16 febbraio 2007    

Interrogazione di Nicolò (Fi) per Odontostomatologia a Scilla e Melito


“La mancata istituzione dei reparti di Odontostomatologia presso gli Ospedali di Scilla e Melito è destinata a penalizzare le fasce più deboli della popolazione obbligandole a rivolgersi a professionisti esterni con il pagamento delle relative prestazioni”.
Con queste parole, il consigliere di Forza Italia, Alessandro Nicolò, ha motivato la sua interrogazione all’indirizzo del presidente della Giunta regionale.  
Alessandro Nicolò (Fi)Nell’interrogazione con richiesta di risposta scritta, Nicolò chiede di conoscere “quali provvedimenti l’Esecutivo intenda adottare per dare esecuzione all’operatività e alla messa in funzione dei reparti di Odontostomatologia presso i  presidi ospedalieri di  Scilla e Melito P.S. (ASL 11)”.
“La mancata attivazione del servizio di odontostomatologia nei due presidi – evidenzia Nicolò - viola i diritti che uno Stato sociale degno di questo nome dovrebbe assicurare a tutti, specie ai meno abbienti. Ogni ulteriore inerzia rispetto alla messa a regime e alla funzionalità presso i due nosocomi del reparto di odonstostomatologia, rischia pertanto di pregiudicare il diritto alla salute dei cittadini, diritto fondamentale della persona, in quanto tale garantito e tutelato dalla Costituzione”.
 “L’obiettivo – dice ancora Nicolò - è altresì quello di adeguare l’offerta sanitaria della Calabria, in particolare della provincia di Reggio, da sempre penalizzata, a quella delle altre realtà territoriali che hanno già raggiunto più elevati livelli di qualità ed efficienza”.
Nicolò si è interrogato “sulle motivazioni che hanno determinato questa ingiustificata situazione di stallo, considerato che in merito all’attivazione del servizio, era stata manifestata una precisa volontà politica poi concretizzatasi nell’avvio delle procedure per l’espletazione del relativo concorso”.
L’esponente di Forza Italia ha ricordato infatti che “la procedura selettiva per la copertura di due posti di dirigente dell’Asl 11 si era conclusa con una graduatoria cui purtroppo, però non è stata data esecuzione. Esistono, quindi, a tutt’oggi, le condizioni idonee per la copertura dei posti disponibili e le eventuali ulteriori esigenze di personale aggiuntivo, potrebbero essere reperite, ove necessario, nell’alveo della medesima procedura selettiva. Anche alla luce di queste considerazioni tale inerzia risulta priva di valide giustificazioni, considerato che, ai fini dell’implementazione del servizio, non si dovrebbero sopportare costi aggiuntivi”.
A supporto di quanto richiesto nell’interrogazione, Nicolò ha ricordato inoltre che “nell’attuale finanziaria nazionale del 2007 è previsto uno stanziamento pari a 100 milioni per la ristrutturazione degli ambulatori pubblici e che esiste altresì una proposta, al vaglio del Ministero della Salute, perché i cittadini che ne abbiano diritto, possano usufruire nel ‘privato’, a prezzi da ‘pubblico’, di quelle prestazioni che il Ssn non riesce ad erogare”.
 

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