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IX^ LEGISLATURA

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

7.

 

SEDUTA DI VENERDI’ 23 LUGLIO 2010

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

 

 

Inizio lavori h.12,22

Fine lavori h.20,00

 

INDICE

Comunicazioni

PRESIDENTE

Proposta di legge statutaria n. 1/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Abrogazione del comma 4 bis dell'art. 35 dello Statuto della Regione Calabria " (seconda lettura)

PRESIDENTE

Informativa del Presidente della Regione sullo stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario- Dibattito -

PRESIDENTE,*

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

AIELLO Ferdinando (FDS)

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

CENSORE Bruno (PD)

CICONTE Vincenzo Antonio (Autonomia e Diritti)

DE MASI Emilio (IDV)

GALLO Gianluca (UDC)

GIORDANO Giuseppe (IDV)

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

LOIERO Agazio (PD)

MAGNO Mario (PDL)

ORSOMARSO Fausto (PDL)

PACENZA Salvatore (PDL)

PARENTE Claudio (Scopelliti Presidente)

PRINCIPE Sandro (PD)

SALERNO Nazzareno (PDL)

SCALZO Antonio (PD)

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale,*

TRIPODI Pasquale Maria (UDC)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE,*,*,*

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

AIELLO Ferdinando (FDS)

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

FEDELE Luigi (PDL)

PRINCIPE Sandro (PD)

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Fedele, Bilardi e Tripodi sulla relazione del presidente Scopelliti inerente la situazione sanitaria in Calabria

Proposta di provvedimento amministrativo n.5/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Azienda Calabria Lavoro. Approvazione Rendiconto Generale relativo all'esercizio finanziario 2008 "

PRESIDENTE

MORELLI Francesco, relatore

Proposta di provvedimento amministrativo n.9/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (A.R.P.A.CAL) – Approvazione Rendiconto Generale all'esercizio finanziario 2003 "

PRESIDENTE

MORELLI Francesco, relatore

Proposta di provvedimento amministrativo n.12/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per l'Ambiente della Regione Calabria (ARPACAL) – Approvazione rendiconto generale esercizio finanziario 2004 "

PRESIDENTE

MORELLI Francesco, relatore

Proposta di provvedimento amministrativo n.13/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per l'Ambiente della Regione Calabria (ARPACAL) – Approvazione rendiconto generale esercizio finanziario 2005 "

PRESIDENTE

MORELLI Francesco, relatore

Proposta di provvedimento amministrativo n.42/9^ d'Ufficio di Presidenza recante: " Nomina consulenti Consiglio regionale "

PRESIDENTE,*

Proposta di legge n.35/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Approvazione Rendiconto Generale relativo all'Esercizio Finanziario 2009 "

PRESIDENTE

MORELLI Francesco, relatore

Proposta di legge n.45/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Integrazione e modifica alla legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 – Articolo 14 e articolo 27 "

PRESIDENTE

DATTOLO Alfonso, relatore

Proposta di legge n.24/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio "

PRESIDENTE,*

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

DATTOLO Alfonso, relatore,*

PRINCIPE Sandro (PD)

TALLINI Domenico, assessore al personale

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 12,22.

NUCERA Giovanni, segretario questore

Legge il verbale della seduta precedente.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

 

Proposta di legge statutaria n. 1/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Abrogazione del comma 4 bis dell'art. 35 dello Statuto della Regione Calabria " (seconda lettura)

 

PRESIDENTE

Pone in discussione la proposta specificando che la stessa perviene in Aula per l’approvazione in seconda lettura, legge l’unico articolo di cui è composta la proposta, pone in votazione la proposta di legge n 1/9^ che è approvata, indi introduce il secondo punto all’ordine del giorno.

Informativa del Presidente della Regione sullo stato di attuazione del Piano di rientro del debito sanitario

- Dibattito -

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Relazionando sullo stato di attuazione del Piano di rientro, premette che il tema in discussione genera grande interesse in quanto i cittadini calabresi si aspettano risposte importanti in un settore che versa in una situazione di incertezza circa la quantificazione del disavanzo, che resta ancora indefinito mentre durante la campagna elettorale la precedente maggioranza di centrosinistra ha sempre affermato che il disavanzo ammontava a circa due miliardi centosessantatre milioni di euro, tanto da far dire a qualche ministro che la Calabria era come una vettura che procedeva in senso contrario ma che non poteva essere sanzionata in quanto priva di targa.

Asserito che il disavanzo di due miliardi centosessantatre milioni di euro non è stato mai certificato dalla KPMG (advisor scelto dal Governo Berlusconi) e che forse l’amministrazione regionale precedente ha delegato qualche soggetto a quantificare queste cifre, sottolinea come la stessa KPMG sia servita all’amministrazione regionale allora in carica per porre in essere una strategia attraverso la quale addossare alla Giunta Chiaravalloti l’ottanta per cento del disavanzo della sanità.

Rammentato che nel 2008 veniva inviata in Calabria la cosiddetta Commissione Riccio-Serra la quale asseriva chiaramente che esistevano manager che non avevano titoli per svolgere quella mansione e che c’erano rischi elevati nel comparto della sanità, evidenzia come la relazione lasciata da quella Commissione non sia mai stata presa in considerazione dall’allora Governo regionale che anzi l’ha occultata perché rappresentava un problema per il disegno amministrativo che doveva compiere; ancora, prosegue, l’amministrazione regionale di centro sinistra allora in carica ci ha messo otto mesi per presentare un piano di rientro che non ha mai attuato con nessun atto consequenziale, facendo aumentare le spese di tutte le ASP calabresi, in quanto si sono stabilizzate settecento persone facendo aumentare l’indebitamento di dieci volte rispetto a quello che aveva lasciato la Giunta Chiaravalloti.

Asserisce, poi, che la società KPMG non ha mai certificato l’indebitamento ma di converso ha presentato due fatture, la prima per un milione e mezzo di euro più IVA e la seconda per 500 mila euro che l’attuale Giunta questa amministrazione regionale ha bloccato perché la stessa non aveva osservato gli accordi presi contrattualmente.

Sottolinea, inoltre, come KPMG dopo vari controlli incrociati aveva asserito che il debito verso fornitori, escluse le ASP di Cosenza e Reggio Calabria, ammontava a 496 milioni di euro e non ad un miliardo e 100 milioni di euro e che dopo ulteriori accertamenti questo debito invece è oggi quantificato in circa 207 milioni di euro, con un disavanzo totale che dovrebbe aggirarsi attorno agli 875 milioni di euro.

Dopo aver evidenziato come l’indebitamento delle varie ASP sia cresciuto di anno in anno, sottolinea come la copertura dello stesso toglie risorse destinate allo sviluppo della Calabria e che lo stesso deficit è causato dalle perdite registrate dalle varie ASP che hanno un surplus di personale, dal fenomeno della migrazione sanitaria e dalle prestazioni dei privati convenzionati.

Conclusa l’informativa sullo stato dell’arte, afferma che è necessaria una analisi di prospettiva, che si è elaborata scegliendo la strada del potenziamento delle ADI (assistenza domiciliare integrata), del miglioramento della rete ospedaliera che prevede 4 Hub (centri stella), 8 Spoke (strutture periferiche di riferimento collegate ai centri stella), 6 PS (Pronto Soccorso), 4 PPI Area Dis (punti primo intervento), 6 PPI H24, 3 PPI H12, del blocco del Turn-over evitando straordinari e di conseguenza rischi di cattiva sanità, della scelta che la Fondazione Campanella ritorni ad essere solo polo oncologico, della centralizzazione della distribuzione dei medicinali, dei pensionamenti, degli appalti posti in essere dalla SUA, della chiusura degli ospedali inutili e pericolosi con un risparmio di circa 150 milioni nel 2011 e di 250 milioni nel 2012.

Conclude asserendo che bisogna da subito avviare le procedure di risparmio al fine di realizzare in breve tempo una sanità al passo con le esigenze dei cittadini, con un coordinamento stringente dell’attività dei manager, ed afferma di augurarsi che il dibattito che seguirà possa far scaturire anche dalla minoranza dei suggerimenti volti a risolvere velocemente il problema sanità.

PRESIDENTE

Ringraziato il Presidente Scopelliti per la compiuta ed analitica relazione appena svolta, che, inevitabilmente, è andata oltre la iniziale previsione temporale, tranquillizza i consiglieri di minoranza ai quali sarà concesso un tempo più ampio per i loro interventi, mentre i consiglieri di maggioranza si atterranno a 10 minuti. Invita, pertanto, i consiglieri al tavolo della presidenza per iscriversi ad intervenire.

PRINCIPE Sandro (PD)

Reso grazie al Presidente per la possibilità di un intervento più lungo, preannuncia di non voler cadere nella polemica politica di tipo elettoralistico, sollecitata dall’intervento del presidente Scopelliti, ribadendo la disponibilità dell’opposizione ad un confronto costruttivo, abbandonando i toni della campagna elettorale ormai trascorsa.

Riconosciuti gli errori commessi dal centro sinistra nell’ultimo anno della legislatura relativamente al ritardo nella attuazione del piano di rientro del deficit sanitario e sottolineato il fallimento del regionalismo nella risoluzione del problema della sanità, evidenzia la necessità di formulare proposte concrete per la risoluzione della complessa problematica sanitaria senza perdersi in un inevitabile balletto di cifre relativamente al deficit sanitario, alla cui responsabilità non può sottrarsi neanche il Governo di centro-destra.

Ritenuto che il deficit, stimato al momento in 870 milioni di euro, sia destinato a crescere con l’inserimento dei dati relativi alle ASP di Cosenza e di Reggio Calabria, rivendica le scelte positive indicate nel piano di rientro elaborato dal centro-sinistra, ricordando in particolare le case della salute, che sono state riprese anche dall’attuale Esecutivo regionale.

Riconosciuta la sconfitta elettorale del centro-sinistra a causa degli errori commessi, sottolinea la responsabilità di chi ha vinto di dare risposte concrete ai cittadini calabresi, auspicando che il Consiglio regionale si riappropri del proprio ruolo istituzionale davanti ai cittadini calabresi.

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

SALERNO Nazzareno (PDL)

In qualità di Presidente della terza Commissione informa che la stessa sta compiendo, proprio in questi giorni, visite negli ospedali calabresi per verificare lo stato reale delle strutture sanitarie, toccando con mano la criticità dal momento che il settore è in una situazione di emergenza e necessita di interventi immediati. Le visite conoscitive fanno delineare un quadro reale sconfortante, si sono riscontrati sperperi ovunque, sale operatorie realizzate a norma di legge ma mai utilizzate e tante altre anomalie. E’ una situazione drammatica, quindi, a suo avviso, la proposta del Governo regionale va sostenuta, portata avanti e le polemiche vanno messe da parte. Evidenzia, inoltre, che le strutture non sono adeguate in termini di qualità e competenze, pertanto occorre avere coraggio nelle scelte da fare, oggi serve impegno sui territori per evitare che succeda quanto avvenuto nei presidi ospedalieri di Vibo e di Trebisacce, necessita una sanità che dia risposte immediate riqualificando gli ospedali ed il personale, anche tenendo conto del fatto che ci sono prestazioni del pubblico inferiori a quelle del privato a parità di personale. Conclude sottolineando che la Commissione continuerà con le visite presso tutti gli ospedali calabresi e che è dovere di tutti i consiglieri vincere e superare gli ostacoli.

PRESIDENTE

Ringrazia il Presidente Salerno per il lavoro che sta facendo la terza Commissione.

DE MASI Emilio (IDV)

Fatto notare che si sta parlando di uno dei diritti fondamentali dell’uomo, evidenzia come tale esigenza corre il rischio di essere disattesa, perché si sta parlando del futuro della sanità in modo imprecisato, si fa riferimento a quanto fatto e non fatto, mentre occorrerebbe, lo afferma anche da medico ospedaliero, rilanciare il settore attraverso un cambio culturale assoluto e incontestabile.

Occorre, a suo avviso, una prospettiva di sanità migliore, è facile, certo, dire che alcuni ospedali vanno chiusi ma contemporaneamente va analizzata la situazione sul territorio, perché è necessario parlare della medicina territoriale, della prevenzione e della razionalizzazione. Conclude affermando che il suo gruppo è disposto ad offrire il contributo che possa “santificare” il diritto alla salute dei cittadini.

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

CICONTE Vincenzo Antonio (Autonomia e Diritti)

Deluso dalla relazione del Presidente della Giunta regionale, da cui si aspettava la presentazione del Piano di rientro, censura l’insufficienza delle informazioni riportate, in particolare riguardo agli ospedali che andrebbero chiusi. Stigmatizza, quindi, la scelta del commissariamento, dubitando anche sul reale ammontare del deficit e non condividendo i giudizi di incapacità espressi sui manager ospedalieri, stante che, a suo dire, nel passato vi sono stati tentativi di risanamento. In merito alla costruzione di nuovi ospedali, rifacendosi all’esperienza della Regione Veneto, propone di valutare l’ipotesi di convenzioni pubblico/privato, attraverso l’affidamento ventennale delle strutture in cambio degli investimenti economici necessari all’edificazione.

Sottolinea, quindi, i meriti del precedente Esecutivo a suo avviso rappresentati dalla creazione sia della Stazione unica appaltante sia della rete di emergenza cardiologica.

In merito, poi, ai direttori generali delle aziende, cui a suo avviso va garantita assoluta autonomia, non condivide l’ingerenza della politica annunciata dal Presidente della Regione, giudicandola una errata invasione della politica sulla gestione. Aggiunge, inoltre, come sia necessario innanzitutto che tutti gli ospedali regionali abbiano tutte le specialità, capaci di offrire garanzie ai cittadini e che agli altri ospedali vengano garantite le tecnologie e le strutture adeguate con investimenti che a lungo termine garantiranno risultati.

Al Presidente della Giunta chiede di precisare il ruolo del Polo oncologico universitario, ricordando che la convenzione tra l’università e la Regione – all’epoca dell’esecutivo Chiaravalloti – venne siglata mentre al Pugliese Ciaccio era in costruzione il centro emo-oncologico che oggi, a suo dire, rappresenta un modello di qualità ed efficienza. Riguardo, invece, alla medicina generale censura l’accusa rivolta ai medici generici di contribuire alla spesa favorendo l’emigrazione sanitaria, concludendo con l’auspicio che si realizzi al più presto una integrazione reale tra territorio ospedale e Università.

MAGNO Mario (PDL)

Giudicato che l’intervento del Presidente Scopelliti sia stato capace di focalizzare la situazione reale della sanità calabrese, sostiene che le difficoltà attuali sono state causate sia da un aumento della spesa costante degli ultimi 40 anni, a causa del continuo aumento della spesa per il personale non controbilanciata da investimenti in termini di salvaguardia della salute del cittadino, sia, oggi in particolare, dall’indeterminatezza del disavanzo ed all’assenza di una certificazione certa, la cui mancanza addebita principalmente alla cattiva gestione manageriale. Ritenuto indispensabile, quindi, il commissariamento della sanità, ricorda – apprezzandoli – i recenti interventi a mezzo stampa dell’ex assessore Doris Lo Moro e del consigliere Nicola Adamo, al quale riconosce proposte interessanti e costruttive, sottolineando, però, come il Piano di rientro sia stato sottoscritto dal precedente Esecutivo regionale. In merito alla chiusura degli ospedali, sostiene come non si possa fare riferimento semplicemente all’analisi di dati statistici che non terrebbero conto delle difficoltà causate da errate scelte politiche o da forza maggiore, ad esempio ricorda che l’ospedale di Soveria Mannelli negli ultimi due anni ha registrato pochissimi ricoveri a causa del mancato completamento delle due sale operatorie e come, di contro, altre realtà siano state privilegiate, a suo dire, perché rappresentanti grandi bacini elettorali e quindi clientelari. Augurando che alla sanità venga restituita la dignità che le spetta ed auspicando la collaborazione delle opposizioni, ognuno per le proprie competenze e responsabilità, coglie l’occasione per apprezzare la compostezza dimostrata dai genitori di Federica Monteleone, vittima di malasanità, alla lettura della sentenza di condanna dei responsabili della morte della figlia.

LOIERO Agazio (PD)

Ritenuto che la complessità della problematica sanitaria calabrese, acuita dalla necessità di fronteggiare continue emergenze, debba essere affrontata dall’attuale Esecutivo regionale avvalendosi della fattiva collaborazione delle forze di opposizione, avrebbe desiderato scorgere nell’intervento del presidente Scopelliti una maggiore consapevolezza della drammaticità della situazione in cui versa il sistema sanitario regionale.

Dopo aver riconosciuta la responsabilità politica per gli errori commessi anche non personalmente, giudica il discorso del presidente Scopelliti irto di contraddizioni e caratterizzato da una non plausibile mancanza di conoscenza del problema.

Ricordata la propria esperienza di governo, caratterizzata dalla volontà di amministrare con la collaborazione delle forze di minoranza, rivendica le scelte positive compiute con il piano di rientro sanitario e, in particolare, i risultati conseguiti in termini di risparmio della spesa farmaceutica a seguito dell’istituzione della SUA, che può costituire un elemento forte per l’attuale Esecutivo regionale al tavolo Massicci e che per poter funzionare al meglio necessita di un potenziamento del personale, cui si potrebbe far fronte anche ricorrendo al personale del Consiglio.

Fatto rilevare l’importante ruolo delle case della salute, non riconosciuto dal Presidente Scopelliti durante la campagna elettorale ma oggi riattualizzato dal “governatore” stesso, rammenta la predisposizione, durante il suo Governo, di un piano sanitario espansionistico che non ha trovato attuazione per la carenza di risorse finanziate, a causa del deficit accumulato durante il precedente Governo di centro destra.

Evidenziato che le scelte compiute durante la sua presidenza, sono state finalizzate ad evitare il commissariamento della sanità che avrebbe comportato inevitabili conseguenze negative in termini di aumento dell’irpef e blocco indiscriminato del turn over, ricorda le difficoltà derivate dall’atteggiamento negativo del Governo nazionale e dal timore di attuazione del federalismo fiscale.

Ribadita la necessità di adottare scelte difficili, quali, ad esempio, la chiusura di presidi ospedalieri, già deliberata dal suo governo regionale, conclude sottolineando la sua disponibilità ad una fattiva collaborazione per una risoluzione condivisa della problematica.

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò

PARENTE Claudio (Scopelliti Presidente)

Premesso che avrebbe voluto fare un intervento tecnico sulla problematica in discussione e sul piano enunciato da Scopelliti, asserisce di non poter raccogliere l’invito ad esser propositivo perché non è possibile rimanere indifferente alle affermazioni e alle parole dette dai consiglieri Loiero e Ciconte e al fatto che si può porre in essere qualsiasi piano sanitario ma se la sua attuazione viene affidata ai dirigenti delle ASP che non hanno i titoli professionali e morali per svolgere questa mansione tutto sarà vano.

A suo avviso, il consigliere Loiero che non ha posto in essere un nuovo piano sanitario e non ha saputo vigilare sui direttori generali, non può oggi giudicare l’operato di un Presidente della Giunta che da subito ha dovuto affrontare una situazione di emergenza.

Conclude, comunque, asserendo che le scelte di Scopelliti riguardo ai nuovi manager rispondono alle esigenze di capacità e moralità e affermando che l’operato del Presidente Scopelliti potrà essere giudicato solo tra qualche anno.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Affermato che la discussione odierna sulla sanità calabrese è la conseguenza di un atto politico della minoranza che ha voluto chiedere alla Giunta precise informazioni sul piano di rientro e sul progetto che vuole rendere normale la sanità calabrese, sostiene che la minoranza avrebbe avuto tutto l’interesse a insistere sulla tematica, per permettere che il trascorrere del tempo impedisse di far riferimento al passato.

Tanto premesso, quella del Presidente Scopelliti, a suo avviso, è un occasione mancata in quanto il governatore sa che il problema- sanità è qualcosa “di più complicato di un rompicapo”, tanto che neanche il centro sinistra forte del sessantadue per cento del consenso elettorale riuscì a risolverlo ed a salvare la propria maggioranza.

Asserito che il problema sanità non deriva solo da un fatto culturale ma anche dal fatto che attorno al comparto si muovono interessi per più di tre milioni euro, non condivide alcune affermazioni del Presidente Scopelliti, sottolineando che i soli valori a cui ispirarsi sono quelli della Costituzione volti a garantire il diritto alla salute ai cittadini.

Ritiene, inoltre, che la sfida per risolvere il problema sanità non si possa vincere solo con la buona volontà, sia necessario l’impegno di tutti e forse non basterà, se si tiene a mente, per esempio che nelle altre Regioni la quantificazione del debito avviene attraverso la cosiddetta gestione stralcio.

Chiestosi se qualcuno dei consiglieri si è domandato qual è lo stato di salute della Stazione unica appaltante e soprattutto come intervenire per migliorare uno strumento di tale efficacia, conclude asserendo che accoglie la sfida solo se è volta a stabilire chi è il migliore nel fare gli interessi della Calabria.

CENSORE Bruno (PD)

Sottolineato come sia importante la questione della sanità per il territorio regionale e per tutti i calabresi, ritiene che debba essere chiesto a tutti un nuovo approccio, la sanità, infatti non deve essere più dominio della “cattiva politica e del clientelismo”. Evidenziato che la situazione della sanità è sotto gli occhi di tutti, fa rilevare come il “Sole24ore” abbia posizionato la Regione all’ultimo posto della graduatoria per quanto riguarda il servizio sanitario e la mobilità passiva. A suo avviso, alcune ragioni di questo stato drammatico sicuramente, come sottolineava il consigliere Principe, sono da ricercare nei 40 anni di regionalismo, ma senz’altro altre vanno attribuite nella cultura e nella emarginazione della stessa Calabria. Alla luce della situazione catastrofica è giusto, a parer suo, che si compia un monitoraggio costante anche per capire come la Giunta intende affrontare la questione.

Giudicata retrodatata l’informativa del presidente Scopelliti afferma perché risente ancora di un clima da campagna elettorale, sostiene che non è non è una relazione avanzata sullo “stato del fare”( per esempio si riferisce di 500 persone che vanno in pensione ma questo è un evento indipendente dalla volontà politica).

Sulla tutela della salute dei cittadini, prosegue, è necessaria più chiarezza, nessuno può “cimentarsi” a suo piacimento e a ritenersi depositario di poteri che non ha; aggiunge, ancora, di chiedere che il Presidente Scopelliti faccia chiarezza sul debito, che sembra aggirarsi intorno a 800 milioni euro, una precisa indicazione su come superare la mancanza di comunicazione tra i sistemi contabili del dipartimento regionale e le Asp, soprattutto al fine di evitare artefici contabili.

Affermato, poi, che il diritto alla salute è diritto universale, sul quale non si può fare demagogia, chiede, quindi, di sapere cosa succederà alle strutture sanitarie ed ai cittadini con le scelte che si faranno, e se il nuovo ospedale di Vibo Valentia verrà costruito o meno dal momento che questo risulta essere un presidio importante per il territorio vibonese. A suo avviso sono necessari segnali chiari di discontinuità con il passato, chiarezza di intenti e di percorsi per raggiungere risultati positivi che certamente saranno apprezzati da tutti.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Giudicata dettagliata la relazione del Presidente Scopelliti e apprezzata la sua disponibilità al confronto – che dimostra, a suo avviso, alto senso di responsabilità e capacità di raccogliere le sfide – sostiene sia giunto il momento di garantire ai calabresi una sanità dignitosa. Apprezzata, anche, la scelta di rendere noti i dati acquisiti del deficit al fine di attuare una riforma generale di tutto il sistema sanitario, auspica che il debito sia certificato in tempi ristretti e che si proceda ad una crescente diminuzione sino all’abbattimento del debito strutturale. Evidenziato come sia ampiamente conclusa la fase elettorale per passare a quella di attività concreta, posta in essere dal Presidente della Giunta regionale e dall’intero Esecutivo, ritiene necessario bandire opinioni aprioristiche finalizzate a difendere posizioni difficili e figlie di retaggi ideologici lontani dal buon senso. Invita, quindi, ad effettuare scelte definitive che, nella consapevolezza delle difficoltà oggettive che si presenteranno, consentiranno di soddisfare l’esigenza primaria di tutela della salute dei cittadini, con il rispetto dovuto all’evidente ruolo di supplenza svolto dalle strutture private che sarebbe auspicabile si integrassero sinergicamente con il pubblico. Apprezzati alcuni interventi dei consiglieri delle opposizioni, afferma come sia indispensabile che l’intera classe dirigente sia coinvolta nel processo di riforma ispirato ai principi di buona amministrazione “sul duro banco di prova della sanità”.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Ritenuto che l’intervento del consigliere Bova abbia abbondantemente esplicitato le ragioni politiche per le quali le minoranze hanno chiesto una seduta straordinaria di Consiglio regionale sulla sanità, giudica prematuro valutare conclusa la relazione del Presidente, ma sarebbe opportuno, come già proposta dal consigliere Bova, rinviare una discussione di merito al prossimo autunno. Condivise, anche, le conclusioni dell’intervento del consigliere Loiero, evidenzia che maggioranza ed opposizione debbono, attraverso il confronto, assumere un impegno comune per risolvere le problematiche della sanità, evitando dibattiti sterili sulle rispettive responsabilità passate. Riconoscendo l’incapacità del centro sinistra, nella scorsa legislatura, di cogliere l’opportunità di avviare un risanamento del sistema sanitario, commettendo, a suo dire, errori imperdonabili che hanno causato la pesante sconfitta elettorale, si dichiara disponibile a votare favorevolmente, assumendosene la responsabilità personale, le tematiche che saranno condivise.

Richiamate le sue dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, sostiene che la Commissione consiliare competente, se messa a conoscenza degli atti da parte dell’Esecutivo, può svolgere un’importante funzione che non andrebbe dispersa anche nel caso in cui il Presidente Scopelliti dovesse essere nominato Commissario straordinario per la sanità.

Giudicati reali i dati riportati dal Presidente della Giunta regionale, invita l’Esecutivo a determinare azioni efficaci per definire il rientro dal debito e garantire quelle forme di “governo della sanità” per le quali il deficit non deve e può rappresentare un alibi. Sostenendo necessario non accumulare ulteriore debito ma esaminare l’andamento annuale della spesa ed il conseguente deficit strutturale, senza la cui risoluzione si pregiudicherà l’opportunità di una sanità efficace e funzionante, ritiene si debba procedere nell’ottica della programmazione, avendo contezza del quadro epidemiologico attraverso il quale si potrà strutturare la rete ospedaliera e l’assistenza territoriale, con una conseguente riduzione dei costi. “Invoca”, quindi, il Presidente Scopelliti ad esaminare l’andamento della spesa nell’arco temporale 2001-2008, di modo da conoscerne le criticità e fronteggiarle, stante che, a suo dire, in quegli anni vi è stato un aumento delle risorse del Fondo sanitario regionale, cui sono seguite una diminuzione della spesa ospedaliera e la triplicazione, di contro, della spesa per altri comparti. In particolare, in riferimento ai fondi per funzioni, assegnati dalla Regione ed utilizzati autonomamente dalle direzioni aziendali, chiede di sapere se il loro aumento sia stato realmente utilizzato per le funzioni previste e se la spesa sia stata coerente.

In merito, poi, alle spese per il personale ritiene debbano essere definiti con precisione i criteri, in particolare denuncia che, contrariamente a quanto disposto dalla legge regionale n. 11 del 2009, le aziende sanitarie erogano ai dirigenti medici ed amministrativi una indennità di risultato, conferita mensilmente con gli emolumenti, senza la quale si potrebbero risparmiare da 20 a 30 milioni di euro. Suggerito, anche, di riproporre nelle Aziende sanitarie gli incentivi all’esodo già effettuati presso la Giunta nel 2005, stigmatizza le evidenti differenze esistenti tra le strutture pubbliche e private, riferendo che la Calabria è forse l’unica Regione in cui il peso medio delle prestazioni (offerto dal rapporto tra qualità e quantità delle stesse) propende a favore del privato.

Sostenuto che sarebbe ipotizzabile anche per le medie specialità una forma di gestione mista tra pubblico e privato ed auspicata l’applicazione della legge sull’accreditamento con una reale verifica dei requisiti, e dichiaratosi favorevole alla chiusura degli ospedali sottoutilizzati, inefficienti o che non rispondano alle norme sulla sicurezza, afferma essere indispensabile introdurre la contabilità analitica per verificare la produttività delle aziende. Contabilità analitica senza la quale, a suo dire, non si sono potuti godere i vantaggi dell’accorpamento delle Asl nelle Asp.

Infine, proposte delle forme di coinvolgimento e controllo dal basso, ipotizzando di premiare le virtuosità ed i cittadini residenti nei territori in cui ricadano Aziende sane, anche con il coinvolgimento attivo e responsabile della Conferenza dei sindaci, evidenzia come sia indispensabile, per rispondere all’emergenza, costruire i due nuovi ospedali a Reggio Calabria e Cosenza.

SCALZO Antonio (PD)

Ritenuto doveroso per ognuno dare il proprio contributo alla risoluzione della difficile problematica sanitaria, sottolinea la necessità per tutte le forze politiche di fare autocritica e, se necessario, anche un passo indietro, sganciandosi dalla propria appartenenza politica.

Dopo aver rammentato la propria esperienza lavorativa nel piccolo ospedale di Soveria Mannelli, divenuto un piccolo centro di eccellenza, propone di individuare a breve gli obiettivi da raggiungere, avvalendosi della collaborazione delle Regioni più virtuose, valorizzando il settore della ricerca e sostenendo la classe medica competente. Conclude, infine, ribadendo l’importanza di far tesoro delle esperienze positive della nostra regione ed auspicando che si compiano scelte coerenti.

PACENZA Salvatore (PDL)

Rimarcata la complessità della problematica in esame, esprime apprezzamento per il contributo fornito dal consigliere Adamo e auspica che nella discussione odierna prevalga l’onesta intellettuale. Dopo aver ricordato, quindi, gli importanti risultati conseguiti in termini di riduzione della spesa farmaceutica dalla Stazione unica appaltante, sostiene che la riforma del sistema sanitario, illustrata dal presidente Scopelliti, sia già in fase di avvio in alcune realtà.

Evidenzia, infine, il carattere innovativo delle soluzioni prospettate, che necessitano di tempo per la loro attuazione, auspicando che la lotta venga combattuta insieme all’opposizione.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Evidenziata la centralità della problematica in discussione e sottolineato il ritardo in cui versa la nostra regione nello stato di attuazione del piano di rientro del deficit, ritiene che non si possa più rimandare la dolorosa decisione di chiusura dei presidi ospedalieri inadeguati.

Attendendo dal Governatore risposte concrete sulle scelte da adottare in merito, tra l’altro, alla differenzazione di funzioni tra strutture pubbliche e private e alle forme di sostegno alla medicina di base, afferma che fornirà il proprio contributo scevro da posizioni preconcette.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Affermato che la relazione del Presidente Scopelliti ha visto crearsi due posizioni: quella dei consiglieri che si sono più o meno differenziati da Scopelliti e quella dei consiglieri che si sono più o meno distanziati da Loiero, asserisce che quella che interessa è quella di chi più o meno si è differenziato dalla posizione di Scopelliti in quanto è quella della persona che guida questa maggioranza.

Asserito che è già pronto un documento redatto dalla maggioranza che recepisce quanto proposto dal Presidente della Giunta e sottolineato che la cosa con la quale ci si deve misurare inesorabilmente è il tempo, evidenzia come Scopelliti abbia già stabilito un percorso entro il quale muoversi mantenendo la delega alla sanità e presentando oggi nella sua relazione cifre a supporto di quanto detto.

Sottolinea, come a suo avviso lo sforzo importante è cogliere l’apertura della minoranza per affrontare insieme un problema importante come quello della sanità.

GALLO Gianluca (UDC)

Evidenziato come la discussione su una problematica importante come quella della sanità sia di straordinaria importanza per la Regione e per i cittadini, afferma che la battaglia deve essere combattuta uniti per arrivare ad una riforma della sanità che sia la più condivisa possibile.

Afferma, poi, di aver apprezzato la relazione del Presidente Scopelliti; ricorda, inoltre, come la terza Commissione consiliare stia facendo un lavoro di ausilio alla strada intrapresa dal Presidente della Giunta attraverso delle visite ispettive, di controllo e di verifica negli ospedali, in occasione delle quali si è riusciti ad intravedere non solo ombre ma anche delle luci.

Asserito che l’auspicio è che si lavori per preparare un piano sanitario che preveda una rete ospedaliera che consenta ai cittadini di avere più vicino possibile un primo soccorso, afferma che si tratta di una sfida che coinvolge anche la minoranza in quanto questo tipo di problematica deve essere affrontato da tutti, ognuno con la responsabilità che gli elettori gli hanno assegnato.

AIELLO Ferdinando (FDS)

Premesso che, per chi assiste dal di fuori, è molto difficile capire la situazione della sanità ritiene doveroso porsi delle domande, e ricordato, poi, che la terza Commissione sta facendo un ottimo lavoro, evidenzia che, in questi anni, garantire “l’uomo potente di turno” ha portato a registrare un tasso di emigrazione sanitaria alto. A suo avviso, è un errore pensare che chiudendo alcuni ospedali interni e periferici si possa risolvere la questione del deficit sanitario, e continua sottolineando che bisogna interrogarsi e capire il perché si è giunti a questa situazione drammatica. Affermato che occorre intervenire su tante questioni anomale, quale quella di avere negli ospedali gli attrezzi e macchinari necessari ma non i tecnici adeguati, evidenzia che la discussione è utile per capire lo stato dell’arte. Affermato che il lavoro della Commissione è certamente di stimolo istituzionale ma non basta per la risoluzione dei problemi, sostiene che da qui ad un anno si potrà verificare l’operato dei nuovi manager sono stati bravi o meno, giudicato, infine, errato pensare che il privato sia più efficiente del pubblico, dichiara che se è vero che le scelte saranno determinate dall’interesse dei calabresi occorre capire, in primis da dove deriva il deficit sanitario facendo chiarezza ed avendo coraggio nel prendere le decisioni.

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

TRIPODI Pasquale Maria (UDC)

Dichiara, dal punto di vista politico, di non condividere il modo di procedere né nel merito né nella sostanza. La relazione del Presidente Scopelliti non appartiene al suo gruppo politico, ci sono stati 15 interventi diversi l’uno dall’altro ma a suo avviso il vero problema da affrontare riguarda l’organizzazione della sanità o meglio cosa si intende fare di diverso rispetto all’organizzazione attuale. Ritiene necessario fornire una risposta sanitaria poiché il primo problema da risolvere è quello di cosa si vuole fare efficacemente sul territorio, è necessario qualificare la sanità con professionalità eccellenti. Per quanto riguarda il rapporto pubblico privato, a suo avviso, occorre esaminare attentamente le convenzioni; manifestando il suo disinteresse se il piano di confronto rimane al livello attuale, evidenzia la necessità di avviare un confronto, realizzare un piano credibile per i calabresi impostato su un “modello non lombardo ma calabrese”. Conclude sottolineando che la sanità non appartiene né alla maggioranza né alla minoranza bensì alla classe politica nella sua interezza, e che l’analisi fatta dal Presidente Scopelliti sembra più veritiera di quella resa da Loiero.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Giudicato proficuo il dibattito odierno che fa emergere una importante sensibilità nuova, dimostrata da taluni consiglieri regionali, e registrata la condivisione nel proseguire nella strada del rigore, evidenzia, come fatto anche dal consigliere Tripodi, quanto sia difficile gestire la sanità. Censura le dichiarazioni del consigliere Loiero che nel tentare, a suo dire, di addebitare ad altri le proprie colpe cerca un nesso incomprensibile tra la mancata approvazione del Piano sanitario ed il federalismo fiscale. Accusa, anche, il consigliere Loiero di aver mentito sia durante la campagna elettorale che oggi nel suo intervento, in particolare quando afferma che la chiusura degli ospedali è stata effettuata. Registrate, invece, le affermazioni dei consiglieri Adamo e Bova come segnali di concreta apertura, si dichiara disponibile al dialogo con chi lo voglia, non escludendo la percorribilità dell’ipotesi, proposta dal consigliere Adamo, di premiare la virtuosità delle Asp, alleggerendo la pressione fiscale sui cittadini.

Sostenuto come sia indifferibile l’obbligo di fornire risposte, afferma che il commissariamento non può essere evitato, portando con sè responsabilità dirette e personali di chi sarà deputato ad effettuare le scelte inevitabili.

Nega, quindi, di aver mai rifiutato l’idea delle case della salute o della Stazione unica appaltante di cui riconosce l’alto valore, chiarendo che in merito alle prime ha solo dichiarato che la loro creazione dava l’impressione di essere un alibi alla chiusura degli ospedali ed in merito alla seconda che si dovrebbe definirne precisamente la mission, stante le denunce del direttore generale Boemi in merito all’esclusione della Sua da alcune gare per disposizione del precedente Esecutivo. Stigmatizzata, quindi, la relazione del consigliere Loiero che, a suo dire, fa trasparire una problematica rassegnazione, censura pesantemente alcune scelte del suo predecessore al Governo regionale, giudicando opinabili quelle legate all’aumento dei posti letto negli ospedali.

Non condivise le critiche del consigliere Principe, in merito alla mancanza di informazioni sull’attuazione del Piano di rientro, riferisce che sono stati posti in essere tutti gli atti preliminari all’attuazione del Piano, attraverso una strategia puntuale, apprezzata anche dal Tavolo Massicci, tesa a non sovvertire totalmente il Piano di rientro ma solo a modificarlo per accelerarne i tempi di attuazione.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che è stato presentato alla presidenza un ordine del giorno a firma dei consiglieri Fedele, Bilardi e Tripodi in merito alla relazione del Presidente Scopelliti.

FEDELE Luigi (PDL)

Dà lettura dell’ordine del giorno, teso a manifestare condivisione della relazione del Presidente Scopelliti sulla situazione sanitaria in Calabria e ne chiede l’inserimento all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inserimento che è approvato.

ADAMO Nicola (Gruppo Misto)

Chiede una breve sospensione dei lavori per poter conferire con i capigruppo di minoranza.

PRESIDENTE

Accoglie la richiesta e sospende la seduta.

La seduta sospesa alle 18,44 riprende alle19,20

PRINCIPE Sandro (PD)

Motivando il voto contrario del gruppo che rappresenta, ritenuta superflua una ulteriore replica a quella del presidente Scopelliti, ribadisce l’assenza nel proprio intervento di vis polemica e afferma la difficoltà di esprimere un voto in assenza di soluzioni concrete, non essendovi certezza neanche sull’ammontare del deficit, che, se si ritenesse veritiero l’ammontare di 870 milioni di euro, richiederebbe una rimodulazione.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Invitando la maggioranza alla tranquillità non intendendo chiedere la verifica della presenza in Aula del numero legale, in quanto questo sarebbe contrario allo spirito di collaborazione espresso insieme al consigliere Adamo, pur avendo preferito una Conferenza dei capigruppo riguardo all’ordine del giorno presentato in Aula e ritenendo opportuno il ritiro dello stesso da parte della maggioranza, si dichiara costretto ad esprimere un voto negativo, in assenza di soluzioni concrete nell’intervento del presidente Scopelliti.

AIELLO Ferdinando (FDS)

Intervenendo per dichiarazione di voto, afferma di condividere gli interventi dei consiglieri Principe e Bova ed esprime il proprio voto contrario.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Fedele, Bilardi e Tripodi sulla relazione del presidente Scopelliti inerente la situazione sanitaria in Calabria

Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato, indi passa al terzo punto all’ordine del giorno:

Proposta di provvedimento amministrativo n.5/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Azienda Calabria Lavoro. Approvazione Rendiconto Generale relativo all'esercizio finanziario 2008 "

MORELLI Francesco, relatore

Si rifa alla relazione scritta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il quarto punto all’ordine del giorno:

Proposta di provvedimento amministrativo n.9/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (A.R.P.A.CAL) – Approvazione Rendiconto Generale all'esercizio finanziario 2003 "

MORELLI Francesco, relatore

Si rifa alla relazione scritta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il quinto punto all’ordine del giorno:

Proposta di provvedimento amministrativo n.12/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per l'Ambiente della Regione Calabria (ARPACAL) – Approvazione rendiconto generale esercizio finanziario 2004 "

MORELLI Francesco, relatore

Si rifa alla relazione scritta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il sesto punto all’ordine del giorno:

Proposta di provvedimento amministrativo n.13/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Agenzia Regionale per l'Ambiente della Regione Calabria (ARPACAL) – Approvazione rendiconto generale esercizio finanziario 2005 "

MORELLI Francesco, relatore

Si rifa alla relazione scritta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il settimo punto all’ordine del giorno:

Proposta di provvedimento amministrativo n.42/9^ d'Ufficio di Presidenza recante: " Nomina consulenti Consiglio regionale "

PRESIDENTE

Comunica che l’Ufficio di Presidenza nella seduta del 20 luglio 2010 ha deliberato di proporre al Consiglio regionale la costituzione del seguente gruppo di consulenti giuridici a cui affidare l’incarico di consulenza giuridica del Consiglio regionale: Avv. Ugo Bergamo, Dott. Angelo Napoli, Avv, Natale Polimeni, Avv. Giovanni Musolino, Avv. Alfredo Gualtieri.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce l’ottavo punto all’ordine del giorno:

Proposta di legge n.35/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Approvazione Rendiconto Generale relativo all'Esercizio Finanziario 2009 "

MORELLI Francesco, relatore

Si rifa alla relazione scritta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il nono punto all’ordine del giorno:

Proposta di legge n.45/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Integrazione e modifica alla legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 – Articolo 14 e articolo 27 "

DATTOLO Alfonso, relatore

Illustra la proposta di legge per l’integrazione e la modifica degli articoli 14 e 27 della Legge regionale 21 dicembre 2005 n. 17, necessaria al fine di rimediare alla mancata redazione ed adozione alla data del 10 giugno 2010 dei Piani comunali spiaggia.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi introduce il decimo punto all’ordine del giorno:

Proposta di legge n.24/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio "

DATTOLO Alfonso, relatore

Illustra la proposta di legge rispetto alla quale si registra un ritardo nell’approvazione da parte della Calabria, in attuazione dell’Intesa tra Stato Regioni ed Enti Locali, finalizzata al rilancio dell’economia mediante il sostegno all’ attività edilizia ed al miglioramento della qualità architettonica ed energetica del patrimonio edilizio esistente. Sottolinea il percorso della legge in Commissione che è stata migliorata con molti emendamenti, alcuni approvati all’unanimità. Afferma di aver assunto impegno affinché la Giunta provveda con apposito regolamento ad adottare le linee guida per gli indici di prestazione energetica e per gli adeguamenti stilistici.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Chiede al Presidente che la proposta di legge all’ordine del giorno sia rinviata alla prossima seduta per come stabilito dal Regolamento interno del Consiglio regionale nel quale è sancito che il testo in discussione deve essere consegnato ai consiglieri almeno 24 ore prima della discussione per dare loro la possibilità di presentare emendamenti. Sottolinea che il gruppo misto di cui è presidente non è rappresentato in Commissione

PRINCIPE Sandro (PD)

Si associa alla richiesta avanzata dal consigliere Bova che reputa ineccepibile da un punto di vista procedurale, indi chiede al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta di fare una meditazione approfondita perché al comma 1 dell’articolo 4 è sancito l’aumento volumetrico del 20% per tutti gli edifici calabresi solo con la presentazione di una DIA senza tenere conto della situazione sismica e idrogeologica in cui versa la Calabria e senza considerare che la ratio della norma nazionale è solo quella di ampliare le abitazioni unifamiliari e bifamiliari.

PRESIDENTE

Apprezza la richiesta del consigliere Bova di rinviare la discussione e approvazione alla prossima seduta consiliare.

TALLINI Domenico, assessore al personale

Afferma che l’eccezione avanzata dal consigliere Bova non è criticabile da un punto di vista procedimentale ma lo è da un punto di vista politico in quanto poca prima si è detto che la campagna elettorale è finita e che tutti devono collaborare per la risoluzione dei problemi, sottolineando come questo atteggiamento eccessivamente formalista tenuto per rinviare l’approvazione del progetto di legge in discussione lo spinge a ricordare come la precedente maggioranza di Governo abbia fatto di peggio non riuscendo a nominare neppure un Commissario ma approvando una delibera che non è mai stata portata a conoscenza dei consiglieri ma inviata direttamente al ministero.

Riguardo alle eccezioni tecniche sollevate dal consigliere Principe, afferma che per accedere all’ampliamento volumetrico l’utente deve avere tutti i requisiti richiesti e deve osservare i criteri di uniformità stabiliti.

DATTOLO Alfonso, relatore

Ricordato che la Commissione ha approvato la proposta di legge il 20 Luglio, sottolinea come la minoranza non sia sensibile alla problematica in quanto fino ad ora non è stato nominato nemmeno un Commissario ad acta nel rispetto dei termini previsti.

PRESIDENTE

Ribadisce che la proposta viene rinviata per la sua discussione e approvazione alla prossima seduta consiliare, indi toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 20,00.

 

La Dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)