SEDUTA DI LUNEDI’ 18
OTTOBRE 2010
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h.13,19
Fine lavori h.15,03
In memoria del consigliere
Francesco Fortugno
AIELLO Pietro, assessore all’urbanistica
Presidenza del
Presidente Francesco Talarico
La seduta inizia alle 13,19
NUCERA Giovanni, segretario questore
Legge il
verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Legge le
comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno del provvedimento relativo alla modifica del così detto “Piano casa”, modifica finalizzata a prorogare ulteriormente i termini entro cui i Comuni dovranno provvedere a deliberare per adeguarsi alla legge sul “Piano Casa”, (fino 120 giorni), stante la richiesta avanzata anche dall’Anci Calabria. La proposta mira a concedere ai Comuni ulteriori 45 giorni per deliberare in merito e ai cittadini la possibilità di modificare entro 60 giorni le richieste di SCIA presentate.
Illustrata ulteriormente la proposta del consigliere Dattolo, apre una discussione sulla richiesta avanzata.
Concorda con la proposta Dattolo in quanto la stessa risponde ad una richiesta avanzata dall’ANCI Calabria e da molti Sindaci di Comuni calabresi volta a dare la possibilità ai Comuni di adeguarsi alle direttive del cosiddetto “ Piano Casa”, conclude chiedendo, visto l’impegno già preso in Aula, quali sono i tempi per l’approvazione dei regolamenti riguardanti la legge in discussione.
Riferito di aver presentato, con tutti i capigruppo di minoranza, una modifica al Piano casa molto simile, che prevede una proroga per i Comuni di 180 giorni , stante l’importanza della delibera che i Comuni dovranno approvare, conclude chiedendo che venga osservato un minuto di silenzio in memoria del Vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno ucciso cinque anni fa.
Associatosi alla richiesta presentata dal consigliere Principe, si appella alla maggioranza perché valuti l’opportunità di prevedere un termine di proroga superiore.
Riferito che la proroga di 45 giorni va nella direzione di stimolare i Comuni che ancora non hanno deliberato per adottare la legge definita “Piano CASA”, sottolinea come la concessione di un termine ancora più ampio mortificherebbe quei Comuni che hanno già deliberato e quindi, adottato la norma
Pone ai voti la richiesta di inserimento avanzata dal consigliere Dattolo che è approvata.
Pone ai voti la proposta avanzata dal consigliere Dattolo che è approvata.
Così come proposto dal consigliere Principe dispone che l’Aula si levi in piedi ed osservi un minuto di silenzio in memoria del consigliere Francesco Fortugno, il cui quinto anniversario della morte è ricaduto sabato scorso.
(I consiglieri
in piedi osservano un minuto di silenzio)
Pone ai voti la richiesta di inserimento all’ordine del giorno della proposta del consigliere Principe di modifica dell’articolo 4 della legge regionale 21/2010.
Illustra la proposta di modifica affermando di rimettersi alla responsabilità del Presidente del Consiglio regionale in quanto la stesura della norma approvata dal Consiglio regionale non rispecchia la volontà dello stesso in quanto lo stesso si era determinato decidendo di non estendere l’ampliamento del 20% a quei fabbricati che superano i 1000 metri cubi.
Conclude affermando che la proposta in discussione, avanzata da tutti i capigruppo di minoranza chiede che venga ripristinata l’esatta volontà del Consiglio regionale.
Ricordato che la proposta di modifica del consigliere Principe è uguale al testo dell’emendamento dallo stesso già presentato e bocciato in sede di Commissione, e data lettura di uno stralcio di resoconto integrale della seduta di Commissione cui fa riferimento, al fine di ricordare che già in quella occasione si era dichiarato favorevole solo alla parte di emendamento inerente il limite volumetrico, ribadisce, oggi come allora, che una approvazione della proposta stravolgerebbe di fatto il senso della legge.
Preso atto delle considerazioni emerse, ricorda che gli emendamenti presentati da lui e dall’assessore Gentile erano tesi ad evitare “forme di anarchia”, dovendosi intendere che il testo si riferisca all’unità strutturale e non immobiliare, indi chiede di poter conferire con i Capigruppo al banco della Presidenza per poter meglio specificare il senso da attribuire al testo.
Preso atto del chiarimento dell’assessore Aiello e sottolineato come il testo non possa riferirsi alle unità immobiliari, chiede di potersi anch’egli avvicinare al banco della Presidenza.
Invita i capigruppo al banco della Presidenza, indi sospende brevemente la seduta.
Espone la soluzione concordata dai capigruppo, consistente nel rinvio della proposta di modifica proposta dal consigliere Principe, per inserirla al primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta. Indi viene introdotto il primo punto all’ordine del giorno, riguardante l’introduzione del question time.
Illustra il
contenuto della proposta, tesa ad introdurre nel Regolamento interno del
Consiglio regionale l’istituto delle interrogazioni a risposta immediata, già
esaminata in seno alla Quinta Commissione permanente Riforme e decentramento.
Rileva la positività della modifica, per la tempestività assicurata alle
risposte e puntualizza che le interrogazioni saranno poste al primo punto all’ordine
del giorno dell’Assemblea, con tempi contingentati tanto per le esposizioni dei
proponenti, quanto per le risposte del Presidente della Giunta regionale, degli
Assessori e dei Sottosegretari.
Concordando
sull’articolato, invita a considerare l’opportunità di trasmissione televisiva,
eventualmente inserendola nel corpo della proposta.
Pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 9727.
Illustra il
contenuto dell’emendamento che chiede che anche le interrogazioni a risposta
scritta, decorsi 20 giorni dalla presentazione, vengano poste all’ordine del
giorno durante il “question
time”.
Comprese le
motivazioni alla base dell’emendamento, invita a non confondere i due istituti,
per non vanificare la natura del question time, dichiarando pertanto il voto contrario del gruppo, ma
sollecitando l’intervento del Presidente del Consiglio regionale per una
sollecita definizione delle interrogazioni pendenti.
Chiarendo che
l’intento dell’emendamento, lungi dall’essere polemico, mira ad ottimizzare
l’efficienza dei lavori dell’Assemblea, non comprende quale sia l’impedimento
ad inserire all’ordine del giorno del Consiglio le interrogazioni a risposta
scritta trascorsi i 20 giorni
Dichiarando
il parere negativo, riferisce che il contenuto della proposta è già stato
esaminato dalla Commissione competente e ritenuto estraneo al contenuto
dell’articolo 122, dedicato al question time e non alle interrogazioni a risposta scritta.
Preso atto
del parere, pone in votazione l’emendamento, che è respinto. Pone in
discussione l’emendamento protocollo
numero 9745, a firma Fedele.
Illustra il
contenuto dell’emendamento, che inserisce le parole “di rilevante importanza”
al comma 4, dell’emendamento protocollo numero 9746, che prevede l’automatica
decadenza dell’interrogazione per l’assenza in Aula dell’interrogante,
dell’emendamento protocollo numero 9747, che prevede che il Presidente del
Consiglio possa disporre le forme più adeguate per garantire pubblicità alle
interrogazioni a risposta immediata, ivi compresa la ripresa audiovisiva
precedentemente richiesta dal consigliere Principe.
Pone in
votazione gli emendamenti testè illustrati, che
risultano approvati, ed il testo nel suo complesso, come emendato, che è
approvato.
Suggerisce,
in relazione alle interrogazioni già presentate, che sarebbe opportuno
ripresentarle per favorire l’ordinato svolgersi dell’esame.
Espone il
contenuto della proposta, che si propone di fornire un sostegno concreto al
mondo del volontariato, ed in particolare quello che opera nel campo socio-
sanitario, recuperando il notevole ritardo della Regione rispetto alla
normativa nazionale, risalente al 1953. Chiarisce che attraverso il lavoro
coordinato dell’Ufficio di Presidenza e del dipartimento bilancio sono stati
esaminati i possibili profili di impugnazione, come gli oneri finanziari,
quantificati in soli 26 mila euro, a fronte di un grande beneficio per le
associazioni; illustra le limitazioni oggettive di applicazione al beneficio
che sono emerse dal lavoro della Commissione, riguardanti il vincolo di
proprietà dell’autoveicolo, la cilindrata, l’esclusivo uso per fini sociali di
trasporto disabili, eccezion fatta per i veicoli di trasporto di natura
sanitaria. Concludendo, sottolinea la necessità di pervenire in tempi brevi ad
un testo organico sui tributi regionali.
Ringraziando
il Presidente della seconda Commissione permanente per la collaborazione,
ritiene che il testo definitivo fughi i dubbi precedentemente esposti e pertanto
dichiara il voto favorevole del gruppo.
Pone ai voti
l’articolo 2 bis che è approvato, l’articolo 2 ter
che è approvato e la proposta di legge 3/9^ nel suo complesso, che è approvata.
Illustra la
proposta, che prende atto del definanziamento di
interventi che non hanno assunto obbligazioni giuridicamente vincolanti e
propone il riparto delle risorse finanziarie programmabili derivanti dai
rientri finanziari ai sensi del punto 15 dell’Accordo Stato- Regioni del
12.2.2009. Chiarisce che la proposta vanta il parere favorevole della sesta e
della seconda commissione permanente. Pertanto ne propone l’approvazione, demandando al presidente della Giunta regionale
di concordare con il Ministero dello Sviluppo Economico come definire tempi e modalità di assegnazione
delle risorse.
Pone ai voti
la proposta, che è approvata.
Illustra la
proposta che prevede l’inserimento dell’area vasta della Piana e
dell’Aspromonte nel Programma di sostegno alle Aree urbane e regionali, già
positivamente esaminata dalla seconda e dalla sesta commissione, e la cui
concreta attuazione è legata alla definizione dei fondi FAS, ancora in corso di
definizione.. Conclude chiedendo di ricomprendere i Comuni dai 15.000 ai 30.000
abitanti nel sistema delle aree urbane regionali.
Preso atto
che la proposta riprende una delibera della precedente Giunta regionale, nella
quale si prevedeva analogo trattamento alle aree urbane di Crotone e Vibo,
chiede come mai queste non sono ricomprese nella proposta, considerando che
tale previsione valorizzava le piccole province.
Confermando
che l’assessore al bilancio ha
convalidato il provvedimento della precedente Giunta regionale cui accennava il
consigliere Censore, chiarisce che le aree citate sono già comprese.
Considerando
che tuttavia esse non sono citate nella proposta, chiede che alla prossima seduta sia integrata la previsione per le province
di Crotone e Vibo.
Pone ai voti
la proposta che è approvata.
Illustra la proposta di provvedimento relativa alla modifica degli aiuti
di stato numero 723/2003 per le imprese agricole e alla capitalizzazione del
fondo con l’importo di 10 milioni di euro, a norma dell’articolo 11, comma 2
della legge regionale 26 febbraio 2010 numero 8, al fine di dare l’opportunità
alle piccole e medie imprese di entrare nel mercato dei capitali.
Richiamata la relazione, in sesta Commissione, del Dirigente del Settore
Dipartimento Agricoltura che ha esposto le motivazioni che hanno portato la
Giunta a proporre la ricapitalizzazione del fondo per gli investimenti
produttivi nel settore agricolo e ha precisato che il provvedimento non implica
una rimodulazione del Programma generale di riferimento in quanto non viene
modificata la dotazione finanziaria iniziale, precisa che la Commissione ha
espresso parere favorevole con la raccomandazione di definire criteri di
selezione delle operazioni che consentano parità di accesso al regime di aiuto
per la piccola e media impresa.
Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi si passa al successivo punto
all’ordine del giorno.
Propone di
rinviare la trattazione della proposta all’ordine del giorno in quanto trattasi
del programma di attività predisposto dal precedente Comitato e, pertanto, di
esaminare quello che sarà predisposto da quello appena nominato.
Accoglie la
proposta di rinvio e, considerato che non vi sono altri punti all’ordine del
giorno, toglie la seduta, comunicando che il Consiglio sarà convocato a
domicilio.
La seduta termina alle
15.03
La dirigente del
Servizio
(dott.ssa Ester Latella)