6 novembre 2006    

Occhiuto (Udc): «C'è in programma un nuovo Sottosegretario?»


“C’è un nuovo Sottosegretario, o quasi Sottosegretario,  in arrivo nella Regione Calabria?”.  E’ la domanda che pone Roberto Occhiuto (Udc), vicepresidente del Consiglio regionale, che offre anche una risposta: “Così  pare, a giudicare dall'ipotesi di riorganizzazione degli uffici della Protezione Civile regionale”. Il Vice presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto (Udc)
Commenta Occhiuto: “Quando ci opponemmo all'istituzione dei Sottosegretari,  il Governo regionale e la maggioranza, non in grado  di contraddire i desideri del Presidente, aggirarono l'ostacolo istituendo le Unità Organizzative Autonome ed affidandone la gestione ad esterni impropriamente chiamati Sottosegretari. Nella riorganizzazione della Protezione Civile regionale oggi spunta una nuova UOA. Il governo regionale può istituirla, naturalmente;  ha la facoltà di farlo, ma sarebbe davvero irresponsabile che per pagare qualche cambiale politica a qualche partito si smantellasse il settore della Protezione civile, che va invece potenziato ed irrobustito. Inoltre, è bene ribadire che i nuovi Sottosegretari non sono equiparati ai consiglieri regionali, come forse a qualcuno piace far credere. Infatti, la legge regionale equipara allo status economico di Consigliere regionale  soltanto i Sottosegretari indicati da uno specifico Decreto del Presidente della Regione riferito ai primi tre Sottosegretari (Naccarato, Falcone e Nola). Quindi, paradossalmente, in Calabria oggi si hanno i Consiglieri regionali e gli Assessori e poi i Sottosegretari, cui compete lo stesso trattamento indennitario del Consigliere compresa la pensione e, per decisione espressa  del presidente Loiero, i quasi Sottosegretari, che non saranno retribuiti come i Sottosegretari pieni e col vento che tira, ossia con la volontà di giustamente  ridurre i costi della politica, non lo saranno almeno per questa legislatura”.      
Aggiunge l’esponente dell’Udc: “Tuttavia, a parte le osservazioni di carattere giuridico ed economico, i fatti di Vibo, di Cerzeto e, prima ancora di Soverato   dovrebbero indurre a ritenere che su alcune materie cruciali occorrerebbe agire con estrema cautela,  valorizzando il merito e le competenze; in questi settori in cui l’attenzione dell’opinione pubblica è altissima e che hanno un forte impatto sociale - conclude Occhiuto - la lottizzazione degli incarichi, unica pratica in cui le due Giunta regionali finora hanno dato prova di efficienza, è ancora più disdicevole e colpevole”.
 

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