2 ottobre 2006    

Una delegazione del Consiglio in West Virginia ed a New York (di Romano Pitaro)


Una  delegazione del Consiglio  prenderà parte alla Parata del Columbus Day sulla Fifth Avenue a New York  il 9 ottobre, su invito della Columbia Citizens Foundation; ma prima -  il 4 e 5 ottobre -   sarà ricevuta, a Charleston, la capitale del West Virginia,  dal Governatore Joe Manchin III d’origine italiana (il nonno era di San Giovanni in Fiore)   e renderà onore,  dopo la tragedia di circa un secolo fa,  ai  calabresi  morti  nella miniera di Monogah sulle rive del fiume West Fork il 6 dicemebre del 1907, ponendo una corona di fiori sulle loro  tombe ( molte prive di lapide e persino dei nomi). Il Premio a Joe Manchin III nel corso del Columbus day dello scorso anno
 A Clarksburg, sempre nel West Virginia, lo Stato  con cui il Consiglio regionale ha siglato un Patto d’Amicizia il 29 aprile 2006  trasformato in legge il 21 luglio scorso, la delegazione del Consiglio guidata da Antonio Borrello ( membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio) e composta dai consiglieri Maurizio Feraudo, Damiano Guagliardi e  Michele Trematerra,  incontrerà la comunità dei calabresi che vive nella Virginia Occidentale.  L'incontro è stato organizzato e reso possibile grazie al prezioso lavoro condotto da "Heritage Calabria", delegazione del West Virginia.
 A New York la delegazione parteciperà alle manifestazioni organizzate dalla Columbia Foundation.  Quest’anno il Grand Marshall della variopinta sfilata del secondo lunedì di ottobre ( festa nazionale dal 1984) che celebra l’orgoglio italiano negli Stati Uniti  è il generale Peter Pace, 80 anni, il primo marine ad essere nominato Capo delle Forze Armate americane nato a Brooklyn e la cui famiglia proveniva da Bari.
  Per quanto concerne la missione in West Virginia, essa mira a consolidare il rapporto prezioso nato con un importante Stato degli Usa da quando il vicepresidente Fortugno ha incontrato, lo scorso anno a New York, qualche giorno prima del suo assassinio a Locri, il Governatore Manchin che poi è stato  ricevuto a Reggio Calabria il 28 aprile e col quale il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha sottoscritto il  Patto d’Amicizia recepito dalla  legge regionale del 21 luglio che, tra l’altro,  impegna le due realtà  a realizzare  “relazioni istituzionali legate a comuni tematiche di particolare interesse sociale e culturale e, tra queste, un ruolo centrale assume l’approfondimento, la riscoperta  e la valorizzazione della storia dei numerosissimi calabresi che nel corso del secolo scorso emigrano in West Virginia in cerca di lavoro”.   
 Particolare importanza la delegazione del Consiglio regionale annette alla visita del cimitero di Monongah  (nome indiano che significa lupo) dove   si verificò nelle miniere n. 6 e n. 8, gestite dalla Fairmount Coal Company, l’incidente minerario più terribile nella storia dell’emigrazione italiana: morirono circa mille persone e moltissimi erano italiani. Tantissimi i calabresi -   provenienti da San Giovanni in Fiore, Carfizzi, Falerna,Guardia Piemontese, Strangoli, Castrovillari, Caccuri, Gioiosa Ionica San Nicola dell’Alto - che restarono ammassati nelle tenebre del sottosuolo a causa di un’esplosione di grisù che si avvertì da 12 chilometri di distanza e poi dimenticati dal mondo per quasi cento anni. A Monongah la delegazione sarà ricevuta da padre Everett Briggs, un novantenne che da sempre chiede per i morti nella miniera di Monongah “giustizia e verità”, col quale discuterà fra l’altro  delle iniziative da intraprendere in vista del centenario della tragedia (1907-2007).

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