7 giugno 2005    

Occhiuto (Udc): “ Adesso Loiero è un vero governatore”


 


 “Da oggi in avanti il Presidente della Regione può, in Calabria, essere chiamato governatore a tutti gli effetti.  Tutto ciò,  grazie al generoso contributo dei consiglieri del centrosinistra, che gli hanno consentito di poter diventare  il padrone del vapore, dato che il nuovo Regolamento gli dà  la facoltà di porre la questione di fiducia persino sull’organizzazione del cimitero di Simeri Crichi”.
E’ l’accusa del vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto (Udc)  dopo l’approvazione del nuovo Regolamento. Aggiunge Occhiuto: “Può essere chiamato governatore,  perché sono stati depotenziati , gravemente, i poteri di controllo del Consiglio. Se una cosa simile l’avesse fatta Chiaravalloti, si sarebbe urlato al colpo di Stato. Ora che la mette in pratica Loiero, il centrosinistra è come se avesse rinunciato alla battaglia per il riequilibrio dei poteri fra Esecutivo e Legislativo che ha tanto scaldato gli animi di molti miei colleghi”.
Argomenta Occhiuto: “Il Consiglio si è, in un certo senso, spogliato di una legittima funzione di controllo, solo per non contraddire il governatore che s’è opposto ad un mio preciso emendamento condiviso da una parte dei consiglieri del centrosinistra ed identico ad un emendamento presentato dallo stesso relatore. La  facoltà attribuita, indiscriminatamente, al presidente Loiero, di porre non su singole questioni come il bilancio e l’attuazione del programma, o su questioni di rilevanza regionale come sancisce lo Statuto, ma su tutti provvedimenti la questione di fiducia, azzoppa il Consiglio regionale e rischia di farlo diventare la cassa di risonanza delle scelte assunte dal Presidente della Regione. Mi auguro – conclude l’esponente dell’opposizione -  che ci si renda conto del vulnus arrecato  e si tenti, in qualche modo, di porvi riparo. Io ho presentato un emendamento, con cui, nel rispetto della previsione statutaria (articolo 37)  si regolamentava la facoltà di porre la questione di fiducia da parte del Presidente su ogni provvedimento di rilevanza sociale, dopo il vaglio, a maggioranza, esercitato dalla Conferenza dei Capigruppo, dando cosi al Consiglio una funzione di garanzia  non sull’operato del presidente Loiero, ma di ogni Presidente, prescindendo dalla maggioranza pro tempore. Ciò non è stato accettato dal governatore e il centrosinistra s’è adeguato, svilendo cosi  l’immagine del Consiglio, che d’ora in avanti subirà ogni diktat del Presidente senza potergli opporre alcuna argomentazione”.


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