6 novembre 2006    

Assunzione medici nelle Asl, interrogazione di Sarra (An)


“Sulle assunzioni di 911 medici idonei per l’inquadramento nelle Aziende sanitarie locali”, il capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio regionale, Alberto Sarra ha depositato una interrogazione con richiesta di risposta scritta.

Nell’interrogazione indirizzata al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, Sarra ricorda che “con decreto dell’Ottobre 2006 del Dirigente generale del Dipartimento competente è stata disposta l’approvazione dell’elenco definitivo dei medici risultati idonei per Il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Alberto Sarral’inquadramento nelle Aziende Sanitarie Locali della Regione per un numero di 911 unità. (La vigente normativa - sottolinea Sarra - prevede che le Regioni possano individuare aree di attività dell’emergenza territoriale e della medicina dei servizi al fine di instaurare rapporti di impiego con i medici in possesso dei requisiti prescritti)”.

“Successivamente - afferma Sarra - il Dirigente generale del Dipartimento Sanità individuava con decreto tali aree di attività nell’area di prevenzione; area di emergenza territoriale; area sanitaria territoriale ed area dei servizi sociali. La presunta stabilizzazione di 911 medici – sottolinea Sarra - è da ricondursi all’espletamento di procedure concorsuali indette per il passaggio alle dipendenze delle Asl per le aree della medicina dei servizi, dell’emergenza e della continuità assistenziale (ex guardia medica), svoltesi tra il 2004 ed il 2005 con approvazione dell’elenco dei medici risultati idonei per l’inquadramento nelle Aziende Sanitarie  mediante decreto dirigenziale n. 12611 del 6 Ottobre 2006”. “Da tale elenco - evidenzia il capogruppo di An - si rileva tuttavia la definizione di una graduatoria unica e non diversificata per aree di attività secondo il decreto n. 416 del 17 Luglio 2000”. “Ai sensi dell’art. 31 comma 1 della Legge regionale n. 7 del 2006 – prosegue Sarra - i Direttori generali potranno procedere alle assunzioni nei limiti dei posti liberi e disponibili secondo l’ordine di graduatoria, nel rispetto delle singole aree individuate nel decreto dirigenziale n. 416 del 2000 e che per l’area di emergenza territoriale provvederanno alle relative variazioni di dotazioni organiche.  Allo stato attuale – evidenzia Sarra – tali assunzioni non potrebbero essere definite a totale copertura secondo previsione. Non si comprende infatti come i 911 medici in graduatoria possano essere assunti stante i pochissimi posti disponibili nelle piante organiche delle Aziende Sanitarie. Piante organiche  praticamente inesistenti in alcuni casi”.

“Il decreto dirigenziale precisa inoltre – spiega Sarra - che per l’area di emergenza territoriale, i Direttori generali provvederanno alle relative variazioni delle dotazioni organiche ed i medici titolari di rapporto convenzionale nell’emergenza sanitaria saranno inquadrati nell’area dell’emergenza presso l’Azienda Sanitaria di appartenenza. Le relative variazioni delle dotazioni organiche previste per l’area di emergenza territoriale e l’inquadramento in essa area dei medici titolari di rapporto convenzionale – precisa Sarra - non hanno alcuna rispondenza logica con la definizione di una graduatoria unica per le diverse aree, determinando per quest’ultima il disconoscimento di fatto, consentendo ai medici titolari di convenzione di essere inquadrati pur essendo collocati in posizione più arretrata in graduatoria rispetto ad altri medici appartenenti alle categorie di medicina dei servizi e di continuità assistenziale. Medici peraltro tutti abilitati al servizio di emergenza e quindi idonei ad occupare eventuali posti in pianta organica secondo l’ordine di graduatoria. Di conseguenza – sottolinea Sarra - le poche assunzioni possibili verrebbero bloccate a seguito degli scontati ricorsi che saranno inevitabilmente presentati dagli aventi diritto, con l’effetto di innescare uno stato di conflittualità tra categorie di medici e scenari giudiziari senza fine”.

“A ciò si aggiunge – prosegue Sarra - che la previsione di spesa per l’assunzione di 911 medici ammonterebbe a circa undici milioni di Euro l’anno a carico delle Aziende Sanitarie. Aziende Sanitarie che già versano in condizioni di conclamate difficoltà gestionali”. “Senza dimenticare – continua Sarra - che situazioni di evidente disparità di trattamento e stati di conflittualità, non certo latenti, tra categorie di medici, sono già in atto”.

Per tutte queste ragioni, Sarra chiede  al Presidente della Giunta regionale On. Agazio Loiero ed all’Assessore regionale alla Tutela della Salute, Doris Lo Moro di sapere “se non ritengano opportuno eliminare le palesi discordanze tra la volontà politica dichiarata anche a mezzo stampa e la volontà giuridica derivante dall’applicazione normativa dei disposti dell’art. 31 comma 1 Legge regionale n. 7 del 21 Agosto 2006 e del decreto n. 12611 del 6 Ottobre 2006 al fine di rendere concretamente possibile l’assunzione degli aventi diritto, mediante la determinazione effettiva dei posti liberi e disponibili secondo le dotazioni organiche delle Aziende Sanitarie e la definizione di una graduatoria diversificata secondo le aree individuate dal decreto n. 416 del 17 Luglio 2000. Ancora, come mai, stante la volontà di assumere in toto i 911 medici risultati idonei per l’inquadramento nelle Aziende Sanitarie con rapporto di impiego non sia stata prevista, semplicemente e secondo logica, la trasformazione del rapporto di lavoro da convenzionato a subordinato dal momento che essi già prestano servizio presso le aziende sanitarie. Perché non è stata stabilita la variazione di dotazione organica anche  per le altre aree individuate da decreto n. 416 del 2000 oltre che per l’area di emergenza territoriale”.

Sarra chiede anche di sapere “se non sia opportuno garantire il rispetto dell’ordine di graduatoria mediante i necessari correttivi onde evitare che medici titolari di rapporto convenzionale nell’emergenza sanitaria, pur in posizione arretrata in graduatoria rispetto a medici di altra categoria vengano inquadrati in forza della sola titolarità del rapporto convenzionale previa variazione della dotazione organica. Ed ancora, se e in che misura è garantita la copertura finanziaria nello specifico, dal momento che tali assunzioni prevedono un aumento di spesa con destinazione ad hoc per un ammontare di circa undici milioni di Euro l’anno a carico delle Aziende Sanitarie. Infine, se non si ritenga opportuno intervenire al fine di eliminare le evidenti disparità di trattamento economico tra le varie categorie di medici attuate con l’Accordo Integrativo Regionale per la medicina generale, che appare nello specifico in chiaro contrasto con le disposizioni contenute nell’A.C.N”.

 

 

 

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI