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21 novembre 2006
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Occhiuto (Udc): «L'opposizione chieda la fine di questa legislatura»
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“Basterebbero le firme dei consiglieri di due Gruppi dell'opposizione per presentare una mozione di sfiducia al presidente Loiero e per determinare, in caso di approvazione, lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale”. Dopo quanto è accaduto ieri a Catanzaro taglia corto Roberto Occhiuto (Udc), vicepresidente del Consiglio regionale, e aggiunge: “ Si è in presenza di un trauma politico inatteso e devastante per la Calabria, la soluzione ragionevole, pertanto, non può che essere una: la conclusione di questa sfortunata legislatura ”. Argomenta l’esponente dell’Udc: “Ho già chiesto al mio segretario regionale, Franco Talarico, di promuovere la raccolte delle firme attraverso una riunione dell'opposizione. In ogni caso, sono convinto che l'Udc debba fare la propria parte, apponendo la firma dei propri consiglieri regionali su una mozione di sfiducia per manifesta incapacità di governo della Regione visto lo sbriciolamento della maggioranza e l’implosione della Giunta. La situazione politica è così logorata che neanche con il più grande ottimismo si può ritenere che ci siano strade alternative al voto anticipato per arrestare la costante delegittimazione delle istituzioni calabresi e per restituire normalità alla vita amministrativa della Regione”. Finisce Occhiuto: “Il Presidente della Regione e ciò che rimane della sua maggioranza dimostrano di non accorgersi di quello che sta accadendo fuori dei palazzi della politica e si scontrano non sui contenuti dello sviluppo e su come spendere i fondi dell'unione europea, ma sugli incarichi e sulle spartizioni per la crescita delle varie posizioni di potere. È una politica immobile, senza prospettiva e minata dalle faide interne quella che rimane della maggioranza uscita dalle urne circa due anni fa, una politica che litiga su tutto, aggiungendo debolezza e divisione quando invece su avrebbe bisogno di autorevolezza e determinazione per contrastare la prepotenza mafiosa ed il vento di sfiducia nei confronti delle Istituzioni. L'opposizione ha il dovere di reagire, non può aspettare che si compia il disfacimento della politica e delle Istituzioni, perciò deve trovare il coraggio di chiedere, con le firme apposte su una mozione di sfiducia, la fine anticipata della legislatura, entrando cosi in piena sintonia con la stragrande maggioranza dei calabresi onesti, dei giovani, degli imprenditori sani, insomma della Calabria che pulsa nonostante i guasti provocati in questi ultimi due anni”.
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