X LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
11.
SEDUTA DI VENERDI’ 25 SETTEMBRE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E DEL
VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO
Inizio lavori h. 18,11
INDICE
MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso
Vincenzo, Segretario Questore ff
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)
RIZZO Antonietta, assessore alla
tutela dell’ambiente
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
AIETA Giuseppe (Partito Democratico)
NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)
RUSSO Francesco, assessore alla
logistica e sistema aeroportuale
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
SCALZO Antonino, Partito
Democratico
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico)
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico), *
SALERNO Nazzareno (Forza Italia)
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
SCALZO Antonio (Partito
Democratico)
TALLINI Domenico (Forza Italia)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
Presidenza del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 18,11
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di una mozione relativa alla soppressione e accorpamento della prefettura di Vibo Valentia a quella di Catanzaro e di un ordine del giorno sulle iniziative a sostegno degli allevatori ovi-caprini colpiti dalla “Lingua Blu”.
Pone in votazione
l’inserimento della mozione e dell’ordine del giorno che sono inseriti.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine
del giorno riguardante la situazione in cui versa la casa di cura di Villa S. Anna.
Pone in votazione
l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito
Precisa che si tratta di una modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale ritenuta necessaria al fine di
consentire, fin dalla prossima seduta consiliare, a tutti i calabresi di
seguire le sedute del Consiglio regionale in diretta streaming, garantendo la massima trasparenza amministrativa senza
alcun costo per il bilancio regionale.
Sottolineata la grande importanza del provvedimento, pone
in votazione la proposta che è approvata all’unanimità.
Illustra la prima proposta referendaria che si articola in cinque quesiti aventi ad oggetto alcune disposizioni del decreto legge 12 settembre 2014 numero 133 (Sblocca Italia), precisando in particolare che: il primo quesito è relativo all’articolo 38, comma 1, del decreto “sblocca Italia” e concerne anzitutto la dichiarazione di strategicità, indifferibilità ed urgenza della attività di esplorazione del suolo, ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi, sottolineando, nello specifico, come l’eliminazione di tale disposizione lascerebbe, comunque, inalterata la previsione della dichiarazione di pubblica utilità, con la conseguenza che l’espropriazione seguirebbe l’iter amministrativo consueto, senza però che i diritti del proprietario siano compressi prima del rinvenimento del giacimento; il secondo quesito riguarda l’articolo 38 comma 1 – bis del citato decreto in relazione al cosiddetto piano delle aree, con lo scopo precipuo, da una parte di lasciare esprimere la Conferenza unificata sul piano nella sua interezza (terraferma e mare) e dall’altra di evitare che, in caso di mancato raggiungimento dell’intesa, si ricorra all’esercizio del potere sostitutivo seguendo la procedura semplificata prevista all’articolo 1 comma 8 bis della legge 23 agosto numero 239; il terzo quesito ha ad oggetto la durata delle attività previste sulla base del nuovo “titolo concessorio unico” ma non anche la previsione del nuovo titolo in sé, destinato a sostituire i permessi di ricerca e le concessioni di coltivazione; il quarto quesito è relativo all’articolo 57 comma 3 bis del decreto legge numero 5 del 2012 sulle semplificazioni recante disposizioni per le infrastrutture strategiche e la proposta referendaria mira, in questo caso, unicamente ad abrogare la possibilità che si possa esercitare il potere sostitutivo secondo la procedura semplificata disciplinata dalla legge numero 239 del 2004; il quinto quesito completa logicamente il secondo e il quarto quesito da un punto di vista della partecipazione degli Enti territoriali, cercando di porre rimedio al depotenziamento del ruolo delle Regioni e degli Enti locali in sede di approvazione del piano delle aree per le attività di ricerca e di estrazione degli idrocarburi.
Evidenzia come sia necessario porre l’attenzione principalmente sulla tutela degli interessi del territorio e di tutte le eccellenze che fanno della Calabria un posto, a suo dire, unico e meraviglioso.
Sottolineato come il suo primo impegno istituzionale sia stato quello di partecipare all’incontro con i sei presidenti delle regioni che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio nel quale è stato pronunciato un secco “no” alle trivellazioni ed è stata ribadita la necessità di avviare un dialogo con il Governo centrale, riferisce che da questo incontro è scaturito il cosiddetto “manifesto di Termoli” nel quale le Regioni hanno condiviso una visione e una politica comune sul tema della ricerca e della coltivazione degli idrocarburi in mare, ribadendo la prerogativa delle Regioni di elaborare scelte di protezione e valorizzazione del territorio.
Comunica, poi, che in data 29 luglio si è tenuto il tavolo con il Governo per discutere della compatibilità ambientale del metodo esplorativo denominato “airgun” dal quale non è scaturita alcuna moratoria inerente le attività di estrazione ma sono state aggiunte successivamente altre cinque istanze di permesso di ricerca di idrocarburi, presentate dalla Global Med con sede in Colorado, raggiungendo, così un totale di undici richieste di trivellazione che interessano la superficie marina di 3500 km quadrati e decine di comuni costieri calabresi.
Evidenziata la gravità, oltre che del danno ambientale, dell’arrogante, a suo avviso, indifferenza manifestata alle Regioni rispetto alle istanze provenienti dai territori, ritiene indispensabile specificare come la tecnica di estrazione “airgun” consista in un micro terremoto che non consente poi il ripascimento delle coste e si pone in contrasto con le tecniche utilizzate fino ad ora.
Afferma che, proprio per tali ragioni, i Presidenti delle Regioni del Sud e dell’Adriatico hanno deciso di promuovere la richiesta di referendum abrogativo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione e dell’articolo 35 comma 1 del Decreto legge del 22 giugno 2012, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 numero 134, con cui non viene richiesta l’abrogazione dell’intero decreto ma la previsione della non applicabilità del divieto ai procedimenti amministrativi in corso alla data di entrata del decreto legislativo del 29 giugno 2010 numero 128 e non riguarda i titoli abilitativi già rilasciati e dell’ultima parte dell’articolo 35. Infine, ritiene che il “no” detto dalle Regioni non sia un “no” ideologico ma scaturisca dalla valutazione concreta del contesto nel quale si propone di procedere all’autorizzazione delle trivellazioni che non rappresenta un atto di contrapposizione alla scelta del Governo, ma una legittima iniziativa volta a tutelare i territori delle Regioni interessate.
Ringraziato il Presidente e l’assessore per il coraggio dimostrato nel
condurre una battaglia a tutela dei territori contro il decreto legislativo,
dichiara il voto favorevole del suo gruppo consiliare auspicando che si svolga
un più ampio dibattito sul tema ambientale.
Comunica il suo voto favorevole alla proposta referendaria,
condividendone appieno le motivazioni.
Poste in votazione le proposte di provvedimento amministrativo che sono
approvate e, comunicato che occorre procedere, ai sensi dell’articolo 29 della legge 25 maggio 1970, numero 352, alla designazione
del delegato effettivo e del delegato supplente del Consiglio, propone di
nominare rispettivamente i consiglieri Arturo
Bova e Fausto Orsomarso. Pone ai voti la proposta che è approvata.
Ricordato che la proposta di provvedimento amministrativo in
discussione è stata approvata nella seduta della Commissione consiliare del 10
settembre scorso e precisato che il provvedimento è stato trasmesso al
Consiglio regionale affinché eserciti la propria potestà legislativa,
presentando la proposta di legge in discussione alle Camere, illustra il
provvedimento inerente l’istituzione di una ZES (Zona
economica speciale) che è un territorio ben identificato ed avente una propria
specifica amministrazione, dove le aziende insediate possono beneficiare di
specifici incentivi e di condizioni favorevoli in termini doganali, fiscali,
finanziari e amministrativi, che mirano a promuovere lo sviluppo delle imprese
già presenti nell’area, nonché ad attrarre ulteriori investimenti.
Comunica, quindi, che a seguito degli incontri tenutisi presso il
Dicastero dello Sviluppo economico e l’Agenzia per la Coesione, il dipartimento
programmazione nazionale e comunitaria e il dipartimento per lo sviluppo
economico hanno riferito la necessità di apportare al testo della proposta
alcune modifiche necessarie, formalizzate nell’emendamento protocollo numero
43908, e precisamente: l’articolo 6, nel quale non si
precisa che si tratta di aiuti in forma di abbattimento fiscale, sarà integrato
con un richiamo alle forme di aiuto previste dall’articolo 4; l’articolo 7,
ritenuta norma programmatica di dubbia utilità, sarà integrato specificando la
natura degli aiuti e la loro durata e precisando che gli aiuti concedibili saranno
quelli relativi a progetti di ricerca e sviluppo, aiuti all’innovazione a
favore delle PMI e per l’innovazione dei processi di organizzazione, che
potranno essere fruiti dall’impresa per ciascun periodo di imposta fino alla
concorrenza del valore del contributo massimo concesso, consentito dalle
pertinenti disposizioni comunitarie.
Conclude ringraziando i componenti della
Commissione per il proficuo lavoro svolto che ha portato all’approvazione
all’unanimità della proposta di provvedimento amministrativo.
Pur apprezzando il lavoro svolto dalla Commissione bilancio sulla
proposta di provvedimento amministrativo in discussione, ritiene, tuttavia,
necessario sottolineare che l’iter per l’istituzione
della ZES di Gioia Tauro era stato già avviato dalla Giunta Scopelliti,
attraverso varie fasi fin dal 2012.
Auspicando, tuttavia, che si sortiscano gli effetti auspicati, ritiene
il porto di Gioia Tauro strategico per la crescita della Calabria.
Ricordato l’ampio dibattito in atto in Italia sulla materia oggetto
della proposta in esame, sottolinea la necessità di
procedere all’attualizzazione della proposta precedentemente presentata e
giacente in Commissione al Senato, precisando che il testo originario si
rileverebbe in contrasto con la normativa comunitaria vigente e con il piano strategico
portualità e logistica approvato dal Governo il 5 agosto 2015.
Sottolineata, altresì, la necessità di adeguamento
delle disposizioni alla nuova legge sui porti che ha definito l’Autorità di
sistema, evidenzia il proficuo lavoro svolto e ancora in atto per l’adozione di
opportuni correttivi alla proposta in discussione.
Ritenuto il provvedimento in discussione un documento di indirizzo, riferisce che dopo l’approvazione da parte del
Consiglio regionale si adotteranno apposite delibere attuative delle
disposizioni in esso contenute.
Sottolinea, altresì, l’impegno in atto per la
risoluzione della problematica di ancoraggio a terra del porto di Gioia Tauro,
che è porto di transhipment,
connettendo l’asse che porta a Gioia Tauro a grandi direttrici ferroviarie,
nonché il problema delle sagome ferroviarie, comunicando l’interlocuzione in
atto con il Governo nazionale.
Ricordata, infine, la proficua stagione del 2006 per il porto di Gioia
Tauro grazie in particolare al “ferrobonus”,
riferisce l’impegno in atto per il potenziamento ferroviario non solo dal punto
di vista infrastrutturale ma anche dei servizi per il rilancio dell’area di Gioia Tauro.
In riferimento a quanto affermato dall’assessore Russo e dal consigliere
Nicolò, precisando che si tratta di un provvedimento presentato nel 2012 e
giacente in Commissione al Senato ormai da tempo, invita ad una maggiore
attenzione al fine di concludere al più presto il suo iter.
Sottolineata la necessità di apportare i dovuti
aggiornamenti alla proposta di provvedimento amministrativo inerente la ZES di
Gioia Tauro, da tempo giacente in Senato, che proprio per tali motivi risulta superata
dalle innovazioni legislative intervenute, precisa, altresì, che il provvedimento
è stato definito di concerto con un rappresentante del MEF (Ministero
dell’economia e delle finanze) allo scopo di renderlo compatibile con la nuova
normativa.
Fermo restando il riconoscimento per l’iniziativa e gli sforzi della
precedente Amministrazione regionale, evidenzia la necessità di concludere l’iter al più presto, portando a compimento
quanto avviato in passato.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 43908 che è approvato a
maggioranza nonché la proposta di provvedimento
amministrativo che è approvata, come modificata, a maggioranza.
Precisato che il presente provvedimento riguarda uno strumento
fondamentale per lo sviluppo e l’integrazione tra le città di Reggio Calabria e
Messina, riferisce che il Regolamento, già approvato dall’Ufficio di
presidenza, riprende la regola di stabilità approvata dalla Regione e dalla
Conferenza permanente regionale per il coordinamento delle politiche delle aree
ed è seguita da una proposta, approvata dalla Regione Sicilia, che favorisce lo
sviluppo delle politiche di prossimità della città di
Messina e Reggio Calabria.
Comunica, altresì, che la sede della Conferenza permanente sarà presso
il Consiglio regionale della Calabria e sarà impegnata ad
offrire le giuste risposte riguardo il settore dei trasporti, precisando
l’importanza della giornata odierna proprio per l’avviamento ufficiale di
questa importante attività.
Suggerisce, inoltre, che venga inserito come
componente il Sindaco della città capoluogo di provincia e, in riferimento alla
attuazione di questo progetto, rivolge un particolare ringraziamento al
consigliere Scalzo che, nella sua qualità di Presidente del Consiglio, ha profuso
il massimo impegno per lo sviluppo di tale realtà attivandosi in prima persona.
Presidenza del Vice
presidente Francesco D’Agostino.
Precisa che l’approvazione del provvedimento per le politiche dell’Area
dello Stretto rappresenta un momento significativo
perché crea un importante incontro tra la Calabria e la Sicilia, sottolineando,
altresì, che il provvedimento getta le basi per una reale collaborazione tra le
due città dello stretto.
Precisa, inoltre, che la Conferenza permanente tende ad aggirare gli
ostacoli presenti fino ad ora per l’Area metropolitana e riguardanti un po’
tutti i settori, evidenziando come durante la sua Presidenza abbia fermamente
creduto in questo progetto, convinto che Reggio Calabria sia una risorsa per
tutta la regione e che la nuova governance
andrà a rafforzare il ruolo della regione nel bacino del mediterraneo, creando
un asse portante sul territorio.
Conclude sottolineando che tale realtà
ricongiungerà lo Stretto con tutta la Regione e le sue province, mettendo da
parte ragioni campanilistiche.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato all’unanimità.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di legge numero
81/10^.
Pone ai voti l’inserimento, che è approvato.
Comunica che è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo
alla proposta di legge numero 81/10^, a firma del consigliere Aieta ed altri, protocollo numero
43915, che modifica sostanzialmente soltanto l’articolo 1.
Precisa che l’urgenza dell’emendamento deriva dalla scadenza, a breve,
dei contratti per i soggetti addetti all’Unità di progetto rifiuti e che, per
evitare l’interruzione dell’attività stessa, a causa della riscontrata
insufficienza delle risorse allocate all’UPB 1.2.01.01, si rende necessaria la
variazione mediante dichiarazione d’urgenza della legge, incrementando la
dotazione del capitolo di euro 249.000,00.
Chiede chiarimenti sul progetto e sulla gestione nonché
quale sia il Dipartimento di competenza.
Precisa che il Dipartimento interessato è il dipartimento Ambiente e
che sulla proposta emendativa è stato espresso il parere favorevole del
Collegio dei Revisori dei Conti.
Presidenza del Presidente Nicola
Irto
Pone ai voti l’emendamento interamente sostitutivo della proposta che è
approvato all’unanimità con autorizzazione al coordinamento formale.
Riferito che in Commissione bilancio la trattazione dei punti 5 e 6 è stata unificata in quanto relativi alla medesima
materia, precisa che le deliberazioni della Corte dei Conti in discussione rappresentano
un importante punto di riferimento per l’osservanza delle norme che
consentiranno al Consiglio di migliorare l’attività legislativa nonché la
programmazione.
Illustrate le criticità tecnico-finanziarie evidenziate dalle delibere quali,
in particolare, la mancanza nei progetti di legge della scheda tecnica -
finanziaria, ovvero la circostanza dell’approvazione
di numerosi progetti in assenza di copertura finanziaria, sottolinea, altresì,
che, nel 2014, l’iter della approvazione direttamente in Aula dei progetti di
legge ha creato enormi vuoti, per cui la Corte dei Conti ha raccomandato
maggiore rigore nell’istruttoria dei disegni che arrivano in seduta di
Consiglio.
Inoltre, anticipa che nei prossimi giorni perverrà una
ulteriore relazione della Corte dei Conti con raccomandazioni relative ai
provvedimenti approvati dalle Commissioni, in primis quella da lui presieduta.
Riferisce che il Consiglio ha preso atto delle deliberazioni della Corte dei conti.
Chiede un rinvio dei successivi punti posti all’ordine del giorno.
Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata all’unanimità.
Illustra la mozione numero 40, con protocollo numero 42243, che riguarda le modifiche introdotte dalla legge nazionale numero 124/2015 in materia di riorganizzazione degli Uffici territoriali del Governo, attraverso la razionalizzazione delle Prefetture e che prevede l’accorpamento dell’Ufficio territoriale di Vibo Valentia con quello di Catanzaro. Indi, evidenziando che le specifiche condizioni della città di Vibo, che ha registrato negli ultimi anni un aumento dei fenomeni di criminalità e di immigrazione, necessitano della presenza forte dei presidi di controllo del territorio, e ritenendo che la Prefettura di Vibo Valentia non possa essere soppressa, chiede un impegno della Giunta perché si adoperi per scongiurarne la chiusura.
Pone ai voti la mozione numero 40 che è approvata all’unanimità.
Illustra l’ordine del giorno, protocollo numero 40634, avente ad oggetto le problematiche degli allevatori ovi-caprini causate dalla malattia infettiva nota come “lingua blu”, e, evidenziate le condizioni di particolare disagio che, specialmente nella provincia di Crotone, gli allevatori hanno dovuto sopportare, chiede alla Consiglio ed alla Giunta regionale di predisporre interventi di sostegno e prevenzione.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato all’unanimità.
Chiede che sia inserito l’ordine del giorno, protocollo numero 43919, avente ad oggetto gli scali aeroportuali di Crotone e Reggio Calabria.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Illustra l’ordine del giorno, protocollo numero 40676, avente ad oggetto il ruolo del Sant’Anna Hospital nella rete emergenza e urgenza del trattamento delle patologie cardiache in ambito regionale e, valutata l’eccellenza degli interventi e dei servizi offerti dal centro che costituisce, a suo giudizio, un nucleo essenziale per il trattamento cardiaco nonché la rilevanza anche sotto il profilo politico del mantenimento della centralità della struttura, chiede che la Giunta si impegni affinché il Commissario ad acta possa modificare il decreto inserendo il Sant’Anna Hospital tra le strutture che affrontano le emergenze coronariche, così come è sempre stato, auspicando che l’approccio con il Commissario sia di confronto proficuo.
Dichiara di condividere le considerazioni del consigliere Esposito, reputando come non si tratti della difesa campanilistica di una struttura, ma del riconoscimento dell’importanza di un centro che ha sempre operato bene e che deve essere posto nelle condizioni di continuare a farlo. Giudicando altresì opportuno consentire di avere strutture, pubbliche o private che siano, capaci di offrire servizi qualitativamente superiori, tenendo al centro dell’attenzione il malato, chiede che l’ordine del giorno sia approvato e sostenuto di fronte al Commissario ad acta, per consentire alla regione di avere una sanità di qualità.
Condivide le osservazioni fin qui svolte e invita i consiglieri regionali, soprattutto quelli del territorio catanzarese, a riflettere su quanto sta accadendo, nel settore della sanità, su quei territori.
Stigmatizza quanto è accaduto in merito alla Fondazione Campanella ed alle vicende relative alla costruzione del nuovo Ospedale “Pugliese”, rispetto alle quali chiede chiarimenti e sulla cui gestione reputa che non vi sia chiarezza, puntualizzando che a suo giudizio siano in atto politiche penalizzanti per la città di Catanzaro.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato all’unanimità.
Chiede l’inserimento dell’ordine del giorno con protocollo numero 40603 a sua firma.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno, protocollo numero 40603, che è approvato all’unanimità.
Illustra l’ordine del giorno avente ad oggetto l’importanza per lo sviluppo dei territori del mantenimento degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria e chiede un impegno della Giunta regionale diretto ad attivare ogni azione utile a scongiurarne la chiusura.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Illustra l’ordine del giorno, protocollo numero 40603, finalizzato ad evitare la chiusura dei nuclei di cura primaria della provincia di Cosenza, di cui evidenzia l’utilità nella attuazione di servizi migliorativi in ambito di assistenza sanitaria e chiede un impegno concreto del Presidente della Giunta affinché intervenga per evitarne la chiusura e ne potenzi le strutture.
Pone ai voti l’ordine del giorno che approvato all’unanimità, quindi dichiarato esaurito l’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,35
Il Funzionario Ufficio resoconti sommari
Adriana Guerrera