità.
Precisa che la disposizione
prevede solo la possibilità e non piuttosto l’obbligo di disgiungere le
funzioni di Direttore generale e quelle di Segretario Generale, che viene
giudicato invece essenziale attesa la delicatezza delle funzioni da svolgere.
Chiede la votazione per appello
nominale.
Dispone la chiama.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione.
Presenti e votanti 38. Hanno votato si 10. Hanno votato no 28. Dichiara quindi
respinto l’emendamento protocollo numero 10752. Indi, passa all’emendamento
protocollo numero 10702 a firma del consigliere Nucera
che viene riformulato con la precisazione fino ad un massimo di sei mesi, lo
pone in votazione riferendo che è approvato così come riformulato. Indi,
comunicato che gli emendamenti protocollo numero 10704, a firma Nucera e Nicolò, protocollo numero 10676 a firma Tripodi e Nucera, protocollo numero 10613 a firma Nicolò e Amato,
sono ritirati, pone in votazione l’articolo nel suo complesso che è approvato.
Comunicato che sull’articolo 26
non sono stati presentati emendamenti pone in votazione l’articolo nel suo
complesso che è approvato.
Comunicato che sull’articolo 27
non sono stati presentati emendamenti pone in votazione l’articolo nel suo
complesso che è approvato.
Comunicato che sull’articolo 28
non sono stati presentati emendamenti pone in votazione l’articolo nel suo
complesso che è approvato.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10739 a firma del consigliere Bova con il quale si chiede
l’abrogazione dell’articolo 29 comma 4 ter.
Chiede che, essendovi un sub
emendamento completamente sostitutivo, venga posto in votazione prima il sub
emendamento.
Non condivide quanto detto dal
consigliere Bova e chiede sia esaminato l’emendamento protocollo numero 10748 a
sua firma, con il quale chiede l’abrogazione dell’articolo 29, richiamandosi al
rispetto dei principi della legge numero 13 del 2002, ribadendo l’autonomia dei
gruppi consiliari e ricordando che è giacente in Commissione una norma con la
quale si chiede l’abrogazione complessiva del finanziamento dei gruppi
consiliari.
Posto in votazione
l’emendamento protocollo numero 10748 che è respinto passa al sub emendamento
protocollo 10834, a firma Fedele, Bilardi, Tripodi e
Serra, che dispone che l’Ufficio di Presidenza adotti apposito regolamento che
disciplina procedure e modalità di utilizzazione di ciascun gruppo.
Insiste sul ritiro
dell’articolo 29, precisando che l’Ufficio di Presidenza può compiere soltanto
atti amministrativi e non apportare modifiche legislative.
Concordando con il consigliere Battaglia sul rispetto della gerarchia
delle fonti, propone che la disposizione segua l’iter previsto per le
modifiche legislative.
Invita i Capigruppo ai banchi della Presidenza.
(I capigruppo
si avvicinano ai banchi della Presidenza)
Comunica che gli emendamenti protocollo numero 10834,
a firma Fedele, Bilardi, Tripodi e Serra e protocollo
numero 10739 a firma del consigliere Bova sono ritirati e, pertanto, l’articolo
29 viene abrogato.
pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10820, a sua firma, che integra la disposizione
in merito alla cessazione del rapporto di lavoro dei dipendenti del Consiglio
regionale che hanno maturato 40 anni di servizio, facendo salve “particolari
esigenze organizzative e funzionali”
Si rimette alla volontà
dell’Aula, nel rispetto della piena autonomia organizzativa del Consiglio.
Pone ai voti l’emendamento che
è approvato e l’articolo 30 per come emendato che è approvato.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero10642, a sua firma e del Presidente della Giunta
regionale, che dispone l’abrogazione dell’articolo 31.
Rende nota la presentazione di
un emendamento che propone una diversa formulazione dell’articolo.
Fa notare che, per diposizione
espressa del Regolamento interno del Consiglio, occorre discutere
prioritariamente gli emendamenti abrogativi.
Concorda e pone in votazione
l’emendamento protocollo numero10642, soppressivo,
che viene approvato, indi pone in votazione l’emendamento protocollo numero
10833 a firma Morelli, che viene approvato, introducendo una nuova formulazione
dell’articolo 31 e, nello specifico, prevedendo un corso concorso per la
copertura dei posti di qualifica dirigenziale vacanti nei ruoli della Giunta
regionale e del Consiglio regionale attraverso un corso- concorso aperto ai
dipendenti regionali in possesso dei requisiti previsti per la qualifica
dirigenziale.
Pone ai voti l’articolo 31 per
come emendato ed è approvato.
Esprime dubbi sulla
compatibilità del contenuto dell’articolo con la normativa nazionale.
Esprime parere contrario.
Esprime parere ugualmente
contrario.
Pone ai voti l’articolo, che è
respinto.
Propone di cassare il secondo
comma.
Critica tale procedura, sottolineando
che non è ammissibile la presentazione orale di emendamenti.
Esprime parere favorevole alla
proposta del consigliere Fedele.
Riferisce l’esistenza di un
accordo Ente Fiera-Comune- Provincia e manifesta consenso all’abrogazione del
secondo comma.
Pone ai voti l’articolo 33
primo comma che è approvato, indi l’articolo 33 secondo comma che è respinto.
Pone ai voti l’articolo 33 come
emendato, che è approvato.
Illustra il contenuto del
l’emendamento protocollo numero 10774, che introduce l’articolo 33 bis che
prevede il prosieguo dell’attività del Centro di Monitoraggio per la sicurezza
stradale di Crotone.
Chiede il ritiro
dell’emendamento, rendendo nota la volontà della Giunta regionale di avvalersi
dell’esperienza del Centro per replicarne l’esperienza nelle altre Province,
con l’impegno formale di garantirne la continuità.
Preso atto dell’impegno, ritira
l’emendamento.
Illustra il contenuto
dell’emendamento protocollo numero 10698, premettendo che la Corte
Costituzionale ha chiarito che la competenza concorrente delle Regioni è
limitata dai principi fondamentali dell’ordinamento, pertanto chiede
l’abrogazione dell’articolo e la votazione per appello nominale.
Chiede chiarimenti sulla
votazione dell’articolo in Commissione, rammentando che la stessa si è conclusa
con voto unanimemente positivo, fatta salva l’astensione del consigliere Nucera, che oggi il consigliere Censore, pertanto,
manifesta un convincimento diverso da quello espresso in Commissione, privo, a
suo dire, di argomenti a sostegno. Richiama l’emendamento protocollo numero
10754 a firma Battaglia, che sullo stesso articolo, propone l’incompatibilità
della carica di Sindaco o assessore di Comuni calabresi solo se di popolazione
superiore a 15.0000 abitanti, sulla base del dettato dell’articolo 122
Costituzione, nonché della legge nazionale che, enumerando le ipotesi tassative
di incompatibilità, fa salve per le altre, la facoltà di scelta delle Regioni.
Affermato che è legittimo avere
delle opinioni divergenti, sottolinea come la Consulta si sia pronunciata,
riguardo alla legge elettorale siciliana, sulla questione della ineleggibilità
che diventava di fatto incandidabilità in quanto la
Corte costituzionale ha bocciato la proposta della Regione Sicilia sulla base
del principio che nessuna Regione può legiferare sul diritto di un cittadino se
candidarsi o meno.
Asserisce che, a suo avviso, è
possibile scegliere se rischiare o meno approvando una norma come questa,
considerando però, il contesto in cui la stessa deve essere inserita, la
situazione finanziaria degli Enti locali al momento nonché la possibilità che
la norma venga impugnata innanzi alla Consulta con una consequenziale perdita
di tempo.
Affermato di essersi astenuto
in Commissione in quanto dubbioso circa la legittimità della norma, sottolinea
come l’articolo 122 della Costituzione al secondo comma sancisce che nessuno
può contemporaneamente appartenere ad un Consiglio, ad una Giunta regionale o
ad uno dei due rami del Parlamento e come la sentenza della Corte costituzionale
numero 3 del 2003 dispone nei confronti della Regione Lombardia che la stessa
debba attenersi al principio del divieto di più cariche politiche ricoperte
contemporaneamente.
Propone di varare una norma,
magari con l’ausilio del Governo centrale, in cui vengono legiferate in modo
certo ed inequivocabile le condizioni di ineleggibilità e di incompatibilità in
caso di svolgimento di più cariche pubbliche.
Asserisce di intervenire per
specificare che la votazione in Commissione è avvenuta a maggioranza così come
può confermare il Presidente della stessa e che la sentenza della Consulta sia
stata una sentenza interpretativa dell’articolo 122 della Costituzione che
definisce la questione in modo chiaro definendo che è impossibile ricoprire più
cariche pubbliche contemporaneamente.
Sottolinea, infine, come sia
una forzatura approvare una norma del genere in un momento in cui si assiste al
richiamo all’etica politica da parte del Presidente della Repubblica Napoletano
,peraltro con un dispositivo che risulta essere una stortura in una Calabria
che oggi più che mai ha bisogno di norme costituzionalmente ineccepibili.
Vestiti i panni del cittadino
ed evidenziate, quindi, le alte percentuali di disaffezione dai partiti e dalla
politica e la pessima reputazione di cui gode la classe politica in genere,
ritiene che l’articolo di fatto inibisca l’accesso dei giovani alle cariche
elettive, indi, superate le motivazioni di carattere strettamente giuridico, ritiene
che l’incompatibilità in discussione rappresenti una questione di opportunità,
ricordando in proposito una sua proposta di modifica statutaria tesa ad inibire
la candidatura per chi abbia espletato due mandati consecutivi.
Giudicati inaccettabili i
giudizi espressi dal consigliere Censore ed evidenziato come sia opportuno
ricondurre la discussione in termini di equilibrio e pacatezza, condivide le
osservazioni del consigliere Adamo circa le valutazioni di carattere etico ricadenti
sui partiti, sui soggetti che accetteranno le eventuali candidature ed infine
sui cittadini che esprimeranno il voto ed esprime il suo voto favorevole
all’articolo così come contenuto nel Collegato.
Giudicato delicato il tema ed
evidenziato che tali riforme non andrebbero inserite in un Collegato alla
finanziaria, ritiene che l’articolo andrebbe soppresso, senza tenere conto
delle motivazioni giuridiche. Dichiara, quindi, nel merito di essere favorevole
alle ipotesi di ineleggibilità, ribadendo che l’intera assemblea dovrebbe
approfondire la tematica ed affrontarla in una legge ad hoc.
Condivise in parte le
osservazioni del consigliere Magarò, chiede una breve
sospensione dei lavori per conferire al banco della Presidenza.
Chiede ripetutamente e
concitatamente la parola.
Comunica che prima di concedere
la parola al consigliere Serra dovrà mettere ai voti la richiesta di conferire
al banco della Presidenza avanzata dal consigliere Orsomarso.
Annuncia che abbandonerà i
lavori se non gli verrà data la parola.
Per dichiarazione di voto,
riferisce in merito alle dichiarazioni del consigliere Adamo inerenti ad una
presunta approvazione all’unanimità dell’articolo 34, che i consiglieri Censore
e Talarico D. avevano precisato al Presidente Morelli
di verbalizzare il loro voto contrario, stigmatizzando la scelta di trattare un
tema così delicato in sede di discussione di bilancio, in assenza di supporto
tecnico e richiedendo l’ausilio degli uffici legislativi del Consiglio
regionale.
Riferisce che la richiesta di
sospensione del consigliere Orsomarso era finalizzata
a trovare soluzioni ampiamente condivise.
Appreso che l’articolo è stato
approvato in Commissione all’unanimità, con l’astensione del solo consigliere Nucera, ricorda che il Presidente della Provincia di
Cosenza ricoprì per oltre un anno anche la carica di deputato, ritenendo che la
scelta di ricoprire doppi mandati, ove consentita, sia a totale carico dei
soggetti interessati. Annuncia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo
all’articolo 34, invitando i consiglieri di maggioranza a votare coerentemente rispetto
a quanto già fatto in Commissione.
Appellandosi al senso di
responsabilità dei consiglieri e ricordato che le modifiche del Titolo V della
Costituzione hanno sancito l’incompatibilità tra la carica di consigliere
regionale e quella di Sindaco, evidenzia che la norma verrà, a suo avviso,
impugnata dal Governo e dichiarata incostituzionale, ritenendo altresì che la
tematica rappresenti un problema etico di non poco conto, indi chiede il voto
per appello nominale.
Ritira la richiesta di sospensione.
Invita i capigruppo al banco
della Presidenza.
Osserva che la proposta dovrà essere
alternativamente ritirata o votata.
Chiede vengano rispettate le
prerogative del Presidente e che si sospenda brevemente la seduta.
Convoca i capigruppo al banco
della presidenza.
(I
Capigruppo si recano al banco del Presidente)
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10698 e dispone la chiama.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della
votazione: Presenti e votanti 32. Hanno risposto si 9. Hanno risposto no 22.
Astenuti 1. Dichiara, quindi, respinto l’emendamento protocollo numero 10698.
Presidenza del
Presidente Francesco Talarico
Chiede che il Presidente della
seconda Commissione, Morelli, riferisca l’esito della votazione dell’ultima
seduta di Commissione.
Riferisce, in qualità di
Presidente della Commissione consiliare bilancio, che i consiglieri Talarico Domenico e Censore da verbale risultano aver
votato contro l’inserimento dell’articolo 34 del Collegato.
Chiede di sapere dal Presidente
Morelli quale sia stato l’esito della votazione, così come proclamato a
microfono, ritenendo sia un fatto grave la registrazione successiva a verbale
di un eventuale voto contrario, indi chiede che nella prossima seduta di
Consiglio regionale nel corso della lettura del verbale venga dato conto del
contenuto del resoconto integrale della Commissione bilancio confrontato con i
verbali della Commissione medesima.
Chiarisce che in sede di
Commissione non si procedeva a dichiarare di volta in volta il proprio voto,
essendo palese, a suo dire, che il Gruppo del PD votasse sfavorevolmente.
Assicura che effettuerà le
dovute verifiche.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10754 e, acquisito il parere negativo della Giunta e del
relatore, lo dichiara respinto.
Quindi pone in votazione
l’articolo 34 nel suo complesso e lo dichiara approvato.
Pone in votazione l’articolo 35
nel suo complesso e lo dichiara approvato.
Si pronuncia favorevolmente in
relazione all’emendamento con protocollo numero 10765, salvo parere
obbligatorio della Commissione consiliare competente da esprimersi entro 30
giorni.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10765 e, acquisito il parere positivo della Giunta e del
relatore, lo dichiara approvato.
Quindi pone in votazione
l’articolo 36 nel suo complesso che è approvato, come emendato.
Dichiara cassato l’articolo 37,
stante la richiesta della Giunta.
Rilevata la mancanza di
emendamenti, pone in votazione l’articolo 38 nel suo complesso e lo dichiara
approvato.
Rilevata la mancanza di
emendamenti, pone in votazione l’articolo 39 nel suo complesso e lo dichiara
approvato.
Illustra le problematiche
legate all’articolo 40 per quanto attiene alla riorganizzazione ed al rilancio
del trasporto pubblico legate alla scarsa disponibilità di risorse finanziarie.
Propone pertanto di cassare
l’articolo 40.
Acquisito il parere favorevole
della Giunta, dichiara cassato l’articolo 40.
Successivamente, pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 10723 e, acquisito il parere positivo
della Giunta e del relatore, lo dichiara approvato.
Rilevata la mancanza di
emendamenti, pone in votazione l’articolo 41 nel suo complesso e lo dichiara
approvato.
Rilevata la mancanza di
emendamenti, pone in votazione l’articolo 42 nel suo complesso e lo dichiara
approvato.
A questo punto, dichiara
ritirati i seguenti emendamenti con protocollo numero: 10658, 10632, 10633, 10605,
10756, 10667, 10685, 10699, 10626, 10625, 10623, 10680, 10681, 10677, 10678,
10679, 10686, 10687, 10688, 10683, 10684, 10675, 10674, 10673, 10671, 10690,
10691, 10665, 10662, 10666, 10664, 10631, 10682, 10689.
Passa all’emendamento protocollo
numero 10824 a firma dei consiglieri Aiello Pietro e
Fedele, relativo alle deliberazioni dei consigli comunali che costituiscono
variante agli strumenti urbanistici soltanto quando le aree da destinare mutano
la destinazione urbanistica, con procedura in questo caso individuata dalla L.R numero 19/2002. Pone ai voti l’emendamento che è
approvato.
Pone ai voti l’articolo 42 nel suo complesso che è
approvato.
Rilevata la richiesta della
Giunta di abrogazione dell’articolo che a causa di un refuso ha il medesimo
contenuto dell’articolo 22 sexies, dichiara cassato
l’articolo 43. Riferisce che è stato presentato un sub emendamento protocollo
numero 10839, a firma del consigliere Bilardi, che
prevede l’inserimento di un articolo dopo l’articolo 43.
Rileva l’improcedibilità attesa
l’assenza di un emendamento al riguardo.
Concorda sull’improcedibilità.
Comunica che il sub emendamento
viene ritirato. Indi, passa all’emendamento protocollo 10837 a firma Fedele che
a seguito della medesima eccezione di improcedibilità sollevata dal consigliere
Battaglia, viene ritirato.
Pone ai voti l’articolo 44 che
viene approvato, indi la legge nel suo complesso che viene approvata.
Passa all’emendamento
protocollo numero 10657 a firma Censore, Guccione e Aiello che prevede lo spostamento della dotazione
finanziaria destinata per la legge 13/79 sul capitolo della legge 28/2009.
Preso atto della richiesta della Giunta di ritiro per trattare l’emendamento
protocollo numero 10661 a firma del consigliere Chiappetta,
comunica che l’emendamento protocollo numero 10657 viene ritirato e
l’emendamento protocollo numero 10661 viene approvato. Comunicato che
l’emendamento protocollo numero 10696 a firma Tripodi viene ritirato, passa
all’emendamento protocollo numero 10773 a firma del consigliere Sulla.
Evidenzia la necessità di
aumentare di 35 mila euro la dotazione finanziaria per l’istituzione del centro
regionale dell’autonomia del non vedente .
Pone ai voti l’emendamento che
viene respinto con il parere negativo del relatore e della Giunta. Comunicato
che gli emendamenti protocollo numero 10663, numero 10669, 10670 a firma Nucera vengono ritirati, l’emendamento protocollo numero
10694 a firma Nucera e Tripodi è stato assorbito,
l’emendamento protocollo numero 10726 a firma Aiello
viene ritirato, passa all’emendamento protocollo numero 10636 a firma del
consigliere Gallo.
Precisa che si tratta di
unificare due capitoli di spesa con il parere su cui si sono espressi
favorevolmente il Dipartimento e l’assessorato.
Pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 10636 che è approvato. Passa all’emendamento protocollo
numero 10755 a firma del consigliere Battaglia.
Chiede all’Assessore Caridi le motivazioni per cui con il maxi emendamento della
Giunta è stata eliminata la voce già esigua che prevedeva il trasferimento
delle risorse alle Province sull’artigianato artistico tradizionale.
Rilevato il parere negativo
dell’Assessore Caridi, pone ai voti l’emendamento che
è respinto. Comunica che gli emendamenti protocollo numero 10635, numero 10634
a firma del consigliere Imbalzano sono ritirati con
l’impegno della Giunta di adeguamento in fase di assestamento di bilancio,
l’emendamento 10757 a firma dei consiglieri Principe, Battaglia, Scalzo e Maiolo, fatto proprio da Censore, viene respinto,
l’emendamento protocollo numero 10629 a firma Serra e Rappoccio
viene ritirato, passa all’emendamento protocollo numero 10721 del Gruppo
consiliare di Italia dei valori.
Illustra l’emendamento che
prevede l’aumento della dotazione organica per l’istituzione del progetto
donna, per il fondo regionale per le politiche sociali ed altri.
Pone ai voti l’emendamento che
è respinto con il parere negativo del relatore e della Giunta. Indi pone in
votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati e la legge nel suo
complesso che è approvata.
Pone in discussione l’emendamento protocollo
numero 10701.
Illustra l’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 10701 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 10695.
Dichiara di ritirare l’emendamento
trasformandolo in raccomandazione.
Pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 10668.
Dichiara di ritirare l’emendamento.
Pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 10728, lo pone ai voti è approvato per la cifra
di 500 mila euro, comunica che il programma stage sarà finanziato con 550mila
euro, il consorzio del bergamotto per 250 mila euro e che il saldo del bilancio
sarà accreditato al consiglio regionale, pone in votazione gli articoli
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15 e 16 che sono approvati e la legge nel suo
complesso che è approvata.
Pone ai voti il bilancio del
Consiglio regionale per come approvato dalla riunione dei capigruppo, che è
approvato.
Pone ai voti il provvedimento
amministrativo numero 91/9, che è approvato.
Ringraziati i consiglieri per i
contributi offerti all’approvazione della manovra finanziaria, avvenuta nei
termini prescritti dalla legge, ringrazia inoltre l’assessore Mancini e tutta
la struttura, auspicando di riuscire a mantenere gli impegni assunti e favorire
interventi utili al territorio.
Infine, porge i più cordiali
auguri di Buon Natale a tutti i consiglieri ed i presenti in Aula.
Associandosi agli auguri di
Natale del Presidente Scopelliti, toglie la seduta.
La seduta
termina alle 03,26 di giovedì 23 dicembre 2010
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)