21 novembre 2006    

Sculco:«Finanziaria adeguata gli impegni assunti nel Mezzogiorno»


“Una Finanziaria che contiene cosi tante risorse e per settori decisivi dello sviluppo calabrese, dai fondi per i forestali agli interventi finanziari per l’ammodernamento della ‘106’, non s’era forse mai vista”.

E’ quanto afferma il presidente del Gruppo della Margherita Vincenzo Sculco, che aggiunge: “E’ questa la risposta più coraggiosa e politicamente corretta ad un centrodestra che aveva cancellato il Mezzogiorno del Paese dall’agenda dello Stato. Il presidente Prodi che ha definito la Calabria la sua regione prediletta è stato coerente”.

Il capogruppo della Margherita Enzo Sculco“L’attenzione del Governo e del Parlamento per la Calabria, come ricorda l’on. Nicodemo Oliverio, verso le aree del Mezzogiorno  è stata adeguata agli impegni assunti. Un plauso - sostiene Sculco - va senz’altro riconosciuto alla nostra delegazione parlamentare. Adesso la Calabria deve essere capace, utilizzando bene ed efficacemente in fondi a sua disposizione ad incominciare da quelli comunitari 2007-2013, di superare questo momento di paralisi e dare uno sbocco intelligente e produttivo alla crisi politica in corso”.

Ad avviso dell’esponente della Margherita: “L’impegno dell’Ulivo anzitutto, in questa direzione, deve assolutamente muoversi per porre fine alle attuali difficoltà calabresi, ma non senza significative novità di metodo e di azione nel governo della Regione. Siamo infatti convinti che in una regione con tante emergenze come la nostra, senza una leale collaborazione tra le forze del centrosinistra e il pieno coinvolgimento nell’azione di governo delle parti più rappresentative della società calabrese, non si ottengono risultati”.

“Dopo circa due anni di legislatura regionale, in parte travagliata per via di alcuni gravi traumi, l’aggregazione di centrosinistra deve, rivedendo i processi che finora non sono stati all’altezza di innovare la Regione, muoversi all’insegna di un solo verbo: governare/governare/governare. Il consenso che ci è stato dato dai calabresi ci chiama ad un’assunzione di responsabilità sulle cose da fare, sul rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, sullo svecchiamento della Regione e sulla realizzazione di un dialogo con il Paese e l’Europa in grado di farci uscire dall’attuale marginalità amministrativa e culturale”.

Conclude Sculco: “Per fare tutto ciò e per rispondere anche alle sollecitazioni più sincere che alla politica giungono dalla società civile, le forze politiche del centrosinistra, assieme al presidente Loiero, debbono comprendere che il passaggio è grave per tutta una serie di complicazioni nazionali e per via di scenari internazionali in cui la competizione è sfrenata ma anche  che dipende da noi, soltanto da noi, riuscire a dare la svolta che la Calabria attende da decenni”.

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