2 ottobre 2006    

Frascà (VI Commissione): Osservazioni alle politiche di coesione


La VI Commissione, “Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”, ha in questi giorni approvato un documento e la relazione del presidente dell’organismo, on. Liliana Frascà, in ordine alla programmazione dei Fondi comunitari 2007/2013. Atti che sono stati trasmessi all’attenzione della Giunta regionale.

“E’ quanto mai necessario – ha detto la Frascà – perseguire l’obiettivo del coordinamento programmatico e progettuale nell’utilizzo delle risorse comunitarie in ambito calabrese e della loro gestione sinergica con gli altri strumenti di intervento nazionali e regionali. Peraltro – ha proseguito il Presidente, dopo avere espresso apprezzamento per il lavoro svolto – è utile porre l’accento su alcune criticità che debbono essere affrontate per arrivare alla composizione di un Por che sia strumento attivabile sin da subito, che riesca veramente ad innescare meccanismi di rottura nel modello di sviluppo socioeconomico della nostra regione e che faccia da complemento coerente alle risorse nazionali del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS). Nel documento pervenuto in Commissione – ha sottolineato l’On.le Frascà – si riscontra una debolezza fondamentale: l’assenza, cioè, di scelte nette sull’integrazione finanziaria tra fondi comunitari e fondi nazionali rispetto a progetti o ad obiettivi specifici. Nel DSR , infatti,  - rileva ancora Frascà -  vengono individuati  più di 200 obiettivi specifici correlati alle diverse priorità della strategia regionale. Si tratta di un numero notevole rispetto al quale vanno fatte due riflessioni. La prima: quanto siano da attuare attraverso i fondi comunitari alcuni degli obiettivi individuati. Ad esempio, il documento richiama l’esigenza di …”definire un Piano regionale per l’ICT (Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni) e le sue applicazioni anche attraverso il contributo della Regione al progetto INFRATEL per le Regioni del Mezzogiorno, che prevede la realizzazione di 1800 km di rete a fibra ottica che verranno posati in 265 comuni del Sud. Appare, quindi, più appropriato richiamare l’esigenza di raccordare le previsioni di investimento regionali ai progetti già avviati dalla Infratel Italia, come anche da altri soggetti: ANAS, RFI e quant’altri, piuttosto che immaginare forme di contribuzione con fondi Por. La seconda considerazione – ha detto Liliana Frascà – sugli obiettivi specifici è di carattere generale: si riscontra nella lettura del documento un richiamo frequente a norme di settore o a piani regionali da definirsi per individuare i criteri di attuazione degli interventi.  Si tratta di un aspetto che investe prioritariamente  il Consiglio regionale nella sua funzione di Assemblea legislativa e che rende necessario un tavolo tecnico con le strutture della Giunta per verificare l’attuale assetto della legislazione regionale riferibile agli obiettivi specifici individuati nel documento strategico preliminare. In quella sede sarà possibile definire un’agenda per la costruzione di un quadro legislativo regionale in grado di garantire l’attivazione immediata delle risorse. 

La Presidente della Commissione per gli Affari europei Liliana Frascà (Ds)Ci sono, inoltre – evidenzia Liliana Frascà –,  alcune questioni che non vengono affrontate in maniera esauriente nel documento, e tra queste, la sussidiarietà verticale, ossia le modalità operative con cui realizzare il coordinamento tra livelli di governo (Regione, Province, Enti Locali) nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge regionale 34/2002, e la sussidiarietà orizzontale, che attiene al coinvolgimento del partenariato economico e sociale.

Così come, tenuto conto dei fattori socio-economici e ambientali del territorio calabrese, e volendo evitare di considerare una eccessiva quanto dispersiva mole di dati statistici, potrebbe avere senso utilizzare, ai fini del perfezionamento del DSR, una demarcazione convenzionale del territorio regionale, basata sulla individuazione di quattro mappe di riferimento: aree urbane e comuni centroidi; distretti e aree industriali; territori rurali ed aree protette o ricomprese nel circuito della Rete Natura 2000.  E’ per questo indispensabile recuperare e rilanciare l’attività dei territori, individuando nello strumento della Sovvenzione Globale il modello da adottare per una gestione “integrata” delle risorse POR.

Appare, da ultimo, opportuno richiamare alcuni aspetti che riguardano il ricorso complementare  ad altre fonti di finanziamento europeo. Tale orientamento trova riscontro in precise scelte della Commissione europea che ha varato tre nuove iniziative comunitarie - JASPERS, JEREMIE e JESSICA - per promuovere l’occupazione, la crescita e la coesione nelle Regioni dell’Unione.

La Commissione  - conclude Liliana Frascà – alla luce della discussione sul Documento strategico regionale ha deciso di riconvocarsi per giorno 28 settembre prossimo per ulteriori approfondimenti. La stessa Commissione ritiene inoltre opportuna una informativa ampia al Consiglio da parte della Giunta che illustri nel dettaglio gli obiettivi specifici individuati nella proposta di DSR (Documento Strategico Regionale) e definisca le tappe per una discussione ampia e operativa sulla struttura del Por 2007-2013”.

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