VII^ LEGISLATURA

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

 

92.

 

SEDUTA DI LUNEDÌ 19 APRILE 2004

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUIGI FEDELE

 

 

 

 

 

INDICE

 

 

PRESIDENTE  2

Comunicazioni 2

PRESIDENTE  2

Sull’ordine dei lavori 2

PRESIDENTE  2

BORRELLO Antonio (Un. Dem. Pop.)  2

CHIARELLA Egidio (AN)  2

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)  2

Mozione numero 93/7^ “Sui paventati tagli di finanziamenti ai piccoli Comuni”  2

PRESIDENTE  2

Sull’ordine dei lavori 2

PRESIDENTE  2

TOMMASI Diego Antonio (Verdi – l’Ulivo)  2

Progetto di legge numero 523/7^, recante: “Intervento a favore dell’aeroporto S.Anna S.p.A. di Crotone”  2

PRESIDENTE  3

Ordine del giorno “Sul ripianamento delle perdite di esercizio per l’anno 2003 della struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone”  3

PRESIDENTE  3

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)  3

Progetto di legge numero 521/7^, recante: “Modifiche alla legge regionale numero 5 del 14 marzo 2003”  3

PRESIDENTE  3

BORRELLO Antonio, relatore  3

Problematica questioni ambientali – Dibattito  3

PRESIDENTE  8, 9

BASILE Domenico, assessore all’Ambiente  3

BORRELLO Antonio (Un. Dem. Pop.)  7

BOVA Giuseppe (DS)  5, 9

CHIARAVALLOTI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale  8

FAVA Nuccio (Cal. Dem.)  8

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)  7

PACENZA Franco Mario (DS)  6

TOMMASI Diego Antonio (Verdi-l’Ulivo)  4, 9

TRIPODI Michelangelo (CI)  5, 9

 

 

 

 

Presidenza del Presidente Luigi Fedele

La seduta inizia alle 19,13

PRESIDENTE

Dispone l’inizio dei lavori.

 

PILIECI Francesco, Segretario

Legge il verbale della seduta precedente che viene approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

CHIARELLA Egidio (AN)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 93/7^, a firma dei consiglieri di entrambi gli schieramenti, concernente i paventati tagli di finanziamenti ai piccoli Comuni contenuti nella legge finanziaria nazionale 2004.

In particolare, spiega, con l’approvazione di tale mozione il Consiglio regionale impegnerebbe il Governo nazionale ad attivare il Parlamento in merito all’approvazione definitiva della proposta di legge n.1174, a verificare la concreta possibilità di determinare politiche generali di sostegno ai Comuni (in particolare di quelli con popolazione inferiore a cinquemila abitanti), valutando, inoltre, l’opportunità di varare una serie di misure, fra i quali: riduzione dell’Iva, per i lavori pubblici e per i servizi erogati dagli enti locali; abbassamento dei tassi di interesse dalla Cassa Depositi e prestiti in materia di investimenti destinati al recupero dei centri storici ed agli arredi urbani; progetti mirati al recupero, ovvero alla manutenzione del territorio, per contrastare i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico; istituzione di un fondo nazionale a sostegno dei piccoli comuni.

Ricordato che i Comuni calabresi aventi popolazione inferiore a cinquemila abitanti rappresentano circa l’ottanta per cento del totale, conclude auspicando che il Consiglio si esprima favorevolmente possibilmente all’unanimità.

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno sia del progetto di legge numero 523/7^, già annunciato in Aula, concernente un intervento a favore dell’aeroporto Sant’Anna di Crotone sia di un ordine del giorno relativo allo stesso argomento.

BORRELLO Antonio (Un. Dem. Pop.)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno del progetto di legge numero 521/7^ recante modifiche alla legge regionale n.5/2003 - “Norme per il sollievo della emergenza sociale a favore dei calabresi in Argentina”.

PRESIDENTE

Pone in votazione le richieste di inserimento all’ordine del giorno avanzate dai consiglieri Chiarella e Napoli che vengono approvate.

Mozione numero 93/7^ “Sui paventati tagli di finanziamenti ai piccoli Comuni”

PRESIDENTE

Pone in votazione la mozione numero 93/7^ che viene approvata.

Sull’ordine dei lavori

TOMMASI Diego Antonio (Verdi – l’Ulivo)

Precisato di essere fra i firmatari del provvedimento di legge 523/7^, chiede di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio un dibattito sul sistema dei trasporti, in particolare aeroportuali, in Calabria, al fine di conoscere la posizione dell’esecutivo regionale e della maggioranza sullo stato appunto del sistema aeroportuale calabrese.

PRESIDENTE

Assicura al consigliere Tommasi che tale questione sarà posta all’attenzione della Conferenza dei capigruppo, unico organismo cui compete di decidere in merito all’ordine del giorno di future sedute consiliari.

Progetto di legge numero 523/7^, recante: “Intervento a favore dell’aeroporto S.Anna S.p.A. di Crotone”

PRESIDENTE

Pone in votazione il progetto di legge n. 523/7^ nel suo complesso, trattandosi di articolo unico, che viene approvato.

Ordine del giorno “Sul ripianamento delle perdite di esercizio per l’anno 2003 della struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone”

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)

Espressa soddisfazione per l’approvazione del progetto di legge numero 523/7^, illustra l’ordine del giorno che, se approvato, impegnerebbe sia la Giunta regionale a prevedere nell’elaboranda proposta di legge di assestamento di bilancio 2004, la posta 1.039.287,00 euro per le spese di ripianamento delle perdite registrate nell’anno 2003 dall’aeroporto di Crotone, sia il Consiglio ad approvare la relativa previsione contabile.

Fatto rilevare, in conclusione che un analogo provvedimento è stato adottato a favore dell’aeroporto di Reggio Calabria, relativamente alla proposta avanzata dall’onorevole Tommasi si dichiara d’accordo sulla stessa.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno illustrato dal consigliere Napoli, che viene approvato. Indi, pone in votazione la richiesta di inserimento all’ordine del giorno del progetto di legge n.521/7^, avanzata dal consigliere Borrello, che viene approvata.

Progetto di legge numero 521/7^, recante: “Modifiche alla legge regionale numero 5 del 14 marzo 2003”

BORRELLO Antonio, relatore

Illustra il progetto di legge, atto a modificare ed integrare la legge che ha previsto norme per il sollievo dell’emergenza sociale a favore dei calabresi in Argentina e rileva la necessità di approvare il provvedimento con il coordinamento formale.

PRESIDENTE

Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e la legge nel suo complesso che sono approvati con l’autorizzazione al coordinamento formale.

Problematica questioni ambientali – Dibattito

BASILE Domenico, assessore all’Ambiente

Relazionando sullo stato dell’ambiente in Calabria rileva come nei passati decenni si sia affermata una “ideologia verde” che, puntando sulla drammatizzazione dei problemi ecologici, ha alimentato, a suo dire, un ambientalismo in grado soltanto di denunciare il mercato capitalista “strizzando l’occhio” a tutti gli umori statalisti e collettivisti che ancora pervadono la società occidentale. Proprio tale ecologismo, continua, si è spesso reso colpevole del degrado delle montagne, delle coste e delle aree naturali calabresi; esisterebbe attualmente, a suo avviso, una contrapposizione tra una visione integralista tipica di una cultura “rosso-verde” ed una posizione che guarda, invece, con interesse alla modernizzazione ed allo sviluppo compatibile promossa dalla destra.

Occorre, sostiene, all’insegna dello sviluppo ecocompatibile, superare la cultura dei vincoli e comprendere come hi-tech e natura, tradizione e modernità, debbano essere le coordinate culturali attraverso le quali indirizzare una politica ambientale che punti a coniugare la tutela del patrimonio con la modernizzazione e la fruibilità, le ragioni della tutela ambientale con quelle dello sviluppo economico, accettando la difficile scommessa insita nel volere più benessere e più produzione in un ambiente migliore.

Illustrati, quindi, i positivi risultati raggiunti dal suo assessorato in merito alla prevenzione dell’inquinamento ed al risanamento ambientale, ricorda l’importanza della legge in tema di aree protette con la quale la Regione ha posto le basi per un’attività capace di garantire e promuovere in modo unitario – in forma coordinata con lo Stato e gli Enti locali e nel rispetto degli accordi internazionali – la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale calabrese, l’istituzione del parco regionale delle Serre, il Pis“Rete ecologica regionale”, l’apporto dato dalla Calabria alla definizione della seconda parte del Progetto Ape e quanto fatto al fine di creare un sistema di strumenti per l’informazione e l’educazione ambientale.

Spiegate, quindi, le ragioni storiche che hanno, a suo avviso, determinato lo stato di emergenza rifiuti in Calabria, afferma che le iniziative assunte dai vari soggetti in ordine alla realizzazione di taluni impianti destinati al trattamento dei rifiuti su varie zone della regione impongono una riflessione che non deve essere limitata alle singole specificità ma deve, invece, considerare l’intero sistema di gestione degli Rsu nell’attuale quadro normativo di riferimento.

Il Piano regionale di gestione rifiuti, osserva, prevede la realizzazione di un sistema integrato di smaltimento incentrato sulla procedura di raccolta differenziata, sostenuta da una rete di impianti tecnologici finalizzati alla valorizzazione sia della frazione secca sia di quella umida. La pianificazione proposta, afferma, che si inquadra nel panorama tecnologico, impiantistico e logistico già adottato dai principali Paesi europei rende, a suo avviso, assolutamente ingiustificato l’allarme lanciato in ordine alle iniziative avviate in attuazione del Piano stesso.

Giudica, inoltre, ingiustificabile il tentativo di ricorrere a strumentalizzare tale questione e concorda con il Governo nazionale nell’individuare l’eccessiva frantumazione del mercato dei rifiuti come una delle cause determinanti della complessiva inefficienza del sistema e delle infiltrazioni malavitose che in esso si sono registrate e che non saranno eliminate in assenza di un serio processo di industrializzazione del settore.

Conclude esprimendo sostegno ed apprezzamento verso l’operato del Commissario per l’emergenza ambientale ed invitando quanti nutrono perplessità e timori a voler affrontare il problema nei corretti termini tecnologici ed istituzionali.

TOMMASI Diego Antonio (Verdi-l’Ulivo)

Definita irriconoscibile la regione descritta dall’assessore Basile, il quale nel suo intervento, oltre ad inveire contro le associazioni ambientaliste ed i cittadini che attuano forme di protesta contro i guasti che vengono procurati al territorio, ha dimenticato i disastri ambientali, frutto di una politica scellerata che è sotto gli occhi di tutti, cita, criticando, il decreto “Marzano” che ha sbloccato la costruzione ed il potenziamento di centrali per la produzione di energia, ignorando il rischio di innalzamento del livello di emissioni; la mancanza di iniziative volte alla diffusione dell’utilizzazione dell’energia solare; la mancata attuazione delle linee guida della legge urbanistica regionale e il recepimento del condono nazionale relativo all’abusivismo edilizio che vanifica l’approvazione, sei mesi prima in sede di legge urbanistica, del rivoluzionario emendamento concernente la rottamazione degli edifici abusivi; le misure di innalzamento, al di sopra di tutte le previsioni a livello europeo, del livello degli indici di emissione di elettrosmog previste dalla legge Gasparri; la non applicazione della legge 29/2001(?) che prevedeva l’individuazione delle responsabilità relative all’inquinamento delle acque.

Rimarcando, ancora, lo stato di inerzia per la mancata applicazione del piano per i rifiuti, però si procede con la progettazione di impianti su terreni franosi o su falde acquifere cittadine, quando, invece ci sarebbe la necessità di un nuovo piano ricomprendente l’ubicazione di impianti tecnologici e un serio programma di raccolta differenziata dei rifiuti che continua ad rimanere ferma a percentuali bassissime in Calabria anche, a suo avviso, a causa della mancanza di forme di incentivazione per i comuni, in gran parte in situazione di dissesto finanziario, che potrebbe essere sopperita facendo ricorso a fondi europei. evidenzia all’Aula l’insuccesso delle previsioni degli uffici del Commissario straordinario per l’emergenza ambientale riguardo la bonifica delle discariche risultante da un censimento effettuato dal Corpo forestale dello Stato indicante che su 428 solo 19 discariche sono state oggetto di bonifica.

In relazione, poi, al problema della rimozione dell’amianto dalle costruzioni ricorda come gli emendamenti presentati alle ultime tre finanziarie siano stati respinti e non siano previsti interventi di natura economica per i cittadini alle prese con questo problema. Si dichiara d’accordo con l’idea dell’assessore Basile di fare rivivere i parchi evidenziando, ironicamente, come in questo momento stiano rivivendo grazie alla costruzione dielettrodotti.

Concludendo reputa necessario approvare la mozione da lui presentata composta da una prima parte rivolta alla tutela del territorio ed una seconda alla necessità di un nuovo piano che tenti di risolvere i problemi della nostra regione.

BOVA Giuseppe (DS)

Domandato con quale spirito, con quale orientamento e/o volontà la maggioranza vuole affrontare la discussione odierna, considerato, tra l’altro, che i banchi della maggioranza sono vuoti, trova giusto che i cittadini, dal punto di vista ambientale, prendano atto che una parte delle scelte delle politiche sui rifiuti spetta all’esecutivo e che non basta vantarsi e portare a conoscenza delle altre regioni i tanti chilometri di belle coste, dei bei luoghi se poi niente viene fatto per valorizzarli e mantenerli.

Rammentato il giudizio lusinghiero riportato dalla stampa quando è stata approvata la legge urbanistica, alla cui elaborazione ha contribuito fortemente il centrosinistra avendo presentato tantissimi emendamenti, afferma che a distanza di due anni tutto è fermo.

Ricordato come l’intera regione si sia mobilitata sul problema della scelta del sito nel Comune di Scanzano riguardo il deposito di scorie radiottive, tant’è che il Governo di fronte alla protesta della piazza ha dovuto annullare ogni decisione, ed a tal proposito la Regione Calabria ha adottato una legge con la quale veniva respinto ogni tentativo di far diventare questo territorio una pattumiera, ritiene che coerenza vuole che gli impegni una volta assunti debbano poi essere mantenuti, ed in proposito cita i problemi legati alla raccolta differenziata dei rifiuti, ed al previsto secondo termovalorizzatore, aspetti sui quali è necessario assumere posizioni chiare in coerenza con quelle che sono le volontà dei cittadini.

Nei mesi scorsi, rileva, vi è stata la scelta di un sito per la raccolta differenziata dei rifiuti in località Pettogallico di Reggio Calabria, in seguito si è saputo che quel sito era impraticabile in quanto quell’area era interessata dal passaggio del viadotto della strada di collegamento Gallico-Gambarie, per cui il sito è stato spostato più a valle di un chilometro, in proposito si domanda se il tecnico-ingegnere - responsabile di tutto ciò che accade - è a conoscenza o fa finta di non sapere quali siano i reali problemi di questa scelta visto che in prossimità c’è il greto di un torrente ed è risaputo che l’acqua dei pozzi, a seconda dei cicli, che raggiunge diverse profondità potrebbe venire inquinata.

A suo avviso non è ideologico affermare che un impianto va localizzato nel posto giusto, e sottolinea che oltre al caso di Pettogallico da tenere presente c’è un'altra realtà, quella della discarica di Rossano.

I cittadini chiedono spiegazioni, si ribellano e pretendono chiarezza al punto tale che non solo rifiutano il secondo termovalorizzatore ma mettono in discussione la già acquisita scelta sul primo, in quanto come detto dall’onorevole Tommasi il tutto trova la ratio soltanto se c’è la raccolta differenziata, infatti i rifiuti se non vengono trattati bene producono diossina e questo vuol dire danni enormi sull’intera area interessata. Conclude soffermandosi su tre questioni ossia valutare attentamente la questione del “sito”, decidere seriamente sulla discarica di Rossano ed escludere la possibilità di creare il secondo termovalorizzatore, anzi a suo avviso occorre bloccare anche il primo per la salvaguardia della salute dei cittadini.

TRIPODI Michelangelo (CI)

Rammaricato di dover prendere atto che il dibattito risulta sminuito dall’assenza dei consiglieri di maggioranza dall’Aula che nel contempo sviliscono l’Istituzione a cui, invece, i cittadini si sono rivolti attraverso le numerose manifestazioni, evidenzia come le aspettative siano state disattese dall’abdicazione delle funzioni da parte della Regione innanzi ad una gestione commissariale cui ha aderito, a suo dire, col suo intervento anche l’assessore all’ambiente. Sottolineata l’arretratezza della scelta di un inceneritore a Gioia Tauro, tecnica già superata da altre Regioni e certamente desueta in Europa in cui è privilegiata la raccolta differenziata ed evidenziato che la magistratura ha operato il sequestro della discarica privata di Rossano in cui, a suo avviso, gravitano interessi non sempre legittimati dalla legalità, chiede, in riferimento, al sito di Pettogallico che si riapra il dialogo con le istituzioni minori interessate e con la popolazione affinché sia evitata la via dello scontro e dell’imposizione.

Sottolinea, inoltre, come da una scheda sulla piattaforma dell’inquinamento presentata dal comitato civico per la difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente della piana di Gioia Tauro si prospettino: un termovalorizzatore; un impianto di selezione secco/umido; un impianto di selezione dei rifiuti speciali; l’arrivo e il transito di ben 350 camion giornalieri per il trasporto dei rifiuti; un megadepuratore che tratta i liquami fognari; quattro centrali a turbogas; tre isole ecologiche per rifiuti speciali; un deposito costiero (già costruito ma non ancora funzionante); un inceneritore per i rifiuti delle navi; un impianto di rigassificazione per la catena del freddo; un centro logistico per mezzi, attrezzature e personale della Nato e per l’approvvigionamento dei sommergibili nucleari. Ritenuto, quindi, più che legittimo e giustificato l’allarme dato ed evidenziato come le scelte sino ad oggi effettuate dalla Giunta regionale cozzino con la vocazione naturale del territorio, ribadisce gli unanimi pareri contrari delle amministrazioni della Piana i Gioia Tauro e della Provincia di Reggio Calabria al nuovo termovalorizzatore, ponendo l’attenzione sul movimento spontaneo, inedito, nato in Calabria attorno all’importanza dell’ambiente.

In conclusione chiede: la moratoria di ogni iniziativa messa in atto da parte dell’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale,a partire da quella di Pettogallico, Rossano e Gioia Tauro; la fine della gestione commissariale dei rifiuti in Calabria, con la ripresa della gestione ordinaria e con il coinvolgimento del sistema delle autonomie locali e dei cittadini; l’azzeramento del piano di gestione dei rifiuti e l’elaborazione di un nuovo piano che abbia, in alternativa all’incenerimento, al suo centro la raccolta differenziata, il riciclo, il riuso ed il recupero dei rifiuti.

PACENZA Franco Mario (DS)

Denunciata l’assenza in Aula del Commissario per l’emergenza ambientale oltre, ancora, alla questione che anche nella seduta consiliare odierna si possa parlare di occasione mancata, visto che la discussione inerente argomenti delicatissimi non è stata posta in essere preferendo trattare altri argomenti, sottolinea come i tanti cittadini presenti qui oggi pomeriggio avrebbero preferito assistere ad una discussione in cui si confrontavano due ragionamenti e dalla quale doveva scaturire una scelta democratica.

Quella odierna, afferma era una seduta straordinaria convocata perché nelle ultime settimane si sono verificate delle tensioni tra la popolazione a causa delle scelte operate dal Commissario per l’emergenza ambientale, nonostante ciò, però, scarso interesse ha suscitato nei consiglieri di maggioranza visto che l’aula consiliare si presenta deserta nei banchi riservati al centro destra.

Ricordato, poi, come anche il sindaco di Reggio Calabria Scopelliti ed il presidente della Provincia di Reggio Calabria, che sono espressione dello schieramento della Casa della libertà siano entrambi completamente in disaccordo con le scelte poste in essere dal Commissario per l’emergenza rifiuti, sottolinea come stasera non rispondendo alle aspettative dei cittadini calabresi si sia creata una frattura tra questa sede istituzionale e la cittadinanza, in tale senso ritiene che si dovrebbe, a suo avviso, dare più spazio ai territori nelle scelte in questione rendendo protagonisti i soggetti interessati.

Rammentato, quindi, come l’istituto del commissariamento sia per sua natura incarico temporaneo e che pertanto dovrebbe essere legato a delle precise scadenze, mentre, invece, in Calabria si verifica che da sette anni è in carica lo stesso commissario ciò per la precisa volontà della Giunta di gestire in modo volgare il proprio potere, riferendosi alla vicenda di Rossano sottolinea come la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta molto sbrigativa di autorizzare una discarica di rifiuti speciali, nella quale negli ultimi mesi è arrivato di tutto, questo lo afferma la Procura della Repubblica che paventa la possibilità che sia stato smaltito anche materiale radioattivo.

In conclusione, sostenuto, che fin quando verso il territorio perdura un atteggiamento che non lo vuole protagonista nelle scelte, e che questo sicuramente porterà a fare dei passi indietro, continua sottolineando la necessita di mettere fine al commissariamento e di operare in maniera tale da dare fiducia al territorio per renderlo protagonista da subito con iniziative importanti, come la raccolta differenziata dei rifiuti, perché possano essere trattati, salvaguardandola salute dei cittadini .

BORRELLO Antonio (Un. Dem. Pop.)

Concordando con il consigliere Pacenza nel definire il dibattito svolto una occasione mancata, considera quella in corso una ulteriore, inutile discussione e censura che ogni qualvolta si trattano problemi seri ed importanti in grado di determinare una svolta per lo sviluppo della regione, l’Aula si presenta, come oggi, semivuota, chiara dimostrazione, a suo avviso, della volontà di sfuggire al dibattito ed al confronto su temi rilevanti preferendo, al limite, rispondere, forse per l’incapacità di produrre valide argomentazioni alle critiche, in modo sprezzante.

Sulle problematiche ambientali, dopo aver aggiunto, che chiunque possieda onestà intellettuale non può affermare che si possa stare tranquilli sui rischi che derivano da scelte non certo popolari che effettuano, ricorda che la Regione, intanto è, in merito all’emergenza rifiuti, in regime di commissariamento già dal 1997 e che si sarebbe aspettato di essere messo a conoscenza proprio dal Commissario di come sia stata svolta la sua attività che giudica alquanto nebulosa.

Pur apprezzando lo sforzo prodotto dall’assessore Basile, infatti, rileva che l’aspetto centrale della discussione avrebbe dovuto essere l’attività svolta dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza rifiuti, fa presente come, nonostante le vicende che hanno interessato il mondo della sanità, non si sia ancora dato seguito alla Commissione d’inchiesta la cui istituzione era stata approvata dalla competente Commissione consiliare ed il cui Presidente, peraltro,come tutti i consiglieri del gruppo di Forza Italia al quale appartiene, non è presente in Aula. C’è anche da sottolineare, sostiene, come Il Commissario per l’emergenza rifiuti, continui ad operare pur avendo in passato annunciato che il regime di commissariamento sarebbe a breve cessato, per aver chiesto, in sede nazionale, la proroga dell’incarico.

Troppe, a suo avviso, le domande alle quali non si riesce a trovare risposta, a cominciare da quelle relative al ruolo che riveste attualmente l’ingegnere Papello ed ai motivi che hanno determinato la mancanza di ruolo e funzioni dell’Arpacal. Bisogna chiarire, a suo avviso, qual è la situazione dei depuratori esistenti sul territorio, chi ha determinato la localizzazione dei siti e, in particolare, se risponde a verità che la progettazione degli impianti viene affidata alle stesse aziende che, in seguito, eseguono i lavori.

Invita a verificare sul territorio le effettive situazioni di disagio che vivono la popolazione ed i Comuni che spesso sono costretti a far fronte con proprie finanze a scelte determinate da altri in una logica assolutamente antidemocratica.

Conclude rilevando l’esistenza di un sistema di gestione dell’Ufficio del Commissario non rispondente ad alcuna regola di corretta amministrazione, nel quale risulta impossibile anche esercitare un’attività di controllo e chiedendo, provocatoriamente, cosa alla fine di questo dibattito si sarà fatto a favore delle questioni ambientali calabresi.

NAPOLI Giuseppe Giuliano (DS)

Esprime sconcerto per la mancata bonifica, motivata con la carenza di risorse finanziarie, del territorio della provincia di Crotone sul quale si sono accumulati per più di settanta anni i rifiuti prodotti dalla più grande industria calabrese, la Pertusola sud. Reso, quindi, noto che il piano prevede, in mancanza di risorse, l’incapsulamento dell’area affiancato dalla previsione di una ulteriore discarica, interna al perimetro dell’ area, classificata ex “2 c”, cioè rifiuti speciali pericolosi aggravante l’inquinamento ambientale del territorio, evidenzia come la rinuncia al progetto di bonifica abbia comportato il venir meno della ricaduta in termini occupazionali che tale intervento ingenerava.

CHIARAVALLOTI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Pur rammaricandosi per l’esiguo numero di consiglieri in Aula, afferma che comunque il tenore della discussione non meritava una attenzione maggiore trattandosi di “bordate demagogiche” con manifestazioni di “ignoranza giuridica notevole”.

Si dichiara comunque disponibile a dare risposte spontanee al Consiglio regionale, per rispetto verso lo stesso e per cercare di risolvere problemi che riguardano tutti, essendo la qualità dell’ ambiente supporto indispensabile per lo sviluppo della vocazione turistica della nostra regione.

Conferma quanto sostenuto nella sua relazione dall’assessore Basile relativamente alla politica ambientale svolta dalla Giunta regionale e ricorda all’Aula come il piano per i rifiuti della Calabria sia stato il primo ed il più avanzato a parere della Commissione europea, presso la quale ha raccolto consensi di soggetti più autorevoli di quelli di qualche consigliere regionale. Rammenta ancora come il commissariamento della gestione dei rifiuti sia stato disposto in costanza del governo di una Giunta appartenente allo schieramento di centro sinistra e come, invece, l’attuale gestione l’abbia riportato in condizione di restituire le funzioni al governo regionale.

Riguardo i problemi specifici sollevati afferma che: la decisione del raddoppio del termovalorizzatore di Gioia tauro, presa in accordo con il territorio, non solo riduce il tasso di inquinamento rispetto a quello preesistente, ma abbassa anche il livello delle tariffe per i cittadini; che riguardo la localizzazione dell’ impianto di Pettogallico, presa in accordo con la Giunta comunale Falcomatà ed incontrante parere favorevole anche della attuale Giunta, non sono stati presentati dati concreti che giustifichino l’abbandono di lavori su cui sono già stai spesi quattro miliardi di lire; che i dubbi riguardanti il sito di Rossano in realtà sono da riferire ad una discarica privata adiacente a quella pubblica (già controllata) e su cui il controllo è di competenza all’autorità provinciale che non risulta, ad oggi, aver effettuato alcun verbale di contestazione.

Queste, a suo avviso, sono le risposte a sfida di smentita, ai tre grandi problemi posti e dichiara di accettare del dibattito svoltosi solo l’amore per la terra e la convinzione che il problema ambientale sia fondamentale per lo sviluppo della nostra regione e base su cui costruire il nostro futuro.

PRESIDENTE

Propone, se i capigruppo sono d’accordo, una riunione della Conferenza dei capigruppo prima della prossima seduta per realizzare un documento comune da portare all’approvazione del Consiglio.

FAVA Nuccio (Cal. Dem.)

Esprime rammarico per la scarsa presenza di consiglieri in Aula e fa presente che probabilmente il suo odierno intervento sarà l’ultimo in Consiglio regionale, poiché chiederà le dimissioni in vista della sua candidatura alle elezioni europee per la lista di Alleanza Popolare nella circoscrizione del Nord-ovest. Afferma, inoltre, che se verrà eletto al Parlamento europeo il suo impegno sarà rivolto, con molta responsabilità, alle problematiche generali del paese ed in particolare alla Calabria, ritenendo tra l’altro che sempre di più le scelte sulle politiche globali vengono prese a Strasburgo.

Non concorda con quanto detto dal Presidente della Giunta, onorevole Chiaravalloti, in merito alla lamentela, da quest’ultimo espressa, sulla qualità e livello mediocre del dibattito affrontato in Aula, ed evidenzia, invece, la notevole portata che hanno avuto, a suo avviso, gli interventi dei consiglieri in special modo gli ultimi due.

BOVA Giuseppe (DS)

Accolta la proposta del Presidente del Consiglio, onorevole Fedele, ancor più alla luce delle affermazioni rese dal Presidente della Giunta, dichiara opportuno approfondire ulteriormente la problematica in discussione.

TOMMASI Diego Antonio (Verdi – l’Ulivo)

Annuncia che si farà promotore, in Conferenza di capigruppo, di una commissione d’inchiesta sulle tematiche ambientali della regione Calabria.

TRIPODI Michelangelo (CI)

Censurato il comportamento del centrodestra che risulta assente al dibattito, esprime perplessità su quanto dichiarato dal Presidente Chiaravalloti, e conclude associandosi alle dichiarazioni rese dai suoi colleghi.

PRESIDENTE

Dichiara chiusa la seduta.

La seduta termina alle 23,45