6 novembre 2006    

Cherubino (Sdi) a fianco del Comitato pro Bovalino-Bagnara


“Le potenziali opportunità di sviluppo per le aree interne, con la realizzazione del collegamento Bagnara-Bovalino potrebbero finalmente trovare sbocco concreto”. E’ quanto afferma Cosimo Cherubino, presidente  del gruppo consiliare Unità socialista-Sdi. “E’ già attivo da tempo – prosegue Cherubino – un comitato di cittadini chi si sta battendo per la felice e rapida conclusione dell’opera, a cui va il mio convinto sostegno. L’importante infrastruttura, una volta ultimata, libererà importanti risorse ed attività mercantili, mettendo in gioco una serie di comuni che, allo stato delle cose, sono fortemente penalizzati proprio per la scarsità dei sistemi di viabilità e di comunicazione. Ricordo che l’idea di aprire un collegamento tra Bagnara e Bovalino - continua Cherubino -  fu lanciata all’ing. Antonio Brath che elaborò la prima bozza di Il Consigliere dello Sdi Cosimo Cherubinoprogetto, di cui molte linee guida sono state assunte dal progetto definitivo. Non vi è dubbio –continua Cosimo Cherubino – che appaiono altresì legittime le perplessità di quanti ritengono l’arteria potenzialmente offensiva del territorio e lesiva dell’ambiente. Allo stato delle cose, gli studi effettuati danno comunque ampie garanzie  in tema ambientale e di salvaguardia dei siti aspromontani interessati dall’attraversamento del manufatto, preservando così la bellezza incontaminata dei luoghi. L’opera - dice ancora Cherubino -   avrà grandi spunti di ardimento progettuale, come il ponte Lizzardi, il traforo dello Zillastro, il viadotto Giovanni Paolo II e lo svincolo di Santa Cristina d’Aspromonte, dove è previsto un posto fisso della Polizia e dei Vigili del fuoco, la pista di elisoccorso, la Protezione Civile e una postazione di controllo che consentirà l’impiego di nuove unità lavorative. La lingua di asfalto, che si snoderà per poco meno di 40 chilometri, valorizzerà i territori dei comuni di Melicuccà, S. Procopio, Sinopoli Vecchia, Sitizano, S. Cristina, Platì, Natile e Careri. Inoltre verrà realizzata una galleria a doppia canna lunga 6 km, la decima in ordine d’importanza nazionale dopo il traforo del San Bernardo,  con l’inserimento di una corsia d’emergenza e delle arterie di emergenza ogni 300 metri anziché ogni 600 come ricorre di solito. Quindi efficienza e assoluta sicurezza saranno le regole primordiali di cui si è tenuto conto nella ultimazione del progetto definitivo dell’opera. L’obiettivo – conclude Cosimo Cherubino – è quello di rompere l’isolamento di migliaia di persone e di mettere in rete territori dal Tirreno allo Ionio, finora lontanissimi, alleggerendo altresì il traffico veicolare sui paesi costieri compresi tra Bova Marina e Sant’Ilario, con innegabili benefici per il turismo e l’economia locale”.

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