21 novembre 2006    

Cherubino (Unità socialista): «Difenderò anche fino a Bruxelles gli agrumicoltori calabresi»


Lungo intervento del capogruppo consiliare dello Sdi-Unità socialista Cosimo Cherubino sulla crisi agrumicola regionale, che affronta ripercorrendo l'intera vicenda.
“Era del tutto prevedibile, tanto che lo anticipai nelle diverse occasioni in cui mi occupai della crisi agrumicola della Piana e di tutto il territorio calabrese, che il comparto agrumicolo e le aziende operanti di questo settore, sarebbero presto precipitate nella crisi più profonda.
Spesso si verificò, nelle situazioni più tragiche e di già conclamata emergenza, che alcuni vollero speculare sul problema, tanto da pregiudicarne in modo serio la situazione, sino a farla volgere al peggio, e determinandone peraltro l’inimmaginabile epilogo che oggi registriamo. Infatti, costoro, in tutte le occasioni in cui non bisognava deflettere, fecero cessare le legittime proteste dei lavoratori, facendosi carico della situazione, senza comunque affrontare il problema della sottostima del prodotto nei tempi e nei modi esatti.
Dico questo, perché allora, non furono interessati e messi in mora i Dipartimenti a ciò preposti, della Comunità Europea, che potevano e dovevano intraprendere iniziative a tutela del prodotto e delle produzioni, considerato che eravamo e continuiamo ad essere Regione ad obiettivo 1, bensì erano additati e colpevolizzati, enti e politici che nulla potevano fare per risolvere la questione. Si continuò, giocando e glissando con proteste, che venivano e forse ancora oggi sono, artatamente indirizzate contro chi non poteva e non può fare nulla per la risoluzione di questa crisi. Tutto questo ha comportato nello scorrere di tutto questo tempo, una conseguente crisi del comparto, l’estirpazione delle piante in molti casi, lo scoraggiamento degli agrumicoltori, lo spopolamento e l’emigrazione degli operatori agrumicoli verso altri lidi. Ricordo le iniziative di protesta, che nel tempo fecero gli sfortunati operatori del comparto agrumicolo della Piana, dal blocco della superstrada, che costò qualche denuncia ad alcuni di loro, all’iniziativa di lasciare distruggere la produzione di un’intera stagione, eppure, il problema ed il disagio di intere famiglie continuò a perdurare! Il prezzo delle arance e dei mandarini ad oggi è sceso ai minimi storici, tanto che le arance si immettono sul mercato dell’industria di trasformazione a 155 delle vecchie Lire al kg. dunque, molto meno, di quanto costa per produrle.Il capogruppo di Unità socialista Cosimo Cherubino
Infatti, la stima del costo per la produzione e di immissione sui mercati ortofrutticoli di un kg. di arance è di 195 delle vecchie Lire.
Che dire di più? Una vera fregatura per i nostri agrumicoltori e, soprattutto, per un settore economico della Calabria, che un tempo rappresentava il settore primario non soltanto dell’economia della nostra Regione ma dell’intera Nazione.
Ho ripercorso questa breve cronistoria di fatti - spiega Cherubino - perché sin dalle prime avvisaglie,  manifestai tutto il mio incondizionato sostegno agli agrumicoltori. Infatti, lo feci prima da giovane che si affacciava alla politica, poi da politico impegnato nelle Istituzioni. Oggi naturalmente, rimane confermata non soltanto la mia personale disponibilità, ma dello SDI calabrese tutto, affinché si possa affrontare assieme, questa vertenza a tutti i livelli. Dichiaro altresì, sin d’ora, che mi farò portatore delle Loro istanze anche a Bruxelles, perché venga riconosciuta una quota di recupero, un maggiore incentivo per le produzioni (come avviene in Spagna ed in altri Paesi europei) e, che si impedisca, attraverso misure e controlli mirati, l’immissione sul nostro mercato di prodotti esteri, qualitativamente inferiori, e successivamente etichettati (in parte) come prodotti locali”.                                                                                  
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