15 giugno 2007    

Nicolò (Fi):«La Costa Viola incomprensibilmente esclusa dal Piano»


“Un piano di interventi che metta in atto politiche ambientali di sostegno a livello regionale deve contemplare attività in grado di migliorare il volto di tutti gli ambienti rurali. Proprio per questo, mi sorprende come nelle “Aree rurali in ritardo di sviluppo”, non sia ricompresa la Costa Viola, zona ricca di S.I.C. e di valenze paesaggistico – ambientali (Z.P.S.), che, invece, andrebbe valorizzata in modo decisivo”. Il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro NicolòE’ quanto ha dichiarato, a margine dei lavori della sesta commissione “Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero” iniziati nella tarda mattinata e tutt’ora in corso, il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro Nicolò per il quale “le azioni fin qui intraprese per la Costa Viola (misura Fab “Costa Viola” del PSR 2004 – 2007) hanno sortito effetti positivi, ma vanno ulteriormente incentivate per sviluppare un’area comprendente una porzione rilevante di paesaggi rurali storici, largamente interessata da terrazzamenti”. Rilancia Nicolò: “Anche sul fronte dell’abbandono rurale mancano programmi di tutela e salvaguardia specifici del tipico territorio terrazzato (oggi divenuto emblema di programmazione integrata) che potrebbe essere attuato incentivando le coltivazioni, i mezzi di trasporto alternativi, quali monorotaie e teleferiche e la mobilità rurale. Non è data la possibilità di beneficiare, per tale finalità, di appositi fondi destinati alle cooperative agricole, ai proprietari di vigneti, nonché ad enti locali, presso i Comuni di Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara, Seminara e Palmi, che intendano promuovere i prodotti tipici locali ed i marchi di qualità che si potrebbero prevedere ex lege”. “Inoltre, nell’ambito dell’Asse II – misura 216, volta al sostegno per gli investimenti non produttivi- osserva ancora l’esponente del centrodestra- occorre inserire la ricostituzione dei muri a secco dei terrazzamenti vitati in aree declivi che conferiscono una forte impronta ai paesaggi a vocazione ambientale e naturalistica, al fine di salvaguardare e favorire il progresso dei territori rurali calabresi. Queste misure, senza dubbio- conclude Nicolò- rappresentano priorità ambientali attuabili mediante il PSR. Notevoli sarebbero, infatti, i riflessi sulla percezione del paesaggio, considerato l’elevato valore naturalistico, economico e culturale che rivestono queste aree”.

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