7 febbraio 2007    

Occhiuto (Udc): «Patto con il centrosinistra solo su leggi di riforma urgenti»


“Conosco tanto bene Traversa per sapere che il suo ragionamento su un Patto per la Calabria non merita di essere derubricato come l'ennesimo richiamo ad inutili e dannose larghe intese”.  E’ il commento di Roberto Occhiuto (Udc), vicepresidente del Consiglio regionale alla proposta di Patto per la Calabria avanzata da Michele Traversa, esponente di primo piano di An e presidente della Provincia di Catanzaro.Il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto (Udc)
Precisa Occhiuto: “ Sono però  convinto che l'unico Patto possibile col centrosinistra calabrese si potrebbe stringere solo su alcune leggi di riforma urgenti e necessarie per la Calabria, come il Piano sanitario, la legge elettorale e la legge di riorganizzazione di Afor, Arssa e Fincalabra; dovrebbe essere stipulato alla luce del sole, senza confusione di ruoli tra maggioranza e minoranza, attraverso il dibattito in Consiglio regionale, e soprattutto dovrebbe escludere in ogni modo la gestione e l'attività di governo. Infatti, nell'analisi del Presidente della Provincia di Catanzaro, che condivido nelle premesse, manca soltanto il riconoscimento di un'altro problema che sta a fondamento della sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni: si tratta della tentazione, troppo spesso praticata dai dirigenti politici, di governare in maniera consociativa, rendendo le responsabilità meno riconoscibili  proprio perché ripartite tra tutti. Credo - aggiunge Occhiuto -  che la speranza nel cambiamento si uccida proprio radicando la convinzione che tutti siano uguali e che, quindi, se anche cambiano i musicanti, lo spartito è sempre quello. Eppure, l'esperienza di tante amministrazioni provinciali e comunali, proprio come quelle di Catanzaro, di Traversa e di Abramo, hanno dimostrato che se al timone di una Provincia o di un Comune ci sono amministratori capaci e coraggiosi i territori crescono e si sviluppano; se, al contrario, ci sono politici senza capacità amministrative, oppure bravi solo negli intrighi di palazzo, i risultati sono sconfortanti. Così come alla Regione. La Calabria è una terra piena di complessità, dove è difficile governare, ma sbaglieremmo se noi stessi annullassimo la speranza arrendendoci alla convinzione che nulla di meglio si possa fare.  A fronte della complessità  della situazione, c'è una verità semplice, che né il centrosinistra, né il centrodestra confessano facilmente: è il fatto ineludibile che la Calabria non ha avuto negli ultimi anni Presidenti col coraggio e con le capacità amministrative necessari. Ed in un sistema di governo presidenzialista, come quello delle Regioni, delle Province e dei Comuni, le qualità e la volontà di chi guida le scelte pesa in maniera decisiva e quasi esclusiva sui risultati delle politiche di governo”.

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