2 ottobre 2006    

Sculco (Margherita): «Fiscalità di vantaggio, grande opportunità»


“La fiscalità di vantaggio è una straordinaria occasione da sostenere con forza. Non deve, quindi, diventare un momento di divisione,  piuttosto deve essere vista come un’opportunità preziosa per innescare processi virtuosi di sviluppo produttivo”.

Si inserisce in questi termini nel dibattito sulla fiscalità di vantaggio al Sud  il capogruppo della Margherita Vincenzo Sculco.  Che aggiunge: “La Calabria ha tutte le caratteristiche oggettive, a causa delle sue note difficoltà storiche ed al suo ritardo di sviluppo, per ottenere un provvedimento da noi invocato da  tanto tempo e che oggi, grazie al Governo di centrosinistra ed alla piena consapevolezza dei nostri problemi più volte evidenziata dal presidente Prodi, finalmente si può materializzare. Si tratta di un provvedimento prezioso che, assieme alle altre straordinarie occasioni che abbiamo di fronte ad iniziare dai fondi comunitari, è una strada da battere con intelligenza e su cui far Il capogruppo consiliare della Margherita Enzo Sculcoconvergere sia gli organi di governo e di indirizzo dell’intera Calabria”.

Ancora Sculco: “Occorre, per davvero, come suggerisce il ministro Luigi Nicolais, a proposito dei possibili problemi comunitari per la fiscalità di vantaggio, che anzitutto nel Sud, ed in particolare in  Calabria, si crei, su questi temi fondamentali, una convergenza ampia e articolata e che, nel rispetto delle peculiarità di ogni singolo sistema territoriale calabrese, produca una sintesi proficua per tutti. Altrettanto ragionevole è la richiesta dello stesso ministro perché le Regioni predispongano una programmazione seria e noi, in Calabria, sui temi concernenti lo sviluppo economico e sociale, non possiamo perdere altro tempo, anzi, seguendo anche le indicazioni del presidente Loiero, dobbiamo rapidamente passare dalla fase delle enunciazioni a quella delle realizzazioni.  In questo senso - conclude Sculco -  la Margherita spinge con tutte le sue risorse umane, regionali e territoriali, perché i processi miranti ad ampliare la base produttiva, ad aumentare il nostro prodotto interno lordo e a far crescere l’occupazione, smettano di esser miraggi e si trasformino in realtà vere e concrete”.

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