9 febbraio 2007    

Illustrato dal gruppo DS un progetto di legge sugli usi civici


Conferenza stampa del Gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra per presentare la proposta di legge che Bruno Censore, consigliere regionale del Gruppo Democratici di Sinistrareca "Norme in materia di Usi civici". Firmatari del provvedimento i consiglieri Bruno Censore, Antonio Acri, Liliana Frascà, Franco Pacenza e Francesco Sulla.
In Calabria i terreni destinati ad usi civici ammontano a circa 600mila ettari e c’è la necessità di dotare la Regione Calabria di un idoneo e moderno strumento normativo per la disciplina organica del sistema degli usi civici, ovvero, delle proprietà collettiva e della gestione demaniale, che si colloca oggi negli stessi termini e con la stessa pregnanza del passato, allorquando questo tema era di grande rilievo ed interesse per lo sviluppo e l’esistenza delle popolazioni rurali della nostra regione. Un patrimonio, di enormi risorse, che  merita di essere valorizzato. Da qui la proposta di legge illustrata a Palazzo Campanella, dall’intero gruppo Ds alla Regione.
Il capogruppo Ds Franco PacenzaNel corso di una conferenza stampa, alla quale oltre al capogruppo Franco Pacenza, hanno partecipato i consiglieri regionali Liliana Frasca, Francesco Sulla e Bruno Censore, sono stati illustrati i punti qualificanti di questa legge, “nata – ha spiegato Censore – anche grazie alla preziosa collaborazione del Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, che non ha fatto mai mancare i suoi preziosi consigli e la sua vicinanza”. Censore nella sua qualità di Antonio Acri (Ds)presidente del Comitato di controllo contabile ha ricordato l’attenzione che lo stesso organismo ha posto sulla questione del patrimonio regionale. Iniziativa sulla quale anche la Corte dei Conti ha manifestato apprezzamento agevolando l’apertura di una indagine conoscitiva condivisa anche dalla Giunta regionale. “Pur essendo un residuo feudale – ha aggiunto Censore primo firmatario del provvedimento che presto andrà in Commissione – gli usi civici rappresentano oggi un argomento molto attuale che appartiene all’identità ed alla storia di questa Regione”. Una proposta, quindi, che intende colmare il profondo vuoto legislativo creatosi all’indomani della modifica al titolo V dello Costituzione. Censore ha evidenziato come in questi anni, proprio a causa del grave vuoto legislativo, si siano registrati in Calabria tantissimi provvedimenti di affrancamento, attraverso i quali molti beni di proprietà pubblica sono diventati proprietà privata. “Lo spirito di questa legge è quindi  quello di disciplinare la tutela e l’utilizzo di oltre 600mila ettari di terreni boschivi che costituiscono i beni delle risorse collettive delle nostra regione”.
Sullo stesso argomento, è stata ricordata la proposta di legge, a suo tempo depositata dal consigliere Giuseppe Guerriero, (Unità socialista), “ma questa – ha specificato ancora Censore – si muove su binari un po’ diversi, eil consigliere Ds Liliana Frascà supera il cosiddetto «silenzio-assenso»dei procedimenti amministrativi, oltre che conferire (in linea con la Costituzione novellata) specifiche competenze agli enti locali, in termini di funzioni di gestione”.
Negli altri interventi seguiti, a cominciare da quello del capogruppo Franco Pacenza, è stata sottolineata la valenza politica del provvedimento “che si lega – ha affermato il capogruppo Ds – alla necessità che questa esperienza amministrativa si possa caratterizzare per un’accelerazione sul piano delle riforme. Se da un lato c’è necessità di nuovi strumenti per affrontare la complessità di vari comparti con norme di alto profilo – ha ancora sottolineato Pacenza – dall’altra c’è l’esigenza di abrogare un serie di legislazioni che non hanno ragione di esistere”.

L'articolato è composto da ventisei norme per un importo finanziario per l'anno 2007 di 250 mila euro. In particolare, si prevede la ricognizione e l'inventario generale delle terre civiche, i piani comunali di valorizzazione e di recupero delle terre civiche, l'istituzione dell'albo regionale degli istruttori e dei periti demaniali. "Il provvedimento - ha detto Bruno Censore - ha come obiettivo primario il coinvolgimento dei comuni interessati per disciplinare in maniera organica i fini pubblici con quelli privati".


 

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