21 febbraio 2007    

La «Nave della Sila» ispira la Fondazione Napoli Novantanove


Un vero e proprio evento, il 17 febbraio scorso, al Teatro delle Palme di Napoli, dove la Fondazione “Napoli Novantanove"  ha presentato il Museo narrante dell’Emigrazione “La Nave della Sila” e il concorso nazionale riservato agli studenti della scuole di ogni ordine e grado di Napoli, Torino e della Calabria, sul tema “I viaggi del riscatto, i flussi migratori del XIX e XX secolo” - leggere uno scritto, vedere un film, ascoltare una storia”.   
L’idea di lanciare il concorso è derivata dall’istituzione, all’interno del Parco Old Calabria, ideato e gestito dalla Fondazione Napoli Novantanove, del primo museo nazionale dell’emigrazione italiana “La nave della Sila”, per contribuire a colmare un ingiustificabile vuoto di memoria storica  e civile in una regione che ha vissuto, più di altre, la drammatica esperienza del movimento migratorio.
A Napoli, per l’occasione, anche gli studenti delle scuole campane che hanno partecipato al concorso. Peccato siano mancati quelli calabresi, che numerosissimi hanno accettato di mettersi in gioco su un tema così impegnativo. Alla sfida lanciata da “Napoli Novantanove” hanno aderito, da tutta Italia, circa 120 classi, 52 delle quali calabresi, in rappresentanza di 25 scuole.
Il premio per i vincenti sarà un viaggio in Calabria, “per scoprire una Regione poco conosciuta e così simile a Napoli per problemi e quotidianità” ha commentato Mirella Stampa Barracco, colei che assieme al marito Maurizio Barracco ha dato vita alla Fondazione “Napoli Novantanove”, istituzione privata costituitasi con l’obiettivo prioritario di contribuire alla conoscenza, alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio culturale di Napoli e del Mezzogiorno. Un impegno notevole, dimostrato, in questi anni, dalle numerosissime iniziative di restauro, progetti speciali, convegni, pubblicazioni, attività di ricerca e formazione, promosse e portate avanti da Napoli Novantanove, con il coinvolgimento di enti, fondazioni e istituzioni.
 Il Direttore dell'American Academy in Roma prof.ssa Carmela Vircillo Franklin
Tra le tante, prestigiose presenze al teatro delle Palme di Napoli, assieme all’assessore alla cultura della Regione Calabria Sandro Principe, anche Carmela Vircillo Franklin, calabrese di Santa Caterina Albanese, centro arbereshe della provincia di Cosenza. L’emblema di una storia vincente collegata all’emigrazione. Oggi è direttrice della American Academy in Rome, istituzione culturale fondata nel 1893 da un gruppo di artisti americani, in occasione del 400° anniversario della scoperta dell’America. La nomina di Carmela Vircillo Franklin ha infranto una lunga tradizione che voleva solo americani alla guida dell’«American Accademy in Rome». 
Il museo «La nave della Sila»,  si trova a Torre Camigliati di Camigliatello Silano, nell’edificio di una ecx vaccheria. Un luogo che vuole ricordare – secondo il suo curatore, il giornalista Gian Antonio Stella «le angosce, le speranze, le insanabili nostalgie, i drammi pubblici e privati di milioni di persone costrette all’espatrio, ma anche la partenza di nuove, straordinarie avventure di persone che hanno rappresentato nel mondo l’intraprendenza italiana, la capacità di rimettere in discussione la propria vita intera, e di costruire “ponti” dal nostro paese a nuove, importanti realtà sociali ed economiche».
Una struttura che è anche «Museo narrante», “perché la visita – viene spiegato nel portale del museo - si snoda attraverso gigantografie di immagini straordinarie, in larga parte sconosciute, accompagnata da una voce narrante che racconta le tante storie di dolori, piccoli e grandi eroismi, ed una colonna sonora di canti dell’emigrazione italiana”.
La suggestione che si vuole creare nell’ambientare la scenografia, una tolda di una nave, in una ex vaccheria dell’altopiano silano, tende a creare un impatto fortemente evocativo/educativo nel visitatore.

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