23 febbraio 2007    

Interrogazione di Nucera (Udc) sulle indennità agli allevatori dell'Asl 11


Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Giovanni Nucera, ha depositato un’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale alla Sanità, per conoscere “quali iniziative intendano, a breve, adottare circa la mancata corresponsione delle specifiche indennità di abbattimento animale a tutti gli allevatori del comprensorio territoriale dell’ASL 11 di Reggio Calabria. Allevatori che attendono, da tempo, nella totale indifferenza della Direzione aziendale, la determinazione in merito alle richieste ripetutamente formulate”.
Il capogruppo Udc in Consiglio regionale Giovanni NuceraNucera lamenta che, a tutt’oggi, l’ASL n. 11 di Reggio non ha ancora provveduto alla liquidazione agli allevatori delle indennità relative all’abbattimento degli animali per gli anni 2004-2005-2006, per come già accertato e certificato dalla competente Area Veterinaria di Sanità Animale”.
“L’obiettivo – spiega Nucera – è arginare il dilagante ricorso da parte degli allevatori ad azioni legali contro la mancata determinazione della direzione generale dell’ASL, arrecanti tra l’altro ulteriore danno economico alle casse aziendali”.
Il capogruppo dell’Udc chiede inoltre di sapere “quali provvedimenti vogliano assumere contro i responsabili di una così grave inadempienza, che rende ancora più precaria la posizione degli allevatori dell’area territoriale dell’ASL 11. Con le poche risorse economiche residue di cui individualmente dispongono- rilancia Nucera- tali allevatori, infatti, riescono appena a garantire la sopravvivenza delle aziende e, conseguentemente, la necessaria fornitura di materiale di origine animale alla popolazione del comprensorio reggino”.
Il capogruppo dell’Udc chiede ai destinatari dell’interrogazione “se intendano intervenire al più presto e con efficacia, al fine di ristabilire un corretto equilibrio nel merito del rispetto delle norme vigenti, sia da parte degli organi preposti al controllo ASL, sia dagli operatori di settore”. Tutto questo alla luce del fatto che “nel caso di accertamento di malattie infettive degli animali, è l’autorità sanitaria locale preposta alla adozione delle misure atte a prevenire la diffusione della malattia (isolamento e sequestro degli animali, eventuale distruzione delle carcasse), che ne vigila l’esecuzione ed ordina la delimitazione del territorio sede del manifestarsi della malattia con ordinanza di zona infetta e l’assoluto divieto di movimentazione degli animali”.
Nell’interrogazione, nella quale Nucera ricostruisce la proceduta da seguire, si fa presente come “in caso di focolaio di malattie infettive quali la tubercolosi e leucomi di bovini e bufalini e tubercolosi degli ovi-caprini, tutti gli animali, i prodotti di origine animale, le attrezzature ed i materiali infetti o contaminati ed il relativo controvalore debbano essere indennizzati al proprietario”.
 

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