7 giugno 2005    

Non può fare propaganda chi è in odore di mafia


 


Un ordine del giorno presentato dal consigliere Egidio Chiarella, mira ad  impegnare il Consiglio regionale al sostegno attivo della proposta di legge che istituisce il divieto di svolgere propaganda elettorale ai soggetti in odore di mafia. 
La proposta di Chiarella prescrive che il Consiglio e la Giunta rivolgano ai Presidenti dei due rami del Parlamento la richiesta di concordare, in quest’ultima fase della legislatura nazionale, una corsia preferenziale per l’approvazione del provvedimento legislativo “Modifiche alla legge 27 dicembre ’56, n.1423, e altre disposizioni in materia di divieto di svolgere propaganda elettorale alle persone sottoposte a misure di prevenzione” patrocinato dal Centro Studi Lazzati di Lamezia Terme.
“La proposta del Lazzati - spiega Chiarella - ha per oggetto l’inserimento, tra le prescrizioni che la persona sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale deve osservare, del divieto di svolgere propaganda elettorale in favore o in pregiudizio di candidati o simboli, con qualsiasi mezzo, direttamente o indirettamente”. “Tale proposta - aggiunge Chiarella - che è stata presentata in Parlamento nel 2003 dall’onorevole Nerio Nesi, intende colpire le ingerenze mafiose nelle campagne elettorali e quindi i condizionamenti delle cosche nei confronti della politica e delle istituzioni democratiche”.
“Non è infatti sufficiente - sottolinea Chiarella - che gli indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso non possono essere nè elettori nè eletti, visto che possono legalmente partecipare alla propaganda elettorale in tutte le sue forme. E comunque, con questa proposta di legge non si va a colpire solo personaggi sospettati di attività criminali di tipo mafioso, ma anche i candidati che usufruiscono della loro propaganda elettorale”.
Il consigliere Chiarella  che di recente è stato oggetto di una escalation di atti intimidatori, ricorda tra l’altro che “hanno già deliberato il sostegno alla proposta promossa dal Centro Studi Lazzati, fondato dal magistrato di Cassazione Romano De Grazia, i comuni di Falerna, Feroleto Antico, Iacurso, Maida, Martirano Antico, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Pianopoli, Platania e Tiriolo e che il neo sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha inserito nel suo programma di governo il sostegno alla proposta”.


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