3 gennaio 2007    

«2007:se non ora, quando...» (di Giuseppe Bova*)


La nostra terra ha davvero bisogno che il nuovo anno porti serenità e buone opportunità per tutti. E' questo l'augurio che faccio di cuore a tutti i calabresi.
Il 2006 è stato un anno particolarmente aspro e difficile, come lo sono tutti gli anni che seguono eventi drammatici.
La Calabria aveva già una montagna di problemi irrisolti, cui nell'ottobre del 2005 si è aggiunta l'uccisione del Vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, per mano di un killer di mafia.
Il Presidente Giuseppe BovaAnche quert'anno, nel giorno santo di Natale, a San Luca, mani assassine hanno imbracciato armi micidiali, uccidendo una donna, ferendo un bambino, trasformando così la data simbolo della natività e della vita nella sua negazione, rappresentata dalla violenza più brutale e dalla morte. Tutti noi, come il resto dell'Italia, abbiamo provato orrore e indignazione, accompagnati da un dolore sordo, a fronte di un misfatto così grave, che getta un'altra ombra nera sulla nostra terra e sulla sua gente.
A fronte di questi fatti scellerati l'augurio di buon anno purtroppo non basta più. Urge un vero e profondo sussulto delle coscienze. Non solo. Serve un patto, esplicito,consapevole, fortemente voluto, imperniato sulla nonviolenza e sul rispetto degli come valori inviolabili.
Certamente è necessario un impegno pieno da parte di ciascuno di noi sul terreno della legalità, del rafforzamento della democrazia, dello sviluppo sostenibile e dell'occupazione, ma il patto di convivenza positiva dentro le nostre comunità viene prima ancora.  
Ora è il momento del raccoglimento e della riflessione finalizzate a ricercare nuove vie alimentate dai principi della responsabilità, della solidarietà, dell'agire coeso per il bene comune. Tutti dobbiamo dare il buon esempio: la politica prima di ogni altro, unilateralmente e fino in fondo. Se non ora, quando.

* Presidente Consiglio regionale Calabria
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