13 luglio 2007    

L'opinione di Borrello, relatore della legge


Il progetto di legge approvato dalla prima Commissione consiliare (relatore il vicepresidente del Consiglio, Antonio Borrello) che istituisce il Consiglio regionale dell’Economia e del Lavoro (CREL), ai sensi dell’art. 56 dello Statuto regionale, consta di tredici articoli. Il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Borrello (Udeur)
“Il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro – dice Antonio Borrello – è organismo di consultazione delle organizzazioni più rappresentative del mondo economico e del lavoro. Questo progetto di legge – sottolinea Borrello - rispecchia in gran parte l’iniziale proposta della Giunta regionale, salvo la contrazione dei componenti, sembrata eccessiva, l’individuazione del Presidente all’interno dell’organismo e il ricorso a parte del personale della legge 25 per attrezzarne la struttura burocratica. L’organismo, inoltre, prevede la presenza delle organizzazioni più rappresentative dei lavoratori dipendenti, del mondo dell’imprenditoria, della cooperazione, del sistema bancario, dei consumatori e dell’Unione delle Camere di Commercio.  L’art. 3 in particolare - ricorda Antonio Borrello – disciplina la durata in carica, le modalità di costituzione, rinnovi e nomine del Crel, legate alla durata stessa della legislatura regionale. Sotto il profilo delle funzioni – sottolinea ancora il vicepresidente del Consiglio -  il Crel si attribuisce il compito di esprimere pareri obbligatori al Consiglio regionale sulle proposte inerenti i più rilevanti atti in materia economico-finanziaria e su altri atti di competenza del Consiglio e della Giunta, qualora detti organi ne facciano espressa richiesta. Tra le ulteriori funzioni del Crel – prosegue Antonio Borrello -  è da rilevare la partecipazione dell’organismo, su richiesta delle Commissioni consiliari e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio,  alla valutazione degli effetti prodotti dalle politiche regionali in materia di economia e lavoro, così come, la possibilità ad esso attribuita di svolgere studi e ricerche nei settori di propria competenza. Infine, ed ovviamente – conclude Borrello – alle sedute del Crel possono partecipare il Presidente della Giunta regionale, gli assessori, i consiglieri regionali, ed è altresì prevista l’ipotesi di riunioni congiunte tra Crel e Consiglio delle autonomie  locali per questioni di interesse istituzionale comune”.   
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