13 ottobre 2006    

Clarksburg: Alla delegazione calabrese le chiavi della città


La delegazione del Consiglio regionale in West Virginia (Usa), dopo la visita al cimitero di Monongah dove sorgerà il prossimo anno, quando sarà commemorata la tragedia nella miniera  a distanza di un secolo esatto, il primo monumento alla memoria delle vedove dei minatori morti, ha incontrato gli americani d’ origine calabrese di Fairmont e di Clarksburg, due città del West Virginia a metà strada fra Charleston e il villaggio di Monongah .Il corteo del Columbus Day a New York

I consiglieri regionali Antonio Borrello, Maurizio Feraudo, Damiano Gagliardi e Michele Trematerra sono stati accolti dal sindaco di Fairmont, Nick L. Fantasia, che li ha ringraziati “per essere stati i primi calabresi a realizzare un documento ( il riferimento è al Patto d’Amicizia divenuto legge regionale) con cui i rapporti tra il nostro Stato e l’Italia trovano un atto formale”.

A Clarksburg la delegazione del Consiglio è stata accolta nel Palazzo del Comune dal sindaco Sam Lopez e da Michael Olivero, originario, quest’ultimo, di San Giovanni in Fiore. Il sindaco ha consegnato ai consiglieri regionali le chiavi della città “in segno di amicizia e di riconoscimento agli americani originari della Calabria di avere svolto un compito prezioso per il progresso e l’aumento della ricchezza nella nostra città”.

Ha introdotto l’incontro Michael Oliverio, che ha ricordato l’appuntamento annuale a Clarksburg ormai divenuto, secondo l’American Bus Association, “ tra i migliori cento eventi del Nord America” organizzato da Heritage Festival e che è una vera e propria rassegna di costumi e tradizioni italiane. Questa vostra visita ci fa onore - ha concluso - perché l’amore per la Calabria da parte nostra, pur essendo qui da ormai diversi decenni, non è mai venuto meno. Tocca adesso alla Calabria farci capire se vuole aprirsi al mondo ed avere con noi rapporti diversi e più utili per tutti”.

A New York, la delegazione del Consiglio regionale ha visitato gli uffici di Rai International ricevuta dal giornalista d’origine calabrese (Belmonte Calabro) Pino Guglielmo che da otto anni risiede nella Grande Mela e svolge la professione “dimostrando sempre - ha sostenuto Borrello – una disponibilità a recepire le novità proposte dalla Calabria mai venuta meno e sempre contribuendo, con suggerimenti e indicazioni, a far si che le nostre iniziative trovino accoglienza in uno dei media televisivi che forse dovrebbe essere ancora più potenziato, proprio per il ruolo delicato che svolge e per l’occasione che dà per esempio ai calabresi sparsi per il mondo di incontrarsi idealmente almeno sullo schermo”  

Guglielmo ha ringraziato “per le belle parole nei miei riguardi” e ha concluso: “Vivo da alcuni anni in una grande città come New York che dà, dal punto di vista professionale, grandi soddisfazioni ma la Calabria è nel mio cuore e ogni volta che posso la includo nella mia agenda non per fare una cortesia a voi, ma perché la Calabria è parte di me stesso e quando avverto che c’è la possibilità di dar voce e spazio ad un’iniziativa meritevole non mi sottraggo mai”

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