6 novembre 2006    

Commissione Riforme: fitto programma di incontri


Con l’obiettivo di dare parere favorevole entro novembre alle due proposte di legge riguardanti l’istituzione del Consiglio delle autonomie locali e della Consulta statutaria, per la successiva approvazione dell’Aula, la quinta commissione “Riforme e decentramento”, presieduta da Salvatore Magarò ha dedicato parte della sua ultima seduta alla programmazione dell'attività. Il Presidente della Commissione Riforme e Decentramento Salvatore Magarò
A tal fine, l’organismo consiliare ha stilato un programma, con l’impegno di riunirsi quattro volte nel mese di novembre: i giorni 8 e 21 saranno dedicati all’esame della prima proposta, in merito alla quale il presidente Magarò ha affidato al consigliere Antonio Acri (Ds) il compito di elaborare un testo unificato tra il disegno di legge d’iniziativa della Giunta e quello d’iniziativa dello stesso Acri. Invece, nei giorni 15 e 19, si dovrebbe concludere in Commissione l’iter che istituisce la Consulta statutaria. L’incontro, al quale hanno dato un contributo i consiglieri: Acri, Chieffallo, Feraudo, Frascà, Guagliardi, Occhiuto, Pizzini e Tallini, ha registrato le audizioni del presidente dell’Unicem, Vincenzo Mazzei e di Claudio Cavaliere in rappresentanza della Lega Autonomie. Entrambi si sono detti d’accordo “sulla necessità di costruire un rapporto più solido e che sia di cerniera tra l’ambito locale e l’universo regionale”, condividendo il percorso avviato dalla Commissione.
Quanto si renda “importante interpretare le esigenze delle autonomie locali, quasi sempre ritenute aggiuntive rispetto al processo di elaborazione delle leggi,”, è stato sottolineato da Acri nella sua relazione introduttiva: “Questo disegno di legge- ha detto Acri-, partendo dal dettato dell’articolo 123 della Costituzione, dà attuazione all’art. 48 dello Statuto. Il Consiglio regionale delle autonomie locali, organo rappresentativo del sistema delle autonomie locali, ha come fine primario di favorire l’intervento degli enti locali nei processi decisionali della Regione e di attuare il raccordo, la concertazione e la consultazione permanenti tra questi e gli organi della Regione”.
Soddisfatto, a fine seduta, si è dichiarato il presidente Magarò: “Si tratta di due provvedimenti essenziali nell’assetto costituzionale della Regione, in ossequio alla Costituzione e allo Statuto, e qualificanti sul piano della nostra attività- ha ribadito Magarò-. Ringrazio per il contributo gli esponenti del mondo delle autonomie, invitando anche gli assenti di oggi a partecipare attivamente a questa discussione che li riguarda direttamente e tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza perché la condivisione unanime del percorso che abbiamo tracciato diventa testimonianza dello spirito costruttivo e unitario che deve accompagnarci tutti nel processo di riforma della nostra Calabria”.

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