15 giugno 2007    

Frascà (Ds):«Ambiamo a spendere 600 milioni di euro entro l'anno"


La VI Commissione, ha concluso nei giorni scorsi la discussione sul Piano di sviluppo rurale della Regione 2007/2013.  L’organismo ha approvato il documento di programmazione per lo sviluppo rurale con tre emendamenti integrativi proposti dalla Commissione.

"Dopo avere attentamente valutato i chiarimenti inviati dall’assessorato all’Agricoltura, in seguito alle osservazioni evidenziate dalla Commissione nella seduta del 5 giugno, questo organismo - ha spiegato la presidente della Commissione “Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”, Liliana Frascà - ha ritenuto di dovere emendare il testo originario con tre emendamenti, e di esprimere, inoltre, quattro indirizzi su alcune questioni di particolare rilevanza. Il primo degli emendamenti riguarda la governance ed il ruolo delle Province. Il percorso delineato – sottolinea Liliana Frascà – tende a dare una soluzione amministrativa e procedurale che consente la piena attuazione della legge regionale sul riordino di funzioni e che permette soluzioni gestionali in grado di attivare processi di accelerazione della spesa.  Peraltro, gli stessi presidenti delle cinque Province calabresi, hanno fatto pervenire alla VI Commissione un documento unitario a sostegno delle osservazioni prodotte nella seduta del 5 giugno 2007, ribadendo la loro volontà di contribuire nell’esercizio del proprio ruolo istituzionale alla costruzione ed alla attuazione delle politiche di sviluppo, coesione e competitività. Il secondo emendamento – aggiunge Liliana Frascà -  è integrativo sugli strumenti della progettazione integrata; il terzo emendamento, infine, rende più efficace le politiche di genere promuovendo una serie di azioni positive nei settori della formazione e informazione, nell’insediamento di giovani agricoltori, sui servizi di consulenza e di assistenza alla gestione delle aziende agricole per recuperare i gap riscontrati nel Psr”. La Presidente della VI Commissione Liliana Frascà (Ds)

La presidente Frascà, afferma che “è prevista inoltre una specifica modalità di progettazione integrata di tipo aziendale, denominata “pacchetto donne”. Per quel che concerne i criteri di priorità delle misure – dice Liliana Frascà – si prevede, specificatamente per le misure 112(insediamento giovani) e 312(creazione nuove imprese),  che il 40% della dotazione finanziaria è riservata in via prioritaria a donne imprenditrici.  Ovviamente – specifica Frascà – in caso di carenza di domande può modificare la predetta percentuale.   Ci sembra che agire su alcune variabili di rottura, così come previsto dalla UE, e ponendo al centro dell’attenzione la figura della donna imprenditrice si favorisce l’ingresso nel mercato del lavoro soprattutto in quelle aree dove la presenza di donne titolari di impresa rimane ancora poco significativa.   L’obiettivo di fondo, è pertanto quello di rimuovere ogni ostacolo all’inserimento delle donne nel tessuto economico del mondo rurale nell’interesse non solo delle donne, ma della crescita complessiva del tessuto produttivo calabrese. Abbiamo inoltre ritenuto come Commissione – evidenzia Liliana Frascà – di dovere fornire all’assessorato all’Agricoltura alcuni indirizzi: il primo, rispetto all’articolazione del piano finanziario ed alla ripartizione tra assi; il secondo,  che riguarda l’armonizzazione normativa e quindi l’adeguamento di una legislazione regionale in grado di sostenere una utilizzazione delle risorse oculata ed efficace; il terzo, riguarda l’esigenza dell’integrazione  qualitativa tra i vari fondi; il quarto, sollecita la costruzione di un progetto st6rategico capace di realizzare un Patto per il credito che in Calabria, anche alla luce delle esperienze passate, diventa essenziale per accompagnare e supportare le aziende agricole calabresi che hanno una debolissima struttura finanziaria e rendere quindi possibile l’utilizzazione delle risorse comunitarie”.

Sulla audizione dell’assessore alle Politiche comunitarie, Mario Maiolo, e dei dirigenti del dipartimento, Orlando e Marino, la presidente Frascà, afferma:” Abbiamo molto apprezzato il lavoro fatto dal dipartimento per favorire e agevolare la spesa sul Por 2000/2006. Siamo consapevoli che entro il prossimo 31 dicembre dovranno essere spesi poco più di 600 milioni di euro. Il lavoro fatto e quello in itinere, dovrà consentire il raggiungimento di questo obiettivo. Abbiamo, infine, concordato un itinerario che ci consentirà di avviare il confronto sul Fers ed Fse 2007/2013 e di far approdare entro luglio in Consiglio il Piano operativo regionale nella stesura finale”.

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