6 novembre 2006    

Pari opportunità: 250 progetti da esaminare


“Sono oltre 250, finora, le idee progettuali presentate dalle donne calabresi che hanno risposto al bando elaborato e pubblicato dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità per la creazione ed incentivazione del lavoro femminile nella nostra regione. Il 16 ottobre scorso è stato l’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande”.
E’ quanto rende noto la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonia Lanucara.
“Una risposta corale e più che soddisfacente – ha detto la presidente Lanucara – che testimonia l’operosità, il dinamismo e la vivacità delle donne. Il consenso sull’iniziativa, come peraltro si evince dalla stampa, è stato generale”.  La Presidente della Commissione Pari Opportunità Antonia Lanucara
Ha spiegato Lanucara: “La manifestazione d’interesse va in direzione della filosofia del piano strategico regionale e dovrà congiungersi con  i fondi in esso previsti e non solo. Il bando punta sul coinvolgimento dal basso che indubbiamente è un modo per sconfiggere la ‘ndrangheta e il malaffare”.
La Commissione sarà impegnata ad “esaminare i progetti riservandosi di scegliere, a suo insindacabile giudizio, quelli che più saranno riconducibili, non solo alla fattibilità, ma anche e soprattutto alle finalità individuate dal bando”. “Le domande  – ha assicurato Lanucara - saranno esaminate con dovizia e attenzione e la Commissione sta individuando ogni concreta possibilità di realizzazione degli obiettivi che ogni donna ha espresso attraverso il progetto”.
Variegata nel bando la gamma d’interventi che puntano a valorizzare le capacità e le competenze delle donne nei diversi settori dell’imprenditoria. “La manifestazione di interesse – ha spiegato Lanucara - “deve realizzare una ricaduta occupazionale del 60% per le donne  e del 40 % per gli uomini”.
“E’ fondamentale – ha detto ancora la presidente – dare risposte che siano in grado di realizzare lo sviluppo necessario per la nostra terra. La manifestazione d’interesse – ha aggiunto Lanucara – punta a produrre ricchezza per mettere fine a quella politica assistenziale che per tanto tempo purtroppo abbiamo conosciuto”.
Il piano straordinario per il lavoro in Calabria è stato presentato in tutte le province della regione. “A questi incontri – ha ricordato Lanucara - abbiamo invitato gli eletti di ogni ordine e grado. Dell’iniziativa sono stati anche informati il presidente del Consiglio dei Ministri, Prodi, il Ministro del Lavoro, Damiano e il Ministro delle Pari Opportunità, Pollastrini. Con loro – ha aggiunto - stiamo realizzando una ipotesi di incontro”.  
La presidente della Commissione per le P.O. ne è fermamente convinta: “Una donna senza lavoro è una donna senza dignità. Le donne calabresi, pur qualificate al pari delle donne europee, risultano le più disoccupate d’Europa. Da questa amara considerazione muovono le proposte e il lavoro unitario della Commissione da me presieduta che, impegnata sul terreno della conoscenza della vita delle calabresi, ritiene di dare suggerimenti e risposte perché si affronti quanto non è più rinviabile. D’altronde, è necessario che sia i Governi locali che quello regionale mantengano le promesse fatte durante le campagne elettorali alle donne e non solo”.
Per Lanucara “lo sviluppo della Calabria non può prescindere dalla creatività delle donne e dal coerente impegno dei Governi locali”. La Commissione Pari opportunità al lavoro
“Non ci possiamo permettere il lusso – ha rilanciato Lanucara - di perdere una occasione di spesa. Va altresì ricordato che laddove le donne esercitano una funzione di potere, là si registra una minore corruzione”.
Ha proseguito Lanucara: “La Commissione per le Pari Opportunità avendo chiaro l’obiettivo della lotta alla ‘ndrangheta, ritiene che una funzione fondamentale deve essere indirizzata verso la modifica dei sistemi di potere e comunque in direzione del rinnovamento nell’erogazione della spesa pubblica. Lo Stato e la Regione devono aiutare le donne a vivere ribellandosi ad ogni tipo di violenza”. Per Lanucara “la prima questione è quella di affermare pienamente la parità tra i generi. Il deficit di democrazia non farà decollare la Calabria. Senza l’intelligenza e la creatività delle donne, lo sviluppo agognato, non si realizzerà. E le donne possono diventare protagoniste nella misura in cui gli spazi oggi preclusi diventino pienamente accessibili. Occorre perciò garantire una presenza equa nei luoghi dove si decide. In questa direzione – ha concluso Laucara - siamo tutti chiamati ad impegnarci per coniugare diritti, lotta alla mafia e pari opportunità in tutti i campi”.
 

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