7 febbraio 2007    

Nicolo (Fi): Interrogazione sui medici precari dell'Asl 9 di Locri


Verte sulla condizione di precarietà dei medici di continuità assistenziale dell’Azienda Sanitaria n. 9 di Locri, l’interrogazione depositata, stamani, dal consigliere di Forza Italia, Alessandro Nicolò all’indirizzo del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. L’interrogazione muove dalla delibera (n. 66 del 25 ottobre 2006) dei Commissari Straordinari, “che ha disposto la collocazione nelle postazioni di guardia medica di ventisei medici utilizzati da circa dieci anni nei reparti dei presidi ospedalieri”. Nell’interrogazione con richiesta di risposta scritta, il consigliere azzurro “valuta negativamente” il provvedimento assunto dai commissari straordinari. “Tale delibera – afferma Nicolò – determina pesanti ricadute sull’offerta sanitaria che viene privata di professionalità e competenze acquisite nei vari presidi ospedalieri. Inoltre - aggiunge l’esponente di Fi - la cancellazioneAlessandro Nicolò (Fi) di trenta postazioni di guardia medica determinerà inevitabilmente la perdita di ulteriori posti di lavoro in un territorio già fortemente penalizzato e che, allo stato dei fatti, viene aiutato solo con fiumi di belle parole”. L’esponente di Forza Italia ricorda inoltre che in Terza Commissione Consiliare giace, in materia sanitaria, il progetto di Legge, n. 152/8, “Definizione posizione giuridica medici continuità assistenziale diversamente utilizzati”. Tale iniziativa legislativa, (di cui Nicolò risulta cofirmatario) e sottoscritta dai consiglieri di maggioranza e di opposizione, è “il risultato di un ordine del giorno votato all’unanimità in Consiglio regionale”. “La volontà espressa dalla massima Assemblea elettiva calabrese – sostiene Nicolò - rischia di essere vanificata qualora non vengano adottate le determinazioni necessarie per ottemperare ai diversi livelli di emergenza in materia di sanità, esistenti nel reggino ed in particolare, nella Locride. Si tratta – spiega l’esponente azzurro – del mantenimento delle professionalità dei medici di reparto (titolari, utilizzati e trimestrali) che verrebbero trasferiti nelle postazioni di guardia medica, frustrando le aspettative e le capacità lavorative maturate e dimostrate sul campo per anni; ed ancora la cancellazione di trenta postazioni di guardia medica che aggrava ulteriormente le già difficili condizioni in cui versa la sanità in Calabria”.   Alla luce di queste considerazioni, il consigliere Alessandro Nicolò interroga il Presidente della Giunta Regionale, Loiero “per conoscere quali urgenti provvedimenti si intendano adottare per mantenere le trenta postazioni di Guardia Medica ed altresì per scongiurare che i cinquanta medici, in atto, utilizzati in postazioni di continuità assistenziale, perdano irrimediabilmente il loro inquadramento in pianta organica”. Nell’interrogazione, Nicolò ripercorre le fasi che hanno determinato “l’attuale condizione di precarietà dei medici adibiti ai servizi di continuità assistenziale dell’Azienda n. 9 di Locri, dove da molti anni, in vari settori, insiste una forte carenza di organico che rischia di paralizzare l’erogazione di numerosi servizi ospedalieri ed, in particolar modo, quelli legati ad emergenze operative, determinando così una vera e propria interruzione di pubblico servizio”. Come ricorda ancora il consigliere regionale di Forza Italia “tale grave situazione è stata ovviata, in questi anni, grazie all’utilizzo di medici di continuità assistenziale (titolari, utilizzati e trimestrali), la cui presenza, nonché l’efficace e fondamentale lavoro espletato, ha consentito di completare gli organici vacanti nei vari settori, garantendo così la piena funzionalità degli stessi”. “Il notevole lasso di tempo trascorso ad operare nei settori nei quali erano stati destinati ha consentito a questi medici – ha concluso Nicolò - di acquisire una notevole professionalità ed esperienza, alimentando, al contempo, legittime aspettative professionali”.

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