6 novembre 2006    

Lamezia: mozione presentata da Chiarella (Misto-Rep.Europei)


Il consigliere regionale Egidio Chiarella(Gruppo Misto - Repubblicani Europei), ha depositato la seguente mozione che sarà sottoposta all’approvazione dell’Aula nella prossima seduta del 10 novembre. Si invia il testo nella sua stesura integrale.
“Vista la pericolosa situazione di ordine pubblico che vive la città di Lamezia Terme, in cui è sempre più grave l'emergenza criminalità, al centro di una furiosa lotta tra cosche, colpevole di trasformare le strade della stessa città in un  teatro di guerriglia mafiosa;
constatato che i segnali provenienti, in questi giorni, dalla città di Lamezia Terme sono assolutamente preoccupanti, soprattutto alla luce di un recente incendio doloso atto a distruggere un deposito di gomme, rendendo inagibile un intero palazzo e costringendo, di conseguenza, quattro famiglie a rimanere senza casa;Il Consigliere del Gruppo misto - Repubblicani europei Egidio Chiarella
che l'azione della criminalità organizzata non comporta soltanto problemi per la sicurezza dei cittadini ma insidia settori importanti del nostro sistema economico, pubblico e privato, al punto da costituire un pericolo per la nostra democrazia e le nostre istituzioni;
che quando l’economia finisce in mano alla criminalità, l’incidenza anche sul piano sociale e politico è notevole perchè è l’intero sviluppo civile, culturale, morale, politico ed economico che viene compromesso;
che l’attentato incendiario di Lamezia Terme e gli atti criminali di questi giorni rappresentano il chiaro tentativo di destabilizzare una ritrovata normalità democratica, dopo i condizionamenti mafiosi che avevano portato allo scioglimento del Consiglio comunale;
preso atto che al di là del triste bilancio dell’attentato incendiario di cui sopra, però, l'allarme suscitato dallo stesso gesto é stato enorme, non solo in Calabria, ma anche a Roma perchè l’edificio andato in fiamme è situato nelle vicinanze dell'ospedale e del Commissariato della Polizia. Un particolare che non è sfuggito al Viminale e che ha spinto il prefetto Luigi De Sena, presidente della Conferenza delle autorità di pubblica sicurezza della Calabria, a dire di ritenere che il gesto "sia anche il frutto della pressione delle forze di polizia e può essere anche una ritorsione";
che il Viceministro dell'Interno Marco Minniti ha espresso la volontà di rafforzare nei prossimi giorni, con uomini e mezzi, il presidio delle forze dell'ordine di Lamezia Terme e la capacità di intervento sullo stesso territorio lametino;
premesso che la continua e grave escalation di atti criminali perpetrati a Lamezia Terme sta notevolmente sconvolgendo l'opinione pubblica, provocando dolore, rabbia e paura in città perchè tali gesti dimostrano che le cosche hanno mosso la propria criminale azione sempre più verso il cuore della città;
occorre, quindi, intensificare l'azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata attraverso un'opera di intelligence coordinata, sia a livello locale che nazionale, coinvolgendo fattivamente anche la cittadinanza;
occorre penetrare le organizzazioni criminali nelle loro strutture, capire quali sono le procedure e le reti di collegamento, individuare ed eliminare le fonti di finanziamento e di sostegno logistico, scoprire complicità e coperture;
occorre, poi, intensificare sempre più le collaborazioni tra i cittadini i governi locali a vari livelli e la polizia affinché la prevenzione venga fatta a monte, proseguendo il lavoro che già si sta svolgendo in modo intelligente e proficuo;
per ottenere un efficace contrasto alla criminalità occorre investire in tecnologie e mezzi. L'innovazione tecnologica e la ricerca finalizzata alla sicurezza del cittadino, infatti, devono essere una risorsa da sfruttare e sulla quale occorre investire, prevedendo risorse economiche ad hoc;
di fronte alla cronaca doverosa di spiacevoli episodi criminali occorre promuovere campagne di comunicazione, soprattutto fra i giovani, sia nelle scuole che attraverso i mass media, per rilanciare la cultura della legalità e della sicurezza;
che il "livello" delle indagini va elevato, dotando forze dell’Ordine e Magistratura di maggiori risorse umane e di mezzi, razionalizzando l’organizzazione sul territorio dell’intero impianto investigativo e giudiziario, colpendo quelle aree di contiguità e di collusione fra mafia, pezzi delle Istituzioni e della politica;
condividendo il "Patto per la sicurezza di Napoli e provincia", che prevede oltre 1000 uomini in più nell'area territoriale in questione, sottoscritto nella sede della Prefettura di Napoli dal Ministro dell’Interno Giuliano Amato e dai rappresentanti delle Istituzioni locali: il Presidente della Regione Antonio Bassolino, il Sindaco, Rosa Russo Iervolino, ed il Presidente della Provincia Dino Di Palma, per garantire la sicurezza dei cittadini, introdurre un controllo capillare del territorio, dare un nuovo impulso al contrasto della criminalità, sviluppare la cultura della legalità;
richiamando l’attenzione sul fatto che la democrazia e la sicurezza di Lamezia Terme, così come di altre realtà del nostro Paese, non sono questioni particolari, ma assumono rilievo di carattere regionale e nazionale, perché la lotta alla mafia è un’emergenza del Paese in ogni sua articolazione territoriale.
Palazzo Campanella Sede del Consiglio regionale della CalabriaChiede al Governo Nazionale di:
attivarsi, in linea con le strategie indicate dal Procuratore della Repubblica di Lamezia, dott. Raffaele Mazzotta, per stanziare risorse economiche adeguate in favore delle forze dell'ordine nel territorio di Lamezia Terme, affinché siano poste nelle condizioni migliori per proseguire la loro missione meritoria di tutela della sicurezza dei cittadini dalle minacce della criminalità e per garantire il rispetto della legalità in tutto il territorio di competenza;
garantire un maggior controllo della legalità in Calabria, che storicamente è insidiata dalla criminalità organizzata, anche per creare opportunità di sviluppo economico, con relativo rilancio, reale, dell'occupazione;
adottare iniziative che prevedano ulteriori risorse economiche, oltre che per il soccorso ed il sostegno delle vittime della criminalità e dell'usura, anche per incoraggiare gli investimenti in Calabria e soprattutto nella città di Lamezia Terme affinché sia concretamente incentivata la ripresa economico-sociale di tutta la regione;
adottare iniziative normative volte a prevedere un sistema di agevolazioni in favore dei commercianti, con particolare riguardo alle categorie più esposte alla criminalità, al fine di consentire il ricorso a strumentazioni di protezione - cassaforti, porte blindate ed altro - o a personale o a sistemi di vigilanza - telecamere, teleallarme, collegamento a centrali ed altro - utili a prevenire aggressioni criminali;
incrementare le iniziative finalizzate alla diffusione in tutti gli istituti scolastici calabresi della cultura della legalità e della sicurezza, attraverso campagne informative a cura dei ministeri competenti, anche alla luce della “rivolta” pacifica, civile e culturale dei giovani di Locri e di Lamezia Terme;
estendere la diffusione su tutto il territorio calabrese della figura del poliziotto/carabiniere di quartiere per intensificare il rapporto delle forze di polizia con il territorio ed i cittadini, con particolare attenzione alle periferie ed ai quartieri più degradati;
adottare iniziative normative volte a prevedere la riforma delle polizie municipali e provinciali per garantire il loro concorso nella prevenzione e nella lotta alla criminalità;
attivarsi per completare la riforma dell'attività di vigilanza privata per dare alle guardie particolari giurate un riconoscimento giuridico e professionale per il lavoro svolto;
Impegna il Presidente del Consiglio regionale, On.le Giuseppe Bova ed il Presidente della Giunta regionale, On.le Agazio Loiero, a comunicare quanto deliberato al Ministro dell’Interno, On.le Giuliano Amato, al Presidente della Camera dei Deputati, On.le Fausto Bertinotti, al Presidente del Senato, On.le Franco Marini e ad incontrare il Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Romano Prodi, per verificare la concretezza di probabili provvedimenti in favore della sicurezza e dello sviluppo in Calabria e soprattutto nella città di Lamezia Terme”.

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