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20 marzo 2007
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Il Consiglio raccoglie la sfida e reagisce (di Romano Pitaro)
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Ci siamo.
La risposta del Consiglio regionale all’ondata di delegittimazione che colpisce da un po’ di tempo la Regione non s’è fatta attendere.
E’ stata faticosa la rimonta.
Ma il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha fiutato il vento e organizzato, con cura, scrupolo ed attenzione, una reazione istituzionale all’altezza del momento.
Nessuno degli attori istituzionali, politici e sociali calabresi è mancato all’appello. Aldilà del segno politico è prevalso l’assenso incondizionato sull’urgenza di dotare la Regione di nuove regole e farla uscire da questa complessa congiuntura che la vede in affanno.
La fase di preparazione della Convenzione “Istituzioni: doveri e diritti” è stata meticolosa e calibrata. L’ascolto delle componenti più rappresentative della società calabrese sincero; e incentrato su due consapevolezze, che hanno ben predisposto i diversi interlocutori all’incontro con l’Assemblea legislativa:
la politica regionale sa che la difficoltà è grave e che da sola non ce la farebbe a superare l’ostacolo;
serve una ripartenza strutturale, non ordinaria e neanche fumosa. Non chiacchiere e distintivo, ma impegni legislativi chiari e umiltà nel confronto con la Calabria che pulsa, lavora e produce.
Grazie a queste premesse è nato il Patto siglato solennemente nell’Auditorium Calipari e che sarà d’ora in avanti il faro su cui si orienterà la Regione, il sistema delle autonomie locali, il mondo della rappresentanza.
Alle ricorrenti attenzioni critiche da parte dei media anche nazionali, che trovano nella delegittimazione della Regione un humus favorevolissimo, ed all’attacco mafioso alle Istituzioni (ultimo l’incendio che ha distrutto l’aula consiliare del Comune di Chiaravalle) il Consiglio regionale reagisce con una rinnovata impostazione di lavoro legislativo e di apertura alla Calabria.
Certo non sarà facile vincere la sfida, di sicuro però nessuno potrà dire che la sfida non è stata raccolta o che il Consiglio regionale è rimasto con le mani in mano. Questo no; e indubbiamente all’intelligenza reattiva e strategica dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio ed alla Conferenza dei Capigruppo, capace quest’ultima di operare tagli significativi ( il 25 per cento delle risorse destinate alle strutture speciali) e di lanciare un messaggio si speranza ai giovani della Calabria, nonché al complesso mondo della rappresentanza calabrese (politica, sociale, culturale ed economica) un riconoscimento va senz’altro tributato.
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