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LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n. 18
SEDUTA Di MARTEDì 23 FEBBRAIO 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
E DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO
Inizio lavori h.
16,18
Fine lavori h.
17,37
INDICE
GRAZIANO Giuseppe, Segretario
Questore
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
MORRONE Giuseppe (Forza
Italia)
CANNIZZARO
Francesco (Casa delle libertà)
GIUDICEANDREA Giuseppe
(Democratici progressisti)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia)
NUCERA Giovanni (La
Sinistra),*
OLIVERIO Mario, Presidente
della Giunta regionale
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo misto),*
TALLINI
Domenico (Gruppo misto),*,*
NERI Giuseppe (Democratici
progressisti)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
progressisti)
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del
verbale della seduta precedente.
Presidenza del Vicepresidente Francesco D’Agostino
Pone ai voti il
verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Comunica all’Aula di aver formalizzato l’uscita da Forza Italia per incomprensioni
con la dirigenza del partito e di rimanere, comunque, nel gruppo per
ottemperare al mandato degli elettori.
Chiede che nella prossima seduta del
Consiglio regionale venga svolta una discussione in merito alle proposte di legge in esame al Parlamento relative alla modifica dell’assetto delle Regioni ed alla legge di riforma
costituzionale.
Concorda con quanto affermato dal
consigliere Greco.
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
Comunica che le tematiche sollevate dai
consiglieri Greco e Nucera saranno affrontate nella prossima Conferenza dei
capigruppo.
Chiede il rinvio della proposta di
provvedimento amministrativo numero 104/10^ alla prossima seduta di Consiglio
per maggiori approfondimenti anche alla luce degli emendamenti presentati.
Condivide la proposta di rinvio a condizione
che il provvedimento venga riesaminato nella competente Commissione consiliare.
Evidenziate le sue perplessità sulla
procedura seguita anche nella seduta di Commissione, ritiene che il
provvedimento, così come si presenta, creerà una serie di vincoli tali da
costituire un deterrente per lo sviluppo del settore edilizio.
Ritiene, pertanto, opportuno il rinvio della
proposta di provvedimento amministrativo.
Concorda con la proposta di rinvio del provvedimento
purché venga riesaminato nella Commissione competente, come suggerito dal
consigliere Guccione. Sottolinea, infatti, che la materia è molto delicata e
necessita di ulteriori approfondimenti.
Stigmatizza, senza entrare nel merito,
l’atteggiamento della maggioranza che procede in assenza di confronto svilendo
il ruolo del Consiglio regionale ed auspica per il futuro che vi sia, anche
nelle Commissioni, una maggiore apertura al dialogo ed al confronto.
Non
condividendo le dichiarazioni del consigliere Nicolò, sottolinea di aver già
motivato la richiesta di rinvio del punto in discussione imputandola
all’esigenza di approfondire ulteriormente gli emendamenti presentati e
non alla mancata audizione degli attori interessati al QTRP,
considerato che la procedura di stesura ed approvazione dello
stesso è in corso dal 2002.
Giudica
importante approvare una proposta di legge fondamentale per la
pianificazione territoriale.
Condivide
le considerazioni del consigliere Nicolò sottolineando il modo di operare
confuso della maggioranza che si presenta in Aula senza avere alcun
accordo al suo interno. Si dichiara favorevole al rinvio della proposta di
legge con l’auspicio che la stessa possa essere ridiscussa con
gli attori interessati.
Non
concorda con il metodo utilizzato dal Presidente di commissione che giudica
frettoloso al pari di quello del presidente Renzi.
Chiede
se la Giunta abbia verificato la compatibilità del
provvedimento con la spesa comunitaria attesa la sussistenza, a suo
avviso, di problemi in tal senso anche relativamente alla legge urbanistica,
paventando che la fretta possa far pagare un duro prezzo alla Calabria.
Ricordata
l’importanza del QTRP nonché l’iter seguito dallo stesso negli anni al
fine di renderlo coerente con la spesa comunitaria, rammenta come il progetto
in discussione sia stato approvato nella precedente legislatura e sottolinea il
ruolo residuale dell’attuale Giunta nella stesura del documento per nulla
emendato.
Conclude
affermando la necessità di dotarsi di regole precise censurando l’attuale
funzionamento della Giunta e del Consiglio regionale.
Evidenziato
come alla motivazione espressa dal consigliere Bevacqua relativa al rinvio
della discussione del punto all’ordine del giorno si possa rispondere
immediatamente invitando i consulenti e gli avvocati della Giunta e del
Consiglio a chiarire subito i dubbi di legittimità insiti nella proposta
di legge, sottolinea come la maggioranza debba essere sincera con se stessa e
con la minoranza ravvisando molteplici criticità all’interno della proposta in
discussione tali da arrecare, se approvati, un grave danno alla Calabria.
Ritiene
necessario intervenire al fine di evitare che si alimenti la confusione su
un problema rilevante come quello dell’approvazione del QTRP affinché non si
debba ripartire da zero per l’approvazione dello stesso.
Comprese
le esigenze politiche che spingono a valutazioni che prescindono dalla politica
e non comprendendo, invece, quelle che alterano la realtà dei fatti,
ricorda che il QTPR era stato definito nella precedente legislatura con
una convergenza unanime e che, peraltro, era stato discusso ed
approvato in una conferenza di servizi
aperta alla partecipazione dei Comuni, delle Provincie e del
partenariato.
Evidenzia
come il procedimento di approvazione del QTRP sia estremamente complesso e
che la conclusione dello stesso eviterebbe di ritardare ulteriormente
l’approvazione di uno strumento importante per il territorio calabrese,
suscettibile, comunque, di ulteriori miglioramenti anche successivamente
all’approvazione da parte del Consiglio regionale.
Ricorda,
inoltre, ai consiglieri che la mancata approvazione del QTRP non
condiziona l’utilizzo dei fondi europei.
Sottolineato come,
invece, l’adozione del QTRP sia necessaria per uscire dalle misure di
salvaguardia in cui si trova la Calabria, ribadisce la necessità di
evitare di vanificare il lavoro svolto
ritenendo
il documento pervenuto per l’approvazione una buona base di partenza per
governare il territorio e raggiungere gli obiettivi che la Calabria si
prefigge.
Condivide
la proposta di riesame del provvedimento in Commissione purché si operi liberi
da atteggiamenti precostituiti cercando di addivenire ad una rapida
approvazione nella consapevolezza della rilevanza dello strumento da adottare.
Comunicato che la prossima settimana si provvederà all’organizzazione dei
lavori del Consiglio, invita i consiglieri ad intervenire per dichiarazione di
voto.
Espresso rammarico per i toni usati dal presidente Oliverio nei suoi
confronti, ricorda i ritardi che hanno caratterizzato finora l’iter del
provvedimento in discussione e ribadisce di condividere la richiesta di rinvio
della trattazione del provvedimento per ulteriori approfondimenti.
Rivolgendosi al presidente Oliverio ed entrando nel merito delle norme,
precisa alcuni punti che, a suo avviso, necessitano di approfondimento, come il
divieto di trasformazione del suolo, l’edificazione in prossimità delle zone
costiere, i cambi di destinazione d’uso e le norme di in materia di
edificabilità previste dall’articolo 65.
Giudicato positivamente il Piano in discussione particolarmente attento
alle problematiche di salvaguardia del territorio e dell'ambiente, esprime
rammarico per i toni con cui si sta svolgendo la discussione. Indi, ritiene
condivisibili le motivazioni espresse in Aula dal relatore per il rinvio del
provvedimento.
Pone ai voti il rinvio del provvedimento, che è
approvato.
Riferisce, preliminarmente, che la proposta in esame ha ad oggetto la
presa d’atto della Decisione della Commissione Europea di approvazione del
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e
l’istituzione del Comitato di sorveglianza del PSR.
Precisato, quindi, che la dotazione finanziaria del programma è la più
alta delle regioni meridionali, riferisce che il 60 per cento è a carico del
bilancio comunitario, il 30 percento a carico del bilancio statale e il 10
percento a carico del bilancio regionale.
Evidenziato come la programmazione sia cofinanziata dal Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale che fa parte dei fondi strutturali europei,
comunica l’istituzione del Comitato di sorveglianza che si è svolto in data 12
febbraio 2016 ed ha visto la partecipazione della Commissione europea per la
presentazione dei criteri di selezione di tutte le misure la cui responsabilità
grava sull’Autorità di gestione.
Sottolineato, poi, che il programma di sviluppo rurale non riguarda
esclusivamente l’agricoltura in senso stretto ma anche molteplici aspetti ad
essa connessi quali, in particolare, lo sviluppo del territorio rurale e del
turismo rurale, elenca alcune misure di particolare interesse quali:
“Investimenti in immobilizzazioni materiali”, con una dotazione
finanziaria di 314 milioni di euro; “Regimi di qualità dei prodotti agricoli”;
“Agricoltura biologica”; “Sviluppo delle aziende agricole”.
Precisato, infine, che la dotazione finanziaria è di 1 miliardo e 100 mila
euro, riferisce l’avvio della fase operativa comunicando che nei prossimi
giorni il direttore dell’Autorità di gestione sarà a Bruxelles per la
definizione degli ultimi adempimenti.
Invita il consigliere Neri alla lettura della
proposta di deliberazione predisposta dagli uffici.
Dà lettura della proposta di deliberazione.
Pone ai voti il provvedimento con gli allegati, che
è approvato.
Precisa, preliminarmente, che la proposta di legge in esame intende
intervenire sulla disciplina del referendum consultivo obbligatorio previsto
dalle norme vigenti nell’ipotesi di fusione, nuova denominazione e mutamenti
circoscrizionali di Comuni, eliminando il quorum partecipativo richiesto per la
validità della consultazione consistente nella maggioranza degli aventi diritto.
Sottolinea, quindi, come, a tal fine, sia necessario modificare il disposto
dell’articolo 44 della legge regionale numero 13/1983 che si riferisce
genericamente a tutti i tipi di referendum consultivo previsti dal nostro
Statuto ed ha ad oggetto la proclamazione dei risultati degli stessi;ciò al
fine di agevolare i processi di aggregazione dei comuni calabresi, eliminando
un quorum partecipativo che appare eccessivamente penalizzante per i piccoli
centri nei quali è elevata la percentuale di residenti all’estero. Rileva,
inoltre, come tale indirizzo sia in linea non soltanto con il favor sempre più
accentuato del legislatore statale (la cosiddetta legge Delrio numero 56/2014 e
la legge di stabilità 2015, numero 190/2014) nei confronti delle forme associative
tra Comuni, nonché verso l’esercizio associato delle funzioni, ma anche con le
altre Regioni. Ritenuto che l’eliminazione della soglia possa agevolare le
iniziative comunali di fusione e dare un forte impulso ai processi diretti a
rafforzare la governance delle Istituzioni locali, precisa che la
proposta, a carattere ordinamentale, consta di 2 articoli e non comporta nuovi
o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.
Riferita la presentazione dell’emendamento protocollo numero 7816, a firma
del consigliere Giudiceandrea, lo invita ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 7816, con cui si chiede che sia la
maggioranza dei voti complessivamente espressi e non dei singoli comuni a
determinare l’esito finale dei referendum con conseguenti effetti giuridici a
carico di tutti i comuni coinvolti nel quesito referendario.
Dà, quindi, lettura del testo dell’emendamento: “all’articolo 1 che
sostituisce l’articolo 44 della legge regionale 13/1983 al comma 2 dopo le
parole – la maggioranza dei voti – aggiungere le parole “complessivi validi
dell’intero bacino elettorale”.
Registrato il parere favorevole della Giunta, pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 7816, che é approvato. Indi, posto ai voti l’articolo 1, che
è approvato per come emendato, pone ai voti l’articolo 2 che è approvato e la
legge nel suo complesso, che è approvata, per come emendata, con autorizzazione
al coordinamento formale. Pertanto, esauriti i punti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 17,37
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo