5 gennaio 2007    

Nicolò (FI): Interrogazioni per gli Ospedali di Melito e Reggio Calabria


Il Consigliere regionale del gruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò, in due distinte interrogazioni rivolte al Presidente della Giunta regionale, chiede “interventi mirati per migliorare le condizioni di assistenza agli ammalati in dialisi che fruiscono del servizio presso Il consigliere regionale Alessandro Nicolò (FI)l’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo, e per migliorare le condizioni logistiche del pronto soccorso presso l’azienda  “Bianchi-Melacrino-Morelli”, di Reggio Calabria”. Alessandro Nicolò, sottolinea che “nonostante sia stato licenziato con atto del dirigente regionale della Sanità un finanziamento in favore della Asl 11 di Reggio Calabria di circa 63  mila euro per interventi a sostegno dei cittadini uricemici che per l’anno 2004 hanno fatto ricorso per quel tipo di cure specialistiche all’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo, a tutt’oggi – sostiene Alessandro Nicolò – quegli ammalati non hanno visto soddisfatte le loro legittime richieste. Non è chiaro se le responsabilità siano di ordine meramente burocratico – dice ancora Nicolò – o di ordine politico-gestionale. La questione resta – prosegue Nicolò - comunque aperta nella sua gravità estrema ed esalta, ancora una volta, i drammi umani che coinvolgono numerosi nostri concittadini che meritano, proprio per le loro particolari condizioni, la massima attenzione da parte della pubblica amministrazione. Di medesimo tenore, o addirittura peggio, le condizioni logistiche in cui versa la struttura del pronto soccorso dei “Riuniti” di Reggio Calabria. Qui, davvero – sostiene Alessandro Nicolò -  emergono tutte le contraddizioni di un ospedale, il più grande della Calabria, che, da una parte, e giustamente, è oggetto di un forte investimento di potenziamento, come il centro cuore, e dall’altra, invece, sconta, proprio in uno dei suoi servizi fondamentali, una condizione, a dir poco, da terzo mondo. Non si tratta certamente di alimentare una polemica artificiosa, ma l’opinione pubblica ha anche il diritto di sentirsi rassicurata e protetta allorché si trova costretta a recarsi al pronto soccorso. Suggerirei all’Assessore regionale alla Sanità, in occasione della sua prossima presenza ai “Riuniti”, di verificare “de visu” le condizioni strutturali del Pronto soccorso, ed eventualmente, annotare i disagi che condizionano gli operatori ospedalieri, i ricoverati e le loro famiglie. Per quel che mi riguarda, sin dall’implementazione del prossimo piano sanitario regionale mi spenderò affinché siano individuate non solo le così dette “eccellenze”, ma anche poste in essere quelle necessarie misure per garantire i livelli minimi di efficienza di quelle strutture o dipartimenti ospedalieri che non sono nelle condizioni, per carenze di personale o per palese vetustà dei luoghi e degli strumenti medicali, a far fronte efficacemente alla domanda di salute dei cittadini”.
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