13 ottobre 2006    

Il Consiglio realizzerà un monumento alle vedove di Monongah


Il Consiglio regionale sarà parte del comitato costituito in West Virginia (Usa) per organizzare la commemorazione del centenario della tragedia avvenuta nel villaggio di Monongah il 6 dicembre del 1907.
Nella tragedia più grave per l’emigrazione italiana persero la vita circa mille persone, tantissime delle quali calabresi provenienti da San Giovanni in Fiore, Carfizzi, Falema, Guardia Piemontese, Strangoli, Castrovillari, Caccuri, Gioiosa Ionica e San Nicola dell’Alto. La visita della delegazione calabrese al cimitero di Monongah
Inoltre il Consiglio regionale, aderendo alla richiesta di Everett Briggs, il prete (irlandese) cattolico che ha compiuto 98 anni ma è lucidissimo nei ricordi ed è stato il punto di riferimento per tutte le vedove rimaste senza marito e i figli senza padri dopo l’esplosione della miniera di proprietà della Fairmont Coal Company sussidiaria della Consolidation Coal Company, realizzerà il primo monumento dedicato alle vedove dei minatori di Monongah che dovrà essere collocato nel villaggio minerario il 7 dicembre del prossimo anno con una cerimonia solenne alla quale parteciperanno autorità politiche italiane e statunitensi.
Il monumento già ideato si intitolerà “Alle eroine di Monongah” e raffigura una donna dal volto corrucciato che ha in braccio un bambino e accanto una bambina ed è dedicato alle donne di Monongah che dopo la tragedia, improvvisamente rimaste sole e lontane dai loro paesi d’orgine, dovettero affrontare innumerevoli difficoltà “e lo fecero con un alto senso di responsabilità, abnegazione e dedizione ai figli”.
L’adesione al comitato e la decisione di realizzare il monumento sono la conclusione di un incontro svoltosi nella chiesa di Santa Barbara (sorta sulle ceneri della chiesa della Madonna di Pompei dove i minatori morti festeggiarono nel 1907, il giorno prima dell’esplosione, la festa di San Nicola) fra la delegazione del Consiglio regionale (guidata da Antonio Borrello e composta dai consiglieri Maurizio Feraudo, Damiano Gagliardi e Michele Trematerra) padre Briggs e il presidente di Eritage Calabria del West Virginia Russel (Rosario) Bonasso originario di San Giovanni in Fiore ed autore del primo volume pubblicato sulla tragedia: “Fire in the hole”, che riporta, con puntiglio e ricco materiale fotografico, i commenti di Jay Rockefeller, le testimonianze dei primi soccorritori e le storie delle vittime. Padre Briggs davanti all'ingresso della vecchia miniera
La vicenda più toccante eretta a simbolo del dolore che avvinse le mogli dei minatori rimasti uccisi nella miniera, è quella dell’italiana Caterina Davia raccontata da padre Briggs accanto alla sua tomba nel cimitero di Monongah che la delegazione ha visitato assieme al senatore del West Virginia Roman Prezioso il cui padre lavorava nella miniera ma si salvò grazie ad un imprevisto che lo obbligò a non andare a lavorare la mattina dell’esplosione.
Caterina Davia, “simbolo delle eroine di Monongah”, cosi la definisce padre Briggs, non si rassegnò mai alla perdita inaspettata del marito e dei suoi due figli nella tragedia del 7 dicembre, cosi per due volte al giorno, col freddo e col caldo, per 29 anni, andò alla miniera con un sacco che riempiva di carbone e che svuotava nel suo giardino, fino a quando la sua casa non fu seppellita dal carbone ed a chi le chiedeva perché lo facesse rispondeva che il suo intento era quello di alleggerire il peso che sovrastava i corpi di suo marito e dei suoi figli e poterli prima o poi riavere con sé.
“Quei minatori attendono ancora giustizia e verità”, asserisce padre Briggs. “Quelle donne - chiarisce - rimaste senza mariti ed abbandonate da tutti ma non da Dio, attendono oggi almeno un riconoscimento alla memoria”.

La proposta di Borrello, Guagliardi, Feraudo e Trematerra, d’accordo il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, è stata accolta con soddisfazione da padre Briggs e dal Comitato organizzatore del prossimo centenario del quale fa parte anche il figlio del Governatore dello Stato, Joe Manchin IV. Padre Briggs ha commentato:  “Grazie alla Calabria si potrà coronare un mio sogno che è anche il sogno di tutti quelli che sono stati coinvolti dalla tragedia di Monongah o soltanto sfiorati e che adesso diventa il sogno di tantissimi: dare un segno tangibile all’umanità del dolore che in questa parte degli Stati Uniti ha lacerato interi nuclei familiari e del sacrificio delle donne di Monongah emigrate dall’Italia e da altre parti dell’Europa assieme ai loro mariti morti in un giorno qualsiasi di circa un secolo fa mentre lavoravano”.

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